mercoledì 7 maggio 2014

I Solisti Veneti chiudono in bellezza la 72esima stagione della Camerata Musicale Barese


 I Solisti Veneti, diretti da Claudio Scimone, sono l'orchestra da camera più popolare in Italia e all'estero. In cinquantacinque anni di attività hanno esportato la musica veneziana e veneta in tutto il mondo con oltre 6000 concerti in più di 81 Paesi e nei principali festival internazionali, a cui si aggiunge una vastissima produzione discografica di oltre 350 titoli per le più importanti case a distribuzione mondiale.

Basterebbe questo per capire che l'ultimo concerto di stagione n. 72 della Camerata Musicale Barese, sia stata una grande festa musicale. Quest'anno andranno addirittura in Nigeria. Nel vasto e variegato programma musicale proposto con leggerezza purissima nella serata di ieri, abbiamo ascoltato gli "Anniversari", con pagine di Vivaldi (i celebre primo concerto tratto da "La Stravaganza", nel 300° anniversario dell'opera) Richard Strauss (Il Sestetto dal "Capriccio"), la "Scena dei Campi Elisi" dall'Orfeo di Gluck (con la eccellente flautista Clementine Hoogendoorn) e Locatelli, splendidamente interpretato dal violinista-virtuoso Lucio Degani.

Nella seconda parte, ancora un Vivaldi strepitoso, con il concerto in la minore per violoncello e archi, interpretato da par suo dal violoncello di Giuseppe Barutti, che ha introdotto una serie di concerti solistici dalle Variazioni rossiniane della "Donna Del Lago", rilette benissimo, con plasticità e respiro rarissimi dal clarinettista lorenzo Guezzoni, ed ancora le variazioni sul "Carnevale di Venezia" per tromba e archi del brillante trombettista Roberto Rigo. L'entusiasmo è poi via, via cresciuto sempre di più, ed i Solisti Veneti hanno continuato generosamente a suonare pezzi su pezzi. Serata mirabile ed emozionante, in cui lo stesso Scimone non ha dimenticato di rimarcare l'importanza del teatro Petruzzelli in Italia e nel mondo: "La sua magica acustica c'è stata finalmente restituita!"

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