Appuntamento
esclusivo per la Puglia, domenica, 21 febbraio con porta alle ore 18,00 e
inizio alle ore 18,30, a cura dell'Associazione Cultura e Musica "G.
Curci" ,con l'attesissimo spettacolo "Il Flauto Magico", opera
di Wolfgang Amadeus Mozart, secondo l'Orchestra di Piazza Vittorio, con la
Direzione artistica e musicale di Mario Tronco,
l'elaborazione musicale di Mario Tronco e Leandro Piccioni, gli
acquarelli e l'animazione delle scene di Lino Fiorito, il Disegno delle luci di
Pasquale Mari e i fantasmagorici costumi di Ortensia De Francesco. L’Orchestra di Piazza
Vittorio costituisce
uno degli esempi più significativi di quelle pratiche multietniche nei quali
musicisti provenienti da diverse parti del mondo si uniscono in formazioni
composite e a geometria variabile. Si tratta di un esempio concreto di come
nuove creatività contemporanee sperimentino linguaggi musicali nei quali
diverse culture vengono combinate in modo da creare nuove forme sonore che
contengano elementi tratti dalle culture di partenza, riconfigurati in forme
creative e innovative. L'’orchestra è formata da 18 musicisti, che provengono
da 10 Paesi e parlano 9 lingue diverse. Attraverso la musica ogni possibile
attrito viene meno, non vi è traccia di razzismo, anzi, l’orchestra riesce a
trasmettere calore, a rendersi simpatica, talchè il pubblico dopo breve tempo
se ne innamora. L’Orchestra di piazza Vittorio
è nata in seno all’associazione culturale Apollo 11. Dal salvataggio
dello storico cinema Apollo nel rione Esquilino a Roma, che rischiava di
diventare una sala Bingo, trasformato invece in un laboratorio internazionale
di cinema, musica e scrittura, si è sviluppata l’idea di creare un’orchestra i
cui membri provengono da comunità e culture diverse, per dar vita ad una
fusione di tradizioni, culture, memorie, antiche e nuove sonorità, strumenti
poco conosciuti, voci dal mondo. Messa insieme e diretta da Mario Tronco,
pianista, compositore e arrangiatore, per 25 anni assieme alla Piccola
Orchestra Avion Travel, l’Orchestra di Piazza Vittorio rappresenta una realtà
unica in Europa,riuscendo a riunire, con tantissimi sacrifici, musicisti provenienti da tutto il mondo.
Promuovendo altresì la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi,
l'orchestra costituisce un mezzo di
recupero e di riscatto per musicisti stranieri che vivono a Roma, a volte in
condizioni di emarginazione culturale e sociale. L’idea è nata nel 2007 da una
proposta di Daniele Abbado per la Notte Bianca di Reggio Emilia. Il progetto ci
sembrava folle – scrive il regista nelle sue note -, poi abbiamo deciso di
svilupparlo come se l’opera di Mozart fosse una favola musicale tramandata in
forma orale e giunta in modi diversi a ciascuno dei nostri musicisti. Come
accade ogni volta che una storia viene trasmessa di bocca in bocca, le vicende
e i personaggi si sono trasformati, e anche la musica si è allontanata
dall’originale. I ruoli sono stati affidati ai musicisti in base ad una
somiglianza di carattere o per affinità con esperienze vissute. Esperienze
legate alle diverse culture e sensibilità in quanto quest’orchestra multietnica
riunisce artisti provenienti da Tunisia, Cuba, Ungheria, Ecuador, India,
Senegal, Argentina, USA, Gran Bretagna oltre che dall’Italia. Sul palco un
Flauto contemporaneo, ambientato in un luogo immaginario e popolato da una
società multirazziale. Nel 2009 c’è stato il debutto mondiale dell’opera
completa a Lione al festival ‘Les nuits de Fourvière’ e, subito dopo, il
debutto italiano al ‘Romaeuropafestival’. Rispetto alle rappresentazioni
passate, l’orchestra ospita due nuovi musicisti. La virtuosa del canto lirico
Maria Laura Martorana, nei panni de ‘la Regina della Notte’, artista dotata di
acuti eccezionali, e la folk singer americana Sylvie Lewis. Ha costituito una
dolce visione, subito sfociata in amore, per il principe Tamino, impersonato
dal cubano Awalys Ernesto Lopez Maturell, batterista e percussionista
strepitoso. E’ il musicista più giovane e ha colpito, oltre che per la
professionalità alla batteria, per un paio di assolo sul proscenio al tamburo
rullante (snare drum) e allo Djembè. L’opera si è sviluppata alla maniera di
una fiaba, ambientata in un luogo immaginario (Mozart aveva scelto un Egitto
fantastico). I musicisti sul palco si divertono, non sembrano risentire delle
molte repliche e, soprattutto, riescono a coinvolgere il pubblico in un paio di
brani di facile presa, con i quali si congedano, dando appuntamento ad una
prossima volta.
Il flauto magico secondo l'Orchestra di Piazza
Vittorio" è un divertente e fiabesco prodigio in cui la musica mozartiana
si trasforma, con sorprendente naturalezza, in reggae, jazz, intrecci ritmici
africani e orientali, mentre gli archi arieggiano la partitura originale. Immaginate un Sarastro ecuadoregno e un Papageno del
Senegal, un Tamino cubano e una Pamina inglese che duetta con un’italiana
Regina della notte e gli altri musicisti dell’orchestra, tunisini, brasiliani,
ungheresi… strano eppure funziona. Concepita come una favola tramandata in forma orale e
giunta fino a noi attraverso le culture di appartenenza dei vari musicisti,
l'Orchestra è riuscita a trasformare II flauto magico in un'esperienza musicale
stupefacente e ricca di emozioni. La leggerezza e l'allegria di questa
rivisitazione, tanto libera quanto inaspettatamente fedele all'originale, è un
inno carico di amore e di gioia di vivere. E il messaggio è forte e chiaro: fuori
da barriere, pregiudizi e ignobili discriminazioni, l’unione delle diverse
culture produce risultati straordinari, un sogno multilinguistico che dovrebbe
essere preso a modello da ognuno. Info. 0883.332456 Teatro Curci 380 3454431 Ass. Curci; www.culturaemusica.it;
www.facebook.com/asscurci
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