lunedì 9 novembre 2015

"Il bilancio più che positivo di Barisuona 2015 nelle vie pedonali del centro murattiano" di Pino Marsico


"Il bilancio di " Barisuona", la due giorni organizzata da Pugliasounds nelle vie pedonali del 
centro murattiano il 27 e il 28 ottobre,  non può che considerarsi positivo: si è subito creato un feeling tra i baresi e i gruppi musicali di vario genere che si sono esibiti dalle sei fino alle nove e mezza della sera.
Gli spettatori non  erano solo gli affezionati del consueto passeggio, ma anche tanti giovani, tra cui molti studenti, che hanno preso di mira i quattro settori di via Sparano e via Argiro, dedicati rispettivamente alla musica classica, al Jazz, alla pop music e  alla world music.
Tra le formazioni che hanno reso veramente godibile queste due serate, sicuramente bisogna riservare una menzione speciale allo 'Standards jazz quartett', che con la presenza fissa di Paolo Magno alla chitarra e della cantante Francesca Leone, nella prima serata è stato completato da Antonio Ninni alla batteria e da Bruno Montrone all' organo Hammond, e nella seconda da Fabio Lopez al contabbasso e Andrea Sabatino alla tromba.
Impossibile per i passanti resistere all' invito del quartetto ad entrare nel meraviglioso mondo del jazz, e ad entrarci dal portone principale, ossia gli standard più belli degli anni cinquanta e sessanta, da Duke Ellington a Chet Baker e tanti altri senza dimenticare un omaggio ad un grande compositore italiano come Bruno Martino che con la sua Estate, ha ispirato tanti musicisti jazz che hanno reso questo brano lo standard italiano più famoso nel mondo.

L' atmosfera creata dal quartetto era naturalmente confortevole e rilassante, e scaturiva senza nessuna fatica dal piacere  vissuto in primis dai componenti del quartetto durante l' esecuzione: l' intesa era più che solida e non c'è mai stato bisogno di forzature per colmare un equilibrio che non è mai venuto meno tra gli strumenti: nella prima serata i dialoghi tra la chitarra e l' organo Hammond sono stati sempre vivaci e costituivano lo sfondo a tratti frizzante sul quale si stagliava la voce brillante e incantevole di Francesca Leone ; il pubblico presente voleva sottolineare con un applauso ogni  monologo di Paolo Magno o di Bruno Montrone, soprattutto perché si sentiva coinvolto in un' atmosfera familiare, quasi si stesse suonando nel salotto di casa.
La seconda serata con la presenza del contrabbasso e della tromba, il clima si è fatto ancora più soft, con brani più tradizionali ed evocativi sostenuti continuamente dal ritmo continuo della chitarra e dalla capacità di Andrea Sabatino di modulare il suono della tromba fino ad alcuni splendidi 'smorzati' di non facile esecuzione.
La voce jazz spiccava ancora più dolce e suadente nell' esecuzione degli standards immortali degli anni '50 e i minuti sono passati velocemente in un' atmosfera dalle suggestioni veramente accattivanti.
In conclusione non possiamo che auspicare una riproposizione di iniziative di questo tenore, anche se magari dedicate di volta in volta ad un unico genere musicale, e possibilmente non troppo distanti nel tempo."


                                                                                                                Pino Marsico 

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