Dal 18 giugno all'8 luglio torna alla Scala il Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi. L’elegante produzione firmata da Federico Tiezzi, battezzata nel 2010, ritrova nel ruolo del titolo i due baritoni più richiesti oggi: Leo Nucci e Plácido Domingo, che si spartiranno da grandi interpreti il corno ducale del tormentato doge genovese.
La grande novità è tuttavia un altro atteso ritorno, quello di Myung Whun-Chung sul podio di un’opera alla Scala. Ad oltre sei anni dall'Idomeneo dell’ottobre 2009, il grande maestro coreano torna dirigendo per la prima volta qui un’opera di Verdi. La scelta in un’occasione tanto importante non poteva che cadere sul Simon, partitura della maturità verdiana ricca di sfumature e colori, già affrontata da Chung con straordinario successo a Venezia: una lettura originale e poetica che gli è valsa il Premio Abbiati come miglior direttore del 2014. Il suo legame con questo complesso dramma, che inscena l’eterno scontro fra affetti familiari e rivalità politiche, nasce d’altronde da molto lontano: la prima volta che Chung mise piede a Milano poco più che ragazzo non lo fece per dirigere ma per studiare proprio la partitura delSimon Boccanegra. Il prossimo 18 giugno chiude dunque un cerchio ideale.
Nel candido ruolo della giovane Amelia/Maria, si alterneranno Carmen Giannattasio (già protagonista due anni fa) e Krassimira Stoyanova (straordinaria e acclamata Marescialla in questi giorni con il Rosenkavalier). La generosa parte tenorile di Adorno avrà la voce calda diGiorgio Berrugi, mentre il severo Fiesco e l’infido Paolo saranno rispettivamente il basso russo Dmitry Beloselskiy e Massimo Cavalletti. Un cast di altissima levatura al servizio di Chung, per un’esecuzione verdiana che si annuncia memorabile.
Biglietti da 14 a 230 euro più prevendita (da 7 a 115 euro più prevendita per la recita del 22 giugno di ScalAperta al 50%).
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