venerdì 15 novembre 2013

Ennesima cancellazione di Claudio Abbado a Santa Cecilia. Dirige Antoni Wit un programma interamente beethoveniano


Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antoni Wit direttore
Roberto Cominati pianoforte
  • Beethoven Leonore Ouverture n. 3
  • Beethoven Fantasia Corale op.80
  • Beethoven Sinfonia n. 7
Antoni Wit, celebre direttore polacco, dirigerà l'Orchestra e il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia nei concerti previsti sabato 23, lunedì 25 e martedì 26 novembre per la Stagione Sinfonica dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
E' dunque sospeso il progetto che vedeva Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia uniti all'Orchestra Mozart sotto la direzione di Claudio Abbado, il quale, su indicazione dei medici, ha cancellato i suoi impegni a breve termine.
Il ritorno di Abbado a Santa Cecilia è rinviato al febbraio 2014, quando dirigerà l'Orchestra Mozart e la violinista Isabelle Faust in un programma dedicato ad Haydn, Mozart e Schumann.
Il programma dei concerti a Santa Cecilia diretti da Wit, subirà una variazione e sarà interamente dedicato a Ludwig van Beethoven: in apertura la Leonora ouverture n. 3 cui seguirà la Fantasia per pianoforte coro e orchestra op. 80, che vedrà la partecipazione del pianista Roberto Cominati. Conclude la Sinfonia n. 7.
Sarà possibile chiedere il rimborso dei biglietti acquistati, entro 7 giorni dalla data dei concerti, presso il botteghino dell'Auditorium Parco della Musica. Per ulteriori informazioni tel. 06.80.82.058.
Antoni Wit è tra i massimi direttori d'orchestra polacchi. Per dodici anni, fino al termine della scorsa stagione, è stato Direttore generale e artistico della Warsaw Philharmonic. Nel 1971 si è aggiudicato il celebre concorso di direzione d'orchestra "Herbert von Karajan", divenendo successivamente assistente del direttore austriaco al Festival di Pasqua di Salisburgo.
Ha diretto le maggiori orchestre internazionali in Europa, Stati Uniti ed Estremo Oriente: Dresden Staatskapelle, WDR Sinfonieorchester Köln, Tonhalle-Orchester Zürich, Orchestre Symphonique de Montréal, Royal Philharmonic, Philharmonia di Londra, China Philharmonic. Tra gli appuntamenti recenti e futuri segnaliamo le sue collaborazioni con i Berliner Philharmoniker, St Petersburg Philharmonic, Radio-Sinfonieorchester Stuttgart, Filarmonica della Scala, Budapest Festival Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra, Helsinki Philharmonic Orchestra, Prague Radio Symphony, Orchestre National de Lyon, Orquestra Simfònica de Barcelona, Teatro Colón di Buenos Aires, Hong Kong Philharmonic, Indianapolis Symphony Orchestra, New Jersey Symphony Orchestra e Orchestre National de Belgique. Antoni Wit ha effettuato più di 150 registrazioni per Emi e Sony; le sue incisioni per l'etichetta Naxos hanno venduto più di 5 milioni di copie e il cd con i Concerti per pianoforte di Prokof'ev con Kun Woo Paik è stato premiato con il Diapason d'Or e il Grand Prix de la Nouvelle Académie du disque. Nel 2002 la Turangalîla-Symphonie di Messiaen ha ricevuto il Cannes Classical Award. Recentemente due incisioni dedicate all'opera completa di Szymanowski hanno ricevuto l'"Editor's Choice" del BBC Music Magazine. Nel 2012 la prima incisione mondiale della Concerto-Cantata di Gorecki con la Warsaw Philharmonicha ricevuto uno Choc Award; quest'anno la registrazione di Fonogrammi, Concerto per corno, Partita, The Awakening of Jacobe Anaklasis di Penderecki ha ricevuto un Grammy Award.

Roberto Cominati
All'indomani del suo recital al Festival di Salisburgo, così scriveva la "Salzburger Nachrichten": «...Inesauribili i suoi colpi sfumati quando esplora la preziosità di Debussy nella sua incantevole atmosfera di suono, affascinante la mistura di calore e di fine tecnica nel Tombeau de Couperin di Ravel, memorabile la sua passionale freddezza nell'ondeggiante e poco profonda trascrizione della Valse...» Nato a Napoli nel 1969, Roberto Cominati ha iniziato giovanissimo lo studio del pianoforte, partecipando già dal 1976, con i più alti riconoscimenti, ai più importanti concorsi pianistici italiani, e ottenendo a otto anni l'ammissione per meriti speciali al Conservatorio S. Pietro a Majella. Ha studiato dal 1984 con Aldo Ciccolini all'Accademia Superiore di Musica "Lorenzo Perosi" di Biella e dal 1989 con Franco Scala all'Accademia Pianistica "Incontri col Maestro" di Imola.
Vincitore del Primo premio al Concorso Internazionale "Alfredo Casella" di Napoli nel 1991, nel 1993 si è imposto all'attenzione della critica e delle maggiori istituzioni concertistiche europee con il Primo premio al Concorso Internazionale "Ferruccio Busoni" di Bolzano. Nel 1999 ha ottenuto il Prix Jacques Stehman del pubblico della RTFB e della TV5 France, nell'ambito del Concours Reine Elisabeth di Bruxelles. Dopo i premi prestigiosi, Roberto Cominati ha intrapreso una carriera intelligente, senza disperdersi in un'attività frenetica ma privilegiando orchestre e direttori di rango, un repertorio stimolante e persino alcune passioni extramusicali, come quella del volo, che testimoniano di una grande apertura mentale. Ospite delle più importanti società concertistiche italiane e di istituzioni quali il Teatro alla Scala di Milano, il Comunale di Bologna, la Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, il San Carlo di Napoli, l'Accademia di Santa Cecilia di Roma, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l'Accademia Chigiana di Siena e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, ha suonato al Théâtre Châtelet di Parigi, al Kennedy Center di Washington, al Festival di Salisburgo, alla Beijing Concert Hall, alla Konzerthaus di Berlino, in Inghilterra, Giappone, Australia, Belgio, Olanda, Finlandia. Spagna. Ha collaborato con molti celebri direttori d'orchestra, fra i quali sir Simon Rattle, Andrey Boreyko, Leon Fleisher, Daniel Harding, Yuri Ahronovitch, David Robertson, Aleksandr Lazarev. Nel gennaio 2013 ha debuttato a Monaco, ottenendo un grande successo personale che gli è valso un immediato rinvito per il 2014.
Ha inciso per Amadeus Elite l'integrale pianistica di Maurice Ravel uscita in 2 CD nel gennaio 2012 suscitando un grande successo di critica e ottenendo, tra le altre, le prestigiose 5 stelle della rivista Musica.

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