martedì 17 marzo 2015
Incoraggiante la PRIMA del "Festival Traetta" a Bitonto. Vito Clemente brillante protagonista della serata inaugurale.
L'altra sera siamo stati testimoni di un evento assai significativo. L'esecuzione di due Stabat Mater, l'uno del settecentesco compositore Tommaso Traetta, genius loci bitontino, l'altro del cronologicamente più vicino (parliamo degli inizi del Novecento), Pasquale La Rotella, anch'egli nativo de luogo, nell'ambito dell'11° Traetta Festival. Una serata fresca e un po' umida, in cui siamo stati accolti nella stupenda Cattedrale di Bitonto, dall'acustica invidiabile e dagli spazi romanici suggestivi e fascinosi. Bitonto è, va detto, una delle più belle cittadine del Barese. Il suo centro storico è un fiore all'occhiello turistico d prima grandezza. E questo il direttore artistico, Vito Clemente, lo sa benissimo. tanto che negli ultimi anni ha attirato gli appetiti interessati e curiosi, di un'intera nazione, il Giappone. Sono nati concorsi, recital vocali, opere liriche suffragate dal solo pianoforte (lo scorso anno una emozionante Bohème, costata pochissimo!) tutti collaborazione italo-giapponese; ed ora, tocca ad un festival, che seppure non abbia tutti i crismi dei festival internazionali, è comunque un "Signor Festival" ed andrà persino in Giappone prossimamente.
E non è poco. Va detto, infatti, che lo si è anche ben capito, proprio dalla lettura inaugurale dei due Stabat Mater, di domenica scorsa. Affidata all'Ensemble Traetta di freschissima costituzione (riunisce il meglio dei Conservatori pugliesi) e da un imponente Coro diretto da tre valide guide come Sergio Lella (per Harmonia), e due eccellenti Cori molfettesi (Harmonia Mundi e Luigi Capotorti), condotti invece, con efficace mestiere, da Nicola Petruzzella. Ed è stato proprio il corposo Coro, l' autentica sorpresa della serata, voci ben modellate, intonate e godibilissime nel loro ampio spettro dinamico, oltre i davvero eccellenti contributi di Daniela Degennaro (timbro gradevole e squillante), Antonella Colaianni, già una "veterana operistica" nonostante la sua ancor giovane età, di Gianni Leccese, sicuro nel suo accattivante smalto tenorile, e del basso Alessandro Arena, più che dignitoso nel suo ruolo; Ottima naturalmente anche la guida equilibrata, concentrata e musicalissima di Vito Clemente (nella foto), che ha diretto in primis, una brillante ouverture dall'Oratorio Rex Salomon di Traetta, poi lo Stabat di Traetta, ed infine quello di La Rotella, preceduto dalla meravigliosa Preghiera alla Vergine, sempre di La Rotella. Esecuzioni da manuale. Buon pubblico, più numeroso di quello che ci si aspettasse (ed è una ottima notizia!). Successo calorosissimo e meritato.
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