Dal 5 al 9 settembre si è tenuto il 4° Festival pianistico Città di Corato. I temporali del weekend e
le temperature non proprio estive dei giorni seguenti, oltre alla sovrapposizione
in alcuni giorni di altri eventi nelle piazze limitrofe, hanno determinato la
scelta di tenere tutti i concerti nella “Sala Verde” del Municipio, sempre
affollatissima.
“Il
successo della manifestazione è innegabile” – dice il M° Filippo Balducci (nella foto), direttore
artistico della Festival. “Sono commosso dal calore del pubblico, ormai un
folto gruppo di affezionati, che continua a complimentarsi con me mentre il
merito è tutto dei musicisti che si sono esibiti. Quest’anno poi la rassegna ha
goduto del patrocinio e del contributo di Comune e Provincia, si è avvalso
della collaborazione del Rotary club e della FIDAPA e si è arricchito di nuovi
sostenitori fra gli imprenditori, anche in ambito nazionale”.
Nella serata inaugurale Rodolfo Alessandrini e Sara Bartolucci –
in arte Duo pianistico di Firenze – si sono prodotti in una serie di personali
trascrizioni per pianoforte a quattro mani delle più belle colonne sonore di Piazzolla,
Morricone, Addinsell, Williams, Vangelis, Gershwin. Le abbiamo trovate
veramente inusuali, raffinate nella scelta dei colori ed estremamente
virtuosistiche, tali da mettere in piena luce le doti pianistiche e
l’affiatamento dei due coniugi fiorentini. Particolarmente interessante la loro
versione della Rapsody in Blue di
Gershwin elaborata a partire da registrazioni su rulli di pianola dello stesso
compositore e incisioni di Paul Whiteman. Durante il concerto sono state
proiettate diapositive e sequenze dei film per i quali le musiche sono state
scritte, da “Nuovo Cinema Paradiso” a “Schindler’s List”, da “La meglio
gioventù” ai “Predatori dell’arca perduta”, con un effetto straordinariamente
coinvolgente sul pubblico presente. Il Duo ha concesso due bis.
Sabato 6 si
sono esibiti da solisti due pianisti diciottenni che hanno dimostrato di aver
poco da invidiare a professionisti con decenni di carriera: Giuseppe Campobasso
e Giorgio Trione Bartoli, già vincitori di concorsi pianistici nazionali e internazionali. Promuovere i
giovani talenti pugliesi mettendoli in cartellone al fianco di professionisti
di fama internazionale è infatti uno degli obiettivi del Festival pianistico
Città di Corato. Il programma della serata prevedeva capolavori del repertorio
pianistico: pagine di intensa poesia e di sfolgorante virtuosismo, da Bach a
Beethoven, da Chopin a Schumann, da Liszt a Balakirev. I due pianisti,
sorprendenti per fuoco, slancio e brillantezza in brani quali la Toccata di Schumann (Campobasso) e Islamey di Balakirev (Trione Bartoli)
hanno dimostrato anche maturità e profondità di contenuti: Campobasso
soprattutto nell’intimo Adagio della
Sonata di Beethoven op. 2 n. 3 e nella Leggerezza di Liszt e Trione Bartoli nei
sensibilissimi e raffinati Quattro
improvvisi di Chopin. Pubblico entusiasta, assetato di bis nonostante la
lunghezza del programma e, a tratti, visibilmente commosso. Il concerto di
domenica 7, inserito
nel programma per il decentramento culturale “Costa dei Trulli 2014 – On tour”
della Provincia di Bar, è stato tenuto da una brillante formazione cameristica,
espressione della tradizione e al tempo stesso del futuro della “scuola
musicale pugliese” nel mondo: l’Ensemble “l’Araba Fenice”, fondato negli anni 90 da Pierluigi Camicia e Francesco Girardi e
arricchitosi oggi della bellissima voce del soprano Angelica Girardi. Il trio ha
eseguito musiche di Saint-Saens, Dell’Acqua, Arditi, Debussy, Génin Delibes,
Strauss e Piazzolla alternando brani per trio a quelli per pianoforte solo,
flauto e pianoforte, soprano e pianoforte. I tre musicisti hanno affascinato il
pubblico con sonorità raffinate, fondendo perfettamente gli strumenti e la voce.
Particolarmente bello il gioco di imitazioni e “virtuosismi vocali” tra il
soprano leggero e il flauto. L’8 settembre il
Festival ha ospitato per la seconda volta un vincitore assoluto del Concorso
Internazionale “Euterpe”: è stata la volta del cinese Qi Huan. Il pianista,
giovanissimo direttore del Dipartimento di Pianoforte e Ricerca dell’Università
Tongji di Shangai, ha accostato in maniera geniale Rachmaninov e Porokofiev a
Bach e Mozart con lucida appropriatezza stilistica. Capace di passare dalle
sonorità più eteree a quelle più potenti, ha impressionato il pubblico con
forti contrasti emotivi e un virtuosismo pressoché impeccabile. Particolarmente
suggestivi i Quattro Pezzi op. 4 di
Prokofiev con la famosa “Suggestion
diabolic” e la Seconda Sonata di
Rachmaninov eseguita nella sua prima versione. Acclamato dal pubblico ha
bissato con due Mazurke di Chopin. Il M° Francesco De Santis, direttore artistico del Concorso
Euterpe, ha manifestato apprezzamento per l’iniziativa di Filippo Balducci e
l’intento di voler continuare la preziosa collaborazione fra Concorso e
Festival. “Romantic & Jazzy” è il titolo del recital
che la pianista salentina Valeria Vetruccio ha dedicato nella serata conclusiva
a Chopin e Gershwin. Nell’opinione comune il primo è uno dei principali
esponenti della corrente Romantica del primo ‘800, il secondo compositore di
canzoni, padre del jazz e del Musical americano. Ma quello che Valeria
Vetruccio vuole dimostrare con questo bellissimo programma è proprio che il
confine tra la cosiddetta musica colta, il jazz e la musica di consumo che
lascia il segno è molto labile se non proprio inesistente. I due compositori,
divisi da più di mezzo secolo, sono accomunati oltre che dalla prematura
scomparsa all’età di trentanove anni, da un grande amore per la melodia (che li
rende inconfondibili) e da un uso sensuale e coloristico dell’armonia. Valeria
Vetruccio ha eseguito con passione il celebre Andante spianato e Polacca brillante op. 22, la Barcarola op. 60 e il
Secondo Scherzo di Chopin, ma ha
dato il meglio di sé nelle sue bellissime trascrizioni e rielaborazioni,
virtuosistiche e raffinate, di celebri canzoni di Gershwin quali Summertime, The man I love, Fascinatin’
rhythm, Someone to wathc over me, I got rhithm ecc. Grande successo di
pubblico e bis con un’altra trascrizione personale, quella di Libertango di Piazzolla. Bilancio più che
positivo quindi per i Festival pianistico Città di Corato, che l’Associazione
Musicale “Fausto Zadra” porta avanti ormai da anni con ardore ed entusiasmo.
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