"Il progetto "1 euro per la Sardegna" nasce dalla sensibilità del Maestro Emanuele Arciuli (nella foto) che a qualche minuto da una prova di un concerto tenuto a Macerata, ed ormai sul palcoscenico, mi telefonava per sapere se in Conservatorio a Bari avessimo in atto un progetto di solidarietà per la Sardegna.
Era il mese di novembre del 2013 ed il mio amico e collega mi sollecitava ad organizzare manifestazioni che consentissero al Conservatorio "N.Piccinni" di Bari di raccogliere fondi per le famiglie dei dispersi e per le scuole che avessero subito danni.
Non è stato difficile pensare di coinvolgere le classi di tutti gli strumenti e organizzare eventi che avrebbero consentito la raccolta dei fondi e nello stesso tempo avrebbero dato al Conservatorio la possibilità di "incontrare" il territorio e far conoscere la nostra realtà.
Il progetto proponeva un viaggio musicale itinerante per la città di Bari che avrebbe raggiunto scuole, auditorium, ospedali, sindacati, tribunali, librerie, biblioteche, facoltà universitarie e redazioni giornalistiche, al fine di raccogliere fondi da destinare alla popolazione, secondo le indicazioni delle autorità locali.
Sul sito del Conservatorio di Bari, come in realtà è ancora visibile, sarebbe stato pubblicato il resoconto del denaro raccolto eogni operazione del progetto resa tracciabile su: http://www.conservatoriopiccinni.it
Redatto regolarmente il progetto ed autorizzato in Consiglio Accademico, verbale n.2 dell'11 dicembre del 2013, il Direttore Gianpaolo Schiavo dichiarava:" Non si può che essere convinti e disponibili al sostegno a tali manifestazioni di solidarietà, al di là di un passaggio formale in C.A.", e chiedeva di esprimere un parere favorevole in merito. Il Consiglio Accademico esprimeva all'unanimità parere favorevole al Progetto Sardegna.
Il progetto prevedeva quindi un'organizzazione interna al Conservatorio per il coinvolgimento delle classi di strumento ed una ricerca esterna sul territorio di luoghi che aderissero all'iniziativa. Molte sono state le classi che si sono proposte autonomamente per paqrtecipare organizzandosi in formazione dal duo all'ensemble e tanta solidarietà da parte dei colleghi non poteva che confermare la generosità che accomuna nel nostro ambiente studenti e professori. U solo rammarico, la scarsa presenza di pianoforti nell scuole ha penalizzato l'intervento degli studenti pinisti ai quali va riconosciuto il merito di aver risposto con generosità alla richiesta, ma di essere rimasti solo in vana attesa.
Da parte della coordinatrice è doveroso un grazie a tutti quelli che hanno crduto in questo progetto, a quanti hanno partecipato e aderito all'iniziativa e l'augurio affinchè un progetto così,
possa proseguire in virtù della sua valenza didattica e della diffusione sul territorio dell'attività interna alla nostra Istituzione.
Sarà cura adesso degli uffici amministrativi del Conservatorio e della predetta Scuola effettuare le necessarie operazioni contabili di trasferimento della somma raccolta, previa delibera da parte del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio di Musica di Bari."
Maria Cristina Caldarola
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