“Di quella giornata è rimasta la registrazione del comizio in piazza, che viene interrotto dallo scoppio della bomba con le voci del caos e della disperazione che ne seguirono: un documento unico che fissa l’attimo della strage in una dimensione sonora. Noi vorremmo che quell’interruzione, quella rottura di vite e di senso non fosse un fermo immagine del passato, ma si trasformasse in un atto di resurrezione”. Sono le parole del compositore Mauro Montalbetti, autore de “Il sogno di una cosa”, dedicata alla memoria della strage di piazza della Loggia di Brescia, di cui quest’anno ricorre il quarantennale, che Rai5 trasmette in prima visione tv giovedì 15 maggio alle 21.15. L’opera, andata in scena il 9 maggio al teatro Grande di Brescia che l’ha commissionata, vede protagonisti l’attore Marco Baliani, il soprano Alda Caiello e un gruppo di giovani attori della scuola d’arte drammatica del Piccolo di Milano; la musica è eseguita dall’ensemble “Sentieri selvaggi” diretto da Carlo Boccadoro; i testi e la regia sono curati da Marco Baliani.
“La musica guida e tesse questa ‘ricomposizione dell’infranto’ – prosegue l’autore Mauro Montalbetti - attraverso quadri scenici in cui si focalizzano tematiche e domande, senza costruire un racconto lineare, ma procedendo per scarti improvvisi, attraverso la rilettura di registri linguistici diversi. Troviamo il rock progressive, la musica d’avanguardia, il free jazz, con l’obiettivo di amplificare una drammaturgia creata da azioni sceniche di corpi danzanti, immagini proiettate su superfici cangianti, monologhi, melologhi, dialoghi, fatti di cronaca, notizie, stralci dei processi, testimonianze storiche, canto e canzoni. Questi linguaggi interagiscono con la partitura musicale in una tensione sempre proiettata sulla scena del presente, sulla necessità di essere ora qui, a dire”. La regia televisiva è curata da Daniela Vismara.
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