martedì 3 giugno 2014

Strockhammer e Arciuli inseme per il Quarto Concerto di Beethoven l'11 giugno prossimo al Petruzzelli


Mercoledì 11 giugno alle 21.00 al Teatro Petruzzelli è in programma un nuovo appuntamento della Stagione Sinfonica 2014: il concerto “Downtown stories one”Dirigerà l’Orchestra del Teatro il maestro Jonathan Stockhammer, al pianoforte un solista d’eccezione: Emanuele Arciuli (nella foto). 
In programma: Triple quartet, version for string orchestra e City life, for ensemble di Steve Reich e il Concerto n. 4 in sol maggiore, op. 58 per pianoforte e orchestra di Ludvig van Beethoven. 
Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it.
Informazioni: 080.975.28.10.


Jonathan Stockhammer, direttore

Nato a Los Angeles, Jonathan Stockhammer si è presto affermato nel panorama internazionale della lirica, della musica classica e contemporanea. Ha studiato cinese e scienze politiche per poi dedicarsi, nella sua città natale, alla composizione ed alla direzione d’orchestra. Al percorso didattico ha affiancato gli impegni artistici con la Los Angeles Philharmonic.
Successivamente si è trasferito in Germania dove ha collaborato con noti gruppi europei tra cui l’Ensemble Modern e l’Ensemble Resonanz.
Ha lavorato con numerose e celebri formazioni tra cui Oslo Philharmonic, NDR Symphony Orchestra Hamburg, Czech Philharmonic Orchestra, Sydney Symphony Orchestra. Si è esibito al Salzburg Festival e al Wien Modern.
Oltre a dirigere capolavori romantici ed opere contemporanee, dedica la sua attività alle nuove sonorità al confine tra musica classica, rock, pop e hip- hop.
Il suo cd Greggery Peccary & Other Persuasions con l’Ensemble Modern (RCA, 2003), con musiche di Frank Zappa, ha vinto un Echo Klassik Award. Ha registrato una nuova colonna sonora per il film del 1925 di Sergej Ejzenštejn The Battleship Potemkin, composta ed eseguita con i Pet Shop Boys.
La registrazione dal vivo di The New Crystal Silence, realizzato con Chick Corea, Gary Burton e la Sydney Symphony Orchestra ha vinto il premio Grammy nel 2009.
Particolare successo ha riscosso la sua collaborazione con l’artista e poeta Saul Williams in Said the Shotgun to the Head, con musica composta da Thomas Kessler.
Ha diretto la WDR e la SWR Symphony Orchestras e la Oslo Philarmonic.

Nell’agosto 2013 ha diretto l’Ensemble ascolta al Lucerne Festival.
A settembre, ha avviato una collaborazione con il Collegium Novum Zürich. In qualità di “conductor in residence” dirigerà l’ensemble in Svizzera, a New York, a Porto ed a Madrid.
Tra i suoi impegni la conduzione delle orchestre: National de France, del Teatro Comunale di Bologna, Sinfonica di Basilea, Munich Symphony, Philharmonique du Luxembourg, National de Lyon e la German Radio Philharmonic Saarbrücken Kaiserslautern.

Emanuele Arciuli, pianoforte

Emanuele Arciuli suona regolarmente per alcune delle istituzioni musicali di maggior prestigio (Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Biennale di Venezia, Berliner Festwochen, Miller Theater di New York, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Teatro di San Carlo di Napoli, Milano Musica, Unione Musicale).
Il suo repertorio spazia da Bach alla musica d’oggi, di cui, con speciale riferimento agli Stati Uniti, è considerato uno degli interpreti più convincenti. Numerose le opere a lui dedicate e da lui eseguite in prima assoluta. Ha suscitato grande interesse il ciclo delle Round Midnight Variations, espressamente scritte per lui nel 2001 da sedici fra i maggiori autori statunitensi, tra cui Crumb, Babbitt, Rzewski, Daugherty, Bolcom. Ha inciso numerosi cd per Innova Records, Chandos, Bridge, Vai e Stradivarius. L’album dedicato a George Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards mentre un cd Stradivarius, contenente musiche di Adams e Rzewski, è stato votato dalla critica come miglior disco italiano del 2006. Ha pubblicato per Edt Musica per pianoforte negli Stati Uniti, una storia della letteratura pianistica americana dalle origini ai giorni nostri.

È titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Bari e dal 1998 è frequentemente professore ospite al College Conservatory of Music di Cincinnati e in altre università americane. Nel 2011 gli è stato conferito il Premio Abbiati come miglior solista.  

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