In un suo articolo Charles Ives, domanda: «Mio Dio, che cosa ha a che fare il suono con la musica?»
La raccolta di scritti di Biagio Putignano (nella foto) intitolata LA MUSICA INTORNO ha come centro proprio questa domanda, declinata in molteplici forme possibili, per approfondire in che misura è possibile spingersi verso ‘nuovi’ mondi sonori senza tralasciare i ‘vecchi’.
Putignano è infaticabile nel tentare una sintesi tra diverse, a volte opposite, visioni estetiche: è sempre guidato da un neopositivismo che relega in secondo piano edonismi compiacenti, formule consolidate, espedienti rodati ed evita accuratamente di ottenere risultati comodamente certi. Partendo da un’analisi fisica del fenomeno acustico, ne indaga i risvolti sulla percezione.
Attraverso questi scritti egli registra, come in un diario, non ogni step dell’invenzione, ma soltanto quelli necessari alla ricostruzione di un progetto, di una pratica, di una tecnica.
L’autore descrive infine una sua immagine del ‘compositore’ che è di fatto un padrone del tempo dell’ascolto altrui, ma che attraverso la costruzione rigorosa di strutture formali, sembrerebbe depauperare l’ascoltatore di una partecipazione soggettiva: in realtà gli restituisce interamente una nuova dimensione acustica, sia sul piano percettivo che su quello gnoseologico.
In questo modo l’ascolto della musica, di tutta la musica, non è soltanto conoscenza, ma ‘sofia’, sapienza che si coniuga all’appercezione.
In questo modo l’ascolto della musica, di tutta la musica, non è soltanto conoscenza, ma ‘sofia’, sapienza che si coniuga all’appercezione.
Ingresso libero ore 18,30 a Casa Giannini.
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