mercoledì 3 settembre 2014

Addio Giorgio Cavaglieri, amico di tante avventure musicali!


Nei giorni scorsi mi aveva scritto Emanuele Arciuli dall'Arkansas pregandomi di interessarmi, ma con estrema discrezione. "Giorgio sta malissimo. Vedi se puoi interessarti alla cosa." Ieri Giorgio Cavaglieri, il "registratore vivente", collezionista straordinario di dischi e cd, se ne andato per sempre. Una malattia incurabile l'ha stroncato a 64 anni come un delicato fuscello in soli 6 mesi. In punta di piedi, come tanti grandi veri, ci ha lasciato. Quest'anno abbiamo già patito tante dipartite illustri e dolorosissime nel mondo della Musica, e la sua non è certo da meno. Il mio cuore personalmente piange la perdita di un grande amico; un uomo di rara sensibilità, combattivo come pochi, e dal cuore immenso.
Nato e vissuto a Genova, sino all'età di 16 anni, Cavaglieri ha abitato a Taranto sino al 1990, per poi trasferirsi definitivamente a Bari. Con lui ho affrontato molti viaggi musicali. Bastava chiamarlo e lui era sempre pronto a portarti dovunque. Ci siamo divertiti un mondo nella sua macchina; parlavamo continuamente di Musica ed in particolare del suo amato Rossini, di cui scoprì la sinfonia del "Guglielmo Tell", attraverso una radio a transistor che il papà gli aveva regalato in gioventù. Ha lavorato come tecnico radarista da sottufficiale della Marina Militare, come vigile urbano a Leporano, ed infine come analista all'Italsider fino al 2002. Poi, solo Musica, tanta Musica! Era diventato negli anni uno dei massimi collezionisti di registrazioni dal vivo in Puglia. Il suo archivio è immenso. Si spera che qualcuno ne prenda possesso e lo curi come un prezioso giardino. Si suggerisce che se ne prenda carico la Regione Puglia, attraverso la sua Mediateca Regionale. Sarebbe bellissimo, oltre che un gesto di rara nobiltà, se lo facesse in prima persona L'assessore alla Cultura Silvia Godelli.
Era un desiderio grandissimo di Giorgio quello di lasciare una traccia musicale in questo mondo, lui che la musica non l'aveva mai studiata, ma l'amava in modo "quasi straziante", ha ricordato ieri su Facebook il pianista Arciuli. Rendiamo merito a chi ha dato tanto alla Musica e ad intere generazioni di musicisti. Grazie Giorgio, ti ricorderemo così, con il tuo baffetto sornione e la cuffia in testa, davanti ai microfoni.
In prima fila, naturalmente...

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