Sabato 23 novembre alle 17.30 nell'Aula Magna della Sapienza sarà recuperato il concerto che lo scorso 19 ottobre avrebbe dovuto inaugurare la stagione della IUC, ma fu cancellato per cause di forza maggiore. Non essendo stato possibile trovare una data in cui sia il soprano Roberta Invernizzi, sia I Turchini fossero liberi da precedenti impegni, è stato necessario modificare il programma.
A I Turchini diretti da Antonio Florio si affiancheranno il soprano Valentina Varriale e il tenore Pino De Vittorio, in un programma intitolato "Opera seria e opera buffa nei teatri napoletani del XVIII secolo".
Nel Settecento Napoli non soltanto fu la capitale italiana dell'opera ma conquistò con le sue opere anche l'Europa, da Lisbona a San Pietroburgo. Ancora nell'Ottocento Stendhal era follemente innamorato delle opere "buffe" napoletane. Il fascino di quella musica è anche oggi irresistibile, soprattutto se ad eseguirla sono I Turchini diretti da Antonio Florio, tra i pochi a saperne cogliere lo spirito autentico. Da oltre 25 anni sono ambasciatori della musica napoletana del Sei-Settecento nel mondo e hanno all'attivo la riscoperta di molte opere dimenticate, circa quaranta incisioni discografiche e centinaia di concerti in Europa, America e Asia.
Partecipano al concerto romano due cantanti specializzati nell'opera napoletana. Il giovane soprano Valentina Varriale ha già cantato - tra l'altro - al Teatro degli Champs-Elysées di Parigi, al San Carlo di Napoli e ai festival di Salisburgo, Montpellier, Dresda e Edimburgo, diretta da Florio e altri grandi interpreti della musica barocca, quali Rinaldo Alessandrini e Jordi Savall. Il tenore Pino De Vittorio è un collaboratore storico dei Turchini, con cui ha cantato innumerevoli volte in mezzo mondo. Impossibile citare anche soltanto i principali spettacoli cui ha partecipato, ma non si può dimenticare la sua lunga collaborazione con Roberto De Simone, che l'ha chiamato per molti suoi spettacoli, quali Mistero napoletano e La Gatta Cenerentola.
Questi straordinari interpreti sanno come nessun altro far rivivere sia l'arguta immediatezza popolaresca dei personaggi dell'opera buffa napoletana, presi dalla vita quotidiana, sia il nobile patetismo degli antichi eroi dell'opera seria. Accanto a compositori celebri come Giovanni Paisiello si ascolteranno i quasi totalmente dimenticati Michel Angiolo Faggioli, Nicola Fiorenza, Pietro Marchitelli, Jose’ De Nebra e Giuseppe Petrini. Grazie a I Turchini e a Florio, che hanno riscoperto queste musiche, rivivranno, ancora freschissimi dopo quasi tre secoli, l'irrefrenabile vivacità della Tarantella a due voci di Faggioli, il divertentissimo ritrattino satirico del Pajetta presuntuso ancora di Faggioli, i pepati bisticci dei due protagonisti dell'intermezzo Graziello e Nella di Petrini.
Non verrà certamente trascurato l'aspetto "serio" dell'opera napoletana, che sarà rappresentato da brani tratti da Artaserse e Partenope di Leonardo Vinci, uno dei massimi esponenti della scuola napoletana.
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