martedì 7 febbraio 2012

Il violista Bruno Giuranna e tre eccellenti giovani musicisti per un ottimo concerto in Vallisa


Da chi ha suonato come solista con Herbert von Karajan, e con orchestre immense come, per esempio, i Berliner Philharmoniker e la Royal Concertgebouw di Amsterdam, non puoi che aspettarti sempre il massimo. E Bruno Giuranna (in una foto storica con Abbado e Accardo), violista di fama mondiale, già per la terza volta ospite della stagione dei Cameristi di Bari, non poteva che regalarci l'ennesima eccellente serata musicale.
Il Maestro era affiancato da tre validi giovani come il ventiduenne violinista barese Gabriele Ceci, talento in ascesa, il ventiquattrenne violoncellista di Campobasso Amedeo Cicchese, vincitore di oltre 30 concorsi nazionali ed internazionali e il pianista di Trinitapoli Francesco Basanisi, diplomatosi brillantemente nel Conservatorio di Bari sotto la guida di Mariarita Alfino, presidente instancabile della preziosa Accademia dei Cameristi e vanto culturale che va, secondo noi, ben oltre i limitati confini regionali.
Nel programma di ieri sera in Vallisa spiccava una pagina di rara bellezza come il Trio op. 114 di Brahms, nella versione con la viola al posto del clarinetto, e il giovanile ma già raffinato testimone dell'abilità straordinaria del suo autore, Quartetto per archi e pianoforte op. 13 di Richard Strauss.
Esecuzioni esemplari e godibilissime, frutto di un certosino lavoro in prova, ma anche di oggettive qualità tecniche ed interpretative dei musicisti. Da segnalare soprattutto il tempo lento del quartetto straussiano reso con sensuale trasporto ed elegante approccio espressivo. Un vero peccato che la pioggia ed il gelo della serata, abbiano impedito il "sold out" del concerto. Stasera si replica nel Teatro Sociale di Fasano.

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