venerdì 18 maggio 2012
Marcello Panni ed Emanuele Arciuli in concerto insieme all'Ico "Tito Schipa" di Lecce
Ancora un importante appuntamento, questa sera al Politeama di Lecce (ore 21.00) e Sabato 19 maggio al Teatro Ariston di Mesagne (ore 19.30), per la Stagione Sinfonica di Primavera dell'Orchestra Sinfonica Tito Schipa, con un concerto diretto dal Maestro Marcello Panni e la partecipazione del noto pianista Emanuele Arciuli (nella foto).
Arciuli è ormai riconosciuto da pubblico e critica, come una delle voci più originali e interessanti della scena concertistica attuale, oltre ad aver vinto lo scorso anno il prestigioso Premio Abbiati come miglior solista.
Il concerto propone un programma di grande interesse, interamente dedicato ai due massimi esponenti della musica moderna francese: Claude Debussy e Maurice Ravel.
In apertura sarà eseguito il celebre "Prélude à l'après-midi d'un faune" di Claude Debussy, uno dei primi lavori sinfonici del compositore, che in un colpo solo sancì la fama mondiale del suo autore.
Ispirato ai versi del poema di Stéphane Mallarmé, il Preludio fu presentato per la prima volta a Parigi nella Salle d'Harcourt il 22 dicembre 1894. Il Preludio racconta, in scene successive, i desideri e i sogni di un fauno che, stanco di inseguire nella calura di un pomeriggio d'estate la fuga timorosa delle ninfe, si lascia andare a un sonno in cui immagina di possedere l'intera natura.
Segue nel programma il Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra di Maurice Ravel, eseguito per l'occasione dal pianista Emanuele Arciuli. Il concerto raveliano fu eseguito per la prima volta nella Salle Pleyel il 14 gennaio 1932 con Marguerite Long al piano e lo stesso Autore alla direzione dell'Orchestra dei Concerti Lamoreux. Questo concerto può essere considerato l'ultimo capolavoro di Ravel nel periodo in cui la sua Arte impressionista subiva in parte l'influenza dal neoclassicismo europeo.
La serata proseguirà con la prima esecuzione a Lecce dell'affascinante trittico di Notturni di Claude Debussy per coro femminile e orchestra. I tre notturni dai titoli, Nuages, Fêtes e Syrènes, furono composti tra il 1897 e il 1899 ed eseguiti per la prima volta il 9 dicembre 1900, sempre ai "Concerti Lamoureux".
«Il titolo Nocturnes», scrive Debussy, «deve essere interpretato qui in senso generale e, più particolarmente, in senso decorativo. Non è inteso perciò a designare la forma usuale del notturno, ma piuttosto tutte le varie impressioni e gli speciali effetti di luce che la parola implica. Nuages rende l'immutabile aspetto del cielo e il lento e solenne movimento delle nubi. Fêtes restituisce il vibrare dell'atmosfera con improvvisi sprazzi di luce, Sirènes dipinge il mare e i suoi ritmi innumerevoli, accompagnato dal canto del Coro femminile di Apuliae Chorus diretto dal Maestro Andrea Castrolla.
Chiude il concerto La Valse di Ravel, composto nel 1919-20, un prototipo molto francese di musica ispirata alla danza e, nello stesso tempo, omaggio alla leggerezza, ormai tramontata con la fine dei fasti dell'impero asburgico. La Valse non è un'opera sinfonica in senso stretto, né un balletto. È l'omaggio che Ravel fa in memoria di quell'epoca appena trascorsa e di un mondo che s'identificava nella leggerezza della sua danza più tipica, ovvero il valzer.
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