Sto per firmare il mio
trentaseiesimo articolo per questa testata che, amabilmente, mi ospita…possono
sembrare tanti ( o pochissimi, per la verità), ma, per me, che son modesto
mestierante del diritto ( ed ancor più incapace raccontatore e gallerista di “pezzi
di rock”), mi si creda, ogni volta, è una emozione particolare vergare ( oltre
che un onore….).
E proprio di colui che mi ha dato
questa possibilità ( e fortuna, oserei dire) che vi vorrei parlare.
Una persona che ho imparato a
conoscere ed a considerare mio grande amico. Voi tutti lo conoscete come l’
anima, il corpo, la sostanza, il fiato e la verità di questa iniziativa. Io vi
vorrei parlare di lui e della sua sensibilità e generosità, del suo essermi
amico sincero, vicino in ogni occasione e sempre disponibile ad ascoltarmi, ad
alzare il ricevitore, a sopportarmi, a supportarmi, ad accompagnarmi e a darmi
consigli…un amico nato come telematico e
tramutatosi in una presenza sempre viva ed attenta in questo pezzo di
vita, altamente drammatico per chi scrive e perciò ancor più apprezzato da
questo poveretto che ha e considera un privilegio averlo vicino ( senza
rettorica, ma giusto un po’…il Maestro, come amo chiamarlo io, apprezzerà).
Era un tributo speciale, che
volevo e dovevo fare a lui, dopo aver dedicato ad altre persone, vere e false
come e più di Giuda, meritatamente e/ o molto, molto immeritatamente pagine
precedenti di questo lungo percorso, che spero sia fecondo soprattutto per lui
che lo merita tantissimo, da persona pura e buona di cuore.
Grazie, grazie tante Alessandro
ed asciugati le lacrimucce…..il fazzoletto di carta te lo presto io!!
Lei, caro professor Loiacono, riesce sempre a sorprendermi. La ringrazio di cuore della stima e dell'amicizia, che è reciproca, ma non sono ancora pronto per la Santità :-)
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