Giovedì 29 giugno alle 20.30 al Teatro Petruzzelli è in cartellone la prima
esecuzione italiana di Hinneni – Alle madri rifugiate,
per voce, orchestra d’archi, percussioni e voce recitante di Gianvincenzo Cresta, su testo
di Erri De Luca, commissione Radio France, Festival
Présences 2016.
Dirigerà
l’Orchestra del Teatro Petruzzelli il maestro Carlo Golstein (nella foto), solista Eva Vogel (mezzosoprano), voce recitante Massimo
Verdastro.
A completare il programma del concerto: Ouverture
su temi ebraici
op. 34 di Sergej Prokof’ev, Rükert
Lieder, Cinque Lieder per voce e orchestra di Gustav Mahler, Sinfonia n. 3 in
do maggiore di Nino Rota.
Biglietti in vendita al botteghino
del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it
Informazioni: 080.975.28.10.
GIANVINCENZO CRESTA
compositore
Dopo i diplomi in pianoforte e
composizione si è dedicato allo studio della musica del secondo novecento ed ha
pubblicato il volume Le possibilità del molteplice, Rugginenti Editore, Milano
2000 e circa 40 tra saggi ed articoli su problematiche storico-analitiche. E’
il curatore del volume L’ascolto del pensiero - Scritti su Luigi Nono -
Rugginenti Editore, Milano 2002.
Per la composizione ha svolto gli studi
di perfezionamento presso la Scuola di Musica di Fiesole con Giacomo Manzoni.
E’ uno dei compositori più attivi della sua generazione: il suo catalogo
prevede oltre a brani solistici, lavori per ensemble, voci, orchestra ed
elettronica.
La sua musica viene regolarmente
eseguita nei festival più importanti: Biennale di Zagabria, Festival Cervantino
di Città del Messico, Opéra Bastille di Parigi, Festspielhaus Hellerau di
Dresda, Parco della Musica di Roma, Grame di Lyon, Museo Guggenheim di Bilbao, Mozarteum
di Salisburgo.
Nel 2012, su commissione di Radio
France, ha composto “In amoroso canto” per il Festival Présence 2013. La sua
musica è stata trasmessa da VRT belga, Rai Radio Tre e Rai Tre, TVE2, Radio
France.
Collabora stabilmente con solisti
del calibro di Christophe Desjardins, Rohan de Saram, Pascal Gallois, Claude
Delangle, Rachid Safir e l’Ensemble XXI di Parigi e tanti altri.
Ha inciso per Arts, Stradivarius,
Tempi Moderni, Rainbow classic, Niccolò, Konsequenz, Aliamusica records. Le sue
composizioni sono edite da Rai Trade, Rugginenti, Stradivairus, Berbén.
Studi critici sulla sua produzione
compositiva sono contenuti in: Enciclopedia dei Compositori Italiani, Pagano
Editore; Napoli 2001, a cura di R. Cresti.
L’Arte innocente - Le vie eccentriche
della musica contemporanea, a cura di Renzo Cresti, Rugginenti Editore, Milano,
2004; Renzo Cresti, I linguaggi delle arti e della musica, Edizioni il Molo,
Viareggio, 2007; Renzo Cresti, Fare musica oggi: difficoltà e gioie, Marco Del
Bucchia Editore, Lucca, 2010.
Collabora per seminari e conferenze
con la Florida International University, University of Massachusetts,
Conservatorio Superiore di Madrid, il Grame di Lyon, il C.S.I. di Lugano.
Insegna Teoria dell’Armonia e
Analisi presso il Conservatorio “D.Cimarosa” di Avellino.
ERRI DE LUCA scrittore
Nato a
Napoli nel 1950, Erri De Luca ha scritto narrativa, teatro, traduzioni, poesia.
Il nome,
Erri, è la versione italiana di Harry, il nome dello zio. Ha studiato nelle
scuole pubbliche De Amicis ( elementari), Fiorelli ( medie), Umberto I (
liceo). A 18 anni lascia Napoli e inizia l’impegno politico nella sinistra
extraparlamentare, che dura fino ai 30 anni. Termina nell’autunno ’80 con la
partecipazione alla lotta contro le ventimila espulsioni dalla FIAT Mirafiori a
Torino.
Tra il ’76
e il ’96 svolge mestieri manuali. Tra il 1983 e il 1984 è in Tanzania
volontario in un programma riguardante il servizio idrico di alcuni villaggi.
Durante la guerra nei territori dell’ex Jugoslavia, negli anni ’90, è stato
autista di camion di convogli umanitari. Nella primavera del ’99 è a Belgrado,
stavolta da solo, durante i bombardamenti della Nato, per stare dalla parte del
bersaglio. A questo periodo risale l’amicizia con il poeta Izet Sarajlic di
Sarajevo, conosciuto durante la guerra di Bosnia, e di Ante Zemljar poeta e
comandante partigiano della guerra antinazista.
Il suo
primo romanzo, “Non ora, non qui”, è stato pubblicato in Italia nel 1989. I
suoi libri sono stati tradotti in oltre 30 lingue. Autodidatta in swahili,
russo, yiddish e ebraico antico, ha tradotto con metodo letterale alcune parti
dell’Antico Testamento.
Per il
cinema ha scritto il cortometraggio “Di là dal vetro”, “Il Turno di Notte lo
Fanno le Stelle” (premiato al Tribeca Film Festival di New York 2013), la
biografia musicale “La Musica Provata” e il documentario “Alberi che
camminano”. Ha tradotto in napoletano e sceneggiato “La voix humaine” di
Cocteau per l’interpretazione di Sophia Loren. In teatro è stato in scena con
“Attraverso” ( Mario Brunello, Gabriele Mirabassi, Marco Paolini, Gianmaria
Testa); “Chisciotte e gli invincibili” (Gabriele Mirabassi e Gianmaria Testa);
“In nome della madre” (Sara Cianfriglia e Simone Gandolfo); “In viaggio con
Aurora” (Aurora De Luca); “Chisciottimisti” (Gabriele Mirabassi e Gianmaria
Testa). Pratica alpinismo. Le sue montagne preferite sono le Dolomiti. Nel
settembre 2013 e’ stato incriminato per “istigazione a commettere reati”, in
seguito a interviste in sostegno della lotta NOTAV in Val di Susa.
Il processo iniziato il 28 gennaio
2015 si è concluso dopo cinque udienze il 19 ottobre 2015 con l’assoluzione ”
perché il fatto non sussiste”. A sua difesa ha pubblicato “La Parola
Contraria”, Feltrinelli.
Vive nella
campagna romana dove ha piantato e continua a piantare alberi.
CARLO GOLDSTEIN direttore
Carlo Goldstein è tra i giovani direttori
d’orchestra emergenti del panorama internazionale. Dopo la vittoria del primo
premio all’International Conducting Competition di Graz nel 2009
ha iniziato un’intensa attività in Italia e all’estero.
Nelle ultime Stagioni ha diretto: Così Fan Tutte all’Opera di Tenerife e
una nuova produzione di Carmen nei
teatri di Livorno, Lucca e Pisa;; Boris
Godunov al Palau de les arts di Valencia, Carmen alla Fenice di Venezia, il Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn con l’Orchestra
del Maggio Musicale di Firenze, L’Orfeo
al Festival di Martinafranca, L’Elisir d’amore al Teatro Marrucino
di Chieti, Il Matrimonio Segreto a Novara e innumerevoli concerti sinfonici
con orchestre quali l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra del Teatro
Massimo di Palermo e l’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste; Turandot per il Circuito Lirico
Lombardo; Ballo in Maschera a Seoul; Adriana Lecouvreur a Como; La Boheme nel Circuito Lirico Lombardo; Carmen al Performing Center di Seoul.
Tra i suoi prossimi impegni: Carmen per Opera
Lombardia, Madama Butterfly a Seoul.
EVA VOGEL mezzosoprano
Nata in Germania, ha ottenuto i
massimi titoli accademici al Mannes College of Music di New York e il Master in
Musica alla Yale University. Ha studiato privatamente con Christa Ludwig e
Brigitte Fassbänder.
È stata membro dell'Opera studio di
Colonia e membro stabile dell'Opera di Düsseldorf e dell'Opera di Innsbruck.
È ospite dei maggiori teatri e sale
da concerto europei, fra i quali i teatri di Wiesbaden, Norimberga e Brema,
Concertgebouw di Amsterdam, Philharmonie di Berlino, Covent Garden di Londra.
Molto apprezzata nei ruoli
wagneriani al Festival di
Aix-en-Provence e al Festival di Pasqua di Salisburgo. Ha collaborato con
direttori come Simon Rattle, Eliot Gardiner, Edo de Waart, Ingo Metzmacher. Ha
compiuto tornée in Europa e negli Stati Uniti.
Ha cantato in Das klagende Lied di
Mahler a Milano, in Les nuits d'été di Berlioz a Duisburg, in Die Walküre con i
Berliner Philharmoniker al Festival di Lucerna, la Nona Sinfonia di Beethoven a
Düsseldorf, Götterdämmerung a Ginevra e Il flauto magico con Christian Arming.
A Torino ha avuto grande successo
nel Festival Mozart di piazza San Carlo, dove ha cantato nel Requiem di Mozart
con l'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai e la direzione di Juraj Valčuha e nella Missa solemnis di Beethoven che ha
inaugurato la stagione dell'Orchestra Rai.
Nel 2014/2015 canta in Da una casa
di morti di Janáček all'Opera
di Stato di Berlino con Simon Rattle, ne Il flauto magico a Bologna diretta da
Michele Mariotti, ne L’Oro del Reno di Wagner a Monaco con la
Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e prende parte al progetto
educativo dei Berliner Philharmoniker e Rattle in una nuova opera di Jonathan
Dove. Con lui e i Berliner Philharmoniker
ha preso parte recentemente alla tournée prevista a Parigi, Vienna, New
York, Taipei e Tokyo con la 9°Sinfonia di Beethoven.
MASSIMO VERDASTRO attore e regista
Attore
e regista,
ha alle spalle una lunga e intensa attività teatrale iniziata a Roma nel 1977
ed è riconosciuto tra i migliori attori teatrali in Italia.
E'
stato interprete di numerosi spettacoli con le regie di Tiezzi, Stein, Ronconi,
Bussotti,
Perriera, Benedetto, Avogadro, Morte, Varetto, Andò, Nanni,
Cauteruccio, Bacci. A Palermo si è diplomato alla Scuola di
Teatro diretta da Perriera nel primo biennio ‘79/80. E’ stato tra i soci
fondatori della Cooperativa Teatès.
Per
l’interpretazione di "L'ultimo nastro
di Krapp" di S. Beckett (Compagnia Krypton), viene segnalato dalla
critica come uno dei migliori attori della stagione teatrale '93-94. Il 1995
segna l’inizio del sodalizio con la compagnia “I Magazzini” oggi
"Compagnia Lombardi-Tiezzi".
Nel
2002 riceve il premio UBU come migliore attore non protagonista per lo
spettacolo "L'Ambleto" di
Giovanni Testori. Riceve il Premio ETI Olimpici del Teatro 2007 per il ruolo di
‘Upupa’ ne “Gli uccelli” di
Aristofane, per la regia di Tiezzi.
Ha collaborato con Lina Prosa e
Nino Gennaro, gli autori siciliani di cui si è fatto promotore e interprete. Di
Nino Gennaro, lo scrittore corleonese scomparso nel 1995, ha portato in scena
La trilogia - "Una Divina di
Palermo", "La via del
sexo", " Rosso
Liberty" - presentata nel 1998 al Festival di Santarcangelo; "Alla fine del Pianeta", e "Teatro
Madre" presentato nel 1999 ai
Cantieri Culturali della Zisa di Palermo.
A Firenze nel 1999 fonda,
con Francesca Della Monica, la “Compagnia Verdastro della Monica” con cui
realizza spettacoli ed eventi formativi.
A partire dal 2011 inizia la
collaborazione con il Teatro Vascello di Roma e TSI La Fabbrica dell’Attore con
i quali cura la regia e l’ideazione di “Satyricon
– una visione contemporanea”, “Saffo o il volo
dell’acrobata” da un racconto di Marguerite Yourcenar e “Il Padiglione delle Meraviglie” di
Ettore Petrolini.
Nel 2015 ha realizzato in
qualità di attore e regista lo spettacolo “Sandro
Penna – Una quieta follia” su testo di Elio Pecora, co-prodotto dalla
compagnia Diaghilev di Bari, debuttando al Festival delle “Orestiadi” di
Gibellina. Recentemente ha curato la regia de “La dodicesima notte” di Shakespeare, per il Teatro Comunale Van
Westerhout di Mola di Bari.
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