Una formazione tra due mondi che tra due mondi musicalmente si muove. È il Patagonien Quartett (nella foto), gruppo musicale formato nel 2011 a Vienna da quattro musicisti latino-americani che l’Agìmus (Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali) ospita sabato 29 aprile (ore 21), al Teatro Van Westerhout di Mola di Bari, in esclusiva nazionale, per la sezione primaverile delle Stagioni 2017 dirette da Piero Rotolo nella rete Orfeo Futuro (info 368.568412).
Il Patagonien Quartett reinterpreta la musica popolare sudamericana attraverso una chiave di lettura che affonda le radici nella tradizione classica europea. Dunque, una rivisitazione legata all’ambiente nel quale i quattro componenti si sono formati, come testimonia l’album del debutto ohne Grenzen, ohne Sorgen (Senza Confini, senza preoccupazioni), dal quale prende il titolo questo concerto, che l’Agìmus propone in esclusiva nazionale in collaborazione con la Tim Competition, il Trofeo internazionale di musica che ha visto il gruppo affermarsi nel 2016.
Questa ricerca ha portato Christian Kausel (violino), Daygoro Serón (violoncello), Franco Hernàndez (basso) e Alejandro Lopez (chitarra) a consolidare un vasto repertorio che spazia dalla musica latino-americana allo swing degli anni Venti, Trenta e Quaranta, al rock e al pop che va dagli anni Sessanta ai Novanta, con escursione nel repertorio dei Queen e degli Zeppelin. Tutta la musica eseguita dal Patagonien Quartett è scritta da Daygoro Seron e comprende arrangiamenti originali che conferiscono al quartetto un sound unico e caratteristico. Il Patagonien Quartett è già riuscito a conquistare un considerevole spazio all’interno della scena musicale austriaca. Un risultato straordinario è stato conseguito nel 2013 con la nomination della Fondazione Yehudi Menuhin nella categoria Live Music Now – Wien.
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