La défense de la Basse de Viole, contre les prétensions du Violoncelle è il titolo del frizzante concerto-spettacolo che l’Unione Musicale propone lunedì 6 marzo 2017 (alle ore 20 presso il Teatro Vittoria di via Gramsci a Torino) per la serie L’altro suono, dedicata alla valorizzazione del repertorio antico e preclassico.
Il progetto nasce dall’idea giocosa di realizzare una sfida tra viola da gamba e violoncello, strumenti apparentemente simili ma in realtà così diversi da aver avuto in tempi passati fan e detrattori, schierati secondo una contrapposizione persino ideologica. Ne dà precisa testimonianza il sorprendente trattato Défense de la basse de viole contre les entréprises du violon et les prétentions du violoncel, scritto dall’avvocato parigino Hubert Le Blanc nel 1740, in cui si realizza un’acuta e ironica arringa difensiva della viola da gamba, colpita a morte dall’arrivo in Francia della nuova moda italiana del violino e del violoncello nel primo Settecento.
Nel trattato, così come nello spettacolo, viola da gamba e liuto – aristocratici strumenti rappresentanti dell’Ancien Régime – si difendono come possono ingaggiando un duello all’ultima nota contro il violoncello, parvenu di origine italiana che ha tutte le carte in regola per diventare un arrampicatore di sale musicali parigine e che, con la sua invadenza, minaccia di estinzione la tradizione musicale francese.
Lo spettacolo La défense de la Basse de Viole offrirà l’occasione di scoprire in maniera divertente che cosa è successo nel momento storico in cui nacque il concerto come spettacolo a pagamento, moda che nel primo Settecento doveva essere percepita come kitsch rispetto al carattere sofisticato del goût di corte, ma che poi è si è diffusa fino ad arrivare ai giorni nostri.
Due dei più brillanti interpreti dei loro strumenti come Vittorio Ghielmi (viola da gamba) ed Enrico Bronzi (violoncello, nella foto) – accompagnati da altri due specialisti come Luca Pianca al liuto e Lorenzo Ghielmi al cembalo – mettono in scena questa divertente sfida, prendendo le difese dei loro rispettivi strumenti e sostenendo le proprie argomentazioni con le musiche di Marais e Forqueray (la viola da gamba) e con le musiche diGeminiani (il violoncello). Alla fine Le improvvisazioni francesi e italiane sul tema della Follia riusciranno a mettere tutti d’accordo?
L’esecuzione del repertorio italiano e francese del primo Settecento verrà alternata alla lettura di stralci dell’esilarante trattato di Hubert Le Blanc letto dall’attore Luciano Bertoli.
Nessun commento:
Posta un commento