mercoledì 30 settembre 2009

A Corrado Roselli la prima edizione del Premio "Gioconda De Vito" di Martina Franca


Domenica 4 ottobre, alle ore 18.30, nella Sala Consiliare di Palazzo Ducale a Martina Franca, si terrà il secondo appuntamento della rassegna "Crescendo". Ad esibirsi saranno due violiniste segnalate dal Conservatorio di Bari, Mariateresa Amenduni ed Eleonora Turtur, che eseguiranno musiche di Bach, Sibelius e Mendelssohn.
Inoltre il sindaco di Martina Franca, Franco Palazzo, consegnerà il Premio "Gioconda De Vito". Il riconoscimento, in questa sua prima edizione, verrà assegnato al M° Corrado Roselli (nella foto), docente di Violino presso il Conservatorio di Bari.

lunedì 28 settembre 2009

Il 4 ottobre SKY Classica trasmetterà in diretta dal Teatro alla Scala di Milano "Le convenienze ed inconvenienze teatrali" di Gaetano Donizetti


Domenica 4 ottobre alle 20, SKY Classica trasmette in diretta dal Teatro alla Scala di Milano "Le convenienze ed inconvenienze teatrali", l’opera di Gaetano Donizetti, messa in scena dai giovani allievi dell’Accademia della Scala. La regia è affidata ad Antonio Albanese (nella foto), celebre volto televisivo e cinematografico, che per la prima volta è alle prese con il mondo della lirica.
Composto da Donizetti tra il 1827 e il 1831, questo titolo offre un divertente sguardo sul teatro e sui suoi retroscena raccontando la storia di un piccolo gruppo di artisti impegnati nell’allestimento teatrale di un’opera. Prime donne capricciose, cantanti mediocri, direttori di teatro, procuratori e mestieranti, sono i protagonisti assoluti di questa farsa.
Le convenienze ed inconvenienze teatrali sarà in replica su Classica a ottobre il 10 alle 21.00, il 12 alle 9.30, il 14 alle 14.30, il 18 alle 13.30, il 20 alle 13.00, il 29 alle 15.00. Sintonizzatevi su Classica (canale 728 di SKY) per apprezzare in diretta questa eccezionale serata d’esordio per i giovani cantanti dell’Accademia e per il celebre Antonio Albanese.

Le celebri voci dei Tallis Scholars dirette da Peter Phillips in concerto a Firenze


Evento doppio e di grande prestigio – senza precedenti in tutt’Italia anche per la sua concezione – quello che rinnova la felice collaborazione fra l’Opera di S. Maria del Fiore di Firenze e gli Amici della Musica di Firenze; appuntamento che suggella la rassegna "O flos colende" firmata da Gabriele Giacomelli e che nasce nell’ambito del ciclo "Sacrae Harmoniae" artisticamente curato per l’Associazione concertistica da Francesco Ermini Polacci. Mercoledì 30 Settembre (ore 21.15), infatti, il Duomo fiorentino ospita le formidabili voci dei "Tallis Scholars" guidate dal loro fondatore Peter Phillips, l’artefice di quel suono luminoso che ha fatto la fama, in oltre trentacinque anni di gloriosa attività concertistica, di questo celeberrimo gruppo corale inglese. Ma l’eccezionalità dell’avvenimento è data anche dal fatto che in quegli stessi giorni Peter Phillips terrà, caso assolutamente raro, una Masterclass di Canto Polifonico e un Workshop di Musica Rinascimentale (25-30 Settembre, presso OPA-Centro Arte e Cultura), esplicitamente finalizzati a selezionare alcuni cantori che poi, come Ensemble della Masterclass di Polifonia Rinascimentale, parteciperanno, alternandosi e unendosi alle voci dei Tallis Scholars, al concerto in Duomo. La Master Class e il Workshop, tenute nell’ambito dei consueti corsi di perfezionamento organizzati per gli Amici della Musica da Paolo Antuono, sono realizzati con il coordinamento artistico di Paolo Ramacciotti e Raffaele Puccianti, quest’ultimo impegnato nel progetto anche come maestro assistente.
L’inusuale progetto didattico-concertistico troverà il suo coronamento in un programma di indubbio fascino, dedicato alla grande polifonia rinascimentale italiana e fiamminga: intonate dai Tallis ascolteremo pagine come il celeberrimo Stabat Mater di Palestrina, fonte d’ispirazione per Wagner e il suo Parsifal, e la Missa super Laudate pueri Dominum di Marc’Antonio Ingegneri, maestro di Monteverdi, mentre a loro si uniranno i cantori della Masterclass per l’Ingredere del fiorentino Francesco Corteccia. Tutti riuniti anche per il gran finale, che schiererà ben trentadue voci per lo spettacolare mottetto Inviolata integra et casta es Maria attribuito a Josquin Despres, indiscusso maestro della polifonia fra Quattro e Cinquecento.

A partire dal 26 novembre il Quartetto di Cremona terrà un corso di alto perfezionamento a Turi (Ba)



La Compagnia " La Caravella dei Sogni " Asso Art Music e " Dietro le Quinte", nell'ambito della sua attività artistico-musicale 2009/2010 organizza corsi annuali di alto perfezionamento di musica da camera e lezioni individuali di strumento ad arco con il Quartetto di Cremona, uno dei migliori ensemble cameristici in circolazione (website: www.quartettodicremona.it).
A partire dal 26 Novembre 2009 avrà inizio il corso annuale di perfezionamento di Musica da Camera, tenuto dai Maestri del suddetto ensemble. Le lezioni si terranno a Turi, noto centro della provincia di Bari, nelle prestigiose stanze dell’ antico Palazzo Marchesale Venusio, già Castello Normanno risalente al X – XI sec.
Scopo del corso è quello di approfondire al meglio sia l’aspetto musicale che tecnico del repertorio che ogni allievo o gruppo porterà a lezione. Il corso è rivolto ai diplomati , laureati , a studenti di conservatorio dal 6° anno in poi e a Quartetti o formazioni da camera con o senza pianoforte.
Le lezioni individuali avranno una durata di un ora, mentre le lezioni di musica da camera avranno la durata di un ora e mezza.
Ogni allievo o gruppo avrà diritto a una lezione al giorno.
Le date delle lezioni verranno stabilite di mese in mese secondo le diverse esigenze.
Sono previsti saggi di classe, concerti e, per alcuni ,la possibilità di suonare in concerto con i maestri del Quartetto di Cremona.
La durata del corso è di 7 mesi, alla fine dei quali verrà rilasciato un attestato di partecipazione . Tale rilascio sarà subordinato alla frequenza a tutte le lezioni.
Ogni sessione si articolerà in tre giorni di lezioni dal mattino alle ore 9,00 alla sera alle ore 20,00. Il primo appuntamento è fissato per i giorni 26- 27-28 novembre ‘09.
Il costo della sola frequenza al corso è di Euro 150 mensili per le lezioni individuali, mentre di Euro 400 mensili a quartetto(importo unico).
Eventuali difficoltà di collegamento Bari – Turi e viceversa, saranno risolti dagli stessi organizzatori.
Le richieste di pernottamento durante il corso dovranno essere preventivamente segnalate agli organizzatori i quali provvederanno alla sistemazione di ognuno presso strutture convenzionate a prezzo agevolato.
Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro il 20 Novembre 2009.
Info: Roberta Ardito: 346.2397788 / Michele Ardito: 340 0849527
- Comp. “La caravella dei Sogni” : 080/5235690 / dietrolequintespett@libero.it / roberta.ardito@gmail.com

Il Triplo Concerto di Beethoven domani sera allo Sheraton Nicolaus con l'ICO di Bari diretta da Domenico Longo


Martedì 29 settembre alle ore 21.00 presso lo Sheraton Nicolaus di Bari l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto diretto dal maestro Domenico Longo e con solisti Francesco Mezzena (violino), Stefano Giavazzi (pianoforte) e Nicholas Jones (violoncello). (I biglietti saranno in vendita la sera del concerto presso lo stesso Nicolaus al costo di 4 euro). In programma brani di Beethoveen e Witt.
La serata si apre con l’esecuzione de “La consacrazione della casa”, ouverture in do maggiore op. 124 di Ludwig Van Beethoven (1770 – 1827).
Ultima delle musiche di scena composte da Beethoven, questa ouverture fu scritta nel settembre del 1822 in occasione della riapertura del Josephstädter Theater di Vienna e fu successivamente pubblicata nel 1825 con una dedica al principe Galitzine. Il 3 ottobre del 1822 – giorno del compleanno dell’imperatore d’Austria – l’ouverture fu eseguita in occasione della messa in scena di una parafrasi de “Le rovine d’Atene” di Kotzebue, lavoro teatrale per il quale Beethoven aveva scritto le musiche di scena una decina d’anni prima.

Sarà, poi, la volta dell’esecuzione del Triplo concerto per violino, pianoforte, violoncello e orchestra in do maggiore op. 56.
Composto tra il 1803 e l’anno successivo, il Triplo concerto venne eseguito per la prima volta a Vienna nel 1807 e fu dedicato al principe Lobkowitz, grande benefattore di Beethoven. Quest’opera rappresenta un tentativo interessante di conciliare in una nuova forma lo stile – molto in voga nella Vienna di quegli anni – dei trii di musica da camera, quello dell’antico Concerto Grosso nel quale si era soliti far dialogare un gruppo di strumenti con tutto il resto dell’orchestra e infine quello del concerto per strumento solista, allargandolo a più protagonisti.

Nella seconda parte l’Orchestra eseguirà la “Jena Symphony” in do maggiore di Friedrich Witt (1770 – 1836).
La cosiddetta “Jena Symphony” fu per un certo periodo attribuita a Ludwig Van Beethoven e fu scoperta nel 1909 da Fritz Stein negli archivi di una società di concerti di Jena, città tedesca del distretto della Thuringia, dalla quale la composizione prese il nome. Fu Stein ad attribuirla a Beethoven ed è con questa paternità che l’opera venne edita per la prima volta nel 1911 per i tipi dell’editore Breitkopf und Haertel. In realtà, successivamente, la Sinfonia è stata correttamente attribuita al violoncellista e compositore tedesco Friedrich Witt, coevo del Grande di Bonn.
Stein ritenne di aver individuato nella composizione alcuni stilemi tipici della scrittura giovanile di Beethoven e pertanto, al fine di trovare una conferma della sua attribuzione, lì enucleò indicandoli come degli indizi inequivocabili. A confortare la propria teoria, Stein addusse inoltre una lettera in cui Beethoven raccontava come, prima di comporre la sua Sinfonia n. 1, avesse cercato di scrivere una sinfonia nella tonalità di do maggiore, modellandola sulla Sinfonia n. 97 di Haydn, alla quale guardò lo stesso Witt nel comporre la propria opera. Successivamente, però, il musicologo H. C. Robbins Landon trovò un’altra copia della composizione nell’archivio dell’abbazia di Gottweig che però stavolta recava la firma del suo vero autore. Più d’uno studioso ha considerato questa composizione molto prossima al plagio, per le sue numerose similitudini con il succitato modello di Haydn.

Il 29 settembre prima assoluta a Bari per "Il sogno di Galileo" del compositore romano Federico Bonetti Amendola


Il prossimo 29 settembre 2009, nell'ambito del XCV Convegno della Società Italiana di Fisica, previsto nel capoluogo pugliese dal 28 settembre al 3 ottobre 2009, sarà presentata in prima assoluta a Bari, presso la Basilica di S. Nicola, alle ore 20.30, l’ 'azione musicale' per orchestra, voce recitante, baritono e coro "Il sogno di Galileo", del compositore romano Federico Bonetti Amendola su libretto scritto dallo stesso autore insieme al regista e produttore inglese Adam Pollock.
Eseguirà la composizione l'Orchestra Sinfonica del Lario diretta da Pierangelo Gelmini. Musica elettronica e direzione artistica di Federico Bonetti Amendola.
Nel ruolo del personaggio G.: l’attore Rocco Capri Chiumarulo.
Nel ruolo di Galileo Galilei: il baritono Giuseppe Naviglio.
Coro: Ensemble vocale "IL DODICINO" Associazione Harmonia dell'Ateneo barese.
Il concerto è stato promosso dal Dipartimento Interuniversitario di Fisica “Michelangelo Merlin”, dalla Sezione INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) di Bari e dal Distretto di Informazione Scientifica e Tecnologica (DISTI), organismo fondato dalla giornalista scientifica Elisabetta Durante.
"Il sogno di Galileo" è un lavoro che intreccia musica e testo basandosi sia su alcuni scritti del grande scienziato, tra i padri della fisica moderna (Testo dell’Abiura, Lunare Corpus, Aenigma lunare, etc.), che su alcune delle lettere di sua figlia, dando vita ad una drammaturgia che narra le storie parallele di G., uomo di oggi, e Galileo, uomo di ieri. Un'opera che di Galileo - ha dichiarato l'autore - intende mostrare "la dimensione interiore di uomo, di padre, di credente sofferente e offeso nella sua fede".
Dopo la première barese, alla presenza di Premi Nobel e personalità del mondo scientifico, è prevista una tournèe italiana ed europea dell'opera in concomitanza con le iniziative per l’Anno Mondiale dell’Astronomia e di Galileo Galilei proclamato dall’ONU nel 2009 e con la ricorrenza del IV Centenario dalla invenzione galileiana del cannocchiale.

venerdì 25 settembre 2009

Prenderà il via il 17 ottobre una sontuosa e intensa stagione della IUC di Roma


Prenderà il via il 17 ottobre prr concludersi il 20 ottobre 2010 la sessantacinquesima stagione
dell'ISTITUZIONE UNIVERSITARIA DEI CONCERTI DI ROMA.

Trentaquattro concerti in abbonamento,
divisi tra il sabato pomeriggio e il martedì sera.
Il programma è quanto mai vario e ricco d'idee e ogni concerto presenta un suo particolare motivo d'interesse.
Sarà per l'ascoltatore un appassionante viaggio nel mondo dei suoni, che percorrerà non solo i territori della musica classica antica e contemporanea, da Palestrina a Mahler, da Bach a Xenakis, ma farà anche frequenti e stimolanti deviazioni in campi diversi, dal jazz all'elettronica e alla musica da film. I grandi interpreti - Gidon Kremer, Angela Hewitt, le sorelle Labèque, il Quartetto Emerson, Manuel Barrueco, Diamanda Galás, Jan Garbarek e tanti altri - si alterneranno ai giovani talenti, attentamente scelti tra quelli che stanno emergendo a livello internazionale.
Sabato 17 Wayne Marshall dirige l'Orchestra Sinfonica "Giuseppe Verdi" di Milano: questo musicista singolarmente eclettico (è noto in tutto il mondo come interprete di Gershwin, ma è anche organista di chiesa) ha scelto due classici del Novecento, Sibelius e Prokof’ev. Accanto a lui fa il suo debutto romano la violinista ventenne Francesca Dego, così presentata da Salvatore Accardo: "È uno dei talenti più straordinari che abbia conosciuto, possiede una tecnica infallibile e brillante, un suono bello, caldo e affascinante, una musicalità fantasiosa e allo stesso tempo rispettosa del testo".
Martedì 20 sono in programma cinque Concerti di Bach eseguiti da Angela Hewitt, affermatasi in pochi anni come "la più eminente interprete di Bach al pianoforte del nostro tempo" (The Guardian). In quest'occasione suona insieme al prestigioso Bach-Collegium Stuttgart, formato da alcuni dei migliori strumentisti tedeschi e specializzato nell'esecuzione della musica del Kantor di Lipsia.
Nella stagione s'incontrano molti altri grandi interpreti. Iniziamo dai pianisti. Andrea Lucchesini esegue alcuni degli ultimi e più alti capolavori di Beethoven e Schubert. Katia e Marielle Labèque propongono Bolero di Ravel in un'originale versione per due pianoforti e percussioni tradizionali basche. Till Fellner prosegue il ciclo delle Sonate di Beethoven. Completano la serie dei grandi pianisti Alexandre Tharaud, una star in Francia che l'Italia sta cominciando a scoprire solo ora, Alexander Lonquich, con “Innere Stimme” uno stimolante programma che accosta Schumann e Skrjabin a Berg e Webern, e Boris Berezovsky, che suonò giovanissimo alla IUC nel 1991 e 1997 e vi torna come uno dei più acclamati ed elettrizzanti virtuosi della tastiera.



Passando al violino, incontriamo Nikolaj Znaider, che ha fatto anch'egli il suo debutto romano proprio alla IUC ed ora è uno dei più celebrati violinisti del mondo: "Da quando Gidon Kremer aveva infiammato il mondo del violino negli anni Settanta, nessun violinista aveva suscitato la stessa eccitazione" (Chicago Tribune). Poco prima di lui, si può ascoltare proprio Gidon Kremer - da trent'anni protagonista della scena musicale con l'originalità e la profondità delle sue interpretazioni - che viene alla IUC con la sua Kremerata Baltica. Una personalità spiccata caratterizza e rende stimolanti anche le interpretazioni del duo formato dalla strepitosa violinista moldava venticinquenne Patricia Kopatchinskaja (che debutta a Roma) e dal pianista-compositore turco Fazil Say (...anche lui ha fatto il suo debutto romano in recital alla IUC).



Fanno parte dell'Olimpo dei grandi interpreti anche il violoncellista Gautier Capuçon che suona con I Virtuosi Italiani, il chitarrista Manuel Barrueco, che dopo una lunghissima assenza torna a Roma col Cuarteto Latino-Americano, il mezzosoprano Sonia Ganassi, in un seducente programma di mélodies francesi e romanze italiane, e il Quartetto Emerson, con Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce di Haydn.




Debutta a Roma il ventitreenne violinista belga Yossif Ivanov, premiato come Outstanding Young Artist al Midem 2006 e Rising Star dall'European Concert Hall Organization. Una conferma del suo straordinario talento viene dal fatto che la Stradivari Society di Chicago gli ha concesso in uso lo Stradivari Lady Tennant del 1699, che a un'asta Christie’s nel 2005 è stato battuto alla quotazione più alta mai raggiunta fino allora da un violino.
Rivelatasi al Concorso Rubinstein del 2008, la pianista Khatia Buniatishvili fa il suo debutto a Roma in due Concerti di Haydn e Mozart, avendo accanto un tutor prestigioso come Gidon Kremer nella duplice veste di violinista e direttore.
Un altro debutto è quello del Quartetto Bennewitz di Praga, che, dopo aver vinto nel 2008 il severissimo Concorso Borciani, sta compiendo una lunga tournée nelle più importanti capitali musicali del mondo e si sta affermando come uno dei migliori quartetti del prossimo futuro.
Per il pianista Maurizio Baglini questo non è un debutto ma un ritorno, sull'onda del successo ottenuto alla IUC l'anno scorso; il programma è di grandissimo impegno e include un sesto grado di virtuosismo pianistico come gli Studi di Liszt e Chopin.
La IUC ha commissionato a Silvia Colasanti un lavoro ispirato alle Metamorfosi di Ovidio dal titolo Orfeo. Flebile queritur lyra. Alla prima assoluta di questo lavoro della giovane compositrice romana, molto nota e apprezzata in campo internazionale, partecipa l'attrice Maddalena Crippa come voce recitante.
Sicuramente è una presenza eccezionale in una sala da concerto quella di Margherita Hack, che nell'ambito del Festival delle Scienze partecipa alla prima esecuzione italiana di Le Noir de l'Etoile di Gérard Grisey, l'ideatore della "musica spettrale". L'intervento di un astrofisico è espressamente prescritto in questa sorprendente partitura che prevede l’interazione fra esecutori e segnali astronomici provenienti dalle pulsar Vela e 0359-54.
Quarant'anni fa a Roma alcuni giovani musicisti americani fondavano MEV-Musica Elettronica Viva, un avveniristico gruppo d'improvvisazione che esplorava le nuovissime possibilità degli strumenti elettronici. Alvin Curran, Richard Teitelbaum e Frederic Rzewski celebrano quest'anniversario dedicando a Roma una loro nuova creazione, Gran Raccordo Anulare.
Il magnifico coro inglese Tallis Scholars alterna musiche sacre rinascimentali e pagine contemporanee di Arvo Pärt, nell'ambito del festival "Diario dell'anima" dedicato al compositore lettone e organizzato insieme ad altre istituzioni romane (Accademia Nazionale di S. Cecilia, Accademia Filarmonica Romana, Musica per Roma).
È una delle maggiori formazioni sinfoniche dell'est dell'Europa l'Orchestra Sinfonica Nazionale Ucraina di Kiev diretta dal direttore stabile Volodomyr Sirenko. Per il Concerto n. 2 di Rachmaninov è stato invitato come solista il giovane pianista Giuseppe Albanese, già applaudito in prestigiose sale da concerto come Konzerthaus di Berlino, Mozarteum di Salisburgo, Salle Cortot di Parigi e Metropolitan Museum di New York.
Partecipando alla gara di solidarietà verso i musicisti aquilani, rimasti senza sede e spesso senza strumento a causa del terremoto, la IUC ospita l'Orchestra Sinfonica Abruzzese e il suo direttore Vittorio Antonellini, proseguendo una collaborazione di lunga data.
Si può considerare il concentrato di un'orchestra sinfonica il gruppo formato da Ars Trio di Roma e Ars Ludi, che esegue la grande Sinfonia n. 15 di Šostakovič in una riduzione per piccolo organico.
Simile è il caso de I Solisti della Mahler Chamber Orchestra, che presentano la prima esecuzione assoluta della versione per 16 strumenti della Sinfonia n. 1 "Il Titano" di Mahler: l'aver suonato tante volte questo autore sotto la bacchetta di Abbado rende la loro interpretazione particolarmente interessante.
Una performance fuori d'ogni schema è quella di Diamanda Galás, la celebre cantante (ma anche pianista e compositrice) americana d'origine greca. Usa la sua voce di quasi quattro ottave d'estensione come uno strumento, ma intreccia questa sua ricerca nel campo della tecnica vocale con un discorso espressivo concentrato soprattutto sulle tematiche della sofferenza, dell'ingiustizia e della privazione della dignità. Il suo concerto è indubbiamente uno degli appuntamenti più attesi, tanto più dopo l'annullamento della sua ultima tournée italiana.
Entra in scena il jazz con l'Island Blue Quartet del ventenne sassofonista siciliano Francesco Cafiso, uno dei talenti più precoci della storia del jazz, che il grande Wynton Marsalis aveva voluto accanto a sé quand'aveva appena 13 anni! È stato l'unico italiano invitato ad esibirsi a Washington in occasione della cerimonia d'insediamento del Presidente Obama.
Vincitore di tre David di Donatello, Franco Piersanti dirige le musiche da lui scritte per i film di Ermanno Olmi, Gianni Amelio, Nanni Moretti e Daniele Luchetti. Ha inoltre voluto riservare alla IUC la prima esecuzione assoluta di Requiem marino, in memoria di tutti i migranti periti in mare nel tentativo di raggiungere una vita migliore.
Promette momenti bizzarri ed esilaranti la serata intitolata
"... e lasciatemi divertire!", ideata dal pianista Antonio Ballista mettendo insieme pagine umoristiche di compositori in vena di scherzare, da Rossini a Satie, da Stravinsky a Cathy Berberian.
La IUC è sempre stata molto attenta alla promozione della musica tra i giovani e gli studenti, anche attraverso alcuni progetti mirati. Rientra in quest'ottica Musica pourparler, tre incontri con interpreti che raccontano se stessi e la musica a un pubblico giovane, parlando e suonando: sono il pianista Andrea Bacchetti, l’inedito duo pianistico Rita Marcotulli - Gilda Buttà e il gruppo di percussioni Ars Ludi.
L’attività didattica prosegue inoltre con una serie di concerti nelle scuole medie romane.
In chiusura, uno degli appuntamenti clou della stagione: Officium, l'affascinante progetto - nato nel 1993 e sempre sviluppato e rinnovato - del sassofonista norvegese Jan Garbarek e dal quartetto vocale inglese Hilliard Ensemble, che riescono a far incontrare jazz contemporaneo e polifonie medioevali e rinascimentali, creando atmosfere mistiche e allo stesso tempo seducenti.

E' ufficiale: il 4 ottobre, dopo 18 lunghi anni, riapre il Teatro Petruzzelli con la Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Fabio Mastrangelo


Il teatro Petruzzelli di Bari sarà ufficialmente inaugurato domenica 4 ottobre, in occasione della festività del Patrono d'Italia San Francesco, grazie alla disponibilità del Governo. Alla riapertura del teatro Petruzzelli saranno presenti, infatti, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ed il Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto.
In programma la monumentale Nona Sinfonia di Beethoven eseguita dall'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, diretta per l'occasione dal maestro barese Fabio Mastrangelo, direttore stabile del Teatro di Ekaterinburg in Russia, e con il coro della Fondazione Petruzzelli (preparato da Franco Sebastiani) che intonerà l'"Inno alla gioia" conclusivo.
E' quanto è stato deciso al termine dall'incontro odierno tenutosi presso il Palazzo della Provincia di Bari tra il Presidente, Francesco Schittulli, promotore dell'iniziativa, ed il Sindaco di Bari, nonchè Presidente della Fondazione Petruzzelli, Michele Emiliano, acquisita anche la disponibilità della Regione Puglia.
Lo stesso Emiliano ha poi tenuto alle 13.00 presso la sede della Fondazione Petruzzelli una conferenza stampa, alla quale è anche intervenuto il vicepresidente della Provincia Nuccio Altieri, in cui ha ufficializzato la data dell'inaugurazione, spendendo chiari elogi per il lodevole operato del presidente Schittulli.
Il concerto di domenica 4 ottobre, riservato alle istituzioni, sarà poi replicato il giorno dopo, lunedì 5 ottobre, con un serata riservata alle maestranze che hanno lavorato alla ricostruzione del teatro e ai 1200 cittadini baresi che hanno partecipato al sorteggio per essere, poi, successivamente aperto al pubblico.
Per entrambe le serate la Provincia di Bari metterà gratuitamente a disposizione l'Orchestra Sinfonica.

mercoledì 23 settembre 2009

In questi giorni Madama Butterfly va in scena al Massimo di Palermo


Dopo il grande successo della tournée estiva al Festival di Savonlinna, cui hanno assistito oltre 15.000 spettatori, riprendono le attività istituzionali del Teatro Massimo.Dal 19 al 27 settembre, torna sulla scena del Teatro Massimo la commovente vicenda della Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in una edizione proveniente dalla Finnish National Opera di Helsinki, mai vista finora in Italia. Nel ruolo della infelice fanciulla giapponese Cio-Cio-San il soprano cinese Hui He, fra le più apprezzate interpreti pucciniane di oggi. Al suo fianco il tenore Massimiliano Pisapia nel ruolo di Pinkerton e il baritono Fabio Capitanucci in quello di Sharpless; sul podio il palermitano Gabriele Ferro. L'allestimento è firmato da Lorenzo Mariani (regia) e Maurizio Balò (scene e costumi). Le luci sono di Guido Levi.
Costo dei biglietti: da euro 10 a euro 102, in vendita al botteghino del Teatro (da martedì a domenica ore 10-15 biglietteria@teatromassimo.it), sul sito www.teatromassimo.it o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket (www.vivaticket.it). Prevendita telefonica: 800 90 70 80 (tutti i giorni ore 10-17).

lunedì 21 settembre 2009

A novembre con "La Traviata" torna la grande lirica a Brindisi nello splendido Nuovo Teatro Verdi


Il 7 e l'8 novembre ritorna sulle scene, «La Traviata» degli specchi, «la migliore dell’ultimo ventennio», che aprirà anche la nuova stagione artistica della Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, diventato finalmente spazio per la grande Lirica. Spettacolo storico già pluripremiato dalla critica per la regia di Henning Brockhaus, che con una lettura onirico-espressionista spalanca una finestra sconvolgente sull’immortale personaggio verdiano. Le scene di Josef Svoboda, il più grande scenografo moderno, sono costruite intorno a una gigantesca superficie riflettente, nella quale si riverberano i drammi di Violetta, la sua passione di vivere e la sua solitudine. In questo ambiguo effetto di straniamento si compie uno straordinario coinvolgimento del pubblico, trascinato all’interno di uno spettacolo radicale nel quale Brockhaus interpreta, con la tecnica del «teatro epico» d’impronta brechtiana, gli atteggiamenti e le ragioni sociali ed ideologiche dell’epoca. In altre parole, come dice lo stesso regista, si dimostra la storia davanti al pubblico, con lui la si rilegge, e poi si vede cosa succede.

Dal 23 settembre riprendono a Casa Giannini gli incontri con la musica


Mercoledì 23 settembre riprendono a Bari presso Casa Giannini gli "INCONTRI CON LA MUSICA" con un appuntamento nell'ambito della Festa dei lettori dedicata
all'antropologo Giovan Battista Bronzini.
La storica dell'arte Mimma Pasculli Ferrara, dell'Università di Bari,
presenta la rivista del Festival delle Arti e delle Musiche "LibrArte" a
cura di Mariapina Mascolo,del Presidio del Libro.
Seguirà il concerto della Classe di canto lirico del M° Domenico
Colaianni, del Conservatorio di Bari, con i soprani Miriam Gorgoglione,
Maria Meerovich e Isabella Minafra, il mezzosoprano Teresa Caricola, il
tenore Nicola Cuocci e la pianista Laura Buccarella.

(CASA GIANNINI -
Via Sparano, 172 - BARI /
Ingresso libero, ore 18.30 /
Infotel: 080.5246864)

mercoledì 16 settembre 2009

"E' qui la Musica": la Fiera del Levante riscopre l'Arte dei Suoni


Il titolo - "È qui la musica" - di per sé crea aspettativa. Anche perché, dopo svariati anni, la Fiera del Levante, fa coincidere le giornate della Campionaria (12-20 settembre 2009) con altrettante intense giornate di musica, da mattina a sera, dalla classica alla leggera. Compresa la riabilitazione della cassa armonica con le migliori bande cittadine della regione che ogni giorno si daranno il cambio sull'evocativa "torta" di luci, grancasse e ottoni.
Un programma fittissimo affidato al coordinamento del noto critico cinematografico Carlo Gentile e alla direzione artistica del critico musicale della Gazzetta del Mezzogiorno Nicola Morisco. Sono in tanti a collaborarvi, dalla Fondazione Petruzzelli a Casa Piccinni, dai conservatori pugliesi alle Bande e al Teatro pubblico pugliese, passando attraverso giovani professionalità come quella di Michele Casella. I luoghi deputati sono i padiglioni 7 e 116 con i relativi spazi antistanti riservati rispettivamente a cassa armonica e a palco per i concerti della sera. Al mattino le lezioni e le presentazioni dei volumi a cura di casa Piccinni e al pomeriggio i concerti della rassegna "Mousikè" che, quest'anno, appunto si sposterà in Fiera. Dalle 19,30 ci sono i concerti curati dai conservatori di Bari, Monopoli, Lecce e Foggia. Per arrivare alla sera con gli showcase che ospiteranno, tra gli altri, un progetto di bossa-jazz firmato da Dario Schepisi con Fabrizio Bosso, Fabrizio Accardi, Mirko Signorile e Daniele Scannapieco, il duo Mario Stefano Pietrodarchi e Luca Lucini e una serata dedicata a Woodstock con le voci di Erica Mou e Tiziana Felle. E, ancora, Dub Sync e Il Genio. La Fondazione curerà, tra gli altri appuntamenti, un gala lirico-sinfonico allo Spazio 7.
I convegni saranno dedicati allo stato della critica musicale in Italia, della musica in Puglia e all'editoria musicale. «Abbiamo cercato di realizzare un programma per diversi tipi di pubblico - spiega Carlo Gentile - con un'offerta musicale che spazia dalla musica colta e raffinata sino ai generi più popolari e conosciuti dal grande pubblico. Così come, i convegni e gli incontri in calendario porteranno Bari alla ribalta nazionale e faranno il punto sulla musica scritta e non solo suonata».
Un numero zero che potrebbe diventare un appuntamento annuale di riferimento per gli appassionati di musica. Chi scrive ha partecipato ieri alla giornata di studi mattutina su "L'editoria musicale tradizionale e multimediale in Italia: problemi e prospettive" nell'ambito del succitato X Festival di musica antica del Mediterraneo Mousike'. Giornata intensa ed interessante alla quale hanno tra gli altri partecipato esponenti di significativo rilievo della cultura musicale italiana: Dall'esimio Alberto Basso (Istituto per la Musica Piemontese e UTET, Torino) a Giovanni Carli Ballola (da molti anni critico musicale de "L'Espresso" nonchè musicologo notissimo. Presentato infatti in serata il suo nuovo libro su Rossini), da Annalisa Bini (Direttrice delle attività editoriali e multimediali dell'Accademia di Santa Cecilia) a Ilaria Narici (Universal Music MGB publications /Ricordi, Milano), da Danilo Prefumo(direttore artistico della casa discografica genovese Dynamic) ad Antonio Parisi (responsabile nazionale della CEI per la musica sacra) e Pierfranco Moliterni (docente di storia della musica presso l'Università di Bari).
Peccato che la location si sia rivelata infelice: pubblico inesistente, a parte i pochi addetti ai lavori che alla fine rischiano purtroppo di "cantarsela e suonarsela" da soli.
Occasioni del genere, a mio sommesso parere, non andrebbero sprecate nella inverosimile baraonda che era palpabile ieri mattina, tra un pianoforte che prova musica contemporanea un bambino che strilla rimproverato dalla mamma e un fastidioso sottofondo di antifurti e rumors della più varia natura. E' anche probabile che se difetta la comunicazione, eventi del genere passino inosservati. Come è puntualmente accaduto ieri mattina. Fortuna che, almeno chi scrive, l'ha letto casualmente sulle puntuali pagine di cultura e spettacoli del Corriere del Mezzogiorno ed è corso in Fiera...Omissis.
L'idea resta non solo buona, ma addirittura ottima. Dal prossimo anno però andrebbe rivista anche la sede dei convegni e degli incontri: magari se fosse insonorizzata sarebbe molto meglio. I padiglioni e gli spazi nella Fiera del Levante non mancano di certo.

Dal 19 settembre riprende a Bari "Vallisa Giovani"


Riprende, dopo la pausa estiva, la stagione musicale “Vallisa Giovani”, un ciclo di 14 appuntamenti, curato da Pietro Laera, che vede impegnata l’Associazione “Auditorium Diocesano Vallisa” in qualità di promotore di iniziative musicali durante l’anno 2009.
Il 19 settembre andrà in scena “In…Canto Napoletano” che vedrà protagonisti Fedele De Palma e Valerio Fusillo alle chitarre ed il soprano Katia Barile. Il 25 settembre sarà presentato lo spettacolo “Open Windows” da Giacomo Desiante (fisarmonica, tastiere e trombone), Tommaso Colafiglio (chitarra), Paolo Romano (basso) e Saverio Petruzzellis (batteria).

Il 27 ottobre sarà la volta del giovanissimo violinista Gabriele Ceci, straordinario talento nostrano mentre il 24 novembre toccherà a “La Fisarmonica Protagonista”, ensemble di fisarmoniche diretto da Francesco Palazzo.

Il primo dicembre Filippo Lattanzi (nella foto) guiderà l’ensemble di percussioni nel concerto intitolato “Percussions Around the World” mentre la stagione si chiuderà il 18 dicembre con i 13 fiati della WAM band diretta da Giovanni Pompeo ne “La Gran Partita” di W.A. Mozart.

Tutti i concerti si svolgeranno presso l’auditorium Vallisa – costo del biglietto 8/5 euro, con inizio alle ore 21.

La stagione è sostenuta da Villa Menelao di Michele Boccardi, Regione Puglia e Provincia di Bari.

I biglietti saranno in vendita presso la Vallisa.

Infotel: 080.5216276 / 080.5283361 / 327.7319478.

venerdì 11 settembre 2009

Tra due settimane al massimo il Teatro Petruzzelli sarà aperto alla città: previste una serie di visite guidate ed un concerto a fine mese*


"Quanto tempo Bari dovrà aspettare ancora prima di varcare le soglie del Petruzzelli? «Entro due settimane, non più tardi, le porte del teatro si spalancheranno alla città». Ad assicurarlo, ieri al termine del consiglio di amministrazione della Fondazione lirico sinfonica, è il sovrintendente Giandomenico Vaccari (nella foto). «Stiamo aspettando in realtà la riapertura delle scuole e, nel frattempo, mettendo a punto la macchina organizzativa per le visite guidate che, naturalmente, non saranno comunque destinate solo agli studenti». Una tempistica comprensibile alla luce del fatto che il teatro è stato consegnato alla Fondazione appena lunedì e soprattutto che, soltanto ieri, il cda ne ha formalmente ratificato la presa in consegna.
"Questione ancora di poco e - promette Vaccari - questo teatro non sarà solo il luogo dell´arte e del bello, ma la grande casa della Puglia". E soddisfatto, al termine dei lavori del consiglio, si dice il sindaco Michele Emiliano, presidente della Fondazione. Ancora di più alla luce della partecipazione al cda del socio privato Domenico Di Paola, che lunedì scorso aveva annunciato un atto di recesso dall´ente lirico. Pace fatta? "Il suo problema era la mancanza del Petruzzelli, ma adesso finalmente il teatro c'è". La conferma dal diretto interessato: "Il presidente Emiliano mi ha chiesto di partecipare al cda ed è stato un invito che ho ritenuto doveroso accettare, visto che, di fatto, è di un´apertura verso le mie istanze che si parla".
E gli eventi inaugurali per il Petruzzelli? Il sindaco ribadisce la tabella di marcia annunciata ieri a Repubblica: un grande concerto sinfonico a fine settembre, il Sogno di una notte di mezza estate di Britten il 23 ottobre, il galà di danza con Eleonora Abbagnato e l´inaugurazione della nuova stagione della Fondazione per il 6 dicembre. "Stiamo pensando a una grande produzione internazionale, ma per discutere più in dettaglio dei programmi torneremo a riunirci domenica prossima".
Nel frattempo il sovrintendente Vaccari e il suo staff effettueranno le ricognizioni dovute per mettere sul campo una serie di opzioni possibili, il che vuol dire in termini pratici conciliare i progetti potenziali con le disponibilità degli artisti da coinvolgere. Quanto alla stagione lirico sinfonica che verrà Vaccari annuncia che "è pronta, in linea di massima, già per l´80 per cento".
L'ipotesi più realistica è quindi che, già all´inizio della prossima settimana, possano essere noti più in dettaglio gli eventi per l'apertura. Quanto all'opera che potrebbe andare in scena il 6 dicembre ad oggi sembrerebbero due le opzioni, suffragate solo da indiscrezioni tuttavia e da nessuna conferma, viste le bocche cucite del presidente Emiliano e del sovrintendente Vaccari.
Si parlerebbe così di un monumentale allestimento dell´Aida di Verdi, se non della Turandot pucciniana rivista da Roberto De Simone, andata in scena in forma semiscenica in primavera allo spazio 7 della Fiera del Levante e mai vista quindi nell´allestimento pensato proprio per il Petruzzelli."

(* "la Repubblica - Bari" on line - firmato: Antonio Di Giacomo - 10 settembre 2009)

giovedì 10 settembre 2009

Sono iniziati nella giornata di ieri i lavori all'Auditorium "Nino Rota"


Quando per anni ho ascoltato dal vivo o letto sui giornali le proteste per la mancata ricostruzione del Teatro Petruzzelli, incendiato nel 1991 da mandanti ancora oggi ignoti, ho spesso risposto che non era quello in fondo lo scandalo più vergognoso della nostra città.
Infatti, la storia altrettanto lunga e tortuosa dell’Auditorium “Nino Rota”, adiacente il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari supera di molto, se vogliamo, quella del Petruzzelli, quanto a pastoie burocratiche, a immobilismo e a carenza di volontà politica (e non solo).
Basterebbe ricordare che il contenitore culturale intitolato al maestro Nino Rota e inaugurato agli inizi degli anni Ottanta, dopo appena dieci anni (era il 20 novembre del 1992) venne ufficialmente chiuso con provvedimento di diffida del Comune di Bari per problemi legati al mancato adeguamento alla normativa di sicurezza, igiene e agibilità allora in vigore. Un provvedimento che fino a ieri, 9 settembre 2009, storica data di consegna del cantiere all’impresa appaltatrice, ha praticamente dettato legge costringendo alla chiusura al pubblico l’unica importante sala da concerti esistente a Bari.
Diciassette anni che meriterebbero di essere raccontati in altrettanti libri, come è accaduto per il Politeama barese, per capire le motivazioni di tanta attesa prima che si ponesse finalmente la prima pietra per la ristrutturazione globale dell’auditorium barese. E invece, se non fosse per una corposa rassegna stampa che chi scrive ha gelosamente conservato, nulla è stato pubblicato da alcun editore locale o nazionale al cospetto di quest'altra vergognosa vicenda.
Non resta che attendere dunque che il cantiere sia ultimato entro il dicembre 2010 e poi sarebbe magari il caso che si provasse a raccontarla per bene, con date, fatti, nomi e cognomi, anche questa storia tutta barese di kafkiano immobilismo.
Per il momento godiamoci, insieme al ritrovato Petruzzelli, l’attesa di un nuovo conto alla rovescia che possa regalarci, al suo scoccare finale, la restituzione alla città di un altro prestigioso contenitore.
Ieri mattina, per la cronaca, all’incontro con la stampa nello stesso auditorium c’erano il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, il presidente del Conservatorio "N. Piccinni", Carulli il direttore dello stesso Marco Renzi il progettista Mario Anastasia e Vito Fanelli, dirigente del Servizio Edilizia 2 della Provincia di Bari e responsabile del procedimento.
L’importo complessivo del progetto ammonta a complessivi Euro 8.472.167,94, di cui Euro 5.149.473,08 per lavori a base d’asta comprensivi degli oneri per l’attuazione del piano di sicurezza nella misura di Euro 242.579,04.
I lavori una volta effettuati è stato detto in conferenza stampa “consentiranno una nuova distribuzione e sistemazione dei posti a sedere sia nella sala grande che in quella inferiore, nonché la realizzazione di nuove e diverse vie di esodo con le relative uscite su luogo sicuro che consentiranno il rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza e di evacuazione (…)”.
Per la sala grande saranno previsti 819 posti a sedere, di cui 719 destinati al pubblico compresi n. 6 posti per disabili e n. 100 persone tra orchestrali, addetti ai lavori, ecc;
nella saletta inferiore invece i posti previsti sono 148, di cui 138 riservati al pubblico e 10 a persone tra orchestrali e addetti ai lavori. Non resta che augurarci che sia finalmente arrivata la volta buona e che per la fine del 2010, come lo stesso Schittulli ha fatto, l’Auditorium "Nino Rota" possa davvero essere riaperto al pubblico, senza ulteriori rinvii.

mercoledì 9 settembre 2009

La Fondazione Petruzzelli presenta dal 21 settembre Tosca di Puccini al Teatro Piccinni


Dopo la buona notizia della prossima riapertura del Teatro Petruzzelli, lunedì 21 settembre alle 20,30, ancora al teatro Piccinni di Bari, andrà in scena la prima di "Tosca". L'opera di Puccini, il cui allestimento è curato dalla Fondazione Petruzzelli, vedrà la regia di Elena Barbalich e la direzione del maestro Renato Palumbo alla guida dell'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari.
A dar vita al celebre personaggio di Puccini la grande Maria Guleghina, nel ruolo di Mario Cavaradossi canterà Alejandro Roy. Il Barone Scarpia sarà interpretato da Marco Di Felice. Le scene saranno di Tommaso Lagattolla. L'opera sarà replicata mercoledì 23 e venerdì 25 alle 20,30 e domenica 27 settembre alle 17.00. Rinviato a data da destinarsi invece il previsto Macbeth verdiano di cui prima dell'estate si era parlato, mentre "Il Sogno di una notte d'estate" di Britten potrebbe essere prossimamente allestito nel rinato Petruzzelli. Si attende comunque a giorni che il Sovrintendente della Fondazione, Giandomenico Vaccari renda noto il cartellone ufficiale della stagione a venire con appuntamenti e date.
Biglietti in vendita al botteghino del teatro Piccinni.
Infotel:080.521.24.84.

martedì 8 settembre 2009

Consegnate le chiavi alla Fondazione Petruzzelli: la riapertura del Politeama è ormai ad un passo*


"Una bella giornata di sole per una data storica. Ieri mattina, infatti, nel foyer del Teatro Petruzzelli di Bari c’è stata la tanto agognata consegna delle chiavi da parte del commissario straordinario per la ricostruzione Angelo Balducci al Comune di Bari, in qualità di custode, che il sindaco Emiliano ha, a sua volta, girato alla Fondazione Petruzzelli, diventata da questo momento ente gestore del prezioso bene immobilare. Aggirato di concerto con il Ministero e l’Avvocatura dello Stato, con una sorta di blitz tecnico-giuridico il famigerato protocollo d’intesa del 2002, il Petruzzelli potrà ora essere finalmente riaperto a tutti ed inaugurato.
Gran parte del merito, va detto, dopo le infinite polemiche e strumentalizzazioni elettorali degli ultimi mesi, è da ascrivere al da poco riconfermato sindaco di Bari, Michele Emiliano, che ha materialmente fatto di tutto (e di più) per restituire integralmente il prestigioso teatro alla città, all’Italia al mondo. Ed è stato lui stesso intorno alle 13 di ieri a darne notizia alla stampa all’interno del foyer del Petruzzelli. “Ora l’orologio collocato in Piazza del Ferrarese – ha detto Emiliano - che contava ore, minuti e secondi dalla negata inaugurazione del 6 dicembre scorso è stato spento perché il Petruzzelli è stato finalmente restituito alla città.”
Il 1° agosto scorso il sindaco barese aveva scritto una lettera al Sovrintendente regionale dei Beni Culturali, Nicola Martines con cui il Comune si candidava alla custodia del Petruzzelli invocando il cosiddetto “Codice Urbani” (ossia il D.L. n. 42 del 2004 sulla tutela dei beni culturali e paesaggistici). La risposta positiva è arrivata solo quattro giorni fa sul tavolo del direttore generale del Comune di Bari Vito Leccese che non ha perso nemmeno un istante affinando con il delegato dell’Avvocatura generale dello Stato, l’avv. Giuseppe Albenzio, tutti gli aspetti amministrativi e giuridici della intricata vicenda.
Come si ricorderà il protocollo d’intesa firmato a Roma il 21 novembre del 2002, dalle parti in causa (famiglia Messeni Nemagna, in qualità di proprietaria, Ministero dei Beni Culturali, Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari), al momento, peraltro, ancora oggetto di una controversia presso il tribunale civile di Bari in quanto impugnato per nullità, prevedeva che la Fondazione Petruzzelli si sarebbe occupata della ricostruzione del teatro incendiato nel 1991 in cambio di una concessione per 40 anni da parte della famiglia proprietaria dietro pagamento di un canone ascendente di 500 mila euro, con decorrenza dalla fine dei lavori e a teatro funzionante.
Non ci soffermeremo sulle ulteriori puntate della vicenda perché sono note a tutti, a partire dall’annullamento dell’esproprio nell’aprile dello scorso anno. Quello che è davvero importante adesso è invece riaprire subito alla città, dopo ben 18 anni da quel tragico rogo che lo distrusse, il teatro Petruzzelli.
Bene farebbe l’omonima Fondazione, come peraltro già annunciato dal suo Sovrintendente Giandomenico Vaccari nei giorni scorsi, a consentire a tutti coloro che all’epoca non erano ancora venuti al mondo (e cioè i maggiorenni di oggi) di visitarlo e soprattutto di assistere ad uno spettacolo. Per non parlare dei fortunati 1200 sorteggiati del concertone di Placido Domingo, previsto il 5 dicembre 2008 scorso e che fu poi purtroppo annullato.
Emiliano non ha “regalato” date inaugurali oltre a quella ufficiale della nuova stagione lirica del 6 dicembre 2009, ma una cosa significativa l’ha pur detta: “La riapertura del teatro deve rappresentare un segno di ritrovata unità e di pacificazione per tutta la città: dai partiti alle istituzioni. Il teatro è tornato ad essere di tutti. Basta dunque polemiche inutili. La Musica, la Bellezza e l’Arte siano le uniche, vere protagoniste della rinnovata splendida sala del Politeama barese”. E così sia."

(* articolo pubblicato in data odierna dal periodico on line "LSD Magazine")

lunedì 7 settembre 2009

Al pianista Pasquale Iannone è affidata l'11 settembre l'Inugurazione del "I° Festival pianistico Città di Corato"


Il Comune di Corato dà vita al "I Festival pianistico Città di Corato". La manifestazione, fortemente voluta dall'amministrazione comunale ed affidata alla direzione artistica del pianista coratino Filippo Balducci, prevede l'esibizione di quattro pianisti di caratura internazionale nella suggestiva cornice del Chiostro del Palazzo di Città, dall'11 al 15 settembre. I programmi, virtuosistici ed accattivanti, comprendono musiche di Bach, Mozart, Mendelssohn, Chopin, Liszt, Brahms, Balakirew, Rachmaninoff, Ravel. Tra di esse alcune delle pagine più note e significative del repertorio pianistico. Venerdì 11 apre la rassegna Pasquale Iannone, seguito, sabato 12, dal pianista ticinese Igor Longato. Domenica 13 sarà la volta del padovano Achille Gallo. Chiude la rassegna, martedì 15, il pianista toscano Antonio di Cristofano. I concerti inizieranno alle 20.45, l'ingresso è libero e gratuito. Il noto pianista barlettano Iannone darà dunque il via al I Festival pianistico Città di Corato. La prima parte della serata inaugurale prevede l'esecuzione di pagine intense e raffinate di Chopin (quattro Mazurke op. 30, Scherzo n. 4) e di Ravel (Valses Nobles et Sentimentales). Il programma si concluderà poi con un exploit di virtuosismo, passione e folklore, tipici ingredienti della musica tardo-romantica russa (I Sei momenti musicali di Rachmaninoff e Islamey di Balakirew). Il concerto avrà inizio alle 20.45 ed è ad ingresso libero. In caso di maltempo i concerti si terranno presso la Chiesa Matrice, via Duomo, Corato.

Ecco il cartellone numero 68 della Camerata Musicale Barese


Dopo una breve pausa estiva, la Camerata Musicale Barese ha ripreso in pieno la sua attività sulla base del brillante bilancio della Stagione 2008/2009, della piena riconferma della compagine sociale, che ad oggi ha superato il totale degli abbonamenti sottoscritti al 31 agosto dell’anno scorso e delle felici prospettive del nuovo Cartellone, che è già pronto e ben definito.
Resta solo l’incognita della disponibilità del Petruzzelli, che, però, stando alle ultime notizie, dovrebbe riaprirsi con la nuova Stagione e quindi offrire anche alla Camerata Musicale Barese la possibilità, dopo ben 19 anni di penosa attesa di rivivere un nobilissimo passato.
Per la verità alla Camerata è stato riconosciuto un suo spazio, che sarà riservato agli Eventi più significativi.
La Camerata spera anzi di poter inaugurare la sua Stagione proprio al Petruzzelli con il Violinista Uto Ughi, amico fedele di Bari e della Camerata, alla data del 30 ottobre.
Per la benemerita società barese sarebbe un grande privilegio, non solo, ma permetterebbe alla Camerata di accogliere tutti insieme i tanti Soci di una volta, che per la verità si stanno riaccostando alla famiglia sociale che sta per toccare i 70 anni di vita.
Ecco in sintesi il nuovo Cartellone, che fa onore anche questa volta, al passato, alle tradizioni ed al prestigio dell’Associazione.
22 appuntamenti da ottobre a maggio: Musica Sinfonica, Cameristica, Danza, Musical e Jazz.
Sarà la Musica Cameristica, dunque, ad aprire la Stagione con Uto Ughi ed i “Filarmonici di Roma” (30 ottobre).
Poi toccherà alla musica sinfonica con l’Orchestra di Milano “Giuseppe Verdi”, diretta da Wayne Marshall che rivestirà anche i panni di Pianista. Serata tutto G. Gershwin (10 novembre).
Gli altri appuntamenti con la Cameristica avranno per protagonisti i Pianisti Giorgia Tomassi ed Alessandro Stella (17 novembre), “I Solisti di Zagabria” con Gaetano Di Bacco (2 dicembre), i Pianisti Angela Hewitt (13 gennaio), Gianluca Cascioli (26 gennaio), Anna Kravtchenko (9 febbraio), Boris Petruschamsky (data da definire), il “Il Quartetto Michelangelo” (23 marzo) ed il Chitarrista Roland Dyens (9 marzo).
Come si può vedere, un ampio panorama di Complessi e di Solisti che sono ai vertici della musica da Camera, che resta un caposaldo del pentagramma di eccellenza.
Il tradizionale “Concerto di Natale” sarà affidato ai “King’s Singers” che da 40 anni deliziano il pubblico di tutto il mondo con un repertorio che va dal Medioevo al Rinascimento, dal Romantico al moderno anche folk e pop (17 dicembre).
Il “Concerto di Capodanno” vedrà invece sulla scena il “New Quintet di Enrico Rava” che avrà come ospite speciale il Trombonista barese, Gianluca Petrella (2 gennaio).
Il jazz conterà anche sul “Rastrelli Cello Quartet” (23 febbraio) per la prima volta in Italia, e sul Duo di “Brad Meldhau e Joshua Redman” (6 maggio), che costituirà certamente un Evento di punta di un brevissimo tour che toccherà pochissime città di Europa.
Quanto mai ricco il Cartellone della danza, ben 6 appuntamenti: il “Moscow Ballet La Classique” che ritorna a Bari e che presenterà “Schiaccianoci” (16 e 17 gennaio); la famosa “Compagnia di Antonio Marquez” con l’omaggio ad “Antonio Ruiz Soler”, figura leggendaria della danza spagnola (13 e 14 febbraio); la “Compagnia di Danza R B R” in uno spettacolo dedicato agli elementi primari della natura: “Aria, Acqua, Fuoco e Terra” ( 27 e 28 febbraio); “Pilobolus” etichetta gloriosa e magica della danza nella nuova produzione “Shadowland” (13 e 14 marzo); “Kataklò Athletic Dance Theatre” in “Play” una possente esibizione tra la gestualità della danza ed il vigore atletico della ginnastica (27 e 28 marzo) e il magico gruppo di “Paul Taylor Dance Company” (17 e 18 aprile).
Gli appassionati della danza non avranno di che lamentarsi: sfileranno sulla scena sotto i loro occhi alcune delle più famose compagnie oggi esistenti.
A questo punto bisogna dire che la Camerata fa onore al progetto “Teatro Danza” che compie 10 anni.
Il musical porterà in primo piano “Tango Metropolis” interamente dedicato allo spettacolo di Tango Argentino creato da Daniel Binelli (che fu per oltre 30 anni il Bandoneonista di Astor Piazzolla), Pilar Alvarez e Claudio Hoffman (21 e 22 novembre).
Tornerà ancora una volta un altro caro amico di Bari e della Camerata: Corrado Abbati con la sua Compagnia in “My Fair Lady” un intramontabile classico dello spettacolo leggero del ‘900.
Ce n’è abbastanza per illuminare tutto l’orizzonte della prossima Stagione e per soddisfare i più diversi ed esigenti palati dei Soci e del pubblico della Camerata.
Le date ci sono: la Camerata non ha però voluto segnalare i Teatri e le Sale che ospiteranno i suoi appuntamenti. Il perché è ovvio; tutto dipende dalla disponibilità del Petruzzelli.
La speranza però rimane quella del ritorno al Politeama a cominciare dalla serata inaugurale che “Uto Ughi” ha già definito un evento-privilegio.
Viene la tentazione di dire “A ben rivederci il 30 ottobre al Petruzzelli con Uto Ughi”.
Anche per la Camerata sarà una pagina nuova che saprà d’antico.
Pochissimi i posti ancora disponibili in abbonamento per la prima di turno A, viceversa più ampia disponibilità per gli appuntamenti “Short” (Eventi da 10 appuntamenti).

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese Via Sparano 141 infotel. 080 521.19.08, Box Office c/o La Feltrinelli, Botteghino del Teatro Piccinni e Agenzia di Viaggi “Il Periscopio”.

mercoledì 2 settembre 2009

L'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai protagonista anche quest'anno del Festival MITO (3 - 24 settembre)


Un giovane e affermato direttore d’orchestra, Vladimir Jurowski; un grande compositore contemporaneo, il giapponese Toshio Hosokawa; e un concerto “evento” con la Nona Sinfonia di Beethoven: sono alcuni degli elementi che caratterizzano la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai all’edizione 2009 del Festival Internazionale MITO Settembre Musica che partirà quasi in contemporanea domani e dopodomani a Milano e Torino con due attesi concerti della Filarmonica di San Pietroburgo diretti da Yuri Temirkanov.

Quattro serate nelle due "capitali" industriali d'Italia, tra il 7 e il 23 settembre, per un viaggio musicale che si apre - lunedì 7 settembre alle ore 21 all'Auditorium di Milano Fondazione Cariplo – con i Cinque frammenti op. 42 e la Sinfonia n. 4 in do minore op. 43 del grande compositore sovietico Dmitrij Šostakovič. A dirigere l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, uno dei più affermati giovani direttori di oggi: il russo Vladimir Jurowski, Direttore Musicale del Glyndebourne Festival Opera dal 2001, e che ha recentemente debuttato sul podio di orchestre quali la Los Angeles Philharmonic, i Berliner Philharmoniker, la Pittsburgh Symphony e la Philadelphia Orchestra.

Il secondo concerto, con ingresso libero sia a Torino (Auditorium Rai giovedì 17 settembre alle 21) che a Milano (Sala Verdi del Conservatorio, venerdì 18 settembre, sempre alle 21), è invece dedicato a uno dei nomi di spicco della musica contemporanea: il compositore giapponese Toshio Hosokawa. In programma, il Concerto per percussioni e orchestra Tabi-bito (Wanderer), interpretato da Idao Nakamura; Cloud and Light per shô e orchestra - con Mayumi Miyata impegnata con lo shô, il tradizionale organo a bocca giapponese - e Circulating Ocean per orchestra. Sul podio il direttore d'orchestra americano Jonathan Stockhammer.

L'ultimo concerto è uno dei grandi eventi dell'edizione 2009 di MITO Settembre Musica: la Nona Sinfonia di Beethoven al Palaolimpico Isozaki di Torino, mercoledì 23 settembre alle ore 21. Con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai diretta da Kirill Petrenko, anche il Coro del Teatro Regio di Torino. Un concerto che ha già fatto registrare il tutto esaurito, e che si propone di avvicinare le migliaia di persone che vi parteciperanno al messaggio di fratellanza universale espresso da Beethoven nell’immortale inno "An die Freude" su testo di Schiller.

Fondazione Petruzzelli: l'ultimatum della Provincia di Bari e la (prossima?) riapertura del teatro nel CdA di ieri*



«La Provincia di Bari è pronta a fare sino in fondo la sua parte, persino a spingersi al limite delle proprie possibilità, per garantire una rapida e funzionale apertura del nuovo teatro Petruzzelli. Ma chiede di poterlo fare da protagonista insieme agli altri soci della Fondazione e per questo rivendica il suo posto in consiglio d’amministrazione. In caso contrario potremmo anche decidere di uscire dall’ente lirico». Il vicepresidente nonché assessore provinciale alla cultura Nuccio Altieri è andato ieri pomeriggio a ribadire il concetto agli altri membri del CdA della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari, in una riunione che era stata appositamente convocata per cercare un’accordo circa l’utilizzo dell’orchestra sinfonica dell’ente del lungomare. A ballare sono seicentomila euro che la Fondazione deve da tempo alla Provincia (la questione non è nuova, già il precedente presidente Enzo Divella l’aveva più volte sollevata) per le prestazione dell’ensemble e l’accordo per il futuro, che dovrà portare definitivamente in carico all’ente lirico tutta la formazione.
Assente ieri il solo ing. Di Paola, presente l’altro socio privato, la Camera di Commercio, nella persona del presidente Farace, Altieri è tornato a spingere il pedale dell’acceleratore sul tema delle dimissioni dal cda del vicepresidente Onofrio Sisto, che è attualmente il membro di nomina provinciale. Cambiato a giugno il colore politico del governo dell’ente, ecco che il nuovo presidente Schittulli ha subito fatto presente la necessità di adeguare la nomina. Essendo invece la Fondazione del tutto autonoma, il suo cda segue un percorso di scadenza indipendente da quello elettorale, cosa che blinderebbe il posto di Sisto. Un meccanismo che fu ad esempio applicato sin in fondo dal vecchio cda della Rai, quando i membri nominati dal centrodestra rimasero in carica sino alla scadenza appellandosi alla norma. «E’ vero - sottolinea Altieri - ma qui siamo in presenza di un momento storico particolare, assolutamente speciale per la città e per tutto il territorio, persino per l’intera regione e per il Sud. C’è da partecipare a scelte decisive per la riapertura del teatro e per garantire sin da subito il miglior funzionamento possibile. Ribadisco che la Provincia ha tutta l’intenzione di collaborare al meglio, di fare in pieno la sua parte, ma pretende che venga riconosciuto il suo diritto di rappresentanza. La riapertura del Petruzzelli è un punto di snodo fondamentale per la vita sociale e culturale di Bari e noi vogliano essere protagonisti delle scelte operative che lo investiranno».
Un po’ spiazzati gli altri membri del cda, dal sindaco Emiliano che ne è per statuto il presidente, all’assessore regionale Godelli, a Michele Mirabella, all’avv. Carrieri, allo stesso Sisto. La posizione della Provincia è nota da tempo ma succede - ed è successo in passato - in tutte le società partecipate quel che sta accadendo adesso alla Fondazione. Si sottolinea che i consigli di amministrazione vivono una vita propria, assolutamente autonoma, e che ad esempio alla ex municipalizzata Amiu il vecchio presidente Grilli, nominato dall’allora sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia, rimase in carica sino alla naturale scadenza del suo mandato, un anno e mezzo dopo che Michele Emiliano era salito a Palazzo di Città da dominatore. Nessuna intenzione di arrivare ad un braccio di ferro: per questo lo stesso Emiliano nei prossimi giorni, forse addirittura oggi stesso, chiederà al presidente della Provincia Schittulli un incontro per cercare di arrivare ad un’intesa almeno sulla rateizzazione del debito, visto che un esborso immediato di secentomila euro rischierebbe di mettere inginocchio tutta l’attività della Fondazione. I seicentomila euro sono il frutto di tre anni di accordo tra ente lirico e Provincia. Mentre Comune e Regione mettono di tasca propria un milione di euro come contributo annuale alla gestione, aggiungendosi alla ripartizione ministeriale, la quota che spetta all’ente ora presieduto da Schittulli è «scalata» nell’utilizzo dell’orchestra sinfonica. Duecentomila euro l’anno rappresentano la differenza di costo vivo.
Dunque la Provincia, che ora minaccia anche di prendere le distanze sino all’uscita dalla Fondazione, in caso di mancato accordo per l’utilizzo dell’orchestra, da domani dovrebbe tornare a reperire un milione di euro per la gestione della propria ICO. Da dove? Stornandolo evidentemente dai contributi per cultura e spettacoli. E la Fondazione dovrebbe andare a caccia di un’altra orchestra."

* (articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno on line in data odierna)

martedì 1 settembre 2009

Riccardo Muti sarà il nuovo direttore dell'Opera di Roma dal dicembre 2010*


L’uscita di scena nel 2005, a dir poco burrascosa e piena di strascichi polemici, dal Teatro alla Scala dov’era da diciannove anni adorato ed osannato dai più; a seguire, nei mesi scorsi la nomina ufficiale a "Principal Conductor" dal 2010 della mitica Chicago Symphony Orchestra e la sua collaborazione sempre più assidua e costante con il prestigioso Festival di Salisburgo, dove ha fatto debuttare con successo la sua Orchestra Giovanile “Cherubini”; per non parlare di teatri come il San Carlo e il Comunale di Firenze che lo corteggiano e se lo contendono insistentemente da mesi. Stiamo parlando di Riccardo Muti, il celebre maestro napoletano di nascita, ma molfettese di adozione, che a partire dal dicembre 2010 sarà direttore del Teatro dell'Opera di Roma, attualmente commissariato.
L’accordo è stato siglato in agosto tra il sindaco della capitale Gianni Alemanno e il celebre direttore d’orchestra. Dietro questa nomina c’è anche la mano potente dell’anchorman della trasmissione televisiva "Porta a Porta" Bruno Vespa, amico da tempo del maestro oltre che ex consigliere di amministrazione del teatro capitolino, che proprio nelle scorse settimane ha incontrato Muti nella sua incantevole villa di Anif, alle porte di Salisburgo. L’arrivo all’Opera di Roma di un direttore dell’importanza planetaria di Riccardo Muti è indubbiamente un fatto significativo, soprattutto in un periodo di oggettiva crisi economica del mondo dello spettacolo italiano. C’è persino chi ha paventato in questa nomina il desiderio da parte di qualcuno di accendere anche in campo lirico una rivalità mai assaporata con l’ex teatro in cui il notissimo maestro ha lavorato: La Scala di Milano.
Tra i titoli che Muti dirigerà a Roma si parla dell’Idomeneo di Mozart e del Nabucco di Verdi, quest’ultimo proprio in vista delle celebrazioni per l’Unità d’Italia del prossimo anno.

* Il presente articolo è stato pubblicato dal periodico on line "LSD Magazine" il 23 agosto scorso.