L’esecuzione dello Stabat Mater per soli, orchestra d’archi e organo di Giovan Battista Pergolesi (1710-1736) inaugura il 17 settembre 2015 a Ravenna la dodicesima edizione della rassegna concertistica Organo e Orchestra nel Romanticismo 2015.
Basato sul testo di un’antica sequenza attribuita al mistico medievale Jacopone da Todi, lo Stabat Mater di Pergolesi ricorre a tutti gli artifici espressivi della retorica musicale e alla vena melodica del compositore di scuola napoletana più amato, per rappresentare il dolore della Beata Vergine Maria sul Calvario in tutte le sue sfaccettature, arrivando a sfiorare il mistero stesso del sacrificio di Cristo sulla croce per la redenzione dei peccati dell’umanità.
Così il M° Paolo Manetti (nella foto), direttore artistico e musicale della rassegna, spiega la sua scelta di inserire una delle più alte manifestazioni della religiosità barocca in un ciclo di concerti dedicati alla musica per organo e orchestra nel romanticismo: “Pergolesi completò lo Stabat Mater pochi giorni prima di morire, giovanissimo, a soli ventisei anni. Da quel momento l’opera ha goduto dell’ammirazione costante di compositori e pubblico, per divenire oggetto di culto in epoca romantica. L’esecuzione di quest’opera in questo contesto vuole evidenziare l’anima profondamente religiosa del romanticismo musicale, che si sovrappone all’amore per il passato e il Medio Evo. Se consideriamo la storia della musica come storia della ricezione e della fruizione della musica, dobbiamo constatare che lo Stabat mater di Pergolesi fu una delle musiche sacre più eseguite e imitate nell’Ottocento romantico! Bellini lo definiva “Divino poema del dolore…”.
Interpreti del capolavoro pergolesiano sono il gruppo orchestrale stabile della manifestazione, l’Orchestra da Camera di Ravenna diretta da Paolo Manetti, il contralto Daniela Pini il soprano Patrizia Cigna, già presente in produzioni di successo dell'orchestra ravennate.
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