venerdì 11 maggio 2012
I giornalisti leccesi proclamano lo stato di agitazione
"L’assemblea dei giornalisti, dei cameramen, dei fotografi e delle maestranze del settore dell’informazione e radiotelevisivo che si è autoconvocata a Lecce il 10 maggio 2012, dopo ampia discussione ha deciso di proclamare lo stato di agitazione, per protestare contro i licenziamenti, i mancati pagamenti degli stipendi e il dilagante precariato che affligge questa settore.
Alla presenza dei presidenti dell’Assostampa di Puglia, dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia, del Corecom Puglia, dei vertici di SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL, l’assemblea ha proclamato, infatti, lo stato di agitazione dell’intero settore dell’informazione, riservandosi ogni altra forma di lotta.
E’ stato deciso di chiedere un incontro al Prefetto di Lecce, alla presenza delle istituzioni locali e regionali, dei parlamentari eletti sul territorio e degli editori al fine di avviare una vertenza complessiva che affronti la questione dei licenziamenti, che devono essere ritirati, del mancato pagamento degli stipendi e dei compensi per dipendenti e collaboratori e della più generale inosservanza delle norme contrattuali previste nei contratti nazionali di lavoro di categoria.
La vertenza affronterà il tema delle crisi aziendali che non possono essere risolte in maniera unilaterale, ma solo con tavoli di concertazione per salvaguardare i posti di lavoro, anche con l’eventuale accesso agli ammortizzatori sociali."
* Fonte: Informazione precaria / informazioneprecaria@gmail.com
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Non credo che il problema della precarietà riguardi solo i colleghi giornalisti leccesi, ai quali mi sento di esprimere tutta la mia più sincera solidarietà. Al contempo, mi auguro che la protesta si estenda a tutta la regione e ben oltre i suoi confini...E già che ci siamo cosa si aspetta a varare una normativa che regolarizzi anche le blog-riviste e i blogger-giornalisti, consentendo ai più socialmente meritevoli di accedere a dei finanziamenti statali e/o regionali per "sopravvivere"?
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