Stasera, mercoledì 8 giugno, in Teatro Olimpico a Vicenza alle ore 21, per le
Settimane Musicali torna la musica da camera di Johannes Brahms, con un programma
del grande repertorio tradizionale del romanticismo tedesco. Sul palco Sonig Tchakerian (nella foto), curatrice del progetto
artistico della musica da camera del Festival, assieme ad Alfredo Zamarra
(viola), Silvia Chiesa (violoncello), Benedetto Lupo e Viviana Lasaracina
(pianoforte).
Il
programma si aprirà con la Sonata n. 1 in mi minore Op. 38 per violoncello e pianoforte, nei
movimenti Allegro non
troppo, Allegretto
quasi Menuetto e Trio, Allegro. La interpreterà Silvia Chiesa, violoncellista che
ha conquistato pubblico e critica grazie a una brillante carriera solistica che
la colloca tra le interpreti italiane più apprezzate nel mondo. Il suo percorso
artistico è caratterizzato dall’ampiezza e dall’originalità del repertorio, che
comprende anche autori e brani poco noti o ingiustamente dimenticati. E’
artista residente della rassegna internazionale di musica da camera “Amiata
Piano Festival” e docente all’Istituto superiore di studi musicali “Monteverdi”
di Cremona. Suona un violoncello
Giovanni Grancino del 1697.
Al
pianoforte, invece, la giovane Viviana Lasaracina, diplomata a 18 anni con il
massimo dei voti, la lode e la menzione speciale presso il Conservatorio “Nino
Rota” di Monopoli sotto la guida del M° Benedetto Lupo, con il quale tuttora si
perfeziona all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. Nel 2013 consegue
il "Master of Art" presso la Royal Academy of Music di Londra con
Christopher Elton. Primo premio o finalista in numerosi concorsi pianistici
nazionali ed internazionali, ha vinto le audizioni internazionali della
"New York Concert Artists and Associates" per il debutto in Carnegie
Hall a New York, dove ha poi tenuto un recital nel 2014. Intensa la sua attività
concertistica, solistica e con orchestra; dopo il debutto in Sala Verdi a
Milano per la "Società dei Concerti” nel 2006, Viviana è stata invitata a
esibirsi in importanti sale e Festival in Italia e all'Estero, tra le quali il
Teatro Bibiena di Mantova,Teatro Dal Verme e Auditorium Verdi di Milano, Teatro
Argentina di Roma, Salle Cortot a Parigi, Steinway Hall e Wigmore Hall a Londra.
Il secondo brano in programma è la Sonata n. 1 in sol maggiore. op. 78
per violino e pianoforte (nei tempi Vivace ma non troppo, Adagio, Allegro molto moderato). Il duo sarà formato da Sonig Tchakerian e Benedetto
Lupo, che si incontreranno per la prima volta sul palco dell’Olimpico. Ogni
anno, nel progetto della
musica da camera che cura per il Festival, Sonig Tchakerian crea ensemble che
si creano appositamente per queste occasioni, con ospiti abituali, come Mario
Brunello, graditi ritorni come Silvia Chiesa, e nuovi arrivi, come nel caso del
M° Lupo, alla sua prima presenza al Festival.
Ospite delle più prestigiose istituzioni internazionali
Lincoln Center a New York, Salle Pleyel a Parigi, Wigmore Hall a Londra,
Philharmonie a Berlino, Benedetto Lupo ha collaborato con direttori di fama
internazionale e suonato con le più prestigiose orchestre di tutto il mondo.
Dall’anno accademico 2013/2014 è titolare della cattedra di pianoforte
nell’ambito dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia di Roma e, dal dicembre 2015, ne è accademico effettivo.
Ultimo brano in programma è il Quartetto n. 3 in do minore op. 60 per
pianoforte,
violino, viola e violoncello (nei tempi Allegro non troppo, Scherzo-Allegro,
Andante,
Finale-Allegro comodo) che vede riuniti tutti i protagonisti del concerto. Al pianoforte sarà Benedetto Lupo e Alfredo Zamarra, violista senza dubbio tra i più apprezzati e richiesti. Dopo gli studi al Conservatori di Piacenza con Claudio Pavolini, l’artista ha approfondito la propria formazione strumentale con Fedor Druzinin, Alexander Lonquich, Piero Farulli e Bruno Giuranna, che lo ritiene uno dei musicisti più fervidi della sua generazione, dotato di un’ottima tecnica strumentale e di una lucidissima sensibilità musicale. Già prima parte della Gustav Mahler Orchestra (1995-96), ha suonato con Claudio Abbado e Bernard Haitink. Lo stesso ruolo ha ricoperto nell’Orchestra da Camera Italiana su invito di Salvatore Accardo. Attualmente è prima viola dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia. Ha suonato come solista con l'Orchestra della Fenice di Venezia, dell'Arena di Verona, del Teatro Regio di Parma, l'Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, Orchestra dei Pomeriggi Musicali. Intensa l’attività con i migliori complessi da camera e con grandi strumentisti ad arco italiani, quali Massimo Quarta, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Rocco Filippini, Mario Brunello e Giovanni Sollima. Suona una viola Giovan Battista Ceruti del 1793.
Finale-Allegro comodo) che vede riuniti tutti i protagonisti del concerto. Al pianoforte sarà Benedetto Lupo e Alfredo Zamarra, violista senza dubbio tra i più apprezzati e richiesti. Dopo gli studi al Conservatori di Piacenza con Claudio Pavolini, l’artista ha approfondito la propria formazione strumentale con Fedor Druzinin, Alexander Lonquich, Piero Farulli e Bruno Giuranna, che lo ritiene uno dei musicisti più fervidi della sua generazione, dotato di un’ottima tecnica strumentale e di una lucidissima sensibilità musicale. Già prima parte della Gustav Mahler Orchestra (1995-96), ha suonato con Claudio Abbado e Bernard Haitink. Lo stesso ruolo ha ricoperto nell’Orchestra da Camera Italiana su invito di Salvatore Accardo. Attualmente è prima viola dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia. Ha suonato come solista con l'Orchestra della Fenice di Venezia, dell'Arena di Verona, del Teatro Regio di Parma, l'Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, Orchestra dei Pomeriggi Musicali. Intensa l’attività con i migliori complessi da camera e con grandi strumentisti ad arco italiani, quali Massimo Quarta, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Rocco Filippini, Mario Brunello e Giovanni Sollima. Suona una viola Giovan Battista Ceruti del 1793.
I Biglietti sono disponibili online, presso
la biglietteria del Teatro Comunale Città di Vicenza (dal martedì al sabato
dalle 15.00 alle 18.15; tel 0444 324442) e al botteghino del Teatro Olimpico
(dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 16.00;
tel. 0444 222801).
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