lunedì 30 marzo 2015

Il Sindaco Decaro interviene sulla spinosa vicenda dell'Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari.


Il sindaco della Città metropolitana di Bari, Antonio Decaro (nella foto), a seguito dell’incontro avuto lo scorso 23 marzo con il Ministro per la Funzione pubblica, Marianna Madia, ha inviato alla stessa, in data odierna, una lettera evidenziando la necessità di “un intervento normativo urgente” sulla complessa vicenda dell’Orchestra sinfonica dell’ex Provincia di Bari, ora nella competenza della Città Metropolitana. La compagine musicale è composta, attualmente, da 32 professori, dipendenti dell’Ente con contatto a tempo indeterminato regolato dalle norme dettate dal vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale delle fondazioni lirico sinfoniche. Il combinato disposto dei commi 44 e 85 della Legge 56/2014 (Legge Delrio), però, non prevede, tra le funzioni fondamentali attribuite alla Città Metropolitana, quelle dell’attività musicale e soprattutto sinfonica.
Di qui l’appello del sindaco al Ministro “per la salvaguardia funzionale e occupazionale dell’Istituzione in questione visto il rilevante numero di lavoratori coinvolti. L’orchestra – continua il sindaco nella lettera -, riconosciuta Ico nel 1972, è andata via via assumendo un’importanza sempre crescente nel panorama musicale nazionale ed europeo, grazie anche alle prestigiose collaborazioni con grandi solisti e direttori d’orchestra conseguendo lusinghieri apprezzamenti da parte della critica specializzata. Attualmente – prosegue - prevede un impegno finanziario complessivo di 2 milioni e 500 mila euro al netto dei contributi del Miur e della Regione Puglia, di cui 1 milione e 400 mila per costo delle retribuzioni degli orchestrali e 1 milione e 100 mila derivanti dai cachet degli artisti ospiti e dai costi degli allestimenti. Cifre insostenibili in virtù dei progressivi tagli previsti per le Città metropolitane”.  Alla luce di ciò, il Sindaco Decaro ha rinnovato al Ministro la richiesta “di valutare, anche d’intesa con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, una soluzione normativa idonea alla salvaguardia funzionale e occupazionale dell’Istituzione, prevedendo un’azione integrata e coordinata fra Città Metropolitana di Bari, Regione, Istituzioni statali e Fondazioni lirico sinfoniche”.

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