È un hotel di lusso con arredi di design e ambiente hi-tech, a far da sfondo al Così fan tutte che il regista Damiano Michieletto ha ideato per concludere la trilogia mozartiana da lui messa in scena al Teatro La Fenice di Venezia. Dopo il successo del Don Giovanni del 2010, nacque il progetto delle due opere successive: Nozze di Figaro, andato in scena lo scorso anno, e Così fan tutte, che giovedì 16 febbraio 2012, completa il ciclo delle opere di Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte.
“Alla base di tutti e tre gli allestimenti – dice Michieletto – c’è un’analisi approfondita dei caratteri e della psicologia dei personaggi, mescolata a un elemento metateatrale: don Giovanni, dominatore assoluto delle vite degli altri, era sempre presente in scena; ne Le nozze di Figaro, che non ha un vero e proprio protagonista, i personaggi apparivano in scena anche se solamente evocati da qualcun altro, in una sorta di visualizzazione teatrale del pensiero; in Così fan tutte è don Alfonso a incarnare l’elemento metateatrale: accomodato su una poltrona nel proscenio, osserva costantemente lo svolgersi della vicenda, anche quando non espressamente richiesto dal libretto”. Un’opera, Così fan tutte, che ha certamente un lato buffo, che Michieletto ha scelto di non trasformare in farsa: “È proprio don Alfonso - dice - a usare le parole Mi fa da ridere questo lor ridere, ma so che in piangere dee terminar, e in questo mio allestimento le fila tessute da questa sorta di vecchio don Giovanni si risolvono in un finale drammatico”.
Lo spazio scenico è posto su una struttura girevole identica a quella utilizzata nelle due opere precedenti, che in Don Giovanni veniva impiegata per ricreare un Palazzo nobiliare settecentesco, nelle Nozze di Figaro un interno borghese dell’Ottocento, e in Così fan tutte diventa quello che potrebbe essere un luogo dell’aristocrazia odierna: un design-hotel di gran lusso. Questo permetterà, nella prossima stagione della Fenice, di riprendere tutti e tre titoli, pensati da Michieletto come profondamente legati uno all’altro, e metterli in scena nello stesso periodo.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro la Fenice il giovane direttore italiano Antonello Manacorda, che aveva già diretto i due titoli precedenti. Il cast comprende: Maria Bengtsson (Fiordiligi), Josè Maria Lo Monaco (Dorabella), Markus Werba (Guglielmo), Marlin Miller (Ferrando), Caterina Di Tonno (Despina) e Andrea Concetti (Don Alfonso). L’opera è in scena a Venezia fino a sabato 3 marzo 2012, per un totale di otto rappresentazioni.
Dopo Così fan tutte, Damiano Michieletto sarà impegnato in altre nuove produzioni operistiche: a maggio il Poliuto di Donizetti alla Opernhaus di Zurigo, ad agosto l’attesissima Bohème di Puccini al Festival di Salisburgo, con Daniele Gatti sul podio e Anna Netrebko nel ruolo di Mimì; mentre a ottobre sarà la volta del Trittico di Puccini, messo in scena al Theater an der Wien di Vienna.
In Italia sono previste le riprese della Butterfly di Puccini al Teatro Regio di Torino a fine febbraio, e dell’Elisir d’amore di Donizetti, andato in scena lo scorso anno a Valencia, in cartellone al Teatro Massimo di Palermo nel mese di giugno.
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