Il 27, 28 e 29 giugno 2016, rispettivamente
presso la Chiesa Madre a Modugno, la Cattedrale di Bari e l’Atrio dell’Ateneo
(Università degli Studi di Bari), andrà in scena la Messa in DO Minore, la più
vasta, complessa e impegnativa composizione sacra di Mozart. Il grande artista
si impegnò a comporre una Messa come voto, affinché la futura sposa Constanze,
allora ammalata, guarisse e, una volta divenuta sua moglie, potesse condurla a
Salisburgo per farla conoscere al padre Leopold che si opponeva al matrimonio. A
Salisburgo Mozart arrivò con la partitura della messa composta per oltre la
metà: Kyrie e Gloria erano completi, Sanctus e Benedictus erano composti
"in particella" (parte vocale, primo e secondo violino, basso e parti
principali dell'orchestrazione), il Credo in forma di abbozzo e non completo,
l'Agnus Dei nemmeno iniziato. Per quanto incompiuta, l’opera ha riscosso un
successo senza pari, soprattutto per via dello sfoggio di fantasia e dell’ispirazione
inusuale rispetto alla sua produzione precedente, che non era mai stata del
tutto libera fino ad allora, ma sempre ancorata ai vincoli stilistici imposti
dall'arcivescovo Colloredo. Come Bach e Beethoven, anche Mozart, attingendo dalla
storia della musica sacra a lui precedente, scrive una "personale summa
theologica del sacro in musica, i cui principi vengono desunti da una
sterminata eredità artistica dagli orizzonti europei, sviluppata più in
estensione geografica che in profondità storica, non rimontando oltre i limiti
del XVIII secolo, il solo che il compositore ritenesse attingibile e
spiritualmente frequentabile" (Giovanni Carli Ballola).
Tre giorni consecutivi e tre diverse
location sono stati predisposti per rendere fruibile a tutti uno spettacolo
musicale di altissimo livello, volto ad omaggiare il raro talento di uno dei
più grandi geni della storia della musica, quale Mozart, attraverso l’Orchestra
Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, l’Ensamble Vocale Florilegium
Vocis, i soprani Valentina Variale e Grazia Berardi, il tenore Sebastiano
Giotta e il baritono Giuseppe Naviglio.
Con Sabino Manzo, maestro del coro, e
Michele Nitti, direttore, il successo sarà assicurato e l’evento sarà
assolutamente imperdibile.
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