martedì 10 marzo 2015

Arriva domani la Madama Butterfly di Puccini al Petruzzelli. Giovani e di talento i protagonisti.


Madama Butterfly di Puccini torna al Petruzzelli quattro anni dopo il bellissimo allestimento minimalista curato da Daniele Abbado. Durante le sei recite previste a partire da domani (11 marzo), di cui tre fuori abbonamento, si alternano due cast per i ruoli protagonisti. Alexia Voulgaridou e Yasko Sato (Cio-cio-san), Annunziata Vestri (Suzuki), Angelo Villari e Antonio Corlianò (Pinkerton), Mario Cassi (Sharpless), Francesco Castoro (Goro), marco Bussi (Yamadori), Mikhail Korobenikov (Zio Bonzo). l'Orchestra del Teatro Petruzzelli, diretta da Giuseppe Finzi. La regia di Fabio ceresa, con le scene di Tiziana Santi, i costumi di Tommaso Lagattolla e le luci di Fiammetta Baldiserri, lo spettacolo è frutto di una prestigiosa coproduzione del Petruzzelli con il Maggio Musicale Fiorentino. Ieri, intanto, si è tenuta la consueta conferenza stampa dello spettacolo nel foyer del teatro.

Protagonisti, oltre alla giornalista e addetto stampa della Fondazione Petruzzelli, Monica Sbisà, nel ruolo di moderatrice (svolto, va detto, con buona disinvoltura), il talentuoso regista Fabio Ceresa, ed il giovane direttore d'orchestra Giuseppe Finzi, molfettese doc, con una bellissima storia, un po' scaligera e e un po' americana alle spalle.
Insomma, due personaggi che ci regalano la quasi certezza di un bello, di più, bellissimo spettacolo. Di una Butterfly tutta da godere, fatta di raffinatezze essenziali, e di musica sublime, come solo Puccini, nel quadro di un melodramma europeo di fine secolo, sa regalare. Posto che non si può non amarlo, e non si può non amare la madama Butterfly, che porta in scena l'eroismo, o meglio, lo stoico martirio di una madre giapponese al cospetto di un uomo cinico e materialista, quel Pinkerton, ufficiale di Marina che la abbandona con un figlio pur suo, sposando una donna americana.
L'opera, si sa, è ricca di tinte forti, appassionanti, quasi cinematografiche, Grazie soprattutto alla musica geniale di Puccini. Il primo grande cesellatore del Novecento è stato indubitabilmente lui.
E l'opera immortale per eccellenza è la sua Buttefly, tratta da Belasco e intrisa di quelle emozioni così laceranti e struggenti, che tanto piacciono al pubblico di oggi, ma anche di domani, visto il successo calorosissimo che questo allestimento ha già registrato nella generale aperta alle scuole.
Biglietti al botteghino del teatro, infotel.080.9752810.

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