La Camerata Musicale Barese ospiterà il prossimo 30 novembre al Petruzzelli ,per la sua 74ª Stagione “Magic”,
una delle più note pianiste contemporanee:
Khatia Buniatishvili (nella foto). Tecnicamente la 25enne georgiana Khatia Buniatishvili è un
enfant prodige: introdotta al piano dalla madre, a soli 6 anni ha fatto il suo
debutto pubblico con orchestra a cui sono seguite tournée in Olanda, Francia,
Germania, Belgio, Italia, Russia, Israele e USA.
Ma Khatia Buniatishvili detesta tale definizione e
soprattutto dichiara provocatoriamente di non essere interessata allo sviluppo
del suo innegabile virtuosismo. Ed è in effetti evidente che il suo approccio
al pianismo sia assolutamente diverso, volutamente anacronistico, soprattutto
se paragonata alle star giovani del pianoforte in cui pragmatismo, modernità,
comunicazione, didattica e virtuosismo sono ormai i cardini fondanti del
musicista ‘borghese’ di oggi.
“Il piano è il più oscuro degli strumenti”, “Il simbolo della
solitudine in musica”, “Per condividere
la mia musica con il pubblico devo forzare psicologicamente me stessa, dimenticare la sala”; non c’è un
altro solista classico giovane che oserebbe mai affermazioni così romantiche,
intime, anacronistiche, figlie di un pianismo d’altri tempi, in cui il
musicista aveva un’ aura di eletto, talvolta sofferente, stravagante, di ‘artista’
solitario e difficilmente immaginabile su Twitter o allo stadio.
E infatti proprio di ‘aura’ parla la critica internazionale,
di ‘elegante solitudine’, di ‘melanconia’ e la Buniatishvili non li considera
affatto attributi negativi, anzi. In molti sostengono che il suo approccio
musicale sia profondamente influenzato dalla fortissima tradizione popolare
georgiana, calda e dolente. E anche questo paragone trova l’approvazione della
Buniatishvili che ammette tale connessione tra il suo sentire musicale e la più
profonda anima caucasica.
I suoi riferimenti pianistici di sempre sono Rachmaninoff,
Richter e Gould, ma la sua “pianista preferita” è Marta Argerich, amata per la
sua “unicità” e quindi un amore non imitabile, solo un esempio di indipendenza
di pensiero e azione.
Il recital di Khatia Buniatishvili sarà il primo concerto del tris d’assi del
pianismo internazionale che la Camerata presenta per la sua Stagione: gli altri due appuntamenti sono
fissati il 13 gennaio con Sir
Andras Schiff ed
il 22 aprile con Vladimir Ashkenazy.
Per
informazioni e prenotazioni gli interessati possono rivolgersi presso gli
uffici della Camerata infotel 080/5211908
e on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it
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