martedì 21 gennaio 2014
Chi sarà il nuovo sovrintendente della Fondazione Petruzzelli? Stasera l'attesa risposta
Tra poco meno di venti minuti, inizia il conto alla rovescia per il primo consiglio di amministrazione della Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli, dopo il commissariamento di Carlo Fuortes. Quattro i punti all'ordine del giorno del CdA, convocato dal sindaco-presidente Michele Emiliano, per oggi pomeriggio alle 19: insediamento e accettazione delle cariche, nomina vicepresidente e nomina sovrintendente.
E se dai rappresentanti degli enti soci della Fondazione nulla di ufficiale è trapelato in questi giorni, la corsa per la poltrona di sovrintendente sarebbe a tre, secondo le voci di corridoio, fra il regista Michele Mirabella (uno dei più papabili, nella foto), Gaston Fournier-Facio, coordinatore artistico alla Scala di Milano, ed il monopolitano Massimo Biscardi, già direttore artistico del teatro lirico di Cagliari per diciotto anni consecutivi, dal 1992 al 2010, e poi consulente artistico dell'orchestra "Mozart".
A meno che qualcuno, proprio stasera, non tiri fuori un altro asso dalla manica. Fatto sta che, oltre la nomina del sovrintendente, e quella più squisitamente politico-gestionale della vicepresidenza la sfida, che attende il nuovo consiglio di amministrazione, sarà soprattutto la redazione del nuovo statuto della Fondazione Petruzzelli che dovrà essere approvato entro il prossimo 30 giugno.
Mentre, durante i lavori del CdA di oggi, il movimento Patto per Bari terrà, a partire dalle 18,30 nei pressi del teatro, un'azione dimostrativa per contestare le recenti nomine della politica per la composizione dello stesso CdA. "Chiamiamo a raccolta i baresi per difendere i gioielli, quei pochi che abbiamo, della nostra città" annuncia l'avvocato Giuseppe Carrieri, tra i promotori del Patto per Bari, una federazione di associazioni e movimenti "per il rilancio della città". "Non possiamo accettare passivamente queste nomine - accusa Carrieri - che appaiono per nulla connesse con le competenze necessarie ad amministrare una realtà complessa come la Fondazione lirico sinfonica, reduce dal periodo di commissariamento ministeriale a causa del ben noto dissesto finanziario".
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