venerdì 26 settembre 2014

Stasera i "flauti magici" suonano a Molfetta al Festival Internazionale "Anima Mea"


Si può dire che lo scomparso Gustav Leonhardt (nella foto) sia stato il «padrino» dell’Ensemble Estro Cromatico, prossimo ospite - con il concerto «I flauti magici» - del festival internazionale «Anima Mea», venerdì 26 settembre, alle ore 20.30, nell’Auditorium Diocesano di Molfetta (ingresso libero). Dal maestro olandese, uno dei mostri sacri della musica antica, erano, infatti, presiedute le giurie dei prestigiosi Concorsi di Rovereto e Magdeburgo, dove la formazione a organico variabile fondata e diretta dal flautista Marco Scorticati venne premiata solo pochi mesi dopo essere entrata in attività. 
Quattordici anni fa Leonhardt aveva intuito le grandi potenzialità dell’Estro Cromatico, oggi considerato uno dei maggiori ensemble di musica antica in Europa e regolarmente ospite delle più autorevoli rassegne musicali e sale da concerto, da Milano Classica alleKonzerthaus di Vienna e Berlino.Il festival pugliese, diretto da Gioacchino De Padova e organizzato da Orfeo Futurocon il sostegno di Regione Puglia, Provincia di Bari, Comuni coinvolti e Puglia Sounds,inserisce il concerto dell’ensemble milanese in un progetto artistico rigoroso nella riproposizione del repertorio e dei mondi musicali del passato
E nel programma dell’appuntamento di Molfetta, l’Estro Cromatico  annovera anche il Concerto in re minore per due flauti e basso continuo di George Friedrich Händel, autore recentemente affrontato in un raffinato cd monografico per l’etichetta Stradivarius dal titolo «Son d’Amore» in cui, in un inedito confronto con trascrizioni strumentali di arie operistiche e concerti grossi del compositore tedesco, vengono proposte le sonate per flauto dolce dello stesso musicista. Già, perché questo strumento, per il quale hanno scritto tutti i grandi, da Bach a Vivaldi, rappresenta un po’ uno dei perni intorno al quale ruota l’interesse interpretativo della formazione, il cui organico varia da tre a diciotto strumentisti, tutti perfezionatisi con imaggiori esponenti del concertismo europeo, da Giovanni Antonini a Pedro Memelsdorff, da Enrico Onofri ad Andrea Marcon, e tutti impegnati con alcuni dei maggiori gruppi e solisti, italiani e stranieri, dall’Accademia Bizantina a John Elliot Gardiner, da Le Concert des Nations a Jordi Savall.
Per «Anima Mea» l’Ensemble Estro Cromatico sarà composto da Marco Scorticati(flauto dolce e direzione), Gregorio Carraro (flauto dolce), Michela Gardini (violoncello) eFlora Papadopoulos (arpa tripla) e proporrà, oltre al Concerto di Händel, due pagine diArcangelo Corelli, il Concerto op. 6 n. 8 (nella trascrizione di Schickhardt) e la Sonata Op. V n. 4 per flauto e basso continuo, la Sonata l’Annunciazione di Heinrich Ignaz (nella trascrizione per arpa sola della stessa Papadopoulos) e, infine, la Premiére Suite Op. 4 per due flauti di Jacques-Martin Hotteterre «le Romain».
Il concerto sarà preceduto, alle 19.30, da una visita guidata (con prenotazione obbligatoria all’indirizzo info@museodiocesanomolfetta.it) a cura di FeArt ai dipinti inediti diCorrado Giaquinto della Collezione Piepoli-Spadavecchia, in mostra al Museo Diocesano di Molfetta.

Tutti i dettagli del festival su: www.orfeofuturo.it/animamea

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