Un romanzo musicale sugli anni napoletani di Niccolò Van Westerhout (1857-1898, nella foto), il compositore molese,di origini fiamminghe, che rimase due anni nella città dei Borboni e che nel nome di Wagner frequentò Gabriele D’Annunzio. Li racconta Casa van Westerhout. Tra gli invitati Gabriele D’Annunzio, lavoro multimediale a cura di Matteo Summa in scena domenica 8 maggio, alle ore 20, nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari per le Stagioni dell’Agìmus dirette da Piero Rotolo (info 368.56.84.12 e www.associazionepadovano.it).
Lo spettacolo, terzo dei cinque concerti di Primavera inseriti nella rete Orfeo Futuro con il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Mola di Bari e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, presenta un primo movimento (Anteprima) sul rapporto del musicista di Doña Flor con la città della formazione artistica e degli incontri culturali con Antonio Tari (professore di estetica all’università), Nicola d’Arienzo (compositore e docente al conservatorio), Arturo Colautti (librettista e noto giornalista) e, per l’appunto, Gabriele d’Annunzio, mentre nel secondo (Concerto) alterna poesie di Shakespeare, Heine e del vate a momenti narrativi e interventi musicali nel segno di van Westerhout, naturalmente.
Ispirato all’omonimo libro di Matteo Summa, lo spettacolo nasce in forma di proposta didattica, ma con gli accorgimenti di un vero e proprio progetto animato da Piero Rotolo (pianoforte), Carmela Apollonio (soprano), Flavio Maddonni (violino), Andrea Savoia (voce narrante), lo stesso Summa (voce off) e Lucia Spagnoli (danzatrice) dentro un apparato visivo comprendente la proiezione di documenti d’epoca e celebri dipinti (scelti da Filomena Di Renzo) di Onofrio Martinelli, George Frederic Watts, Giovanni Antonio Canaletto, Bartolomé Esteban Murillo, Vincent van Gogh, Carolus-Duran e William-Adolphe Bouguereau.
«Chi lo avrebbe mai pensato. Nella Napoli di fine Ottocento - si legge nella prefazione del libro di Matteo Summa - un musicista di lontane origini fiamminghe, ma proveniente dalla Puglia, s’impone nella capitale partenopea per la sua determinazione a percorrere sia i sentieri della tradizione, e quindi del teatro e delle forme classiche, sia la via che la nuova musica d’oltralpe imponeva. Niccolò van Westerhout intraprende entrambe le strade. Da pianista si appropria del bagaglio tecnico di Thalberg e Cesi, i cui nomi erano impressi nella Napoli del tempo, ma anche di Chopin, Liszt e Brahms, orientandosi con febbrile entusiasmo verso il dramma musicale di Wagner. Ed è qui che accade qualcosa. Gabriele d’Annunzio parte per Napoli a fine agosto 1891 e vi rimane sino a dicembre 1893, immettendo nuova vitalità nei salotti letterari. Al giovane autore del romanzo Il piacere e di autorevoli contributi sul giornale napoletano Il Mattino si guarda con sospetto e ammirazione: sospetto per i suoi mascheramenti e le sue tresche; ammirazione per l’innata abilità narrativa, in grado di meravigliare un po’ tutti, dal borghese di turno alla raffinata scrittrice Matilde Serao. Napoli vive degli entusiasmi dei suoi uomini di cultura. Qui operano Edoardo Scarfoglio, Giulio Scalinger,Salvatore di Giacomo, Arturo Colautti. Quale migliore luogo d’incontro se non il salotto o la propria abitazione? In Casa van Westerhout si costruisce l’amicizia tra il musicista e Gabriele d’Annunzio. Un’amicizia nel nome di Wagner. Quel Wagner che, anche dopo la morte, dava vita a legittime aspettative, ma anche a ingenerose polemiche».
BIGLIETTI / TICKETS
8 euro | ridotti 5 euro (<30anni nbsp="" span="">1 euro (ragazzi) 30anni>
-Riduzione Family:
ingresso gratuito per un <18anni adulto="" intero="" o:p="" per="" ridotto="" un="">18anni>
-Ingresso gratuito per un accompagnatore di disabile
-AgìmusCard_sostenitore 2016:
ingresso gratuito a tutti i concerti
-Progetto Scuola:
ingressi gratuiti per scuole che riconosceranno crediti formativi per la frequenza del ciclo di concerti
BOOKING:
Botteghino (giorni degli spettacoli) da 2 ore prima dell’ orario di inizio
INFO:
tel. 368 56 84 12 | 393 993 5266
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