sabato 16 giugno 2012

L'MDNA Tour sbarca a Roma

Frementi le torme di fans, ormai di tutte le età, condizioni economiche e sociali, data la diuturna notorietà e successo, quasi trentennale, della icona, della regina del pop, premevano affollando i cancelli dell' Olimpico di Roma per entrare e godersi non un concerto, ma un evento, mirabilmente allestito ed organizzato dalla The Base s.r.l., una consolidata voce in tema di engineering ed organizzazione di concerti ed eventi live in Roma, che è una autentica certezza per l'allestimento di importanti palcoscenici nella nostra amatissima capitale.Si diceva del fremere, che è sentimento che ha avvolto tutti i seguaci della Sig.na Ciccone ( che ci perdonerà lo snobismo di nomarla ancora così, con le sue coordinate anagrafiche civili, lei che è ormai una immaginetta sacra del nostro culto pop); un fremere ed una frenesia che si è fatta ansia, nella attesa che il rito si compisse.Una attesa, in verità, eccessiva, oltre un'ora, che è stata abbondantemente perdonata dai suoi "seguaci" con un concerto classico dei suoi, con le solite non vette e volute artistiche e vocali ( del resto, mai troppo richieste e dai suoi fans e dai critici musicali, giustamente e benevolmente più soffermantisi sul talento olistico on stage di Madonna), ma che solo lei sa trasformare in qualcosa da dire e ricordare.Dal fantastico pezzo di apertura è stato un crescendo in cui si è snocciolata la teoria di successi che tutti noi siamo ormai avezzi a sentire e riconoscere, anche solo dall' accenno.Un concerto che, in verità, non ha fatto poi tutto questo rumore, essendo preceduto da un tam tam di anticlericalismo, nel contenuto atteso, da sciorinare nella città che ospita la Santa Sede.Con un pizzico di amaro in bocca ci si è rituffati nella realtà nostra, strappati al sogno ed aggrappati al mito, che rinnoverà la sua liturgia a Milano il 14 ed a Firenze il 16.

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