Mercoledì 11 giugno alle 21.00 al Teatro Petruzzelli è in
programma un nuovo appuntamento della Stagione Sinfonica 2014: il concerto “Downtown stories one”. Dirigerà
l’Orchestra del Teatro il maestro Jonathan
Stockhammer, al pianoforte un solista d’eccezione: Emanuele Arciuli (nella foto).
In programma: Triple quartet, version for string
orchestra e City life, for ensemble di
Steve Reich e il Concerto n. 4 in sol maggiore, op. 58 per pianoforte e orchestra di Ludvig
van Beethoven.
Biglietti in vendita al
botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it.
Informazioni: 080.975.28.10.
Jonathan Stockhammer, direttore
Nato
a Los Angeles, Jonathan Stockhammer si è presto affermato nel panorama
internazionale della lirica, della musica classica e contemporanea. Ha studiato
cinese e scienze politiche per poi dedicarsi, nella sua città natale, alla
composizione ed alla direzione d’orchestra. Al percorso didattico ha affiancato
gli impegni artistici con la Los Angeles Philharmonic.
Successivamente
si è trasferito in Germania dove ha collaborato con noti gruppi europei tra cui
l’Ensemble Modern e l’Ensemble Resonanz.
Ha
lavorato con numerose e celebri formazioni tra cui Oslo Philharmonic, NDR
Symphony Orchestra Hamburg, Czech Philharmonic Orchestra, Sydney Symphony
Orchestra. Si è esibito al Salzburg Festival e al Wien Modern.
Oltre
a dirigere capolavori romantici ed opere contemporanee, dedica la sua attività
alle nuove sonorità al confine tra musica classica, rock, pop e hip- hop.
Il
suo cd Greggery Peccary & Other Persuasions con l’Ensemble Modern (RCA,
2003), con musiche di Frank Zappa, ha vinto un Echo Klassik Award. Ha
registrato una nuova colonna sonora per il film del 1925 di Sergej
Ejzenštejn The Battleship Potemkin,
composta ed eseguita con i Pet Shop Boys.
La
registrazione dal vivo di The New Crystal
Silence, realizzato con Chick Corea, Gary Burton e la Sydney Symphony
Orchestra ha vinto il premio Grammy nel 2009.
Particolare
successo ha riscosso la sua collaborazione con l’artista e poeta Saul Williams
in Said the Shotgun to the Head, con
musica composta da Thomas Kessler.
Ha
diretto la WDR e la SWR Symphony Orchestras e la Oslo Philarmonic.
Nell’agosto
2013 ha diretto l’Ensemble ascolta al Lucerne Festival.
A
settembre, ha avviato una collaborazione con il Collegium Novum Zürich. In
qualità di “conductor in residence” dirigerà l’ensemble in Svizzera, a New
York, a Porto ed a Madrid.
Tra
i suoi impegni la conduzione delle orchestre: National de France, del Teatro
Comunale di Bologna, Sinfonica di Basilea, Munich Symphony, Philharmonique du
Luxembourg, National de Lyon e la German Radio Philharmonic Saarbrücken
Kaiserslautern.
Emanuele
Arciuli, pianoforte
Emanuele
Arciuli suona regolarmente per alcune delle istituzioni musicali di maggior
prestigio (Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Sinfonica
Nazionale della RAI, Biennale di Venezia, Berliner Festwochen, Miller Theater
di New York, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Teatro di San Carlo di
Napoli, Milano Musica, Unione Musicale).
Il
suo repertorio spazia da Bach alla musica d’oggi, di cui, con speciale
riferimento agli Stati Uniti, è considerato uno degli interpreti più
convincenti. Numerose le opere a lui dedicate e da lui eseguite in prima
assoluta. Ha suscitato grande interesse il ciclo delle Round Midnight
Variations, espressamente scritte per lui nel 2001 da sedici fra i maggiori
autori statunitensi, tra cui Crumb, Babbitt, Rzewski, Daugherty, Bolcom. Ha
inciso numerosi cd per Innova Records, Chandos, Bridge, Vai e Stradivarius.
L’album dedicato a George Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination
per i Grammy Awards mentre un cd Stradivarius, contenente musiche di Adams e
Rzewski, è stato votato dalla critica come miglior disco italiano del 2006. Ha
pubblicato per Edt Musica per pianoforte negli Stati Uniti, una
storia della letteratura pianistica americana dalle origini ai giorni nostri.
È
titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Bari e dal
1998 è frequentemente professore ospite al College Conservatory of Music di
Cincinnati e in altre università americane. Nel 2011 gli è stato conferito il
Premio Abbiati come miglior solista.
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