sabato 30 giugno 2012

Wham!



La historia parte nel 1981- e nessuno si permetta di soggiungere un aggettivo lontano, altrimenti lo strozzo metaforicamente- e due ragazzi cotonatissimi, peggio delle migliori pin ups delle riviste patinate che allora cominciavano ad allagare le edicole, si affacciavano nello showbiz con tutta la aria e la voglia di rimanerci a lungo. Uno lo farà e ne abbiamo già parlato, l' altro- e lo citiamo volentieri Andrew Ridgley- credo adesso si goda i frutti delle sue fatiche glamorous..
Subito i ragazzi sparano le loro prime cartucce, una interessantissima fusion di black Music e protorap, anche se è la ridanciana Club Tropicana del 1983 a proiettare nell' empireo delle popstars il duo.
Con un uso abilissimo del linguaggio nascente del videoclip, forzano il blocco e Careless Whisper e Wake me up before you gogo rappresentano una piccola mutazione che, però, delude chi scrive per voi, in quanto la atmosfera black, anche nell'abbigliamento, che segnalava disagio ed incertezza giovenile anche nei testi lascia il passo ad un abbacinante bianco, sia nel vestiario che nella luce spagnola dei video succitati, indice di una superficialità godereccia e dallo spontaneo successo.
L' album crack è Make it Big!, in cui mi pregio di evidenziare Freedom, splendido pezzo, che, come si disse in passato, fu il salvagente cui ricorse George Michael per lanciarsi come solo e che, nella versione Wham!, trovate qui in basso.
The Final, che suona come The End, fu l'album epitaffio del gruppettino, che cito solo per dover di cronaca. Si chiuse così, nel 1986, una relativamente breve parabola della simpatica coppietta artistica, capace, però, molto di più dei Culture Club e pari, forse, ai soli Duran, di segnare una epoca, non solo musicale ma di costume, sparando, così, anche io una parolona abusata.



giovedì 28 giugno 2012

Fondazione Petruzzelli: Il Commissario Straordinario fa il punto sulla situazione organizzativa e patrimoniale ed annuncia la prossima pubblicazione dei bandi di concorso



Ieri, 27 giugno 2012, il Commissario Straordinario, Prof. Carlo Fuortes ha convocato le organizzazioni sindacali per un incontro dedicato all’organizzazione delle attività per i prossimi mesi ed al Bilancio Consuntivo 2011.
 Tale incontro si è regolarmente svolto con la partecipazione di una delegazione della UILCOM, mentre i delegati SLC CGIL non sono intervenuti.
 Nel corso della riunione si è ampiamente discusso dei temi in questione ed in particolare sono state esaminate le attività della Fondazione Petruzzelli nel secondo semestre del 2012. Tra le tematiche prese in esame le possibili ricadute negative che potrebbe avere su queste attività il taglio di 500 mila euro sul contributo ordinario, proposto dalla Commissione Cultura del Comune di Bari.
 Inoltre si è analizzato il processo di risanamento finanziario e patrimoniale in atto, anche in relazione all’approvazione dello stanziamento del contributo straordinario di 2 milioni di euro della Regione Puglia ed alla possibile erogazione del contributo straordinario di un milione di euro inserito nel bilancio del Comune di Bari. Infine il Commissario ha annunciato che nei prossimi giorni procederà con la pubblicazione dei bandi di concorso per i professori d’orchestra e gli artisti del coro.

Il prossimo 13 luglio prende il via il Barletta Piano Festival al Castello Svevo


Domani sera l'Orchestra Sinfonica del "Duni" di Matera diretta da Paolo Manetti esegue Ravel e Dvorak




L’Orchestra del Conservatorio “E.R.Duni” di Matera dopo i grandi successi di Valencia in Spagna e soprattutto con il concerto del 7 maggio scorso alla Carnegie Hall di New York si esibirà domani sera a Matera, venerdì 29 Giugno alle ore 21, sul piazzale della Chiesa di San Francesco d’Assisi.
90 musicisti, tra allievi e docenti, della massima istituzione musicale materana diretti dal maestro Paolo Manetti (nella foto) eseguiranno due tra le più note pagine sinfoniche: “Bolero” di Maurice Ravel e la Nona Sinfonia, sottotitolata come “Sinfonia dal Nuovo Mondo”, di Antonin Dvorak.
L’Orchestra sinfonica del Conservatorio è il massimo organico musicale che insieme all’orchestra giovanile, all’orchestra di fiati, all’orchestra da camera ed ai tanti ensemble danno la possibilità di esercitarsi didatticamente ai più di mille allievi (1.103 per la precisione) che frequentano il conservatorio materano, allievi provenienti da tutto il sud Italia, orchestre che saranno presenti nel prossimo mese di settembre con importanti concerti a Gerusalemme, Ginevra e Milano e nel 2013 a Berlino ed Astana in Kazakistan per far conoscere al mondo il musicista materano Egidio Romualdo Duni, il Conservatorio e soprattutto la splendida città di Matera. Come ogni anno il concerto è offerto dal Conservatorio di Matera alla città per la festa patronale della Madonna della Bruna. Ingresso libero.

mercoledì 27 giugno 2012


Se le idee sono il motore del mondo
la cultura è il loro tessuto connettivo

Dal 29 giugno al 1 luglio 2012 a Matera, Bernalda e Grumento Nova

Con un lezione magistrale sul tema “il delitto d’onore, dalla Grecia antica ad oggi”, in cui la cultura entra nella vita quotidiana, Eva Cantarella inaugurerà il 29 Giugno alle 18, presso la Sala Incontro di Bernalda, in Basilicata, Polo SudIdee per il futuro, prima edizione di un festival culturale pensato e organizzato al Sud, prevalentemente a Matera, città candidata a capitale europea della cultura per il 2019, in programma dal 29 Giugno al 1° Luglio.

Cultura” è il tema della prima edizione, perché è sui più diversi aspetti collegati alla valorizzazione della cultura, dalla sua importanza dal punto di vista della democrazia e della cittadinanza fino a quello delle sue ricadute economiche, che va ripensato il futuro del nostro paese: come conservarla, certo, ma come valorizzarla, come promuoverla, con quali strumenti organizzativi, finanziari, manageriali?

Promosso dalla Regione Basilicata – a Potenza, lo scorso 11 Giugno c’è stata un’anteprima con Andrea Carandini, il Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi, il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, l’editore Giuseppe Laterza, coordinati dal nostro Paolo Conti – dal Comune di Matera in collaborazione con i comuni di Bernalda e Grumento Nova, progettata dagli Editori Laterza e con ENI come partner, Polo Sud – Idee per il futuro, si organizza intorno a quattro lezioni quadro – la prima, appunto, affidata alla Cantarella – seguita da quelle programmatiche di Pierluigi Sacco con un’articolata proposta di otto strade per lo sviluppo, di F ranco Cassano sulla cultura italiana oltre la tradizione, di Salvatore Settis sulla cultura come bene comune – ai quali faranno seguito una serie di workshop introdotti e coordinati da Oscar Iarussi, Giorgio Zanchini e Francesco Erbani e animati da personalità quali: Antonella Agnoli, Patrizia Asproni, Michelina Borsari, Sergio Escobar, Carlo Fuortes, Fiorenzo Galli, Alessandro Laterza, Marina Losappio, Gino Roncaglia, Amerigo Restucci, Marino Sinibaldi, Lucrezia Stellacci.

Sabato 30 Giugno alle 22,00 un incontro intervista con Alessandro Bergonzoni. Chiusura Domenica 1° Luglio a Grumento Nova con una domanda “la cultura è il nostro futuro?”, sulla quale si interrogheranno e dialogheranno Aldo Bonomi e Armando Massarenti.

POLO SUD. IDEE PER IL FUTURO

Venerdì 29 giugno 2012

BERNALDA

Sala Incontro

17.30

Inaugurazione
Saluti del Sindaco Leo Chiruzzi
e del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo

18.00

Eva Cantarella
Il delitto d'onore, dalla Grecia antica ad oggi: una storia culturale
Introduce Pino Donghi

Sabato 30 giugno 2012

MATERA

Palazzo Lanfranchi

10.00

Saluti del Sindaco Salvatore Adduce
e del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo

10.30

Pierluigi Sacco
La partecipazione culturale: otto strade per lo sviluppo
Introduce Oscar Iarussi

11.30

Workshop
coordina Oscar Iarussi
Intervengono Antonella Agnoli, Sergio Escobar, Carlo Fuortes, Alessandro Laterza

17.00

Franco Cassano
La tradizione non basta: la cultura italiana tra passato e presente
Introduce Giorgio Zanchini

18.30

Workshop
Coordina Giorgio Zanchini
Intervengono Michelina Borsari, Fiorenzo Galli, Marina Losappio, Gino Roncaglia


Piazza Pascoli


22.00

Spettacolo
Alessandro Bergonzoni
con Giorgio Zanchini

Domenica 1 luglio 2012

MATERA

Palazzo Lanfranchi

10.00

Salvatore Settis
La cultura come bene comune
Introduce Francesco Erbani

11.30

Workshop
Coordina Francesco Erbani
Intervengono Patrizia Asproni, Marino Sinibaldi, Amerigo Restucci, Lucrezia Stellacci

GRUMENTO NOVA

Sala ex Scuderie
Castello Sanseverino

17.30

Saluti del Sindaco Vincenzo Vertunni
e del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo

18.00

Aldo Bonomi e Armando Massarenti
La cultura è il nostro futuro?
Coordina Pino Donghi

Polo Sud 2012 - Promotori-Partners

Puglia Sounds Chart #60

PUGLIA SOUNDS

News chart #60

Reeperbahn Festival 2012 candidature showcase

Il termine ultimo per inoltrare la propria candidatura è il 30 giugno 2012.

World Music Chart Europe: inviaci i tuoi cd

Una prestigiosa classifica musicale dedicata alla world music la cui giuria è composta da 49 ...

Gli operatori musicali al Reeperbahn 2012

Puglia Sounds Export: Gli operatori musicali al festival internazionale Reeperbahn 2012 di Amburgo al ...

Partecipa al MEDIMEX 2012

Si svolgerà a Bari dal 29 novembre al 2 dicembre 2012 la seconda edizione del ...

La musica pugliese allo Sziget 2012

La musica pugliese avrà un ruolo di particolare rilievo nella ventesima edizione del Sziget ...

Reti dei Festival estivi 2012

Sono 16 le reti dei festival estivi, per un totale di 72 festival e 507 ...

Puglia Sounds Recording

Puglia Sounds Export

Reti dei Festival estivi 2012

PUGLIA SOUNDS

lunedì 25 giugno 2012

Il mito Bob Marley al Multisala Galleria di Bari


Il grande mito di Bob Marley riletto dal regista Kevin Macdonald, in uno straordinario film documentario. Martedì 26 giugno, alle 18 e alle 21, il Multicinema Galleria di Bari (doppio spettacolo, alle 18 e alle 21) trasmetterà solo per un giorno "Marley", il documentario sulla leggenda giamaicana Bob Marley che racconterà vita, curiosità, aneddoti e dietro le quinte di una delle più grandi star della musica internazionale.Infotel: 080.521.45.63.

Tre nuovi concerti proposti dal Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli in collaborazione con quello di Salamanca (Spagna)



Ieri, domenica 24 giugno a Monopoli ha avuto inizio la serie "LE MUSICHE DI ERASMUS": si tratta di tre appuntamenti con la musica da camera in ogni tempo più una finestra sulla filosofia della persona, a cura del Conservatorio di Musica "Nino Rota" di Monopoli e del Conservatorio Superior de Musica de Salamanca. Questo il programma nel dettaglio: DOMENICA 24 GIUGNO Chiesa S.Salvatore - MONOPOLI ore 18: Filosofia e musica e cura di sé incontro con il filosofo CARLO DE BLASIO ore 21: QUARTETTO TORMES 1.12 "Noche en los jardines de Espana" Violini Luis Barbero, Valerio Latartara Viola Rafael Molina Violoncello Marcos Alcalde in programma musiche di Arriaga, Toldrà, Boccherini, Turina Ingresso libero. Info 080.9303607 www.conservatoriodimonopoli.org Gli appuntamenti concertistici sono una sorta di festeggiamento per i venticinque anni del Progetto Erasmus. Se l’Europa dell’economia e della politica traballa a causa delle politiche miopi, egoistiche, poco lungimiranti dei Paesi membri, vi è un’altra Europa, molto più vicina al vero spirito che aveva animato il sogno della Comunità Europea: l’Europa dei saperi, l’Europa della mobilità internazionale degli studenti. Il progetto monopolitano rende omaggio a questo importante anniversario, favorendo l’incontro e la collaborazione degli studenti dei corsi di Musica da Camera del Conservatori “Nino Rota” e del Conservatorio Superior de Música de Salamanca. guidati e coordinati dai Maestri Paola Emanuele e Domenico Di Leo. Il concerto a San Salvatore, il 24 giugno, alle 18, sarà preceduto da un’altra ghiotta occasione culturale: Carlo De Blasio, filosofo e giornalista RAI, terrà una conversazione sui rapporti tra musica, filosofia e cura di sé, su come, cioè, la pratica e la fruizione delle arti, in particolare di quella musicale, possano aiutarci a vivere meglio.Tutto poi si concluderà all’insegna della festa, dal grande valore simbolico: il concerto finale di venerdì 29 giugno, si trasformerà gradualmente da concerto in festa, aprendosi ancor più alla città e spostandosi dall’interno della chiesa dei Ss. Pietro e Paolo all’esterno, in un altro dei luoghi più suggestivi di Monopoli, largo Palmieri.

Fondazione Petruzzelli: approvato bilancio consuntivo 2011

La Fondazione Petruzzelli attraverso l'ufficio stampa "informa che il 20 giugno 2012 il Commissario Straordinario, Prof. Carlo Fuortes(nella foto), ha approvato il Bilancio Consuntivo 2011 della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.I ricavi totali sono ammontati a € 15.360.348, i costi complessivamente sostenuti sono stati pari a € 17.106.489, a cui vanno aggiunti oneri per imposte, interessi passivi e oneri straordinari, che hanno generato un risultato economico negativo di € 2.020.226.A fronte di contributi erogati da fondatori pubblici (Ministero, Comune, Regione e Provincia) per un totale di € 11.947.968 (+42% rispetto al 2010) risultano iscritti in bilancio contributi di fondatori privati per € 480.000 (senza variazioni rispetto al 2010), incassi da botteghino per € 842.335 (-39% rispetto al 2010), sponsorizzazioni e contributi liberali per € 954.471 (-11% rispetto al 2010), altre entrate per servizi resi, noleggi e ricavi da coproduzioni pari ad € 1.135.570 (invariate rispetto al 2010).Tra i costi vanno segnalati i servizi e i cachet artistici per un totale di € 7.866.384 (-6% rispetto al 2010) e il costo del personale pari a € 8.024.351 (+68% rispetto al 2010), nonché l’acquisto di materie prime € 464.383 (+45% rispetto al 2010) e ammortamenti per € 635.077 (-18% rispetto al 2010).Il bilancio è stato sottoposto alla revisione dal Collegio dei Revisori della Fondazione e certificato dalla Società di revisione RIA & Partners.

Ecco il 38° Festival della Valle d’Itria. Si terrà dal 14 luglio al 2 agosto*

"Un viaggio nel teatro musicale degli ultimi quattro secoli. E' quanto emerge dal cartellone della 38a edizione delFestival della Valle d'Itria, in programma a Martina Franca dal 14 luglio al 2 agosto 2012, il cui annuncio ha aperto un vivace dibattito, tra i melomani più attenti, a seguito delle anticipazioni divulgate l’estate scorsa dal direttore artistico Alberto Triola.Si comincia con l'Artaserse di Johann Adolf Hasse che andrà in scena, nell’Atrio del Palazzo Ducale, il 14 luglio (repliche il 18 e il 27) e che avrà tra gli interpreti il celebre controtenore Franco Fagioli, divenuto un beniamino del pubblico festaliero.Seguirà Nur (in arabo 'luce'), opera da camera in un atto ambientata nella città de L’Aquila all’indomani del terremoto del 2009 appositamente commissionata dal festival al compositore aquilano Marco Taralli su libretto di Vincenzo De Vivo da un'idea dello scrittore ligure Marco Buticchi e che andrà in scena nel Teatro Verdi il 21 e il 28 luglio.La Zaira di Bellini “sostituirà” il 29 e il 31 luglio, sempre nell’Atrio del Palazzo Ducale, l’annunciata Francesca da Rimini di Mercadante. Il cambio consentirà di aggiungere un ulteriore tassello al mosaico dei titoli belliniani, uno degli autori più presenti nelle varie edizioni del festival.Il cartellone si completa inoltre con l’Orfeo Luigi Rossi, popolarissimo compositore pugliese di Torremaggiore, che sarà proposto nella trascrizione per ensemble dalla compositrice Daniela Terranova e con la riduzione drammaturgico-musicale curata della stessa Terranova e da Fabio Ceresa nel Chiostro del Carmine il 30 luglio e l’1 agosto. Non mancherà il tradizionale concerto di Musica Sacra nella Basilica di San Martino il 20 luglio, il concerto Sinfonico il 2 agosto nell’Atrio del Palazzo Ducale, la Festa del bel Canto: “Premio Rodolfo Celletti 2012” in programma la sera del 22 luglio e quattro concerti il 15, 17, 19 e il 23 nell’ambito del ciclo "Novecento e oltre".*(Fonte: Operaclick - online - Dino Foresio)Ulteriori Informazioni su:http://www.festivaldellavalleditria.it/

sabato 23 giugno 2012

George Michael




Forse sarà l'unico caso all' interno di questa galleria di personaggi, ma tratterò di un cantante, dapprima come singolo e poi come parte di un gruppo pop anni ottanta, altrettanto famoso.
Costui è ( e sarà ) George Michael: ma cominciamo a trattare di lui come single e partiamo dal momento in cui incide il suo grande primo successo: I want your sex, in cui, e qui i ricordi affondano anche nella mente di un post adolescente, anche un pochettino sconvolto dal video che ne accompagnò la uscita e che troverete riprodotto, solo se avrete la amabilità di cliccarvici sopra come link.
Lasciando migliore esplicazione di quanto sopra detto a chi vedrà il videoclip, questo provocò un terremoto, ben presto seguito da Freedom, altro manifesto di un vivere diverso ed appunto " meno ingabbiato".

Di lì divenne icona di stile e fioccarono i successi: da Cowboys & Angels a Flawless. Spettacolare la teoria dei duetti, quasi tutte hits planetarie: da Don't let the sun go down on me con Elton John a Living for the city con Stevie Wonder; da I knew you were waiting for me con Aretha Franklin, l' unico male ad aver mai duettato con Aretha al fantastico e emozionante As in coppia con la bravissima Mary J. Blige.
In chiusura, citerei quello che non è un duetto, ma un evento: la sua resa scenica - e non solo canora- semplicemente mozzafiato di Somebody to love nel Freddie Mercury Tribute.
Un altro piccolo primato da citare: l'unico artista bianco a vincere 2 Grammies come migliore performer R&B e direi che può tranquillamente bastare. Spererei che il buon greco cipriota non voglia fermarsi qui.




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Il Bari International Music Festival chiude questa sera nel segno del Jazz



Oggi, sabato 23 giugno alle 20.30 all'Auditorium Vallisa a Bari
quinto e ultimo appuntamento dell'edizione 2012 del BIMF.
Towards Jazz: un concerto che esplora lo scambio culturale e gli intrecci trans-atlantici
che hanno dato origine a musica a volte classica, a volte jazz,
spesso entrambe le cose.
PROGRAMMA:
Claude Debussy, Minstrels e Brouilliards da Préludes, L. 117 e 123
Bill Evans, Danny Boy
(David Fung, pianoforte)
George Gershwin/Arr. Alan Arnold, Porgy and Bess
(Ettore Causa, viola; David Fung, pianoforte)
Reinhardt/Grapelli, Minor Swing
Thomas Waller, Honeysuckle Rose
Paganini/Arr. Luanne Homzy, Caprice n. 24 with a Swing (prima nazionale)
Bernie/Pinkard, Sweet Georgia Brown
(Luanne Homzy, violino; Peter Myers, violoncello)
George Gershwin/Arr. Earl Wild, Embraceable You e Fascinating Rhythm da Seven Virtuoso Etudes
(Elizabeth Schumann, pianoforte)
George Gershwin, An American in Paris per due pianoforti
(Fernando Altamura e Elizabeth Schumann, pianoforti) 
 
 

Michele Dall'Ongaro "racconta" il celebre compositore Claude Debussy su Rai 5



È dedicata a Claude Debussy la puntata di "Petruška" intitolata "Monsieur Claude, l'antidilettante", in onda questa mattina alle 10.20 su Rai5. Michele Dall'Ongaro (nella foto) racconta la musica del grande compositore francese, di cui quest'anno ricorrono i 150 anni dalla nascita. Attraverso l'analisi di capolavori come il celebre "Prélude à l'aprés-midi d'un faune", i “Trois nocturnes” o “La Mer”, dall'Ongaro spiega come nella musica di Debussy tutto sia intrinsecamente legato al colore, cioè al timbro. Con lui il primo flauto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Giampaolo Pretto, che svela i segreti del suo strumento, capace di sonorità particolarissime, fondamentali per tutta la lertteratura musicale del Novecento, e il pittore Stefano Faravelli, che racconta l'importanza del colore per la pittura e per l'immaginazione.
A seguire un concerto impaginato appositamente per gli ascoltatori di “Petruška”, con musiche di Claude Debussy: in apertura il "Prélude à l'aprés-midi d'un faune", diretto da Georges Prêtre; dunque  “La Mer”, proposta nell'interpretazione di Pascal Rophé; e in chiusura le “Images” per orchestra, dirette da Jeffrey Tate. Tutte le esecuzioni vedono protagonista l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

venerdì 22 giugno 2012

“Capriccio Italiano” chiude la stagione dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai




Si apre con Greeting Prelude, la rielaborazione di Igor Stravinskij della celebre melodia di Happy Birthday, l’ultimo concerto della stagione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, programmato lunedì 25 giugno alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino e trasmesso in diretta su Radio3. Un omaggio a tutti coloro che quel giorno sceglieranno di festeggiare il compleanno in musica, e che avranno la possibilità – riservata ai primi 20 fortunati - di ritirare due biglietti omaggio per il concerto, presentando un documento alla Biglietteria dell’Auditorium Rai.
Il programma del concerto, intitolato Capriccio italiano, è una scelta dal grande repertorio di musiche italiane e ispirate all’Italia: la Sinfonia dal Guglielmo Tell di Gioachino Rossini, il poema sinfonico Fontane di Roma di Ottorino Respighi, le ouverture Le Carnaval romain di Hector Berlioz e Eine Nacht in Venedig (Una notte a Venezia) di Johann Strauss figlio, l’Intermezzo dalla Manon Lescaut di Giacomo Puccini, il Capriccio italiano di Pëtr Il’ič Čajkovskij e, in chiusura, la celebre Danza delle ore dalla Gioconda di Amilcare Ponchielli.
Sul podio il Direttore principale dell’Orchestra Rai Juraj Valčuha (nella foto), che saluta il pubblico nell’ultimo concerto prima della pausa estiva, dando l’appuntamento al concerto inaugurale della prossima stagione, programmato l’11 e 12 ottobre prossimi, e dedicato a Wagner e Mahler.
I biglietti per il concerto Capriccio italiano, fuori abbonamento e in serata unica, sono proposti al prezzo di 15 euro e sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, anche un'ora prima del concerto.
Informazioni: 011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.

Un successo, la prima volta di "Poesia in Azione" a Roma


Si è svolta nei giorni scorsi la prima serata di "Poesia in Azione" dedicata al pubblico romano. Nella cornice del centro storico della Città Eterna, sotto le luci di Castel Sant’Angelo, in uno dei luoghi storici del jazz della capitale, Silvana Kuhtz e Silvia Manco hanno dato vita ad una performance di poesia, musica e momenti di interazione e coinvolgimento del pubblico in sala che ha affascinato ed emozionato.Fra profumi, sapori, suoni e suggestioni, sapientemente offerti ai presenti in un crescendo di sensazioni, la serata è trascorsa veloce e suggestiva. Alla fine il pubblico si è intrattenuto lungamente con le performer, in uno scambio di affetto ed impegni per proseguire ed ampliare questa esperienza anche a Roma, oltre che nella calda terra di Puglia dove il progetto di "Poesia in Azione" è nato e cresciuto grazie all’amorevole cura ed all’impegno di Silvana Kuhtz e dei tanti che sempre più appassionati e convinti hanno scelto Poesia in Azione come luogo della propria anima. Visto il successo riscontrato, Poesia in Azione conferma e rinnova il suo impegno con il pubblico di Roma, offrendo già per il 27 giugno prossimo una nuova occasione di incontro, "Clessidra", che si svolgerà presso lo Spazio dell'Anima, in via Carlo Denina 72 (zona Appia-Furio Camillo).
Infine, si invita tutti a mantenersi informati ed aggiornati sui prossimi eventi in programma, anche attraverso il sito web www.poesiainazione.it o attraverso la Community di Poesia in Azione su Facebook.
 

giovedì 21 giugno 2012

Caloroso successo al Petruzzelli per "Ballet for Life" di Bejart, già un classico della modernità



Un successo sincero e vibrante quello tributato l'altra sera dal pubblico della Fondazione Petruzzelli, ad uno spettacolo del calibro di "Ballett for Life" con le coreografie di Maurice Bejart che, a ragione, è ormai entrato nella Storia della Danza Contemporanea degli ultimi anni. Chi scrive non è un esperto di danza e si affida in questo caso, condividendola, alla bellissima recensione di Valentina Bonelli apparsa nel 2004 e che sa illustrare ed esplicare al meglio la straordinaria perfezione di questo spettacolo, complici i bravissimi danzatori del Bejart Ballet Lausanne diretti da Gil Roman. Eccola di seguito nella sua integrità:

"Da magnifico seduttore qual era, insuperabile nel restituire nella veste spettacolare più ammaliante ogni suggestione culturale, storica, etnica che accenda di volta in volta la sua onnivora curiosità, Maurice Béjart non poteva omettere di colpire al cuore, con un sontuoso balletto-rock, anche le giovanissime generazioni. L’ha fatto a suo modo, mescolando come sempre gli accade citazioni colte e motivi pop, musica alta e canzoni leggere, levigato neoclassicismo sulle punte e fremiti stilistici di odierna radice, costumi da prova minimalisti e abiti post-moderni griffati Versace. La duplice anima dello spettacolo si annuncia sin dal titolo: Le Presbytère n’a rien perdu de son charme, ni le jardin de son éclat, ermetico scioglilingua di musicale sonorità tratto da Le mystère de la chambre jaune, romanzo poliziesco di Gaston Leroux, il cantore popolare della belle époque francese. Bizzarra parola d’ordine di Rouletabille, il detective protagonista, la melodiosa frase fu un segreto diletto verbale per i surrealisti francesi, mentre per Béjart, che non rinuncia al piacere della citazione dotta, la scelta del titolo non ha legame alcuno con l’accezione dello spettacolo, ma è conchiusa nel fascino della sua bellezza poetica. E se la lieve dolcezza del titolo non sembra preludere allo show fragoroso e abbacinante che racchiude, dall’estetica pop e dalla facile immediatezza dello spettacolo si è spontaneamente originato un sottotitolo di asciutta contemporaneità: Ballet for life. Mentre ad accendere sin dall’inizio su Le Presbytère...! le luci dello show - seppur segnato dagli eleganti confini del balletto moderno - è la scelta musicale, concepita da Béjart come la colonna sonora di un musical, con canzoni di successo susseguentisi in crescendo. L’effetto è splendida-mente ottenuto con le più celebri hit del gruppo inglese dei Queen - It’s a beautiful day, Time, A kind of magic, Radio gaga, I want to break free, fino all’apoteosi finale di The show must go on - tra i quali si schiudono, all’improvviso e per brevi squarci intimi, le divine melodie mozartiane delConcerto 21 C o della Marcia Funebre.
E per la prima volta Béjart lancia i suoi ballerini semidei, le ragazze dalla bellezza luminosa e gli efebici ragazzi, su di un’impervia partitura rockeggiante, sulla quale la sua elegante scrittura neoclassica non solo non stride, ma si apre a nuovi, acrobatici virtuosismi. Per l’ensemble, così come per i solisti: l’uno a contrappuntare con ampio respiro il florilegio di assoli, pas de deux e pas de trois che costellano lo show, gli altri a brillare in folgoranti cammei di trascinante possenza. Perché con Le Presbytère...!Béjart ritrova anche quella grandiosità di tono che sembrava aver abbandonato per sempre dopo lo scioglimento del leggendario Ballet du XXème Siècle, la costituzione del più piccolo Béjart Ballet Lausanne e la sua ulteriore riduzione a una trentina di elementi. L’occasione è troppo importante perché il vecchio leone Béjart rinunci all’attitudine di gridare, alle più vaste platee, i suoi messaggi di universale ambizione, che lascino intravedere, in controluce, la ricca trama del suo personale vissuto. Ecco allora che con Le Presbytère...! il dolore intimo e privato per la perdita di Jorge Donn – ballerino e uomo amatissimo morto di Aids - si sublima in uno spettacolo di timbro magniloquente, ove le lugubri allusioni alla malattia e alla morte che sembrano ombreggiarlo vengono quasi spazzate via dai ballerini di Béjart. Merito, ancora una volta, di quell’ecumenismo della bellezza e della giovinezza che nel coreografo di Marsiglia, a dispetto di tutto, non ha mai vacillato, della forza e dell’ottimismo di quell’ideale enclave multirazziale che è stato il Ballet du XXème Siècle un tempo e che è oggi il Béjart Ballet Lausanne, ovvero le felici rappresentazioni in miniatura del reale mondo esterno. Ma questa volta il fiero esibizionismo di un coreografo star come Béjart si ferma davanti al pudore del proprio dolore, custodito nei tanti anni che lo separano ormai dalla morte dell’amato Jorge Donn con un silenzio duro e toccante, mentre il solo pronunciare quel nome basta a rompere in lui il riserbo della commozione. Parimenti, incapace di esporre sulla scena, per tutto il tempo del balletto a lui dedicato, l’idolo Jorge Donn, Béjart manda avanti al suo posto un uomo dello schermo: Freddie Mercury, il leader dei Queen. Morto come Donn di Aids, anch’egli quarantacinquenne, e ad un solo anno di distanza, oltre alle coincidenze che per Béjart hanno la valenza magica dei segni, Mercury uomo e artista non poteva non suscitarne l’interesse. Il cosmopolitismo stregato dall’Oriente di Béjart ha voluto trovare il fascino misterico della pop-star inglese nelle sue radici mediorentali: nato a Zanzibar e vissuto in India ma di origini iraniane, Farouk Bulsara – questo il suo vero nome - apparteneva a una famiglia della setta dei «parsis», i persiani adoratori di Zaratustra, che alla sua morte gli riservarono una cerimonia funebre officiata da sacerdoti zoroastriani. Ma come ha dichiarato lo stesso Béjart, ad affascinarlo della personalità di Mercury furono soprattutto la stessa grinta, la stessa voglia di vivere e di mettersi in mostra che anche Donn possedeva, tanto da fargli avvertire, sospesa tra i due, un’«affinità baudelairiana». Ma se Mercury appare riconoscibile in ogni quadro dello spettacolo dietro gli eccentrici travestimenti con la bandiera inglese, la tiara e lo scettro da regina, le parrucche femminili o il chiodo in pelle, la presenza inquieta di Donn si ravvisa invece aleggiante sull’intera trama coreografica, per leggersi con assoluta chiarezza negli assoli maschili a torso nudo che Béjart sembra aver pensato per lui. Mentre baluginano qua e là la sensualità accesa e trasgressiva, la bellezza da divinità greca sospesa tra apollineo e dionisiaco, una febbre di vita e una generosità nel donarsi che sembravano divorarlo anche sulla scena. Nei tanti balletti che Béjart creò per lui: La Nona SinfoniaRomeo e Giulietta,Messa per il tempo presente, o ai quali l’argentino arrivato come un dono nel cuore del Ballet du XXème Siècle diede nuovo fervore: La Sagra della Primavera, e ancor più Bolero, di cui fu il primo interprete maschile, fissato per sempre dal film di Leluch. Così i cimiteriali sudari, le barelle d’ospedale, i seducenti angeli della morte, una sposa in nero, le ambigue promiscuità, i convegni fugaci di Romeo e Giulietta nell’era dell’Aids e i tanti altri simboli sinistri del balletto, non possono nulla contro la fisicità iperrealistica dell’immagine di Jorge Donn, che invade infine la scena palpitando da uno schermo immenso. Con la maschera tragica e grottesca di Nijinskij, clown de dieu, memoria non casuale di un altro dio della danza strappato troppo presto alle scene, e anche allora dalla malattia. Raccolti intorno all’effigie di Donn in devoto silenzio, i giovani ballerini del Ballet Lausanne, che forse neppure l’hanno conosciuto, insieme ad un commosso eppur sempre ottimista Béjart, siglano infine con una giubilante passerella la spettacolare messa laica che hanno appena celebrato."

mercoledì 20 giugno 2012

Concerto per l' Emilia a Bologna allo stadio Dall' Ara


Lunedì 25 giugno allo Stadio Renato Dall'Ara di Bologna si terrà un megaconcerto per l' Emilia.
Tra gli altri, hanno già confermato la loro presenza, in rigoroso ordine alfabetico:
Samuele Bersani,
Paolo Belli,
Luca Carboni,
Cesare Cremonini,
Caterina Caselli,
Francesco Guccini,
Luciano Ligabue,
Laura Pausini,
Andrea Mingardi,
Nomadi,
Stadio,
Zucchero

Gli organizzatori hanno anche previsto una serie di pacchetti dedicati alle aziende.
L’Emilia ha un grande tessuto produttivo di imprese di piccole medie e grandi dimensioni, "Concerto per l’Emilia" costituisce per loro e per tutte le aziende italiane la possibilità di compiere un atto concreto di solidarietà per le persone colpite dal sisma ma anche per le realtà produttive danneggiate, partecipando al concerto con una donazione, con una fornitura di servizi, prodotti, acquisto di biglietti e qualsiasi altra forma di collaborazione. Joydis a titolo totalmente gratuito ha l’incarico di agevolare e coordinare le aziende che lo vorranno.
Per informazioni sui pacchetti aziende:
Joydis Via F. Dotti 14/A Bologna Tel 051 6142568
.
Il biglietto per accedere allo spettacolo costa 30 euro con scelta del settore al momento dell’acquisto: prato, distinti o curva.
I biglietti sono disponibili su:
Le ticket company Ticketone, Booking Show, Charta VivaTicket hanno rinunciato a percepire ogni tipo di aggio, in sintonia con la filosofia generale del concerto, per destinare il maggior numero di risorse alla beneficenza.
Se i biglietti fossero già esauriti potete comunque effettuare una donazione a favore della ricostruzione attraverso la raccolta attivata dalla Regione Emilia-Romagna.
I privati possono fare:
  • un versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna - Presidente della Giunta Regionale - Viale Aldo Moro, 52 - 40127 Bologna;
  • un bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza - Bologna, intestato a Regione Emilia-Romagna, IBAN coordinate bancarie internazionali: IT – 42 - I - 02008 - 02450 - 000003010203;
  • un versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182
    (per i versamenti dall'estero il codice BIC/SWIFT è UNCRITB1NU2).

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