Giuro, davvero...non avrei mai creduto - e nemmeno pensato- di poter parlare, in un così dotto- e non così detto- contesto non di un gruppo, non di un cantante, non di un album ennemmeno di una singola canzone di successo-o meteora che dir si voglia- ma di una autentica scemenza.
Chi è- o è stato- un attento lettore di queste pagine sa che ho parlato, circa un mesetto fa, dei successi della estate, ma, così facendo, già annacquando il pregiato vin di cantina dell'oste Romanelli, vi assicuro che non avevo ancora in animo di commettere il presente misfatto.
Il fondo che pareva già così raschiato mi stava bussando offeso chiedendomi di scavare ancora.
Qualcuno fu, settimane fa, a farmi presente, un pomeriggio, della esistenza del "pulcino Pio", sottolineando il fatto che sta "cosa" stesse spaccando...
In verità vi dico che una mezza volta mi è bastata....non sembra, invece, altrettanto nel mondo virtuale dei social...ti si para innanzi, infatti, un muro di pulcini e, quando ho visto che un autentico mito della mia primissima infanzia - e lo dico con tutta la mia ironia bulgara, anche se si tratta di plagio elettronico- che risponde al nome di Albano Carrisi, grande professionista e cantante esemplare, ha perduto la sua virginal purezza nell'intonare le gesta impraticabili del pulcino Pio e di tutta la sua "allegra vecchia fattoria"canterina, ho sbottato gridando:" il pulcino Pio merita il suo giusto spazio!".
Sta solo a voi, eventualmente, cogliere il senso di questa presunta ironia piangendo, con me, della perduta melodia italica.
Se qualcuno tra voi assolderà qualche sicario ex sovietico allo spasso per aspettarmi, fuor di casa, e darmi una meritata lezione, sappia che non sarà, da me, completamente biasimato.
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