venerdì 19 ottobre 2012

Convincente successo per il pianista Filippo Balducci e il Quartetto d'archi Talos nel concerto inaugurale del Festival "Città di Corato"





Ha preso il via ieri sera, con un convincente successo, il Festival pianistico "Città di Corato". La location, come dicono gli inglesi, non era quella ideale per un concerto di musica classica ma la riapertura dello storico teatro comunale della ridente città posta alle pendici dell'Alta Murgia (non oltre dicembre, pare abbia assicurato il sindaco), colmerà l'imbarazzante lacuna di almeno qualche decennio nella geografia culturale di Corato.
Due preziosi concerti per pianoforte e orchestra, l'uno di Mozart (quello in la maggiore K.414) l'altro di Chopin (il Secondo, capolavoro di sublime, raffinata eleganza nella romanticissima tonalità di Fa minore) nelle riduzioni per pianoforte e quartetto d'archi (tanto di moda nella Vienna dell'Hausmusik), hanno offerto l'occasione per apprezzare le eccellenti qualità tecniche ed espressive del pianista Filippo Balducci, il suo tocco aristocratico e naturalissimo nel superare le intrinseche difficoltà di entrambi i concerti.
Non era agevole trovare i giusti equilibri sonori all'interno di una chiesa come Santa Maria Maggiore, dove l'eccessivo riverbero l'ha fatta spesso da padrone. E a pagarne le conseguenze, talvolta, è stato proprio il Talos, composto peraltro da solidi maestri del calibro di Pietro Catucci, Rita Iacobelli (Violini), Flavio Maddonni (viola) e Gaetano Simone (violoncello); in particolare, durante il concerto chopiniano, dove il Quartetto d'archi è risultato "schiacciato" dall'ottimo strumento suonato da Balducci, un apparentemente docile gran coda Yamaha giunto da Lecce, capace di sonorità potenti e talora sorprendenti nei momenti più salienti dell'esecuzione del capolavoro.
Il dato più importante da registrare nella serata di ieri rinviene comunque dall'incoraggiante presenza di pubblico (la chiesa era praticamente stipata di persone). E per un festival musicale che voglia ripartire, dopo anni di silenzio, è ciò che conta prima di tutto. Ripartire con entusiasmo e con coraggio.

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