sabato 28 novembre 2015

Chiude in bellezza la stagione sinfonica del Petruzzelli.


Un lungo percorso, quasi un Viaggio, nella Musica dal Novecento fino ad oggi. Ecco in sintesi il programma di ieri sera dell'ultimo concerto di quest'anno al Petruzzelli dell'Orchestra del teatro, diretto da Giampaolo Pretto (nella foto), anche con la partecipazione del bravissimo clarinettista Alessandro Carbonare, che si è esibito in concerto per clarinetto, arpa, pianoforte e orchestra d'archi di Aaron Copland, pagina mirabile e ricca di contenuti espressivi e vagamente jazzistici, proposta con grande classe dal clarinettista dell'Accademia di Santa Cecilia. Il concerto era cominciato con Le Tombeau de Couperin di Maurice Ravel, pagina raffinatissima del Ravel pianista, orchestrata da lui stesso con gusto neoclassico, e dove Pretto è parso subito all'altezza di quell'eccellente direttore che è diventato oggi. regalando all'Orchestra del Petruzzelli, una capacità introspettiva di eleganza assoluta.
Poi, ad aprire la seconda parte, un brano di Musica d'oggi, Sciliar per orchestra, autore Giorgio Battistelli (1953). Un pezzo di apparente musica elettronica, trasfigurato per grande organico orchestrale, dove a momenti tellurici, se ne alternano altri di musica quasi "stellare" alla Gustav Holst (quello di Planets, per intenderci), per esempio. Piacevoli timbri ad arricchire indubbiamente una tavolozza sonora di spettacolare bellezza. A seguire, inoltre, la suite sinfonica Pulcinella di Stravinsky, esempio neoclassico anch'esso, di oggettiva razionalità che si permea di uno stile tutto pergolesiano, intriso nello stile tipico del Russo, dove è evidente la sua capacità straordinaria del ritmo spesso incessante ed accentuato  da calde danze partenopee. Una pagina di rara bellezza dunque, che viene anche eseguita e completata da voci in modo più efficace, drammaturgico ed organico; qui le voci sono invece sostituite dagli strumenti (violino, violoncello e viola), nelle parti vocali. Lettura pulita e disinvolta dell'Orchestra, diretta da Pretto, con buon spirito e vivace brillantezza. Successo caloroso.

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