"Il Presidente della Fondazione Petruzzelli Michele Emiliano (nella foto), in data odierna e nella sede della stessa Fondazione, dove avrebbe dovuto svolgersi il Consiglio di Amministrazione, ha preso atto delle lettere a firma dei Consiglieri Laterza, Filipponio, Altieri e Persichella.
Nelle missive i Consiglieri manifestavano la loro volontà di non partecipare al CdA al fine di agevolare le procedure di commissariamento e ritenendo dunque inutile alcuna controdeduzione da inviare al Ministro dei Beni Culturali.
Il Presidente rileva che la teoria dei Consiglieri assenti è un atto di gravissima irresponsabilità, essendo innanzi tutto all’ordine del giorno, ancor prima della discussione sulla nomina del Sovrintendente, alcuni atti dovuti e indispensabili al proseguimento della vita amministrativa della Fondazione stessa e delle attività già programmate.
Tale mancanza di adozione dei relativi provvedimenti provocherà gravi danni alla Fondazione Petruzzelli, le cui responsabilità dovranno essere imputate ai soli Consiglieri assenti.
Di contro, la deliberazione sulla nomina del Sovrintendente o sulla richiesta del commissariamento avrebbe potuto essere assunta congiuntamente in sede di CdA Il Presidente dunque ha preso atto, in virtù dell’assenza di quattro Consiglieri, dell’impossibilità di adottare alcuna delibera in merito, dichiarando il CdA. deserto.
Il Presidente ha immediatamente scritto al Ministro Ornaghi, alla Direzione Generale dello Spettacolo, al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, al Presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, chiedendo istruzioni circa i provvedimenti da adottare al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività amministrative della Fondazione Petruzzelli. Inoltre il Presidente ha riconvocato d’urgenza per giovedì primo marzo il Consiglio di Amministrazione con gli stessi punti all’ordine del giorno previsti per la seduta che avrebbe dovuto svolgersi in data odierna." *(Ufficio Stampa - Fondazione Petruzzelli)
martedì 28 febbraio 2012
Paolo Fresu e Omar Sosa l'11 marzo prossimo insieme in concerto allo Sheraton di Bari
Paolo Fresu, trombettista, nome di spicco nel jazz mondiale e il pianista cubano Omar Sosa, pianista eccezionale, poliglotta musicale che unisce i continenti, tra utopia e realtà, saranno insieme gli straordinari protagonisti del concerto che l'ambiziosa associazione "Nel Gioco del Jazz", presieduta da Donato Romito, proporrà il prossimo 11 marzo, alle 21.00, presso lo Sheraton Nikolaus di Bari. Il Duo proporrà una formazione unica che ha già entusiasmato le platee internazionali. La musica come ponte che unisce geografie, persone, culture. E’ questo il messaggio trainante del progetto di Paolo Fresu, un autore che, partito dalla piccola Barchidda in Sardegna, ha trovato il mondo. Le melodie del mediterraneo si uniranno ai ritmi caraibici attraverso la creatività dei due musicisti, dando un risultato unico.
Un concerto imperdibile per gli amanti del jazz o per chi voglia avvicinarsi al genere con un'esibizione d'eccellenza. Omar Sosa e Paolo Fresu proseguono l'esplorazione delle radici della musica tradizionale africana miscelando straordinariamente armonie jazz ed elettronica, musica cubana e world music. Ricerca che si fondono nel folclore come nel contemporaneo in modo assolutamente naturale. L’Africa e la Santeria sullo sfondo o in primo piano ospitano l’incontro di questi due straordinari musicisti che si innalzano fino ai vertici di Miles Davis: quello liricamente straziato e quello acido e aperto all'elettronica dell'ultimo periodo.
A febbraio la Tuk Music, l'etichetta fondata da Paolo Fresu, ha pubblicato "Alma"
il nuovo lavoro discografico della coppia composta dallo stesso Fresu e da Omar Sosa.
Costo biglietti:35,00 – 30,00 – 25,00 settori numerati A B C ed Euro 20,00 settore libero non numerato. Biglietti in vendita presso Centro Musica – C.so Vitt. Emanuele 165, Bari – Infotel. 080/5211777 o direttamente al 338/9031130 e 339/7084423. Sono previste riduzioni per CRAL, studenti ed over 65.
Chiude la rassegna "Sinfonie d'inverno" al Petruzzelli nel segno di Bruckner e Mahler...E poi?
Venerdì 2 marzo alle 21.00 si chiude al Petruzzelli con il quarto ed ultimo appuntamento la rassegna “Sinfonie d’Inverno”. John Neschling (nella foto) dirigerà l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli nella Sinfonia n. 5 in do diesis minore di Gustav Mahler (in prima esecuzione integrale a Bari). In programma anche l'Ave Maria in fa maggiore per coro misto a sette parti “a cappella” di Anton Bruckner, maestro del Coro della Fondazione Petruzzelli, Franco Sebastiani. I biglietti sono in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it.Infopoint: 080.975.28.40.
Si tratta di un concerto particolarmente significativo: la Fondazione Petruzzelli e le sue maestranze vivono un momento estremamente delicato. Il commissariamento ministeriale della fondazione lirico-sinfonica barese è dietro l'angolo, invocato qualche giorno fa dallo stesso sindaco Michele Emiliano, dopo la mancata approvazione nell'ultimo CdA del bilancio preventivo e la nomina di un nuovo sovrintendente che succedesse a Giandomenico Vaccari.
Di conseguenza, anche la stagione lirica e di balletto 2012, presentata nei mesi scorsi e inaugurata con la Carmen di Bizet, sotto la prestigiosa bacchetta di Lorin Maazel, rischia adesso di essere stravolta.
Già nella serata di ieri prima del concerto del Duo D'Orazio-Nuti c'è stata la lettura di un comunicato della Slc-Cgil e la distribuzione di volantini. Intanto sono già stati inoltrati 200 ricorsi al giudice del lavoro da parte dei lavoratori precari del Politeama barese. Una situazione carica di tensione e che amareggia non poco chi scrive su questo blog, soprattutto nella forse ovvia considerazione che il Petruzzelli non ha ancora compiuto tre anni dalla sua ricostruzione ultimata appena nel 2009, dopo il tragico rogo del 1991, e potrebbe già chiudere i battenti se non trovasse le risorse necessarie per andare avanti.
lunedì 27 febbraio 2012
Helmuth Rilling dirige sul podio dell'OSN della Rai la "Passione secondo Giovanni" di Johann Sebastian Bach
È una delle più alte e sublimi pagine sacre create dall’uomo; l’intensità della sua musica riesce a produrre suggestioni sceniche, pur essendo lontana dal teatro; suscita atteggiamenti diversi, dalla meditazione più profonda alla celebrazione più partecipata, restando intorno al nucleo teologico della fede cristiana: il sacrificio di Gesù Cristo per la liberazione dell’uomo dal peccato. È la Passione secondo Giovanni di Johann Sebastian Bach, eseguita per la prima volta a Lipsia il Venerdì Santo del 1724, che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai propone giovedì 1° marzo alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, con replica il giorno successivo, sempre alle 20.30, anche in diretta su Rai Radio3 e in streaming sul sito www.osn.rai.it.
Sul podio il direttore d’orchestra tedesco Helmuth Rilling (nella foto), uno dei più grandi Ambasciatori nel mondo della Musica di Bach, che per primo ha inciso tutte le sue Cantate e nel 2000 e ha coordinato la registrazione in 172 cd dell’intero repertorio bachiano.
Con lui Lothar Odinius, tenore, nel ruolo dell’Evangelista, Michael Nagy, basso, in quello di Gesù, Julia Sophie Wagner (soprano), Ingeborg Danz (contralto), Dominik Wortig (tenore), Konstantin Wolff (basso) e il Coro Filarmonico “Ruggero Maghini” di Torino diretto da Claudio Chiavazza.
Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1982), sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Un'ora prima del concerto saranno messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro (ingresso giovani per i nati dal 1982).
Informazioni: 011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.
Le sorelle Maria Grazia ed Elisabetta Pani impegnate in un concerto a favore della "Mensa Caritas" della Cattedrale di Bari
Le ormai celebri sorelle Maria Grazia (soprano) ed Elisabetta Pani (pianoforte), unite nella vita dall'Arte e dalla Musica, tornano a richiesta del loro amato pubblico con il Recital “Dolci Suoni di Donne”, prodotto da ArtinPuglia, che sarà in tour in alcune città italiane nei prossimi mesi.
Dopo il successo dei concerti a Trani e a Martina Franca “Dolci Suoni di Donne”, il suddetto recital si sposta a Bari presso l'auditorium Vallisa il prossimo 16 marzo con un motivo in più per essere seguito.
L'intero ricavato della serata sarà devoluto infatti alla "Mensa Caritas" della Cattedrale di Bari e consegnato la sera stessa del concerto al suo parroco Don Franco Lazzolla, che sarà presente e spiegherà il funzionamento e le condizioni di questa nuova struttura.
L'attenzione delle sorelle Pani per l'universo femminile si è espressa e manifestata pienamente negli ultimi anni attraverso i loro “spettacoli- concerto” di TeatrOpera come “Donne della finzione, Donne della realtà”, “Giuro di dire tutta la verità” e “La Traviata allo Specchio” .
“Dolci Suoni di Donne” propone un viaggio in una galleria sonora che racchiude alcuni capolavori della creazione musicale di autori diversi per nazionalità, stile ed epoca, ma con una cosa in comune: la capacità di scrivere musica dedicata alle donne, in cui le protagoniste assolute sono donne.
Una galleria al femminile ricca e affascinante in cui non mancheranno i personaggi di Desdemona, Tosca e Madama Butterfly.
Un viaggio musicale in “rosa” da non perdere e una buona occasione per sostenere una causa importante. Le mense dei poveri in città sono sempre più affollate e questa nuova mensa della caritas colma un vuoto.
Aiutiamola. Infotel: 339.8147446 /artinpuglia@libero.it
Il Duo D'Orazio-Nuti al Petruzzelli o i Cameristi in Vallisa? L'imbarazzo di una scelta
Questa sera alle 21.00 la rassegna “Sinfonie d’Inverno” della Fondazione Petruzzelli propone il suo terzo appuntamento, questa volta in ambito cameristico. Protagonista del concerto di oggi è il Duo composto dal violinista Francesco D’Orazio (nella foto) e dal pianista Giampaolo Nuti.
Il programma impaginato in maniera decisamente accattivante comprende la Sonata in mi minore op. 29 per violino e pianoforte (1889) di Ferruccio Busoni, "Tzigane" per violino e pianoforte (1924) di Maurice Ravel, "Road Movies" per violino e pianoforte (1995) di John Adams e per concludere la Sonata in re minore op.121 per violino e pianoforte (1851) di Robert Schumann.
I biglietti sono in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it.
Infopoint: 080.975.28.40.
Un altro concerto, questa volta all'auditorium Vallisa, alle 20.30, è quello proposto dall'Accademia dei Cameristi che vede protagonisti Daniele Orlando (violino), Nicola Fiorino (violoncello) e Tommaso Cogato (pianoforte). Il programma scelto presenta due lavori per Trio del Novecento (da quello pressochè sconosciuto dell'inglese John Ireland a quello del celebre Dmitri Shostakovich). Nella seconda parte toccherà al corposo Trio in fa minore op. 65 di Antonín Dvořák. Dove andrà questa sera il vostro..."critico"? Non c'è, in effetti, che l'imbarazzo della scelta, nè ci si può sfortunatamente sdoppiare. Peccato, perchè più che della presenza (o meno) di chi scrive dispiace soprattutto per gli appassionati di musica da camera, costretti anche loro a scegliere tra due davvero stimolanti quanto significativi concerti. Lo stesso è capitato (e capiterà) quando scendono in campo le nostre due orchestre sinfoniche baresi. Il 2 marzo, per esempio, sono previsti alla stessa ora i loro due prossimi concerti: uno al Petruzzelli dove si chiuderà la suddetta rassegna "Sinfonie d'Inverno" con l'attesa "prima volta" a Bari della Quinta Sinfonia di Gustav Mahler e l'altro allo Showville con l'Orchestra Sinfonica della Provincia alle prese con il ciclo "Raccontare Beethoven". Si può dire, senza far peccato, che queste coincidenze sembrano maliziosamente premeditate a discapito di appassionati e frequentatori abituali della nostra città e della provincia? Non sarebbe sufficiente, considerato che i concerti di musica classica non sono numerosi come a Roma, Milano a Torino che ci si coordinasse meglio tra le differenti associazioni e stagioni? Se ci pensate c'è anche una ricaduta economica. Infatti, due concerti di musica da camera, nello stesso giorno e alla stessa ora, mortificano la possibilità di un discreto incasso per entrambi gli organizzatori.
sabato 25 febbraio 2012
We resaw The Cranberries
La storia dei Cranberries pare
una delle tante, ossia la parabola di uno dei tanti gruppi del pop irlandese,
dalle boy bands alle family bands, si pensi ai Corrs, che hanno furoreggiato
negli anni tra l’ultimo decennio del secolo passato e l’immeditato principio
del presente.
Il grande Mario Brunello porta in tournèe l'Orchestra Giovanile Italiana
L’Orchestra Giovanile Italiana, che da trent’anni accoglie e prepara i giovani musicisti con il suo corso di formazione, si presenta per il primo tour di concerti del 2012 in quattro città italiane. Venerdi 2 marzo sara al Teatro Valli di Reggio Emilia, il 4 alla sala Verdi del Conservatorio di Milano, il 5 al Teatro Verdi di Firenze e infine il 6 nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza per la IUC (Istituzione Universitaria Concertistica).
Solista e direttore dei concerti sarà uno dei musicisti italiani più noti al mondo: il violoncellista Mario Brunello che affronterà con la Giovanile i due Concerti per violoncello e orchestra di Haydn ed il Quartetto in sol minore op. 25 di Brahms nella versione orchestrale di Schönberg.
Il concerto di Milano sarà inoltre l’occasione per ricordare la giornalista Laura Dubini, a cinque anni dalla sua prematura scomparsa, e per raccogliere fondi a favore di Airc e Vidas, le due associazioni impegnate nella ricerca scientifica contro il cancro e nell’assistenza ai malati terminali. Il concerto, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera e dal Comitato Laura Dubini, recentemente costituito allo scopo di ricordare l’ininterrotto lavoro di giornalista, esperta di musica classica e di moda, la sua lunga e coraggiosa lotta contro la malattia e il suo infaticabile sostegno alla ricerca scientifica. Il Comitato si impegna a continuare nell’esempio di Laura favorendo la promozione culturale della musica, e in particolare dei giovani talenti, e sostenendo la ricerca contro il cancro e l’assistenza ai malati terminali. Fanno parte del comitato: Claudio Abbado, Bona Borromeo, Nicolò Dubini, Giuseppina Manin, Piergaetano Marchetti (Presidente), Zubin Mehta, Francesco Micheli, Beppe Modenese, Arnoldo Mosca Mondadori, Cristina Muti Mazzavillani, Riccardo Muti, Francesca Traxler Moncada e Umberto Veronesi.
Solista e direttore dei concerti sarà uno dei musicisti italiani più noti al mondo: il violoncellista Mario Brunello che affronterà con la Giovanile i due Concerti per violoncello e orchestra di Haydn ed il Quartetto in sol minore op. 25 di Brahms nella versione orchestrale di Schönberg.
Il concerto di Milano sarà inoltre l’occasione per ricordare la giornalista Laura Dubini, a cinque anni dalla sua prematura scomparsa, e per raccogliere fondi a favore di Airc e Vidas, le due associazioni impegnate nella ricerca scientifica contro il cancro e nell’assistenza ai malati terminali. Il concerto, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera e dal Comitato Laura Dubini, recentemente costituito allo scopo di ricordare l’ininterrotto lavoro di giornalista, esperta di musica classica e di moda, la sua lunga e coraggiosa lotta contro la malattia e il suo infaticabile sostegno alla ricerca scientifica. Il Comitato si impegna a continuare nell’esempio di Laura favorendo la promozione culturale della musica, e in particolare dei giovani talenti, e sostenendo la ricerca contro il cancro e l’assistenza ai malati terminali. Fanno parte del comitato: Claudio Abbado, Bona Borromeo, Nicolò Dubini, Giuseppina Manin, Piergaetano Marchetti (Presidente), Zubin Mehta, Francesco Micheli, Beppe Modenese, Arnoldo Mosca Mondadori, Cristina Muti Mazzavillani, Riccardo Muti, Francesca Traxler Moncada e Umberto Veronesi.
Prende il via con il recital della giovanissima arpista Claudia Lamanna la V stagione concertistica de "La Bottega dell'Armonia"
Questa sera, alle ore 20.30 avrà luogo, presso l'Auditorium Vallisa di Bari, il concerto inaugurale della V Stagione concertistica dell’Orchestra Giovanile “La Bottega dell’Armonia” che vedrà impegnata l’arpista Claudia Lamanna (nalla foto) in un recital con in programma musiche di G. F. Händel - M. Grandjany, C. Salzedo, B. Britten, F. Godefroid e E. P. Alvars.
La giovane arpista, che si è recentemente esibita per la RAI, presso l'Auditorium di Torino, ha già raccolto numerosi consensi di pubblico e di stampa:
“Quando ho sentito suonare Claudia Lamanna, la piccola grande arpista di Noci, mi sono accorta che lì dentro, racchiusa in quei suoni pronti ad essere liberati dalle sue mani colme di grazia nel pizzicare le corde, c’era davvero tutta la vita, c’erano proprio tutte le sfumature dell’animo umano, dalla tensione di una corsa sfrenata alla dolcezza di un carillon, dall’inquietudine alla leggerezza. E c’era l’immagine, bellissima, di una bambina già un po’ donna, che ha trovato nell’arpa uno strumento per raccontarsi, per comunicare, per emozionare.” (Claudia Serrano – “Nel Mese”).
venerdì 24 febbraio 2012
Nel foyer del Petruzzelli va in scena L'"Emiliano furioso" contro tutti
Quello che improvvisamente alle 12.30 di ieri, con un preavviso di un paio d'ore da parte dell'ufficio stampa della (quasi)commissariata Fondazione Petruzzelli, è andato in scena nel foyer del Politeama barese è stato un monologo o, se preferite, una durissima invettiva scagliata dall'ex magistrato, oggi sindaco di Bari e presidente della succitata Fondazione, Michele Emiliano contro tutti. Davanti a numerosi giornalisti e lavoratori del teatro Petruzzelli (come si può notare dalla foto di Carlo Cofano) Emiliano appare parecchio seccato per la vicenda sempre più spinosa e intricata del possibile commissariamento del Petruzzelli e parte a raffica. In premessa va detto che il ministro dei Beni Culturali Ornaghi non solo nei giorni scorsi, si era detto indisponibile all’incontro richiesto dai soci fondatori (Comune, Provincia e Regione), come da deliberato unanime dell’ultimo CdA della stessa Fondazione, ma mentre era a telefono col Sindaco di Bari, dagli uffici del suo ministero partiva il fax con la comunicazione ufficiale dell’apertura dell’iter di commissariamento, “per gravi irregolarità di gestione”.
Un fax secondo Emiliano già scritto da tempo e che rappresentava una sorta di ciliegina sulla torta delle incomprensioni e della premeditata strategia del ministero. "Senza risorse sufficienti questa Fondazione non va da nessuna parte. Ecco perchè ad evitare che dopo Giandomenico Vaccari (meriterebbe una statua) si chieda ad un nuovo sovrintendente di fare il martire al posto suo, è meglio che ci sia il commissariamento della Fondazione. Quello sull'ex sovrintendente è stato un veto assurdo e senza motivazioni reali. - prosegue Emiliano - Andatelo a chiedere alla signora Filipponio Tatarella, ex sovrintendente che certo non ha un bel ricordo di me, e ad Alessandro Laterza, presidente della Confindustria che ripetutamente in passato invitò i privati a non investire sulla Fondazione Petruzzelli." Emiliano è un fiume in piena e non risparmia nemmeno Nuccio Altieri, vicepresidente della Provincia di Bari e della stessa Fondazione: "La Provincia, nella persona del suo presidente Schittulli, aveva espresso piena e rinnovata fiducia a Vaccari: ciò che dice il suo delegato lascia il tempo che trova. Se pure la Regione avesse riconfermato Vaccari non ci sarebbe stata partita e avremmo avuto la maggioranza. E invece il suo mettersi da parte in questo delicato momento in cui si chiedeva da parte del CdA discontinuità rispetto alla precedente gestione, è stato il prezzo che sono stato anche disposto a pagare per salvare il nostro Petruzzelli, ma non è servito." La situazione si presenta a questo punto molto difficile. Pare quasi impossibile che si riesca a nominare un nuovo sovrintendente nonostante ci sia già la convocazione per il 1° marzo per un nuovo CdA con all'ordine del giorno sia la sua eventuale nomina che l'eventuale commissariamento della Fondazione. Dal 2 marzo le attività artistiche della Fondazione verranno sospese fino alla nomina (e ci vorrà almeno un mese) del Commissario.
Sta di fatto che Emiliano, furioso più che mai, promette una battaglia a 360 gradi soprattutto per la stabilizzazione dei circa 200 lavoratori del teatro (tra maestranze, artisti e amministrativi) di cui solo 22 assunti a tempo indeterminato. Vuole farne una sfida a tutti livelli, convocando persino in vertici di tutte le altre 13 fondazioni lirico-sinfoniche italiane per riformare una legge assurda e letale per tutti.
A seguire poi ieri c'è stata l'assemblea sindacale della Cgil-Slc Puglia, coordinata da Antonio Fuiano, il quale ha promesso nuove azioni di lotta: "I lavoratori e le lavoratrici della Fondazione Petruzzelli continueranno a lottare perseguendo due obiettivi fondamentali: maggiori finanziamenti per il politeama barese e stabilizzazioni per i suoi lavoratori."
Nel frattempo giungono le prime reazioni sdegnate nei confronti di Emiliano di alcuni rappresentanti del PDL in quella che nelle prossime ore, è garantito, diventerà l'ennesima querelle più politica che artistica sulla pelle del teatro e dei suoi lavoratori. Peggio di così...
Un fax secondo Emiliano già scritto da tempo e che rappresentava una sorta di ciliegina sulla torta delle incomprensioni e della premeditata strategia del ministero. "Senza risorse sufficienti questa Fondazione non va da nessuna parte. Ecco perchè ad evitare che dopo Giandomenico Vaccari (meriterebbe una statua) si chieda ad un nuovo sovrintendente di fare il martire al posto suo, è meglio che ci sia il commissariamento della Fondazione. Quello sull'ex sovrintendente è stato un veto assurdo e senza motivazioni reali. - prosegue Emiliano - Andatelo a chiedere alla signora Filipponio Tatarella, ex sovrintendente che certo non ha un bel ricordo di me, e ad Alessandro Laterza, presidente della Confindustria che ripetutamente in passato invitò i privati a non investire sulla Fondazione Petruzzelli." Emiliano è un fiume in piena e non risparmia nemmeno Nuccio Altieri, vicepresidente della Provincia di Bari e della stessa Fondazione: "La Provincia, nella persona del suo presidente Schittulli, aveva espresso piena e rinnovata fiducia a Vaccari: ciò che dice il suo delegato lascia il tempo che trova. Se pure la Regione avesse riconfermato Vaccari non ci sarebbe stata partita e avremmo avuto la maggioranza. E invece il suo mettersi da parte in questo delicato momento in cui si chiedeva da parte del CdA discontinuità rispetto alla precedente gestione, è stato il prezzo che sono stato anche disposto a pagare per salvare il nostro Petruzzelli, ma non è servito." La situazione si presenta a questo punto molto difficile. Pare quasi impossibile che si riesca a nominare un nuovo sovrintendente nonostante ci sia già la convocazione per il 1° marzo per un nuovo CdA con all'ordine del giorno sia la sua eventuale nomina che l'eventuale commissariamento della Fondazione. Dal 2 marzo le attività artistiche della Fondazione verranno sospese fino alla nomina (e ci vorrà almeno un mese) del Commissario.
Sta di fatto che Emiliano, furioso più che mai, promette una battaglia a 360 gradi soprattutto per la stabilizzazione dei circa 200 lavoratori del teatro (tra maestranze, artisti e amministrativi) di cui solo 22 assunti a tempo indeterminato. Vuole farne una sfida a tutti livelli, convocando persino in vertici di tutte le altre 13 fondazioni lirico-sinfoniche italiane per riformare una legge assurda e letale per tutti.
A seguire poi ieri c'è stata l'assemblea sindacale della Cgil-Slc Puglia, coordinata da Antonio Fuiano, il quale ha promesso nuove azioni di lotta: "I lavoratori e le lavoratrici della Fondazione Petruzzelli continueranno a lottare perseguendo due obiettivi fondamentali: maggiori finanziamenti per il politeama barese e stabilizzazioni per i suoi lavoratori."
Nel frattempo giungono le prime reazioni sdegnate nei confronti di Emiliano di alcuni rappresentanti del PDL in quella che nelle prossime ore, è garantito, diventerà l'ennesima querelle più politica che artistica sulla pelle del teatro e dei suoi lavoratori. Peggio di così...
giovedì 23 febbraio 2012
La Scala di Milano si prepara per Il "Ring" completo di Wagner in una...settimana
Quattro opere, quattro spettacoli, quindici ore di musica, un solo abbonamento. Nel 2013, anno che celebra la contemporanea nascita di Giuseppe Verdi e Richard Wagner (1813), il Teatro alla Scala di Milano offre al pubblico un’occasione rara: il Ring completo in una settimana. L’Oro del Reno il lunedì, Walkiria martedì, Siegfried giovedì, Il Crepuscolo degli dèi il sabato. Un po' come accade annualmente al Festival di Bayreuth tutte le estati.
Gli allestimenti del Ciclo sono diversi fra loro ma legati da un progetto comune sviluppato negli anni dal regista belga Guy Cassiers, molto attento a tutti i linguaggi anche tecnologici del nostro tempo. La musica ha nella direzione di Daniel Barenboim la forza di una identità wagneriana tra le più ammirate nel mondo musicale di oggi, erede della grande tradizione esecutiva tedesca. Le voci sono scelte tra le migliori in campo internazionale.
La Scala offre dunque al pubblico La Tetralogia di Wagner in un lungo, unico respiro, come Wagner lo pensò e lo volle eseguire la prima volta nell’agosto del 1876, a modello per qualunque esecuzione futura. La disposizione delle “tre giornate e una vigilia” da lunedì a sabato, consente al pubblico, soprattutto straniero, una ottimale organizzazione della settimana, delle visite alla città e alle manifestazioni collaterali, del soggiorno, dei viaggi di arrivo e partenza con le più convenienti tariffe.
Per informazioni si deve scrivere a ring@fondazionelascala.it o chiamare il numero +39 02 88796987 tutti i giorni dalle 12 alle 18. Website: www.teatroallascala.org/ring.
Presegue allo Showville di Bari il ciclo "Raccontare Beethoven" con l'Orchestra Sinfonica della Provincia
Sabato 25 febbraio 2012, alle ore 21.00, presso la multisala Showville di Bari, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un nuovo concerto del ciclo “Raccontare Beethoven”, sotto la direzione del maestro Francesco Angelico, e con la partecipazione del noto regista, giornalista, drammaturgo e intellettuale, Ugo Gregoretti (nella foto).
Il programma della serata prevede l’esecuzione di musiche di Richard Wagner - “Siegfried-Idyll” (Idillio di Sigfrido) - e di Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93.
I biglietti sono in vendita al costo di 10 euro (intero) e 8 euro (ridotto) presso il botteghino della multisala Showville aperto tutti i pomeriggi a partire dalle ore 16.00 (mercoledì – sabato - domenica anche di mattina dalle ore 10.30 alle 13.30). Info. 080.9757084.
I Chromeo, altro che barzellette....
Cosa ci fanno un palestinese ( Patrick Gemayel) ed un ebreo ( David Macklovitch) in Canada?...
No, non è l’inizio di una
pregiatissima barzelletta, ma, molto più semplicemente, dato quello che ci
interessa più da vicino, un duo musicale electrofunk, come è stato rubricato da
altri che ne sanno più di noi, ma che, a mio giudizio, riflette in pieno un
ambiente electrodance, in perfetto stile Rockets, o, molto più nobilmente,
quanto a tradizione e solidità, ricorda i nostri indimenticabili ( e
torinesissimi) Krisma….dai mitici pelatoni argentati, i nostri hanno ereditato
la voce sintetizzata, affidata al palestinese, che fa da sottofondo ai ritmi da
discodance, dettati da Macklovitch….
Perché parlare di questi due,
scelti tra tanti, come due isolati moschettieri tra le fila della dance?
Perché occuparci, in fin de’
conti, di due meteore, classiche nel loro nascere e morire? poiché qualcosa di
innovativo e coerente con un vecchio modo di fare musica da floor si è potuto
intuire.
La loro nascita avviene in clima scolastico, attorno ai quindici anni, a Montreal; fondata la band, per circa tre anni navigano nel sottobosco hip hop; successivamente, vengono adocchiati da una label locale, la Tiga, specializzata in musica techno ed eccoli qua….il nome, singolare, ce lo fonisce, quanto a spiegazione, proprio il buon Gemayel dicendoci che il nome Chromeo deriva da una crasi tra Chrome e Romeo, come “ un tipo di amante metallico, un tipo futurista”, ambientazione cui evidentemente si ispirano…del rapporto con Dave Macklovitch, Gemayel dice che condividono tutto, tranne il vestiario, mentre circa le differenze tra i primi due album “ She’s in control” ed il più maturo “fancy Footwork” ( di cui vi consiglio il singolo omonimo ed il bellissimo Night by Night, molto techno saturday night fever), Gemayel dice appunto che, mentre il primo era un elaborato più spontaneo, il secondo è molto più meditato sotto diversi aspetti, tra i quali vi è una ricerca molto più accurata, sia nei testi che nel sound in generale.
La loro nascita avviene in clima scolastico, attorno ai quindici anni, a Montreal; fondata la band, per circa tre anni navigano nel sottobosco hip hop; successivamente, vengono adocchiati da una label locale, la Tiga, specializzata in musica techno ed eccoli qua….il nome, singolare, ce lo fonisce, quanto a spiegazione, proprio il buon Gemayel dicendoci che il nome Chromeo deriva da una crasi tra Chrome e Romeo, come “ un tipo di amante metallico, un tipo futurista”, ambientazione cui evidentemente si ispirano…del rapporto con Dave Macklovitch, Gemayel dice che condividono tutto, tranne il vestiario, mentre circa le differenze tra i primi due album “ She’s in control” ed il più maturo “fancy Footwork” ( di cui vi consiglio il singolo omonimo ed il bellissimo Night by Night, molto techno saturday night fever), Gemayel dice appunto che, mentre il primo era un elaborato più spontaneo, il secondo è molto più meditato sotto diversi aspetti, tra i quali vi è una ricerca molto più accurata, sia nei testi che nel sound in generale.
Qualunque cosa ci aspetti nel
futuro dei Chromeo, di certo sarà roseo; sappiamo, infatti, che stanno
lavorando ad un nuovo progetto e siamo sicuri che non sperpereranno il loro
talento invano….
Altro che barzelletta…
mercoledì 22 febbraio 2012
La Fondazione Petruzzelli di Bari ad un passo dal commissariamento
Il sindaco di Bari Michele Emiliano, in merito alla delicata situazione che sta vivendo la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e nella sua funzione di presidente "pro tempore" della stessa, comunica quanto segue:
"
"In data odierna ho avuto un cordiale colloquio telefonico con il Ministro Ornaghi al quale ho richiesto un immediato incontro anche alla presenza del Presidente della Regione e del Presidente della Provincia in conformità al deliberato unanime del CdA della Fondazione Petruzzelli del 20 febbraio u.s.
Lo scopo dell’incontro richiesto era finalizzato a decidere secondo quale modello potesse essere possibile la gestione dei costi delle masse artistiche alla luce della ormai fisiologica insufficienza dei finanziamenti pubblici messi a disposizione della Fondazione medesima.
Il Prof. Ornaghi ha cortesemente declinato la richiesta del CdA sostenendo che non compete al Ministro la materia suddetta e che dunque non riteneva di dover svolgere alcun ruolo di mediazione e coordinamento nei confronti di Provincia, Comune e Regione al fine di risolvere definitivamente i problemi gestionali e di bilancio della Fondazione medesima.
Alla stregua di tale indisponibilità ho dunque richiesto al Ministro di procedere senza altri indugi al commissariamento della Fondazione Petruzzelli che strutturalmente non è più in grado di far fronte ai costi della gestione senza ulteriori finanziamenti pubblici ovvero senza la presa in carico dei costi delle masse artistiche da parte della Regione Puglia così come suggerito dal dr. Carlo Fontana nel corso della seduta del Cda del 20 febbraio.
La telefonata si concludeva pochi minuti prima dell’invio della lettera che si allega e che evidentemente era stata già predisposta con motivazioni differenti da quelle di cui alla conversazione telefonica.
Resta il fatto che l’inizio della procedura di commissariamento è stata da me richiesta attesa la prevedibile impossibilità di proseguire la gestione finanziaria della Fondazione a causa della insufficienza dei finanziamenti pubblici necessari per assicurare la stabilità dei rapporti di lavoro delle masse artistiche e di tutti gli altri dipendenti della Fondazione."
A chi come il sottoscritto si occupa di fatti musicali e teatrali da (quasi) trent'anni in questa città queste dichiarazioni del sindaco-presidente Emiliano fanno male. E' proprio vero che questo teatro è condannato a non trovare pace? Dalla famigerata data (il 27 ottobre 1991) del suo rogo e sino a quella della riapertura eravamo feriti, tristi, delusi. Poi abbiamo ripreso coraggio, abbiamo ritrovato l'entusiasmo per raccontare e raccontarci, quello che giorno dopo giorno sembrava un sogno ad occhi aperti; una città, Bari, capitale del Sud finalmente si riappropriava del suo luogo-simbolo culturale e artistico. Quel sogno, nelle ultime ore, pare però che ci stia di nuovo abbandonando. E con esso, soprattutto quello di centinaia di lavoratori che rischiano il posto. Preghiamo tutti insieme che non sia così.
"
"In data odierna ho avuto un cordiale colloquio telefonico con il Ministro Ornaghi al quale ho richiesto un immediato incontro anche alla presenza del Presidente della Regione e del Presidente della Provincia in conformità al deliberato unanime del CdA della Fondazione Petruzzelli del 20 febbraio u.s.
Lo scopo dell’incontro richiesto era finalizzato a decidere secondo quale modello potesse essere possibile la gestione dei costi delle masse artistiche alla luce della ormai fisiologica insufficienza dei finanziamenti pubblici messi a disposizione della Fondazione medesima.
Il Prof. Ornaghi ha cortesemente declinato la richiesta del CdA sostenendo che non compete al Ministro la materia suddetta e che dunque non riteneva di dover svolgere alcun ruolo di mediazione e coordinamento nei confronti di Provincia, Comune e Regione al fine di risolvere definitivamente i problemi gestionali e di bilancio della Fondazione medesima.
Alla stregua di tale indisponibilità ho dunque richiesto al Ministro di procedere senza altri indugi al commissariamento della Fondazione Petruzzelli che strutturalmente non è più in grado di far fronte ai costi della gestione senza ulteriori finanziamenti pubblici ovvero senza la presa in carico dei costi delle masse artistiche da parte della Regione Puglia così come suggerito dal dr. Carlo Fontana nel corso della seduta del Cda del 20 febbraio.
La telefonata si concludeva pochi minuti prima dell’invio della lettera che si allega e che evidentemente era stata già predisposta con motivazioni differenti da quelle di cui alla conversazione telefonica.
Resta il fatto che l’inizio della procedura di commissariamento è stata da me richiesta attesa la prevedibile impossibilità di proseguire la gestione finanziaria della Fondazione a causa della insufficienza dei finanziamenti pubblici necessari per assicurare la stabilità dei rapporti di lavoro delle masse artistiche e di tutti gli altri dipendenti della Fondazione."
A chi come il sottoscritto si occupa di fatti musicali e teatrali da (quasi) trent'anni in questa città queste dichiarazioni del sindaco-presidente Emiliano fanno male. E' proprio vero che questo teatro è condannato a non trovare pace? Dalla famigerata data (il 27 ottobre 1991) del suo rogo e sino a quella della riapertura eravamo feriti, tristi, delusi. Poi abbiamo ripreso coraggio, abbiamo ritrovato l'entusiasmo per raccontare e raccontarci, quello che giorno dopo giorno sembrava un sogno ad occhi aperti; una città, Bari, capitale del Sud finalmente si riappropriava del suo luogo-simbolo culturale e artistico. Quel sogno, nelle ultime ore, pare però che ci stia di nuovo abbandonando. E con esso, soprattutto quello di centinaia di lavoratori che rischiano il posto. Preghiamo tutti insieme che non sia così.
Per il Collegium Musicum di Marrone un bel viaggio tra musica e cinema ieri a Villa Romanazzi Carducci
Seguiamo Il Collegium Musicum di Rino Marrone (nella foto) sin dalla sua prima stagione ufficiale nel 1994, anche se l'ormai noto complesso barese è nato due anni prima. Sono ormai diciassette le stagioni che pur tra mille difficoltà economiche (patite anno dopo anno come, va detto, anche di altre non meno benemerite associazioni regionali e nazionali), è "testardamente" cresciuto sia per l'oggettiva qualità delle proposte, sia per la costante attenzione al repertorio meno frequentato, da quello classico a quello contemporaneo; proponendo, di volta in volta, artisti di fama e giovani di talento, in un mix degno della migliore tradizione italiana.
Ieri sera nella Sala Europa di Villa Romanazzi Carducci, sede provvisoria dopo la chiusura dello storico Kursaal Santalucia, l'ensemble barese guidato dal maestro Rino Marrone ha proposto il consueto omaggio alla musica da film, proponendo una carrellata di titoli (da "C'era una volta in America", con le musiche indimenticabili di Morricone al rarissimo film muto "L'assassinat du Duc de Guise", musicato niente di meno che dal grande Camille Saint-Saens nel 1908, passando per un insolitamente baroccheggiante Penderecki, sino ad Herrmann, Trovajoli, e John Williams) ottimamente congegnata, che ha accompagnato il folto pubblico presente in una sorta di viaggio affascinante nell'"ascolto" della Settima Arte, come suggerito dal tema della serata: Ascoltare il cinema. Tutte pregevoli le esecuzioni guidate con appassionata adesione interpretativa da Marrone e nelle quali si sono distinti in particolare, nel ruolo di solisti, Giuseppe Giannotti (oboe), Carmine Scarpati (primo violino o "spalla", se preferite, del Collegium) e Angela Annese (pianoforte). Successo calorosissimo con numerose richieste di bis, solo in parte appagate.
Prosegue venerdì in Vallisa la stagione di Mirarte con il Nuevo Tango Ensamble
Venerdì 24 febbraio, alle 21, all’Auditorium Vallisa, proseguirà la stagione musicale dell'associazione culturale Mirarte con il "Nuevo Tango Ensamble" (Gianni Iorio al bandoneón, Pasquale Stafano al pianoforte, Pierluigi Balducci al basso). Special guest della serata, incentrata sul nuovo lavoro discografico «D'Impulso», sarà Gabriele Mirabassi, uno dei clarinettisti più acclamati della scena jazz internazionale. Biglietti acquistabili presso Centro Musica a Bari (C.so Vittorio Emanuele 165). Infotel: 348.376.61.30.
martedì 21 febbraio 2012
Il gioco degli scacchi tra matematica e Jazz al Caffè DolceAmaro di Bari
L’Associazione barese Nel Gioco del Jazz, diretta da Roberto Ottaviano, propone un inedito progetto dal titolo “Il Gioco degli Scacchi tra “ Matematica e Jazz “ - Corso in 9 Lezioni, che si terrà dal 15 marzo sino al 10 maggio, con cadenza settimanale presso il Caffè d’Arte DolceAmaro, in Via F. D’ Assisi 11, Bari
Il jazz, genere musicale più vicino degli scacchi per il suo equilibrato mix di di disciplina e di spontaneità, ha annoverato tra i suoi cultori i nomi di Ornette Coleman, Anthony Braxton, Wayne Shorter, Charlie Parker e tanti altri.
L’iniziativa si rivolge a persone adulte in possesso di una minima conoscenza delle regole del Gioco degli Scacchi. Ogni lezione avrà una durata di circa 90 minuti.
Alle lezioni scacchistiche si alterneranno perfomances di musicisti jazz: solo piano con Nico Morelli, piano e chitarra con Giovanni Lenoci e Pino Mazzarano, piano e sax con Antonio Zambrini e Roberto Ottaviano.
Saranno, altresì, approfondite i nessi tra la matematica e gli scacchi.
Il Corso sarà tenuto da Donato Romito, regolarmente iscritto alla Federazione Scacchistica Italiana e Prima Categoria Nazionale per il Gioco a Tavolino e Maestro per quello per Corrispondenza, con presentazione su Scacchiera Murale e materiale didattico cartaceo.
Gli interventi di Matematica saranno curati di Laureato/a in Fisica o Matematica, mentre quelli musicali saranno tenuti direttamente dai Musicisti che eseguiranno gli interventi musicali.
Inizio delle lezioni è previsto per le ore 18,30. Per informazioni e adesioni tel 338.9031130.
Il jazz, genere musicale più vicino degli scacchi per il suo equilibrato mix di di disciplina e di spontaneità, ha annoverato tra i suoi cultori i nomi di Ornette Coleman, Anthony Braxton, Wayne Shorter, Charlie Parker e tanti altri.
L’iniziativa si rivolge a persone adulte in possesso di una minima conoscenza delle regole del Gioco degli Scacchi. Ogni lezione avrà una durata di circa 90 minuti.
Alle lezioni scacchistiche si alterneranno perfomances di musicisti jazz: solo piano con Nico Morelli, piano e chitarra con Giovanni Lenoci e Pino Mazzarano, piano e sax con Antonio Zambrini e Roberto Ottaviano.
Saranno, altresì, approfondite i nessi tra la matematica e gli scacchi.
Il Corso sarà tenuto da Donato Romito, regolarmente iscritto alla Federazione Scacchistica Italiana e Prima Categoria Nazionale per il Gioco a Tavolino e Maestro per quello per Corrispondenza, con presentazione su Scacchiera Murale e materiale didattico cartaceo.
Gli interventi di Matematica saranno curati di Laureato/a in Fisica o Matematica, mentre quelli musicali saranno tenuti direttamente dai Musicisti che eseguiranno gli interventi musicali.
Inizio delle lezioni è previsto per le ore 18,30. Per informazioni e adesioni tel 338.9031130.
Salta la nomina del nuovo sovrintendente. Si va verso il commissariamento della Fondazione Petruzzelli*
"Il consiglio di amministrazione della fondazione Petruzzelli non decide. La nomina del sovrintendente slitta ancora. La riunione di questo pomeriggio, cui ha partecipato anche Carlo Fontana, già sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, si è concluso con un nulla di fatto. Ancora troppo divergenti i punti di vista dei consiglieri di amministrazione. Per la fondazione, dunque, non è da escludere l'ipotesi del commissariamento. Intanto, non potrà più farsi carico direttamente delle masse artistiche né potrà assumere orchestrali e coristi. Lo dice il sindaco Michele Emiliano che, dopo aver ascoltato la relazione in cda di Fontana, ipotizza tre soluzioni.
La prima è quella della creazione di un'orchestra regionale, pagata dalla Regione Puglia, che lavori in convenzione con la fondazione. La seconda è che sia la Regione a farsi carico degli stipendi degli orchestrali della fondazione, in luogo del contributo regionale. La terza prevede invece la costituzione di una cooperativa fra tutti gli artisti, che si convenzionerebbe con la fondazione. "Se nessuna di queste ipotesi andasse in porto - avverte Emiliano - chiederei al ministero di commissariare la fondazione".
Facciamo un passo indietro: Sulla nomina del sovrintendente, il sindaco Emiliano aveva dichiarato: "Prima defineremo il programma, poi individueremo la persona che dovrà realizzarlo". Nelle ultime ore erano salite le quotazioni di Maurizio Pietrantonio, fino a pochi mesi fa sovrintendente del teatro lirico di Cagliari. Scartati a priori i nomi suggeriti da Roma (Francesco Giambrone e Ninni Cutaia), anche il sindaco si era concentrato su di lui. Il cda deve approvare il bilancio della fondazione e, soprattutto, programmare il futuro. Ma a quanto pare ancora non riesce a uscire dall'impasse. E meno che mai pensando a un intervento della Regione Puglia nel rebus del Petruzzelli. Soprattutto dopo la risposta che il governatore fa arrivare al sindaco, che prospetta a fronte della grave crisi quelle definite dallo stesso Vendola "soluzioni di fantasia".
"La Regione Puglia che in questi anni ha dato un contributo decisivo alla ricostruzione e al rilancio del Teatro Petruzzelli - si legge in un comunicato del presidente - partecipa con grande interesse al dibattito sul futuro della prestigiosa istituzione culturale. E si è sempre fatta carico di offrire un contributo concreto al superamento dei problemi di bilancio che hanno stressato la vita della giovane fondazione. Per questo, oltre che per il dovere di testimoniare la verità, vorrei sommessamente rammentare a tutti che alle criticità che minano la vita dell’ente lirico non si può rispondere con soluzioni di fantasia, che sono in aperto contrasto con i vincoli posti dal patto di stabilità e con l’attuale drammatica condizione della finanza pubblica".
"Ricordo a me stesso - continua Vendola - che occorrerebbe una deroga disposta con legge statale per consentire all’ente Regione di poter agire: non già per assumere direttamente i lavoratori dell’orchestra del Petruzzelli, ma (come correttamente sottolineato anche dal maestro Fontana nell’odierna riunione del cda della fondazione) per poter bandire il concorso europeo che sarebbe condizione imprescindibile per la selezione dei musicisti. Non vale neanche la pena di ribadire che i vincoli del patto di stabilità rappresentano una barriera insormontabile per Regioni ed enti locali, proprio in riferimento alla possibilità di procedere a nuove assunzioni: tanto è vero che abbiamo attualmente ancora da risolvere il problema della stabilizzazione dei lavoratori della stessa Regione Puglia contrattualizzati in forme precarie".
*(Fonte: la Repubblica-Bari, Raffaele Lorusso, 20 febbraio 2012)
lunedì 20 febbraio 2012
Giovedì prossimo il maestro Nir Kabaretti dirige l'Orchestra Sinfonica del Petruzzelli
Il ciclo di concerti "Sinfonie d'inverno" dell’Orchestra del Petruzzelli, promosso e organizzato dall'omonima fondazione lirico-sinfonica barese, prosegue giovedì 23 febbraio alle 21.00, con il maestro Nir Kabaretti (nella foto) sul podio. In programma "Syrinx" (flauto solo Anna Lisa Pisanu) e "Prélude à l'après-midi d'un faune" di Claude Debussy, l'ouverture-fantasy "Romeo e Giulietta" di Pëtr Il'ič Čajkovskij e la Sinfonia in re minore di César Franck. I biglietti sono in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it. Infopoint: 080.975.28.40.
Lo Stradivari dell'armeno Sergey Khachatryan debutta con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Debutta con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai il giovane violinista armeno Sergey Khachatryan (nella foto), già protagonista con orchestre come i Berliner Philharmoniker, la London Symphony Orchestra, il Concertgebouw di Amsterdam e la NHK di Tokyo.
Con il suo prezioso Stradivari “Lord Newlands” del 1702, giovedì 23 febbraio alle 20.30, all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, propone il Primo Concerto per violino e orchestra di Dmitrij Šostakovič, composto nel 1948 ma, data la sua scrittura decisamente contraria ai dettami del regime sovietico, eseguito solo nel 1955, dopo la morte di Stalin.
Sul podio il Direttore principale dell’Orchestra Rai Juaraj Valčuha, impegnato anche nell’interpretazione di uno dei più celebri poemi sinfonici di Richard Strauss, "Ein Heldenleben" (Vita d’eroe); pagina di altissimo virtuosismo che Valčuha ha eseguito con successo anche alla Philharmonie di Berlino, nella recente tournée europea dell’Orchestra Rai.
Al termine del concerto di giovedì 23 febbraio il dj Francesco Fantini, in arte A:RA, propone una rielaborazione elettronica di alcuni frammenti estratti da Vita d’eroe. L’operazione è realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Situazione Xplosiva, che nelle ultime tre edizioni di Rai NuovaMusica ha ottenuto un grande successo di pubblico con i suoi remix di brani contemporanei eseguiti durante i concerti. Il progetto si allarga ora al grande repertorio, sperimentando un dialogo inedito tra musica sinfonica e nuova elettronica.
Il concerto è replicato a Torino venerdì 24 febbraio alle 20.30 (in diretta su Rai Radio3 e in streaming sul sito www.osn.rai.it) e al Teatro Ponchielli di Cremona sabato 25 febbraio alle 20.30, dove al posto di Vita d’eroe sarà proposta la Terza Sinfonia di Sergej Rachmaninov.
Le poltrone numerate per i due concerti a Torino, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1982), sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Un'ora prima del concerto sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro (ingresso giovani per i nati dal 1982).
Informazioni: 011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.
domenica 19 febbraio 2012
Alex, mito incompiuto
Siamo a Sanremo?....io no, per favore, se stiamo su questa infame giostra, fermate tutto ché voglio scendere…per risalirci un attimo: era il 1997. Timido e distratto ascoltavo, con un orecchio solo, la ultima serata del Festival ( ed ero già lontano, in spirito e corpo, anche da questo triste Stivale), quando mi folgorò, il termine è appropriatissimo, un talento assoluto: Alex Baroni….ovviamente, non sapevo nulla di lui, tranne la sua faccia, che avevo visto tra i coristi del Festival precedente…..la sua prima dolcissima svisata vocale, tenera e spontanea, come una torta della nonna, mi sconvolse. Pensai: “ ma questo è uno Stevie Wonder delicato!”, dove, per delicato, intendevo meno soul e gospelante e ritmato rock del genio black, ma semplice e melodico come un romanticone italico sa essere. Naturalmente, da quella prima abboccata, seppi che il vino era DOCG e capii chi potesse ( il modale fu d’obbligo, in quella circostanza, perché non si sa mai…) vincere la manifestazione. Molto, molto raramente un italiano potè suscitare in me siffatta stupita ammirazione ( e, forse, nessun altro ci potrà riuscire)….la sua personalità vocale, le sue variazioni, anche se non sostenute da una grande estensione, mi avvinsero e mi rifecero sobbalzare sul divanetto. Per chi non è fuori, non si può capire bene cosa si prova quando si sente un tuo compaesano che si esprime in cotal modo e con tale pienezza artistica.
Ancora impermalito da tanta arte, cercai di saperne di più e, di certo, non fu difficile scoprire la sua vita: laureato in chimica, insegnante di professione e cantante per diletto, fu corista di Ramazzotti e della Casale, tra gli altri, poi entrò nella Orchestra Rai e corista a Sanremo nel 1996, appunto. Tutto questo fino al primo album ed alla avventura sanremese, replicata l’anno dopo, non con lo stesso successo.
Dal primo album, segnalo, ancor oggi, una splendida versione di “in my life” dei Beatles, soulata all’ eccesso, ma molto intimamente graffiante, distinta ma emozionante come l’immenso originale dei fab four.
Il resto è quasi cronaca nera, che voi tutti conoscete e su cui non ritorno. L’uccellino sfortunato non cinguetterà mai più per noi, anche se le sue allungate possono essere ascoltate e riascoltate quando e quanto si vuole, per sempre, come per sempre succederà quando, chiudendo i vostri occhi, ascolterete, sereni, la sua cover, raccomandandovi solo di porre attenzione alle parole, che molto vogliono dire per tutti, non solo per il “mio” Alex…addio, mito di cristallo….
Dedicato alla mia grande amica Francesca.
venerdì 17 febbraio 2012
Un successo convincente per la Settima di Anton Bruckner in prima esecuzione assoluta a Bari
dA qualcuno potrà sembrare strano, ma è stata eseguita per la prima volta solo ieri sera a Bari la Settima Sinfonia di Anton Bruckner (1884). E' successo al Petruzzelli con l'Orchestra del Teatro, una bella realtà sempre più in crescita e che non finisce mai di stupire ad ogni occasione utile. A dirigerla ieri c'era un "Kappellmeister" elegante e di grande esperienza come l'austriaco Ralf Weikert, già protagonista la scorsa stagione di un'ottima "Salome" di Richard Strauss.
E Strauss era tra i compositori in programma con i suoi sublimi Quattro ultimi Lieder, pagine di rara bellezza, una sorta di perlacea, tarda sinfonia con voce (eccellente quella del soprano Alexandra Coku) che costituisce la summa testamentaria dell'attività creativa del celebre compositore tedesco. Ad aprire il programma della serata la raffinata ouverture tratta dalle musiche di scena per Rosamunda di Franz Schubert. Esecuzioni tutte rigorose, precise, fedelissime quelle di Weikert, che ha saputo regalare in tre giorni di prove un imprinting autenticamente tedesco ad un'orchestra mediterranea, latina come quella barese.
Se si vuole però cercare il pelo nell'uovo in una "Settima" riletta con cura certosina e abilità indiscutibili, è proprio una certa carenza di trasporto nei cosiddetti momenti di "climax" in cui far salire gradualmente la temperatura sonora della sinfonia e di conseguenza la densità delle arcate mistiche degli infiniti "crescendo" bruckneriani.
Pubblico un po' indisciplinato: applaude tra un lied e l'altro di Strauss come se si trattasse di un recital d'arie d'opera italiane. Lo fa anche tra il primo ed il secondo movimento della sinfonia bruckneriana; poi finalmente si placa, non si sa se avvinto dalla bellezza dei temi del Maestro di Ansfelden o perchè ha già guadagnato l'uscita.
Nell'Orchestra del Petruzzelli mi piace sottolineare, per una volta la prova di alcuni singoli strumentisti: dalla impagabile "spalla", Paçalin Pavaci ad Annalisa Pisanu (primo flauto), da Francesco Manfredi (primo clarinetto) a Martina Repetto (primo corno) e alle quattro tube wagneriane (Francesco Lillo, Damiano Fiore, Giuseppe Smaldino e Dario Lo Re): emozionanti protagonisti del fulcro centrale della "Settima" con il lungo, celebre "Adagio" in omaggio alla scomparsa di Richard Wagner.
E Strauss era tra i compositori in programma con i suoi sublimi Quattro ultimi Lieder, pagine di rara bellezza, una sorta di perlacea, tarda sinfonia con voce (eccellente quella del soprano Alexandra Coku) che costituisce la summa testamentaria dell'attività creativa del celebre compositore tedesco. Ad aprire il programma della serata la raffinata ouverture tratta dalle musiche di scena per Rosamunda di Franz Schubert. Esecuzioni tutte rigorose, precise, fedelissime quelle di Weikert, che ha saputo regalare in tre giorni di prove un imprinting autenticamente tedesco ad un'orchestra mediterranea, latina come quella barese.
Se si vuole però cercare il pelo nell'uovo in una "Settima" riletta con cura certosina e abilità indiscutibili, è proprio una certa carenza di trasporto nei cosiddetti momenti di "climax" in cui far salire gradualmente la temperatura sonora della sinfonia e di conseguenza la densità delle arcate mistiche degli infiniti "crescendo" bruckneriani.
Pubblico un po' indisciplinato: applaude tra un lied e l'altro di Strauss come se si trattasse di un recital d'arie d'opera italiane. Lo fa anche tra il primo ed il secondo movimento della sinfonia bruckneriana; poi finalmente si placa, non si sa se avvinto dalla bellezza dei temi del Maestro di Ansfelden o perchè ha già guadagnato l'uscita.
Nell'Orchestra del Petruzzelli mi piace sottolineare, per una volta la prova di alcuni singoli strumentisti: dalla impagabile "spalla", Paçalin Pavaci ad Annalisa Pisanu (primo flauto), da Francesco Manfredi (primo clarinetto) a Martina Repetto (primo corno) e alle quattro tube wagneriane (Francesco Lillo, Damiano Fiore, Giuseppe Smaldino e Dario Lo Re): emozionanti protagonisti del fulcro centrale della "Settima" con il lungo, celebre "Adagio" in omaggio alla scomparsa di Richard Wagner.
A Casa Giannini il critico Vito Attolini parla di "Musica per gli occhi"
Giovedì 23 febbraio presso Casa Giannini
(Via Sparano, 172 BARI -
Ingresso libero, ore 18.30,
Infotel. 080.5246864) il critico cinematografico Vito Attolini terrà la seconda conversazione sulla "Musica per gli occhi". Egli ripercorrerà a grandi linee la storia del cinema italiano, attraverso il contributo che hanno dato alcuni importanti musicisti italiani, autori delle colonne sonore di celeberrimi film: dalla prima colonna sonora di Nino Rota per "Treno Popolare" a "Riso amaro" composta da Goffredo Petrassi, dal "Mulino del Po" di Ildebrando Pizzetti ai film di Sergio Leone con le splendide musiche di Ennio Morricone, fino ad arrivare a Fabio Vacchi autore delle musiche per i film di Ermanno Olmi, quali "Il mestiere delle armi" e "Centochiodi".
Prende il via domani con il Duo Di Lernia-Carretta il XVII Festival Organistico Internazionale di Bari
Domani, sabato 18 febbraio 2012 alle ore 20.30 a Bari, presso la chiesa di Santa Croce, si inaugura il XVII Festival Organistico Internazionale di Bari. Alla consolle si esibirà Francesco Di Lernia, organista dalla brillantissima carriera internazionale e attualmente direttore del Conservatorio "U.Giordano" di Foggia, insieme con il trombista Antonio Carretta. Il programma comprende brani di Lully, Haendel, Panone, Mendelssohn, Jenkins e Pasini.
Ingresso libero.
giovedì 16 febbraio 2012
"Tail up" di Battistelli in prima assoluta chiude Rai Nuovamusica 2012
Si conclude con la prima esecuzione assoluta di "Tail Up" di Giorgio Battistelli, opera composta su commissione della Rai, l’ottava edizione di Rai NuovaMusica, venerdì 17 febbraio alle 21.00 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, in diretta su Rai Radio3 e in streaming su www.osn.rai.it.
Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai la finlandese Susanna Mälkki (nella foto), direttore musicale dell’Ensemble Intercontemporain, che propone anche due prime italiane: Al largo di Magnus Lindberg, il cui finale riecheggia Verklärte Nacht di Schoenberg, e Ringed by the Flat Horizon di George Benjamin, la cui ispirazione è tratta dal poema modernista di T.S. Eliot The Waste Land.
Prima del concerto – a partire dalle 20.30 – prosegue, inoltre, il progetto Rai NuovaLounge, realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Situazione Xplosiva, che accoglie il pubblico nel foyer dell’Auditorium con un preludio elettronico. Nell’intervallo, poi, il duo degli Opium Child elabora campioni e frammenti musicali “prelevati” da Tail Up di Battistelli.
I biglietti da 5 e 3 euro (ridotto giovani) sono in vendita sia on-line, sia presso la biglietteria dell’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, anche a partire da un’ora prima dello spettacolo.
La Provincia di Bari alla BIT di Milano:“Viaggiare in Puglia: tutta un’altra musica”
Anche quest’anno la Provincia di Bari parteciperà alla 32esima edizione della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, che si terrà a Milano da oggi fino a domenica 19 febbraio 2012.
Nell’ambito dello spazio dedicato a Bari e la Costa dei Trulli, si terranno presso l’Area Conferenze della Fiera di Milano che ospita la BIT, due conferenze stampa:
- Il Sistema Ambientale e Culturale “Mari tra le mura: nel blu dipinto di Puglia”
- La Candidatura della Città di Bari a Capitale Europea della Cultura 2019.
Interverranno il vice Presidente ed Assessore alla Cultura, Turismo, Sport e Tempo Libero della Provincia di Bari, Nuccio Altieri, l’Assessore al Marketing territoriale del Comune di Bari, Gianluca Paparesta e l’assessore alle Politiche culturali del Comune di Conversano, Pasquale Sibilia. Introdurrà l’Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo, della Regione Puglia, Silvia Godelli.
Sarà allestito l’Info Point promozionale “Viaggiare in Puglia: tutta un’altra musica” in Piazza Beccaria a Milano: un’iniziativa promossa dalle sei Province pugliesi e con la partecipazione di 21 Comuni.
Per la Provincia di Bari saranno presenti, con propri spazi espositivi, i Comuni di Bari, Polignano, Monopoli, Conversano, Rutigliano, Castellana, Noci e Mola di Bari. Da sottofondo, a questo viaggio lungo il tacco d’Italia, un ricco programma di intrattenimenti musicali giornalieri e una degustazione dei vini delle cantine più rappresentative, realizzata dell’Associazione Italiana Sommelier pugliese, che allieteranno la sosta di visitatori, turisti e curiosi.
“Con grande soddisfazione, da presidente dell’UPI Puglia, - sostiene Francesco Schittulli (nella foto) - quest’anno, tutte le sei Province pugliesi, grazie ad una proficua attività di concertazione e collaborazione, si presentano unite per un solo territorio: la Puglia. Una unione che fa la forza, ma che in tempi di crisi consente anche un risparmio dei costi. In particolare, poi, come presidente della Provincia di Bari credo che il capoluogo pugliese e la Costa dei Trulli rappresentino il cuore della Puglia, la parte di territorio in cui si concentra tutto ciò che un turista può desiderare da un viaggio nella nostra amata Terra”.
“Per Bari presenteremo a Milano la sfida a diventare capitale della cultura nel 2019. Occorre adottare - prosegue Nuccio Altieri - un nuovo modello di gestione dei sistemi culturali e ambientali che vede nella ristrutturazione di Santa Scolastica non solo la sede del museo Archeologico ma un vero e proprio “hub” turistico dal quale far partire nuovi percorsi di scoperta del nostro territorio. Presenteremo tutto questo agli operatori di settore e ai buyers in BIT e ai turisti in piazza Beccaria”.
mercoledì 15 febbraio 2012
Domani grande concerto al Petruzzelli nel segno di Richard Strauss e Anton Bruckner
Al via “Sinfonie d’Inverno”. Il primo appuntamento del ciclo di concerti della Fondazione Petruzzelli avrà luogo domani sera (alle 21.00). Dirigerà l’Orchestra il celebre maestro austriaco Ralf Weikert (nella foto). In programma "Vier letzte Lieder" di Richard Strauss (solista: il soprano americano Alexandra Coku), l'ouverture "Rosamunde" di Franz Schubert e la Sinfonia n. 7 di Anton Bruckner.
I biglietti sono in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it. Infopoint: 080.975.28.40. Ecco di seguito alcune notizie sulle composizioni in programma domani sera.
Richard Strauss (1864-1949):"Vier Letze Lieder" (Quattro Ultimi Lieder)
è l’ultima composizione del “grande vecchio” Maestro, ormai divenuto celeberrimo operista di livello mondiale; si tratta di un fremente, bellissimo congedo dopo un’intensa quanto varia attività creativa. L’autore morì appena un anno dopo la conclusione di questo suo ultimo lavoro per soprano ed orchestra. Le poesie scelte sono “Frueling” (Primavera), “September” e “Beim Schlafengehen” (Al momento di coricarsi) di Herman Hesse e “Im Abendrot” di Joseph von Eichendorff. Clima nostalgico ispirato da un tramonto storico, non meno che privato, con evidenti riferimenti ad un’atmosfera tardo romantica; non a caso nell’ultimo c’è un richiamo (affidato al corno) al tema principale del poema sinfonico “Morte e trasfigurazione” composto sessant’anni prima. Notevole l’a solo del violino imitato dalla voce in “Beim Schlafengehen”.
Franz Schubert (1797-1828): "Rosamunde"-ouverture.
Schubert compose nel 1823, le musiche di scena per il dramma romantico “Rosmunda, principessa di Cipro” di Helmina von Chézy. Il testo del lavoro è andato perso, ma le musiche sono ancor oggi eseguite (in particolare gli “intermezzi” e quelle per i balletti). L’ouverture era stata composta per un altro lavoro intitolato “L’arpa magica”. Atmosfere varie, dalla cupezza alla più disinvolta eleganza, ma tutto sempre caratterizzato dalla inesauribile vena melodica dell’autore.
Anton Bruckner (1824-1896) – Sinfonia in mi magg. n.7 (Adagio – Scherzo – Finale)
E’ la sinfonia (composta fra il 1881 ed il 1883, e mai revisionata dall’autore, al contrario delle altre) alla quale Bruckner - all’epoca sessantenne - deve più che alle altre, la sua fama. Infatti è caratterizzata oltre che dalla bellezza dei temi anche da una suadente e piana discorsività. I riferimenti all’amato “maestro” Wagner, da poco morto a Venezia, sono quanto mai evidenti in tutto lo svolgimento (di rilievo l’impiego delle “tube”). L’opera fu presentata per la prima volta a Lipsia, nel dicembre del 1884, sotto la direzione di Arthur Nikisch, con esiti trionfali. Da non perdere!
martedì 14 febbraio 2012
Masterclass del soprano Maria Grazia Pani a Fasano (BR)
Dal 19 al 21 febbraio si terrà a Fasano, in provincia di Brindisi, nella sede del Laboratorio Urbano, una Masterclass in Canto Lirico tenuta dal soprano barese Maria Grazia Pani (nella foto), con l’accompagnamento al pianoforte del Maestro Davide Dellisanti.
La direzione artistica è affidata a Vito Alò.
La Masterclass è stata organizzata dall’associazione “Le Nove Muse”, in collaborazione con “Artinpuglia” di Bari, il Rotary Club di Fasano, la Cna Puglia e con il patrocinio dell'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, del Comune di Fasano e del Comune di Monopoli.
Si sono iscritti nove giovani "Allievi effettivi", (di cui due partecipanti di Roma ,uno di Matera e gli altri pugliesi di Brindisi , Monopoli e Cisternino) che avranno la possibilità,di partecipare a due concerti organizzati nel Castello Carlo V di Monopoli (il 21 febbraio) e nel teatro Sociale, a Fasano, il 22 febbraio, in occasione dell'anniversario della fondazione del locale Rotary club.
Nei concerti finali gli allievi, tutti giovanissimi tra i 18 e i 30 anni, si esibiranno in brani del repertorio lirico italiano e straniero che avranno perfezionato durante la Masterclass.
I compositori scelti per il concerto sono Mozart, Donizetti, Puccini, Bizet, Bach.Durante la serata finale verrà assegnata da Egidio Pani la borsa di studio “Amore per la musica” in memoria del Prof. Giuseppe Pani.
E' la prima volta in Puglia che viene assegnata una borsa di studio durante una Masterclass di Canto Lirico.
Fontana: "Per andare oltre la crisi rivoluzione creativa al Petruzzelli" *
"Invitato dal sindaco Emiliano a prestare la sua consulenza, Carlo Fontana (nella foto) anticipa le sue idee per l'ente lirico: "Per il politeama barese bisogna percorrere la stessa strada della Scala di Milano nel 1921. Un bel problema l'assenza di un socio privato. È bene che l'imprenditoria s'interroghi sul suo ruolo".
È un ritorno al Petruzzelli quello che attende Carlo Fontana, l'ex sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano. È l'uomo al quale il sindaco Michele Emiliano ha chiesto aiuto per immaginare il domani della Fondazione lirico sinfonica, proponendogli un ruolo da "superconsulente" al fine di rilanciare il brand Petruzzelli, attraverso un piano industriale che porti poi a sciogliere il nodo della nomina del nuovo sovrintendente.
Fontana, a che punto è il dialogo con l'ente lirico barese?
"Emiliano mi ha chiesto se sono disponibile a incontrare come esperto il cda e gli ho risposto affermativamente: accadrà a breve, non appena possibile".
Da quanto tempo manca dal Petruzzelli?
"Dagli anni Ottanta, ma serbo intatto il ricordo di un teatro molto bello, suggestivo e pieno di storia: uno dei palcoscenici italiani più belli. E rammento la tragedia del rogo: fu uno choc. Non meno travagliata la vicenda della sua ricostruzione e qui, suppongo, la situazione proprietaria in mano ai privati non dev'essere stata d'aiuto".
Né adesso, a onor del vero, il bandolo della matassa è stato del tutto districato.
"Vivo a Milano e ho lavorato in un teatro, la Scala, che è stato espropriato nel 1921 ed è diventato pubblico. Credo che anche per il Petruzzelli la strada maestra debba essere questa: i teatri storici non possono che appartenere alla collettività perché è di chiese laiche
che si parla. Sono convinto che le mura del Petruzzelli debbano essere di tutti".
Nessun contatto, invece, dopo la riapertura?
"Purtroppo no, ma ho ricevuto un feedback molto positivo dal mio amico compositore Fabio Vacchi che a Bari ha debuttato la primavera scorsa con Lo stesso mare, l'opera che ha scritto ispirata al complesso romanzo di Amos Oz. Di quest'esperienza me ne ha parlato con viva soddisfazione e mi ha fatto piacere, perché quando un artista dà un giudizio positivo sulle condizioni lavorative di un teatro vuol dire che è tutto vero. È il segno che, nonostante la stagione, nel nostro Paese si può ancora lavorare bene".
D'accordo, ma la Fondazione Petruzzelli, certo l'ultima arrivata, resta pur sempre l'ente lirico meno finanziato d'Italia. Che ne dice?
"Senza dubbio il problema economico a Bari è pesante e, davvero, non so come si regga una struttura così. I numeri fanno riflettere".
Aggiunga pure che in consiglio d'amministrazione non siede nemmeno un socio privato.
"Ed è un bel problema, anche perché, nell'ambito del Sud, Bari è una città ricca, al pari della Puglia stessa. È un nodo che va sciolto ed è bene che l'imprenditoria locale s'interroghi sul ruolo che vuole avere rispetto al suo teatro. Manca una defiscalizzazione che funga da incentivo, ma c'è pur sempre lo strumento della legge Melandri che, in qualche misura, potrebbe essere sfruttato proprio a Bari".
Ma come si fa a crescere nell'era della crisi?
"I contributi del Fus non fanno che diminuire e, dinanzi a un simile contesto, considerando la ricaduta sulla capacità di spesa degli enti locali, s'impone un ripensamento dei modelli gestionali e organizzativi".
C'è una formula per fare le nozze con i fichi secchi?
"Serve un grande sforzo di fantasia e libertà intellettuale che va a coincidere con la voglia di mettersi in gioco, per realizzare qualcosa di diverso e nuovo. E qui penso che un teatro come il Petruzzelli dovrebbe avere la sua centralità in Puglia e che, come tale, la Regione debba riconoscerlo anche attraverso le sue politiche per la musica. Il che porta a un ragionamento sugli strumenti produttivi: l'orchestra, il coro e le masse stabili. Servono solo al Petruzzelli o a tutta la Puglia? È questo il grande tema".
Una sfida mica semplice, forse.
"La città di Bari e la Regione devono chiedersi quale ruolo voler assegnare al Petruzzelli, calibrando le proprie politiche e, sulla scorta di tali azioni, individuare un sovrintendente al quale consegnare autonomia operativa. Come ho già detto sono pronto a offrire il mio aiuto: mi piacerebbe stimolare Emiliano e Vendola su un percorso di autentico rinnovamento. Il mio contributo di idee per il Petruzzelli può avere senso solo così."
*(Fonte: LA REPUBBLICA-BARI, Antonio Di Giacomo, 13 febbraio 2012)
lunedì 13 febbraio 2012
Godibili "Sinfonie d'inverno" con l'Orchestra della Fondazione Petruzzelli
Mentre non è ancora per nulla chiaro chi sarà il nuovo sovrintendente della Fondazione Petruzzelli chiamato a proseguire il prezioso lavoro di Giandomenico Vaccari e si parla della prossima venuta a Bari di un calibro da novanta come Carlo Fontana, quale superconsulente, la Fondazione Petruzzelli dopo il "Concerto Moretti" naviga a vista e propone un ciclo di quattro accattivanti serate musicali dal suggestivo titolo “Sinfonie d’Inverno”. I biglietti sono già in vendita da sabato 11 febbraio, al botteghino del Teatro Petruzzelli ed on line su www.bookingshow.it. Infopoint: 080.975.28.40.
Si parte giovedì 16 febbraio alle 21.00 con il noto maestro tedesco Ralf Weikert che dirigerà l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli, in uno splendido programma tardo-romantico che comprende i radiosi "Vier letzte Lieder " (Gli Ultimi Quattro Lieder) di Richard Strauss (soprano Alexandra Coku), l'ouverture della "Rosamunde" di Franz Schubert e la sublime Sinfonia n. 7 di Anton Bruckner.
Giovedì 23 febbraio alle 21.00 sarà Nir Kabaretti a dirigere l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli, in programma Syrinx (flauto solo Annalisa Pisanu) e Prélude à l'après-midi d'un faune di Claude Debussy, l'Ouverture-Fantasia "Romeo Giulietta" (1880) e la Sinfonia in re minore di César Franck.
Lunedì 27 febbraio alle 21.00 la rassegna propone un appuntamento cameristico con il duo composto dal violinista Francesco D’Orazio e dal pianista Giampaolo Nuti. In programma la Sonata in mi minore op. 29 per violino e pianoforte (1889) di Ferruccio Busoni, Tzigane per violino e pianoforte (1924) di Maurice Ravel, Road Movies per violino e pianoforte (1995) di John Adams, Sonata in re minore op.121 per violino e pianoforte (1851) di Robert Schumann.
Venerdì 2 marzo, infine, alle 21.00 John Neschling dirigerà l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli nella Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler, in programma anche la poco eseguita (almeno in italia) "Ave Maria" di Anton Bruckner con il Coro della Fondazione Petruzzelli (nella foto)
preparato da Franco Sebastiani.
Si parte giovedì 16 febbraio alle 21.00 con il noto maestro tedesco Ralf Weikert che dirigerà l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli, in uno splendido programma tardo-romantico che comprende i radiosi "Vier letzte Lieder " (Gli Ultimi Quattro Lieder) di Richard Strauss (soprano Alexandra Coku), l'ouverture della "Rosamunde" di Franz Schubert e la sublime Sinfonia n. 7 di Anton Bruckner.
Giovedì 23 febbraio alle 21.00 sarà Nir Kabaretti a dirigere l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli, in programma Syrinx (flauto solo Annalisa Pisanu) e Prélude à l'après-midi d'un faune di Claude Debussy, l'Ouverture-Fantasia "Romeo Giulietta" (1880) e la Sinfonia in re minore di César Franck.
Lunedì 27 febbraio alle 21.00 la rassegna propone un appuntamento cameristico con il duo composto dal violinista Francesco D’Orazio e dal pianista Giampaolo Nuti. In programma la Sonata in mi minore op. 29 per violino e pianoforte (1889) di Ferruccio Busoni, Tzigane per violino e pianoforte (1924) di Maurice Ravel, Road Movies per violino e pianoforte (1995) di John Adams, Sonata in re minore op.121 per violino e pianoforte (1851) di Robert Schumann.
Venerdì 2 marzo, infine, alle 21.00 John Neschling dirigerà l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli nella Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler, in programma anche la poco eseguita (almeno in italia) "Ave Maria" di Anton Bruckner con il Coro della Fondazione Petruzzelli (nella foto)
preparato da Franco Sebastiani.
L'amore di Whitney, l'amore per Whitney
La attualità mi spinge, la attualità mi opprime, ma non mi obbliga, sennonché il tributo è dovuto…
Avrete capito che parlerò di Whitney, la predestinata, come venne definita a metà degli anni ottanta. Cugina di Dionne Warwick e figlioccia della enorme Aretha Franklin, le due più grosse dominatrici della scena black female artists ( ben potendo togliere anche l’aggettivo black), ma ella stessa dotata di polmoni e vita autonoma, bellissima, meravigliosa, anche nel suo modo di porgersi, aveva tutto ( e questo lo si mi consenta, senza amor di polemica, nei confronti di chi, nel mondo, e sono tanti, tanto la ha amata). Quand’anche, avendo il mondo ai suoi piedi, volle fare cinema, lo fece più che decorosamente, giovandosi della grande spalla recitativa di un Kevin Costner, anch’egli ai massimi fulgori, prima che anche lui cadesse in disgrazia, questa volta per storie non proprio edificanti e raccomandabili.
Whitney è, semplicemente, la risposta femminile “nera” megapop degli anni ’80, dominata dalle madonne e madonnare bianche, mille e mille volte meno talentuose, ma più forti dentro e con la mentalità della industria e col sentimento forse pari al vecchio banchiere J.P.Morgan, il quale si diceva fosse disposto a vendere la propria madre per fare un affare.
Whitney, ovviamente, non era tutto questo e traspariva sempre, fin dai tempi del suo fulgore, quasi una vampata improvvisa. Negli anni compresi tra il tardo 1985 ed il 1991 aveva il mondo ai piedi. Vorrei solo citare due esempi: la sua versione di Stars & Stripes, cantata live al Superbowl, entrò in classifica e vi rimase settimane e settimane, cosa unica per un inno nazionale.
Eppoi, quando, nel corso della Guerra del Golfo, nel 1991, si recò, pretesa, osannata, coccolata e portata in trionfo dalle truppe ( in cui militavano parecchi uomini e donne di colore), come, forse, solo la Monroe potè, prima di lei, fare.
Due soli dati per giustificare la sua grandezza: sette singoli consecutivi ( tutti quelli che conoscete) al numero uno di Billboard, la numero uno delle charts americane ( e mondiali), superando il record di cinque dei Beatles e di Diana Ross, colei che la premiò, al suo primo Grammy vinto, nel 1986. Insieme a Michael Jackson è, ovviamente, il più importante testimonial nero della musica pop, oltre a quello a detenere il maggior numero di copie vendute, solo negli Usa 55 mln e nel Mondo, si presume, circa 170 mln di copie vendute.
Non può esser, dunque, una boccetta di Xanax, trovata vicino alla vasca da bagno in cui è stata trovata morta, a distruggere il mito e la grandezza di una figura mirabile. Spero che ci si ricordi solo della sua mirabile bellezza e dei suoi 13 album, di cui 7 di inediti, oltre che di quei sette singoli d’oro, null’ altro…..null’altro voglio….arrivederci lassù ( se ne saremo degni) Whitney, regina di un mondo che non c’è più…..
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
sabato 11 febbraio 2012
"Petruzzelli oltre la decenza" di Franco Chieco
Ricevo da Franco Chieco, decano del giornalismo e della critica musicale pugliese, nonchè direttore della rivista "Contrappunti", questa lettera aperta sulla difficile situazione che il ricostruito Politeama barese sta vivendo. Eccola di seguito: "PETRUZZELLI, OLTRE LA DECENZA
(ma vogliamo parlarne con concretezza?):
"Si fa presto a dire “c’era da immaginarselo”. Nella vicenda del Petruzzelli, altro che, stiamo andando oltre ogni possibile immaginazione. Appare ormai evidente che la nomina del sovrintendente del teatro da parte del consiglio di amministrazione della Fondazione ha scatenato un vergognoso regolamento di conti tra le fazioni della politica locale. Quando si dava per scontata, alla scadenza del mandato, la riconferma di Giandomenico Vaccari, è perlomeno sorprendente ascoltare oggi giudizi a ruota libera sul suo operato, per cui taluni con una veemenza inusitata arrivano a chiederne la testa, invocando (farneticando) la nomina di un soggetto “di alto profilo internazionale”. Quel che sta accadendo è grave, inammissibile. Si mira allo sfascio per motivi che però non possono sfuggire a chi crede con convinzione nel valore del ruolo del Petruzzelli, a chi ne ha atteso la rinascita per 18 lunghi anni, sentendone il gran vuoto nella vita culturale pugliese. Oggi scopriamo invece che il teatro, ricostruito per la fede ma soprattutto con i soldi della comunità, è finito nelle mani di partiti e/o di appendici di partiti, che se ne servono sostanzialmente per squallidi giochi di potere.
Ebbene, in questo quadro avvilente, miserevole, che accade?
E’ inconcepibile che esponenti istituzionali quali il Governatore della Puglia e il vice presidente della Provincia di Bari (appena giunto alla vicepresidenza della Fondazione) debbano avventurarsi in giudizi temerari, dimenticando fra l’altro che negli ultimi quattro anni il Petruzzelli ha promosso e vissuto un vero grande evento culturale, rappresentando per la prima volta a Bari l’intero ciclo della Tetralogia wagneriana.
Ed è preoccupante che i due rappresentanti del Ministero nel CdA della Fondazione, con interventi che esulano dalle loro competenze anche specifiche, possano alzare la voce per imporre dei “veti” che hanno il sapore di un odioso ricatto.
Molto sommessamente, invece, il sottoscritto, critico musicale da oltre mezzo secolo, Vi invita a riflettere, magari vedendoci un pomeriggio o una sera da qualche parte, per un confronto sereno, ma soprattutto serio e concreto."
FRANCO CHIECO
(ma vogliamo parlarne con concretezza?):
"Si fa presto a dire “c’era da immaginarselo”. Nella vicenda del Petruzzelli, altro che, stiamo andando oltre ogni possibile immaginazione. Appare ormai evidente che la nomina del sovrintendente del teatro da parte del consiglio di amministrazione della Fondazione ha scatenato un vergognoso regolamento di conti tra le fazioni della politica locale. Quando si dava per scontata, alla scadenza del mandato, la riconferma di Giandomenico Vaccari, è perlomeno sorprendente ascoltare oggi giudizi a ruota libera sul suo operato, per cui taluni con una veemenza inusitata arrivano a chiederne la testa, invocando (farneticando) la nomina di un soggetto “di alto profilo internazionale”. Quel che sta accadendo è grave, inammissibile. Si mira allo sfascio per motivi che però non possono sfuggire a chi crede con convinzione nel valore del ruolo del Petruzzelli, a chi ne ha atteso la rinascita per 18 lunghi anni, sentendone il gran vuoto nella vita culturale pugliese. Oggi scopriamo invece che il teatro, ricostruito per la fede ma soprattutto con i soldi della comunità, è finito nelle mani di partiti e/o di appendici di partiti, che se ne servono sostanzialmente per squallidi giochi di potere.
Ebbene, in questo quadro avvilente, miserevole, che accade?
E’ inconcepibile che esponenti istituzionali quali il Governatore della Puglia e il vice presidente della Provincia di Bari (appena giunto alla vicepresidenza della Fondazione) debbano avventurarsi in giudizi temerari, dimenticando fra l’altro che negli ultimi quattro anni il Petruzzelli ha promosso e vissuto un vero grande evento culturale, rappresentando per la prima volta a Bari l’intero ciclo della Tetralogia wagneriana.
Ed è preoccupante che i due rappresentanti del Ministero nel CdA della Fondazione, con interventi che esulano dalle loro competenze anche specifiche, possano alzare la voce per imporre dei “veti” che hanno il sapore di un odioso ricatto.
Molto sommessamente, invece, il sottoscritto, critico musicale da oltre mezzo secolo, Vi invita a riflettere, magari vedendoci un pomeriggio o una sera da qualche parte, per un confronto sereno, ma soprattutto serio e concreto."
FRANCO CHIECO
"Raccontare Beethoven" con l'Orchestra della Provincia di Bari diretta da Marcello Panni fa tappa nella Chiesa di San Carlo Borromeo
Questa sera, alle ore 21.00, presso la Chiesa di S. Carlo Borromeo di Bari, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un nuovo concerto del ciclo “Raccontare Beethoven”, sotto la direzione del noto maestro e compositore Marcello Panni (nella foto), e con la partecipazione di Ugo Gregoretti. Il regista, giornalista, drammaturgo e intellettuale romano si presta in questo contesto ad una sorta di “guida all’ascolto” dei concerti di questo ciclo ideato dal maestro Angelo Cavallaro, attuale direttore artistico dell'ICO barese.
Il programma della serata di oggi prevede l’esecuzione di musiche di Luciano Berio ("Rendering") e di Ludwig van Beethoven (Sinfonia n. 6 in fa magg. op. 68 “Pastorale”).Ingresso libero.
venerdì 10 febbraio 2012
Il "Concerto Moretti" piace al pubblico del Petruzzelli di Bari
Un successo convincente di pubblico ieri sera al Petruzzelli di Bari per l'attore e regista Nanni Moretti (nella foto di Carlo Cofano) che ha regalato uno stimolante concerto-spettacolo, teso a ripercorrere dal vivo i momenti salienti del suo percorso cinematografico. Moretti ha interpretato alcuni dialoghi e monologhi tratti dai suoi film, col supporto delle immagini e del sound impeccabile dell'Orchestra della Fondazione Petruzzelli diretta da Franco Piersanti, autore delle musiche di alcune pellicole del noto cineasta romano. Al pianoforte oltre allo stesso Piersanti, si è avuta la partecipazione significativa di Nicola Piovani, anch'egli autore delle colonne sonore di alcuni film di successo di Moretti. Pur intrigante nell'idea di partenza, in verità un po' autoreferenziale di parlare di sè e delle sue esperienze come regista-attore, il concerto-monologo morettiano potrebbe decollare con più forza se avesse dalla sua un ritmo maggiore nell'alternarsi di monologhi, musica e immagini, oltre che una durata più contenuta.
Moretti, si sa, ha un carisma notevole, ma personalmente lo apprezziamo di più nei suoi film e nello sguardo della sua macchina da presa, lì dove sa indagare come pochi altri la realtà e l'umanità (buona o cattiva che sia!) che ci circondano.
Moretti, si sa, ha un carisma notevole, ma personalmente lo apprezziamo di più nei suoi film e nello sguardo della sua macchina da presa, lì dove sa indagare come pochi altri la realtà e l'umanità (buona o cattiva che sia!) che ci circondano.
I linguaggi e le funzioni della Musica: conversazioni con Gianna Fratta a Martina Franca (TA)
Dopo Riccardo Bertoncelli e il suo laboratorio dedicato alla musica rock, un altro appuntamento che s’inserisce nel programma 2012 “Pensare Musica, pensare Teatro” promosso dalla Fondazione Paolo Grassi con il sostegno della Regione Puglia. Questa volta sarà Gianna Fratta (nella foto) l’ospite d’onore; si tratta di una tra le più brillanti pianiste e direttrici d’orchestra del panorama musicale contemporaneo e terrà delle conversazioni sul senso della musica oggi, con esempi dal vivo al pianoforte.
Diplomata in pianoforte e composizione col massimo dei voti, oltreché in direzione d’orchestra con lode, Gianna Fratta è laureata in giurisprudenza e discipline musicali con 110/110 e lode. Dopo una brillante carriera come pianista, negli ultimi anni si è sempre più dedicata alla direzione d’orchestra lavorando con orchestre come i Berliner Symphoniker, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, la Sinfonica di Macao (Cina), la Royal Accademy di Londra e molte altre. Oltre ad essere titolare di cattedra al Conservatorio di Foggia, è Visiting Professor alla Sungshin University di Seoul. Assistente del grande direttore russo Yuri Ahronovitch, egli ha scritto di lei “Non ho mai conosciuto un direttore così giovane e già così dotato di cuore e di braccio”. Nel 2009 è stata insignita del titolo di Cavaliere del lavoro della Repubblica italiana dal Presidente Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia "Onore al Merito" tenutasi al Quirinale per i risultati da lei ottenuti in campo internazionale come direttore d’orchestra.
Venerdì 17 febbraio presso l'Auditorium "Paolo Grassi" di Martina Franca,
alle ore 19.00 sarà affrontato soprattutto l’aspetto comunicativo legato alla musica, essendo questa definita, a giusta ragione, non solo come linguaggio, ma addirittura come il linguaggio universale per eccellenza.
Giovedì 23 febbraio, stesso luogo e sempre alle ore 19.00, saranno invece vagliate le logiche funzionali della musica, essendo la musica parte integrante del quotidiano. Si rifletterà dunque sulla “dimensione musicale” che, in maniera più e meno esplicita, interviene in ogni tipo di situazione.
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