lunedì 18 novembre 2013
Falstaff di Verdi, con la regia di Luca Ronconi, ultimo capitolo della stagione lirica della Fondazione Petruzzelli
A chiudere la stagione lirica del Petruzzelli, un attesissimo omaggio verdiano. Quel Falstaff, ritenuta a ragione l'opera più rivoluzionaria di Verdi. Nella conferenza di sabato scorso, c'erano tutti: il direttore d'orchestra Daniele Rustioni, il celebre regista italiano, Luca Ronconi (nella foto) e l'intero cast composto da Roberto De Candia (20/24/28 novembre) e Carlo Lepore (22/26 novembre) per il ruolo di Falstaff, ed a seguire: Artur Rucinski (Ford), Leonardo Cortellazzi (Fenton), Raul Gimenez (Dr. Cajus), Massimiliano Chiarolla (Bardolfo), Domenico Colaianni (Pistola), Serena Farnocchia (Mrs.Alice Ford), Rosa Feola (Nannetta), Barbara Di Castri (Mrs Quickly) e Monica Bacelli (Mrs. Meg Page).
E' passato circa un mese da quando Luca Ronconi negli spazi insoliti del Margherita ha iniziato a lavorare al suo Falstaff, il terzo dopo quello salisburghese e quello fiorentino. Potrebbe essere, il condizionale è di prammatica, quello definitivo. E' lui stesso a dirlo. "Non ero contento, nonostante le qualità di entrambi gli allestimenti. A Salisburgo il teatro ha un boccascena di oltre trenta metri, troppo grande per un'opera che guadagna molto negli spazi limitati e raccolti. A Firenze ho voluto attualizzare i personaggi, come di solito si fa. ma non sempre è la cosa giusta." E a Bari? "La cifra giusta per Falstaff è la leggerezza. Come diceva Hoffmanstal, la profondità sta nella superficie. Una scena molto semplice ed essenziale, con un finale a sorpresa."
Rustioni, presente anche lui alla conferenza stampa di sabato scorso, è il talentuoso giovane direttore musicale di questo complesso orchestrale e ribadisce, come si tratti della più bella produzione della sua vita: "avere a disposizione un cast straordinario ed un regista di questo livello, mi riempie di gioia. Falstaff è un opera che lievita. I Wiener e i Berliner possono suonare qualsiasi cosa con grande efficacia e precisione, ma i giovani dell'orchestra barese hanno un vantaggio: capiscono la sillabazione di un testo luminoso, e questo è più importante di qualsiasi cosa.". Il "giovane" (Rustioni) ed il "vecchio" (Ronconi), un incontro generazionale estremo, fortemente voluto da Carlo Fuortes, e che pare abbia già sortito dei frutti significativi. Vedremo la prima del 20 novembre. Una notazione di merito Rustioni la dedica anche al coro ed, in particolare, a Franco Sebastiani: "Una direzione la sua, davvero cesellata alla perfezione". La locandina è completata da Tiziano Santi (Scene), Maurizio Millenotti (costumi) e A.J. Weissbard (disegno luci).
La produzione del Petruzzelli di questo Falstaff, va detto, è in coproduzione con la Fondazione San Carlo di Napoli e con la Fondazione del Maggio Fiorentino.
Le foto sono di Carlo Cofano
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