Sabato 25 ottobre, alle 21,30, si inaugura la stagione musicale del Teatro Forma di Bari (via Fanelli 206/1): sarà la magia del Cello Samba Trio dell'acclamato violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum - con la partecipazione della cantante Paula Morelenbaum (nella foto) – ad impreziosire il primo concerto del teatro barese, dedicato alle musiche di Antonio Carlos Jobim. Biglietti in vendita al botteghino del teatro e www.bookingshow.com. Infotel: 080.501.81.61.
Si è talvolta nutrita la convinzione che certi linguaggi musicali, come quelli della MPB (Música Popular Brasileira), siano essenzialmente ludici o poco più: pagine lievi, esotiche, attraenti ma superficialmente scorrevoli. Nulla di più errato: lontano dalle dinamiche tese e conflittuali, ad esempio, della società statunitense, il Brasile ha creato una fucina culturale che, fra le molte imprese realizzate, ha saputo fondere la tradizione barocca portoghese con la complessità ritmica di origine africana., dando vita ad un repertorio complesso, sofisticato ed in grado di rispondere contemporaneamente alle esigenze della cultura popolare come di quella erudita.
Antonio Carlos Jobim, di cui ricorrono i vent'anni dalla morte, è stato compositore capace di trattare istanze popolari con una scrittura particolarmente raffinata, producendo una messe di capolavori che hanno avvicinato la forma della canzone al mondo dell'arte: nelle sue opere, caratterizzate da un lirismo solare quanto malinconico, l'eredità africana del samba si sposa con l'armonia europea post-romantica e impressionista in un connubio possibile solo nelle culture dei Nuovi Mondi.
Jaques Morelenbaum, virtuoso strumentista e arrangiatore, è stato a lungo stretto collaboratore di Jobim, della cui opera è eccellente conoscitore e interprete: più di altri, il Cello Samba Trio (in cui spiccano anche la chitarra di Lula Galvão e la variegata arte percussiva diRafael Barata) sa mettere in risalto le molte sottigliezze delle pagine del compositore, l'afflato poetico, la sensibilità coloristica, la ricchezza e flessibilità ritmica, l'ineffabile melodismo, la varietà del vocabolario, senza perdere di vista l'intensità comunicativa che è tratto fondante della tradizione musicale brasiliana e che trova nella voce di Paula Morelenbaum uno strumento duttile quanto espressivo ed elegante.La musica di Antonio Carlos Jobim è stata e ancora è un vero e proprio ambasciatore del Brasile: il volto gentile, il tratto coinvolgente, l'anima sorridente e al contempo languida di una nazione dall'identità multietnica in cui Africa ed Europa s'incontrano da secoli in un meticciato con risultati di straordinaria originalità e profondità poetica.
Nessun commento:
Posta un commento