Domani, venerdì 9 ottobre alle 20.30 al Teatro
Petruzzelli è in cartellone un nuovo appuntamento della Stagione Sinfonica
2015. Sul podio dell’Orchestra del Teatro il maestro Filippo Maria Bressan, solista Enrico Dindo (violoncello).
Il
programma del concerto propone: Syntax 0.1 (if@hay.dn)
per Orchestra da Camera e Syntax 0.2 (if@moz.art) per Orchestra di Ivan
Fedele; Variazioni su un tema rococò in
La maggiore per Violoncello con accompagnamento d’Orchestra op. 33 di Pëtr Il’ič Čajkovskij,
Suite sinfonica da Ein Sommernachtstraum
op. 61 di Felix Mendelsson-Bartholdy.
Indicato
dal maestro Giulini come un direttore “di nobile ed elegante semplicità”, Bressan
eclettico, anticonvenzionale, sportivo, ha scelto di seguire le proprie
passioni, selezionando sia il repertorio che l’attività concertistica e musicale
in genere.
Membro
del comitato scientifico della Fondazione Rossini di Pesaro dal 2006, ha
registrato per la Rai e le radiotelevisioni austriaca, belga, francese,
olandese, polacca, slovena e brasiliana. Ha inciso per Amadeus, Chandos, Decca,
Deutsche Grammophon, Emi, Virgin.
Nel 2012 Enrico Dindo è stato nominato Accademico di
Santa Cecilia. Nel 2014 è stato nominato direttore musicale e principale
dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Zagabria.
Incide per
la Decca, per la quale è uscita nel 2011 l’integrale delle Suites di Bach che
hanno riscosso un notevole successo di critica. Nel 2012 la Chandos ha
pubblicato i concerti di Shostakovich, incisi con la Danish National Orchestra,
diretta da Gianandrea Noseda, riscuotendo grande consenso.
Suona un
violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla
Fondazione Pro Canale.
Biglietti in vendita al botteghino del
Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it
Informazioni:
080.975.28.10.
Filippo
Maria Bressan, direttore
È uno
dei pochi direttori italiani ad essere invitato a condurre orchestre e
compagini di massimo prestigio, quali l’Orchestra ed il Coro dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai,
l’Orchestra ed il Coro del Teatro La Fenice di Venezia. Ospite regolare delle
principali società concertistiche e dei maggiori festival di musica sinfonica,
antica e contemporanea, quali l’Accademia Chigiana di Siena, la Biennale di
Venezia, MiTo Settembre Musica, la Sagra Musicale Umbra, tra le sue molteplici
esperienze ha avuto modo di lavorare a fianco di musicisti quali C. Abbado, L.
Berio, F. Brüggen, M.W. Chung, C.M. Giulini, P. Maag, L. Maazel, G. Prêtre, M.
Rostropovich, G. Sinopoli, J. Tate, A. Pärt.
Indicato
dal maestro Giulini come un direttore “di nobile ed elegante semplicità”,
eclettico, anticonvenzionale, sportivo, ha scelto di seguire le proprie
passioni, selezionando sia il repertorio che l’attività concertistica e
musicale in genere.
Ha diretto
in molti teatri e sale da concerto d’Italia, Europa e Sud America, collaborando
con molte orchestre, cantanti e strumentisti di chiara fama, tra i quali R.
Baborák, P. Berman, R. Buchbinder, M. Campanella, G. Carmignola, C. Colombara,
M. Fröst, B. Lupo, S. Mingardo, M. Pletnev, C. Sampson, e si è dedicato per
vent’anni all’Athestis Chorus&Orchestra, complesso barocco con strumenti
d’epoca da lui fondato, con il quale è divenuto uno dei protagonisti della
rivalutazione della musica barocca e del rinnovo del repertorio corale e
sinfonico.
Pianista
di formazione, direttore di vocazione, allievo a Vienna di Karl Österreicher,
assistente di Jurgen Jürgens, si è perfezionato con Gardiner e Leitner. Grande
conoscitore della tradizione vocale italiana e della scuola sinfonica tedesca,
è considerato tra i maggiori interpreti
nel repertorio sinfonico-corale, che da sempre lo appassiona, e tra i più
interessanti specialisti nel sinfonismo, oltreché nell’Opera del Settecento e
del primo Ottocento, rivisti con attenzione filologica.
Membro
del comitato scientifico della Fondazione Rossini di Pesaro dal 2006, ha
registrato per la Rai e le radiotelevisioni austriaca, belga, francese,
olandese, polacca, slovena e brasiliana. Ha inciso per Amadeus, Chandos, Decca,
Deutsche Grammophon, Emi, Virgin.
Enrico Dindo, violoncello
Nasce da
una famiglia di musicisti, inizia a sei anni lo studio del violoncello
diplomandosi al Conservatorio “G. Verdi” di Torino.
Nel 1997
conquista il Primo Premio al Concorso “M. Rostropovich” di Parigi.
La sua
attività di solista lo porta ad esibirsi con orchestre prestigiose come la Bbc
Philharmonic Orchestra, la Rotterdam Philharmonic Orchestra, l’Orchestre
Nationale de France, l’Orchestre du Capitole de Toulouse, la Filarmonica della
Scala, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra dell’Accademia di
Santa Cecilia, la Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica di
Stato di São Paulo, la Tokyo Symphony Orchestra, la Toronto Symphony Orchestra
e la Chicago Symphony Orchestra ed al fianco di importanti direttori tra i
quali Chailly, Noseda, Chung, Järvj, Gergev, Muti e lo stesso Mstislav
Rostropovich.
Ospite
regolare dell’Orchestra del’Accademia di Santa Cecilia, nel 2010 e nel 2013 è
stato in tournée con la Leipziger Gewandhaus Orchester, diretta da Chailly con
concerti a Lipsia, Parigi, Londra e Vienna, ottenendo notevole successo.
Tra gli
autori che hanno creato musiche a lui dedicate, G. Castagnoli, C. Boccadoro C.
Galante e R. Molinelli.
Direttore
stabile dell’Orchestra da camera “I Solisti di Pavia”, ensemble da lui creato,
insegna al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, alla Pavia Cello
Academy ed ai corsi estivi dell’Accademia “T. Varga” di Sion.
Nel 2012 è
stato nominato Accademico di Santa Cecilia. Nel 2014 è stato nominato direttore
musicale e principale dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Zagabria.
Incide per
la Decca, per la quale è uscita nel 2011 l’integrale delle Suites di Bach che
hanno riscosso un notevole successo di critica. Nel 2012 la Chandos ha
pubblicato i concerti di Shostakovich, incisi con la Danish National Orchestra,
diretta da Gianandrea Noseda, riscuotendo grande consenso.
Suona un
violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla
Fondazione Pro Canale.
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