sabato 11 febbraio 2012

"Petruzzelli oltre la decenza" di Franco Chieco

Ricevo da Franco Chieco, decano del giornalismo e della critica musicale pugliese, nonchè direttore della rivista "Contrappunti", questa lettera aperta sulla difficile situazione che il ricostruito Politeama barese sta vivendo. Eccola di seguito: "PETRUZZELLI, OLTRE LA DECENZA
(ma vogliamo parlarne con concretezza?):

"Si fa presto a dire “c’era da immaginarselo”. Nella vicenda del Petruzzelli, altro che, stiamo andando oltre ogni possibile immaginazione. Appare ormai evidente che la nomina del sovrintendente del teatro da parte del consiglio di amministrazione della Fondazione ha scatenato un vergognoso regolamento di conti tra le fazioni della politica locale. Quando si dava per scontata, alla scadenza del mandato, la riconferma di Giandomenico Vaccari, è perlomeno sorprendente ascoltare oggi giudizi a ruota libera sul suo operato, per cui taluni con una veemenza inusitata arrivano a chiederne la testa, invocando (farneticando) la nomina di un soggetto “di alto profilo internazionale”. Quel che sta accadendo è grave, inammissibile. Si mira allo sfascio per motivi che però non possono sfuggire a chi crede con convinzione nel valore del ruolo del Petruzzelli, a chi ne ha atteso la rinascita per 18 lunghi anni, sentendone il gran vuoto nella vita culturale pugliese. Oggi scopriamo invece che il teatro, ricostruito per la fede ma soprattutto con i soldi della comunità, è finito nelle mani di partiti e/o di appendici di partiti, che se ne servono sostanzialmente per squallidi giochi di potere.
Ebbene, in questo quadro avvilente, miserevole, che accade?
E’ inconcepibile che esponenti istituzionali quali il Governatore della Puglia e il vice presidente della Provincia di Bari (appena giunto alla vicepresidenza della Fondazione) debbano avventurarsi in giudizi temerari, dimenticando fra l’altro che negli ultimi quattro anni il Petruzzelli ha promosso e vissuto un vero grande evento culturale, rappresentando per la prima volta a Bari l’intero ciclo della Tetralogia wagneriana.
Ed è preoccupante che i due rappresentanti del Ministero nel CdA della Fondazione, con interventi che esulano dalle loro competenze anche specifiche, possano alzare la voce per imporre dei “veti” che hanno il sapore di un odioso ricatto.
Molto sommessamente, invece, il sottoscritto, critico musicale da oltre mezzo secolo, Vi invita a riflettere, magari vedendoci un pomeriggio o una sera da qualche parte, per un confronto sereno, ma soprattutto serio e concreto."
FRANCO CHIECO

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