venerdì 2 ottobre 2015

Domani sera il Festival "Di Voce in Voce" propone i Uaragniaun in concerto alla Vallisa di Bari.


Il festival metropolitano “Di Voce in Voce”, organizzato e diretto dall’Associazione Culturale Radicanto, punta a riscoprire i contatti e i confini che si snodano attraverso le regioni pan-mediterranee in un percorso affascinante e diacronico, unite da un vento che sa parlarci di tradizione e innovazione, di continuità e modernità, dalla musica antica alla tradizione meridionale, dal canto a distesa alla polifonia pugliese, dai ritmi cadenzati agli spigoli dei tempi balcanici.
Sabato 3 ottobre all’auditorium Vallisa di Bari si esibiranno i Uaragniaun (nella foto), gruppo musicale di ricerca e riproposizione critica del canto popolare composto formazione è composta da Maria Moramarco, Luigi Bolognese, Nico Berardi, Silvio e Nanni Teot, che attraverso un lavoro di ricerca mantengono viva la tradizione musicale dell’alta murgia.

Uaragniaun è leggenda e mito, è un suono, una onomatopea, ma è anche una località dell'Alta Murgia barese, una rocca tagliente ricca di misteri e passioni. Uaragniaun è allora un progetto musicale per raccontare le ancestrali storie del popolo delle pietre, le miserie e le nobiltà dei "cafoni all'inferno": uomini, bestie ed eroi della civiltà. Questo progetto musicale che nasce per raccontare le ancestrali storie del popolo delle pietre, le miserie e le nobiltà dei "cafoni all'inferno": uomini, bestie ed eroi della civiltà contadina pugliese. Maria Moramarco è il cuore del progetto: è la ricerca e la voce. Una voce cristallina e potente, figlia naturale degli antichi cantori e cantatrici che hanno tramandato la tradizione orale nelle contrade murgiane e della Puglia, terra meridiana, di confine, con le vicine civiltà mediterranee. Con il chitarrista Luigi Bolognese e il percussionista Silvio Teot il trio altamurano percorre dal 1978 un lungo percorso di rivisitazione di un immenso patrimonio di canti e musiche della tradizione immateriale. Repertori mai esplorati vengono alla luce e il "progetto Uaragniaun" si propone di rivitalizzare, attraverso una lettura critica, i canti inediti della musica popolare pugliese e, in particolare, della Murgia barese. Canti a distesa, tarantelle, canzoni d’amore, canti religiosi, tammurriate, canti di lavoro, balli e ritmi della grande musica popolare Meridionale, trovano una nuova dimensione musicale in un mix che mette insieme tradizione e innovazione. Attraverso il recupero degli strumenti tradizionali, il gruppo elabora soluzioni musicali di grande respiro che valorizzano ulteriormente le straordinarie capacità vocali della Moramarco, una delle voci più originali del sud Italia.


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