Charles Ives e Gustav Mahler furono due rivoluzionari in musica". Sono le parole del direttore d'orchestra inglese Daniel Harding (nella foto), protagonista del concerto della Filarmonica della Scala che Rai Cultura trasmette in prima visione TV su Rai5 giovedì 19 novembre alle 21.15. Registrata alla Scala il 27 settembre 2015, la serata vede in programma The Unanswered Question di Ives e la Quinta Sinfonia di Mahler.
Mahler - prosegue Harding - diede sufficiente scandalo (chi è questo pazzo personaggio? Ottimo direttore, certo, ma
le sue sinfonie potrebbero venire dimenticate). Ives è un compositore dalle idee straordinarie, che è tristemente troppo poco eseguito oggi, la sua musica è infinitamente affascinante, incredibilmente impegnativa e stimolante, per gli interpreti, gli esecutori, cosìcome per il pubblico, ma è musica di straordinaria bellezza e finezza. Entrambi pongono degli interrogativi esistenziali: Ives sembra porre una domanda che non possiamo comprendere; Mahler a sua volta tratta grandi temi dellUmanità: la vita, la morte, lesistenza.
The Unanswered Question (A Cosmic Landscape), composto nel 1906, è un breve brano per orchestra da camera che ben esemplifica alcune caratteristiche della musica di Ives: utilizzo di moduli tonali e atonali, dislocazione dei musicisti nello spazio (gli archi sono fuori scena o comunque distanti dagli altri esecutori), ispirazione metafisica e andamento narrativo. Alla domanda sullesistenza, un breve motto atonale ripetuto incessantemente dalla tromba, risponde lenigmatico silenzio dei Druidi, cui danno voce gli archi, mentre i legni, simbolo di umana confusione e pochezza, affastellano motivi cromatici dissonanti.
Mahler compose la Sinfonia n.5 tra il 1901 e il 1902, e la diresse per la prima volta a Colonia il 18 ottobre 1904, ma continuò a modificarla fino al 1911. La pagina, della durata di circa settanta minuti, inaugura una fase puramente strumentale (Sinfonie nn. 5, 6 e 7) in cui alla scomparsa della voce umana corrisponde un nuovo impegno contrappuntistico. Come la n.7, la Sinfonia n.5 si apre con una Marcia funebre ed è divisa in cinque movimenti tra i quali quello centrale (lo Scherzo), di durata maggiore, si impone come chiave di volta della composizione, separando con i suoi temi di danza i toni drammatici dei primi due, dallatmosfera elegiaca del celebre Adagietto per archi e arpa e dallenfasi trionfalistica del Finale.
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