Le affinità
e le sintonie tra musiche diverse, si giocano su molti piani. Il 13 ottobre
scorso, alle 20.30, abbiamo preso nota di questo giusto postulato, durante il concerto
dell'Ensemble Amoroso, diretto dal celebre violista Christophe Desjardins, con
i due soprani Caroline Pelon e Raphaele Kennedy. Protagonista del concerto,
l'ultimo di "Anima Mea" di quest'anno, era il compositore
contemporaneo, Gianvincenzo Cresta. "Alle guerre d'Amore", è un progetto anche
discografico, che l'illuminato Girolamo Samarelli, ha inciso per la sua etichetta
Digressione Music e che ha avuto trascorsi prestigiosi in quel di Parigi, la
scorsa primavera 2014, su Radio France.
All'Unione, c'è il pubblico delle
grandi occasioni, un po' per curiosità, un po' per attenzione e rispetto. La musica di Cresta
tocca espressivamente i cuori e si accavalla a quella dei sommi Maestri del
madrigale, da Sigismondo d'India a Tarquinio Merula, da Luzzasco Luzzaschi a Jacques Arcadelt
ed a Claudio Monteverdi. Assai impegnativa la scrittura, risolta con naturale disinvoltura
dal complesso barocco, magistralmente coordinato e diretto da Desjardins. Eccellenti
le voci dei due soprani, perfettamente in sincronia con la spiritualità antica
e moderna della musica. Un'ora in cui, il nostro spirito ha viaggiato nei
secoli della Musica Eterna, sostanziandosi concretamente nella quiete vibrante
e dolorosa di quella presente. Successo meritato e convincente.
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