Duecento volte Falstaff. È il traguardo che toccherà il baritono Ambrogio Maestri (nella foto) nella produzione dell’opera di Giuseppe Verdi in scena al Metropolitan di New York dal 6 dicembre, con il grande direttore americano James Levine sul podio e la regia di Robert Carsen, primo regista dopo cinquant’anni a realizzare un nuovo Falstaff al Met. “Arrivato a questo traguardo posso dire che Falstaff è come un compagno di vita per me – dice Ambrogio Maestri – uno specchio nel quale vedo riflessa la mia crescita umana e artistica, oltre alla mia maturazione di interprete. Sir John in qualche modo rappresenta la mia coscienza: ogni recita porta con sé i miei umori, i miei cambiamenti, il mio modo di vedere il presente.”
“Ho debuttato il ruolo a 29 anni – prosegue Maestri – alla Scala di Milano, con la direzione di Riccardo Muti e la regia di Giorgio Strehler. Da allora l’ho cantato in più di 20 teatri diversi, dalla Staaatsoper di Vienna al Covent Garden di Londra, dal Festival di Salisburgo all’Opèra di Parigi, fino al piccolo teatro di Busseto, città natale di Verdi. Con il passare degli anni ho cominciato un percorso di ricerca e lettura interpretativa che mi ha portato a sentire il personaggio come un vero e proprio alter ego. Ogni nuova produzione rappresenta una sfida che mi consente di sperimentare nuances inedite, sia attoriali sia vocali. E maturando posso dire che dentro di me, ormai, c’è davvero molto di Sir John”.
Ambrogio Maestri è stato protagonista al Met di New York dell’Elisir d’amore di Donizetti – nel ruolo di Dulcamara - che ha inaugurato la stagione 2012 – 2013 e sarà impegnato nelle recite diFalstaff del 6, 9, 14, 27 e 30 dicembre 2013, e del 3, 6 e 11 gennaio 2014. Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta nei cinema di tutto il mondo il 14 dicembre.
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