martedì 31 ottobre 2006

Il Così fan tutte a Mosca


COSÌ FAN TUTTE
DI MOZART


IL 2 E 3 NOVEMBRE
A MOSCA

Prosegue con successo la tournée del Così fan tutte di Mozart, realizzata grazie alla coproduzione tra Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.

Dopo essere stato applaudito a San Pietroburgo, nel celebre teatro Aleksandrinskij, lo spettacolo di Giorgio Strehler andrà in scena a Mosca, al Maly Theatre, giovedì 2 e venerdì 3 novembre nell’ambito delle manifestazioni organizzate per il 250esimo anniversario del teatro russo.

La Fondazione Petruzzelli partecipa al progetto assicurando la disponibilità dei complessi artistici baresi.

Regia di Carlo Battistoni, messa in scena di Gianpaolo Corti, scene Ezio Frigerio, costumi Franca Squarciapino, luci Gerardo Modica, movimenti mimici Marise Flach.

venerdì 27 ottobre 2006

Cristina Zavalloni: the voice


Ho conosciuto Cristina Zavalloni un paio d’anni fa a Bari. Era qui per un concerto all’aperto alle Piscine Comunali. Ricordo che mi fece fare (almeno) un’ora e mezza di anticamera prima di concedermi l’intervista. Mi disse poi, scusandosi, che la mattina iniziava un po’ tardi a "connettersi" col...mondo circostante. L’ho perdonata naturalmente. L’intervista venne abbastanza bene e fu poi pubblicata online sul Musicante.net (www.ilmusicante.net); oggi ahimè non è più leggibile perché il mio “caro” amico Andrea Di Paolo, webmaster di quel fortunato portale ha deciso di recente di rivoluzionare tutto, trasformando il sito-rivista in una community e cancellando di conseguenza tutte le interviste che avevo faticosamente raccolto in tre anni di collaborazione. Pazienza. Ve la riproporrò in uno dei prossimi post. Intanto, scrivo della simpatica Cristina perché ho ricevuto dall’etichetta EGEA il suo nuovo compact disc intitolato “Idea”. Si tratta di un’incisione non catalogabile in un preciso genere musicale. La Zavalloni viene infatti spesso definita, a ragione, “Un talento dalle mille anime". E questa sembrerebbe un'affermazione alquanto enfatizzata e magari di parte, ma in questo caso vi posso garantire che tale estremismo corrisponde alla pura verità. E lei è oggi (e ne sono francamente molto lieto) sicuramente una delle più belle realtà della musica contemporanea italiana. Il termine "musica contemporanea", in fondo, non è del tutto esaustivo per illustrare l'universo musicale di Cristina; basterebbe scorrere le sue esperienze artistiche per comprendere quanto sia vasto il raggio d'azione che copre: jazz, classica, lirica, contemporanea etc. Qualcuno parlerebbe di eclettismo puro o estrema versatilità ma la verità emerge dal quotidiano, dalle esperienze di tutti i giorni. I risultati ottenuti da Cristina sono la conseguenza di uno studio costante che nasce dal desiderio insopprimibile di conoscere il mondo musicale, quasi fosse un'urgenza a cui non può assolutamente sfuggire. Dopo anni di intensa attività arriva la collaborazione con l'etichetta Egea e nasce "Idea". L'album è l'espressione di un processo di maturità artistica raggiunto, un lavoro che riesce a ricomporre un puzzle stilistico variegato attraverso un progetto musicale estremamente eterogeneo. Sono parte integrante di tale evoluzione anche i musicisti coinvolti: Stefano De Bonis (pianoforte), Gabriele Mirabassi (clarinetto), Gianluca Petrella (trombone), Antonio Borghini (contrabbasso), Piero Leveratto (contrabbasso), Cristian Calcagnile (batteria). Gli 11 brani che compongono la track list sono in buona parte composizioni originali dell’artista emiliana ("Bastava quel Cielo", Trilla Dos Caranguejos", "Bouquerao", "Idea", "But I Love Her", "Per Alfredo"), altre vedono la firma anche dell'ottimo De Bonis ("Nati per Adeguarsi", "Istinti Languidi a Riposo in Attesa", "Amore mio Mannaggiatte") ed infine due vere e proprie "chicche" ("Cavaquinho" di E. Nazareth e "Have Yourself a Merry Christmas" di Blaine e Martin). La sua voce è uno strumento che ad arte gioca elegantemente con il corpo e con i suoni, sostenuta peraltro da un ensemble di solisti altrettanto straordinari. E’ a mio giudizio uno dei dischi più belli e originali dell’anno in corso. La voce di Cristina Zavalloni è poi un miracoloso virtuosistico connubio di agilità, studio e intelligenza che lascia davvero attoniti. Correte a comprare il cd (tra l’altro dall’assai elegante veste grafica) mi raccomando, poi naturalmente (spero) mi ringrazierete…

Hisako Kawamura suona per il Coretto



La pianista giapponese Hisako Kawamura, vincitrice di diversi concorsi pianistici internazionali tra cui il prestigioso "Geza Anda" di Zurigo, inaugura stasera, alle ore 21, nello storico Auditorium Vallisa di Bari (che in questi giorni festeggia i vent'anni della sua attività) la stagione 2006-07 del Coretto. In programma musiche di Chopin e Prokofiev. Info: 080.5283361

Notizie da Fiesole

Fondazione Scuola di Musica di Fiesole O.N.L.U.S.
Auditorium Sinopoli, Villa La Torraccia sabato 28 ottobre 2006 ore 18:00

Antonello Farulli & Andrea Lucchesini
presentano
Mozart - La notte delle Dissonanze
di
Sandro Cappelletto

La Scuola di Musica di Fiesole ha il grandissimo piacere di ospitare la
presentazione del nuovo libro di Sandro Cappelletto.
Sabato 28 ottobre alle 18 in Auditorium Sinopoli Antonello Farulli e Andrea
Lucchesini presenteranno, alla presenza dell'autore, "Mozart - La notte
delle Dissonanze" il nuovo libro di Sandro Cappelletto (EDT, collana
Improvvisi, pp. 144, 15,00 EUR).
Vienna, 12 febbraio 1785: Mozart ventinovenne, all'apice della sua fama
mondana e musicale, vive la notte più bella della sua vita: la prima
esecuzione, alla presenza di Haydn, del "Quartetto delle dissonanze", forse
la sua opera più enigmatica. Tra i quartetti che vengono eseguiti quella
sera, uno in particolare contiene un mistero mai del tutto chiarito: il
cosiddetto "Quartetto delle dissonanze", che inizia con 22 battute di quella
che potrebbe sembrare una sorta di cacofonia: un lento e prolungato stridere
di note dissonanti tra loro. La scelta platea di quella serata capì è
apprezzò subito il genio di questa inusuale composizione, ma per il grande
pubblico per molti decenni (fino agli albori del nostro secolo), rimase un
enigma da rifiutare o addirittura da modificare come se si trattasse di un
errore di scrittura. Nell'anno delle celebrazioni mozartiane, un libro che
indaga la nascita e la vita postuma di uno dei più misteriosi e affascinanti
capolavori del compositore salisburghese.
Non poteva mancare l'intervento musicale con l'esecuzione del primo tempo
del Quartetto in Do Maggiore K465 -le Dissonanze appunto- del genio di
Salisburgo grazie agli allievi della classe del Maestro Edoardo Rosadini: il
Quartetto Caravaggio (violini Anton Horvath e Antonio De Sarlo, viola Giulia
Nuti e cello Paco Mengozzi). Lo spettacolo Mozart, la notte delle Dissonanze, di Sandro Cappelletto con il Quartetto Savinio, è in scena domenica 29 ottobre alle ore 21, per gli Amici della Musica al Saloncino del Teatro La Pergola.

Per informazioni: 055/597851 oppure www.scuolamusica.fiesole.fi.it

giovedì 26 ottobre 2006

Agiman dirige Beethoven e Antonioni a Bari







Riprendono questa sera (alle 20.30) i concerti, gli ultimi della stagione in corso, dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari nell’Auditorium della Guardia di Finanza di Bari. l’Orchestra barese, diretta dal valente maestro milanese Daniele Agiman, esegue musiche di Ludwig van Beethoven e Francesco Antonioni(nella foto). La serata si apre con l’esecuzione della Sinfonia n. 4 in si bem. maggiore, Op. 60 di Ludwing Van Beethoven (1770 – 1827). Questa Sinfonia fu composta da Beethoven nell’autunno del 1806 su richiesta del Conte Oppersdorf, a cui è naturalmente dedicata.
L’autore si accostò alla sua composizione quando aveva già in animo di realizzare le due sinfonie successive, che dovette temporaneamente accantonare per esaudire il desiderio del Conte. La prima esecuzione si tenne a Vienna nel 1807, sotto la direzione dello stesso Beethoven, preceduta di pochi mesi da un’esecuzione in forma privata tenutasi per il principe Lobkowitz.
La collocazione di questa Sinfonia tra i toni epici e fiammeggianti della Terza, la cosiddetta “Eroica” e i tratti monumentali della Quinta, fa sì che il suo carattere cortese e leggero s’impongano maggiormente all’ascolto. Per questo motivo, Schumann ebbe a definirla come “una slanciata fanciulla greca tra due giganti nordici”, mentre Berlioz, più sinteticamente, ma con eguale chiarezza, sottolineò la “dolcezza celestiale” che ne derivava all’ascolto.
L’Adagio di apertura del primo movimento crea un’atmosfera di rilassatezza che però ben presto esprime un senso di attesa per l’episodio successivo, l’Allegro vivace, che irrompe vivacizzando l’opera attraverso un tema eseguito dai primi violini su un accompagnamento staccato e di natura quasi percussiva. In questo stesso movimento, vi sono poi altre due idee melodiche affidate al flauto e ai legni.
Il secondo movimento affida ai primi violini un canto arioso che sembra trasformarsi in una sorta di aria per orchestra, cui segue il terzo, ritmicamente molto vivace, nel quale l’autore abbandona per un momento la forma dello Scherzo in favore di quella del Minuetto. Una melodia gioviale dei violini introduce infine l’ultimo movimento, la cui natura briosa e gaia riesce a infondere un senso di vivace trasporto.
La seconda parte del concerto è invece dedicata a “Le melodie nascoste” di Francesco Antonioni (classe: 1971). Allievo di Raffaele Gervasio, Azio Corghi e George Benjamin, Francesco Antonioni è considerato tra i migliori talenti emersi nella nuova generazione di compositori italiani.
“Le melodie nascoste” è un lavoro che gli è stato commissionato dalla Direzione generale delle Ico (Istituzioni concertistico orchestrali) ed è stato eseguito per la prima volta nel 2004 dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai al festival torinese “Settembre Musica”.
La struttura della composizione, in tre distinte parti, impiega nella sezione centrale due canti popolari, rispettivamente il primo dell’isola di Creta, il secondo del Salento (Matinata). Il lavoro compositivo tende a far generare una serie di nuove melodie dal canovaccio dei canti impiegati, cercando però di rendere poco riconoscibile il materiale originale da quello preesistente, appunto in un graduale gioco di svelamenti che mette sullo stesso piano linguaggi antichi e moderni (I biglietti sono in prevendita al Box Office della Feltrinelli Libri e Musica in via Melo, 119 a Bari. Info: 080.5240464).

mercoledì 25 ottobre 2006

Robert Schumann: chi era costui ?



Di recente ho ricevuto alcune e-mail di giovani che mi chiedevano quanto sia davvero importante nella storia della musica il "signor" Robert Schumann. Ecco di seguito una mia breve introduzione preparata nello scorsa primavera per un concerto-omaggio al compositore tedesco a 150 anni dalla morte. Spero possa essere un primo utile indizio per coloro che mi hanno rivolto questo quesito.
"Fra i numerosi compositori che costellarono l’epoca romantica, Robert Alexander Schumann (Zwickau, Sassonia, 1810 – Endenich, Bonn, 1856) fu forse l’artista che meglio di chiunque altro incarnò compiutamente quel periodo storico così luminoso e variegato per le Arti tutte. Giovanissimo, sentì come il padre - divenuto libraio più per necessità che per scelta - la vocazione di scrittore, ma poi fu la musica a sopraffarlo; mai però nel corso della sua vita dimenticò la febbrile passione che lo legava alla grande letteratura del passato e del presente.
Lettura, scrittura e musica divennero dunque per lui, sin dalla fanciullezza, una sorta di iniziatico pascolo spirituale. La ricca biblioteca paterna gli consentì di leggere con avidità i romanzi di Jean Paul Richter e Walter Scott, i poemi di Lord Byron, i capolavori di Eichendorff e Hoffmann, senza dimenticare il monumentale Faust di Goethe, il teatro shakespeariano, l’ estetica e la romantica filosofia naturalistica di Schelling.
Dal punto di vista squisitamente musicale, dopo i primi rudimenti impartitigli a sei anni dall’arcidiacono Döhner, fu l’organista della chiesa di Santa Maria a Zwickau, Gottfried Kuntsch, ad avvicinarlo definitivamente al pianoforte. Ad appena nove anni il padre lo condusse a Karlsbad ad un concerto del grande virtuoso praghese Ignaz Moscheles. L’impressione che ne ricavò fu talmente esaltante che da quel momento il pianoforte divenne una sorta di imprescindibile chiodo fisso.
Ed è proprio al pianoforte che Schumann dedicherà le pagine più ispirate della sua produzione di compositore. Paladino della nuova musica, egli fondò nel 1834 - parallelamente ai suoi primi importanti lavori musicali - una rivista (la Neue Zeitschrift für Musik) in cui immaginava una “lega dei fratelli di Davide”, unione di appassionati dediti a difendere la nuova musica contro le convenzioni dei “filistei”, considerati alla stregua di ossequiosi tutori di una tradizione ormai obsoleta. Di quella lega Robert immaginò i membri Florestano ed Eusebio, le sue due facce ideali ed estreme, Maestro Raro ( idealizzazione di Friedrich Wieck, con cui inizia seriamente lo studio del pianoforte) e tanti altri in cui si adombrano i musicisti da lui più amati, come Berlioz, Mendelssohn e Chopin.
Senza dimenticare la scoperta “postuma” dell’ultimo Schubert (quello per intenderci della “Grande” sinfonia, delle estreme sonate per pianoforte e dell’enigmatico Quintetto per archi) e il profetico articolo (“Vie nuove”) sul giovane Brahms.
Da buon romantico, egli intraprese viaggi a Lipsia, Dresda, Monaco, Vienna, Praga, Milano, Venezia arricchendo in modo esemplare il suo bagaglio di esperienze umane e artistiche. Ma fu proprio l’incontro con il pianista-didatta tedesco Wieck, padre della futura moglie Clara, a dare - nel bene e nel male - una svolta significativa alla sua vita. Se da un lato Robert ammirava in Wieck la saggezza e l’equilibrio dell’eccellente maestro di musica, dall’altro giunse al punto di odiarlo quando quest’ultimo cercò in tutte le maniere di allontanarlo da Clara. La sofferenza provocata da quegli anni difficili non può non aver influito che negativamente sul suo fragile sistema nervoso, già più volte messo a dura prova dalle numerose tragedie familiari vissute da ragazzo. Eppure, la genialità indiscutibile di molti suoi capolavori pianistici “pre-matrimoniali” non potè non essere in buona parte, alimentata da lutti e sofferenze, contrasti familiari e amorosi troppo spesso rimasti irrisolti."

lunedì 23 ottobre 2006

La bella stagione dell'EurOrchestra di Bari



Anche quest’anno l’EurOrchestra di Francesco Lentini (nella foto) presenta la sua stagione, la settima per l’esattezza, che si terrà, come sempre, presso lo Sheraton Nicolaus di Bari. In programma ci saranno ben 13 concerti con orchestra e tutti con l’apporto di solisti di rilievo nazionale e internazionale. In questa stagione ci sarà un'attenzione ancor più particolare ai giovani, per i quali verrà lanciato il “Primo Concorso Musicale EurOrchestra-Giovani-Interpreti”, indetto in collaborazione con il Club Lions Costanza d’Altavilla di Bari , e l’Associazione Aios di Bari , la cui serata finale è inserita come concerto “Dedicato ai giovani” nella nostra VII Stagione. In questa manifestazione, che si terrà il 30 Maggio, anche il pubblico potrà esprimere il suo giudizio e avere quindi un peso nella scelta dei vincitori del concorso, "in quanto noi crediamo di aver creato , nello svolgersi delle stagioni, un pubblico di cultori e raffinati intenditori della musica" afferma con orgoglio il maestro Lentini, direttore artistico dell'ensemble barese. Un ritorno denso di significati e di emozioni sarà poi senz'altro quello dello straordinario pianista Alessio Bax, stella del firmamento musicale internazionale, che questa volta suonerà il Primo Concerto di Franz Liszt e successivamente si esibirà con la moglie, Lucille Chung, anch’ella notissima pianista, nel Concerto per due pianoforti e orchestra di Francis Poulenc.
Altro gradito ritorno è quello dei decani della scuola pianistica barese, Michele Marvulli e Marta Grilletti , l’uno in veste di direttore-pianista-trascrittore, l’altra in veste di esecutrice. Michele Marvulli dirigerà Marta Grilletti e l’EurOrchestra nel concerto in la minore di Grieg, e poi siederà al pianoforte, in orchestra, per dirigere ,in prima assoluta italiana, la sua trascrizione per orchestra da camera della Suite la Strada di Nino Rota .
Una particolare caratteristica dei programmi dell'Eurorchestra è rappresentata dall’intento educativo delle serate musicali, per cui vengono spesso inseriti brani che aiutano il pubblico a capire la musica e ad avvicinarsi anche alla storia personale e all'umanità dei grandi compositori. Il 6 dicembre segnaliamo il concerto dal titolo “Firmato Gnagflow Trazom - dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart “; si tratta di una rappresentazione teatral-musicale ideata e condotta, nella veste di voce narrante e regista , dal notissimo doppiatore e attore Luca Violini, la famosa "voce" di La7 e Sky , che leggerà testi di Lino Terra dedicati alla figura del grande salisburghese.
Un'altra chicca sarà, il 13 Giugno, a chiusura della stagione, la presenza come ospite d’onore dell’attore Enzo Decaro, beniamino del pubblico soprattutto femminile, in veste di voce recitante, nell'esecuzione de”Il carnevale degli animali” di Saint-Saens per due pianoforti e orchestra, ad opera del Duo pianistico composto da Angela Montemurro e Rosanna Giove. Da segnalare poi il concerto del 14 Febbraio dedicato alla ricorrenza di San Valentino, nel quale saranno eseguite musiche di compositrici del nostro tempo ispirate all’amore. Durante questo concerto sarà presentata ufficialmente la costituzione a Bari della Associazione ParnasoDonne in Musica, di cui è responsabile Angela Montemurro, che vuole incarnare l’anima femminile dell’EurOrchestra e che nasce con l’intento di creare una rete di collegamenti tra le donne impegnate nelle Arti e nello studio delle Arti nel nostro territorio. Questa Associazione è collegata idealmente alla "Fondazione Adkins-Chiti - Donne in Musica", membro del Consiglio Internazionale per la Musica dell’Unesco. Queste due Associazioni hanno promosso, per realizzare questo concerto di San Valentino, un invito rivolto a tutte le compositrici del mondo per scrivere un pezzo dedicato all’Amore . Tra tutte le composizioni pervenute saranno scelte le più significative che verranno poi eseguite dall’EurOrchestra. Le altre, quelle non eseguite, costituiranno un fondo a beneficio della cultura e della musica da cui si potrà attingere in altre occasioni. In questo concerto sarà ospite d’onore la grande regista tedesca Helma Sanders Brahms, che leggerà brani della sua sceneggiatura del prossimo suo film, incentrato sul rapporto tra Clara e Robert Schumann con il loro amico Johannes Brahms .

Ecco di seguito l'intera programmazione della stagione VII concertistica, che seguirà il taglio delle precedenti edizioni, comprendendo 13 concerti con orchestra contrassegnati ognuno da un doppio titolo, uno che contraddistingue il periodo e l’altro il tema. Ogni concerto è introdotto sui programmi di sala da versi poetici che alludono all’atmosfera creativa e emozionale che il concerto vuole, di volta in volta, creare.
1) 15 Novembre 2006 CONCERTO INAUGURALE,intitolato :“La gioia della Musica”,in cui sarà consegnato il Premio NOTE NELL’OLIMPO 2006 al celebre Chitarrista Alirio Diaz.
Saranno eseguite Musiche di Villa Lobos Rodrigo e De Falla dai chitarristi Alirio e Senio Diaz Direttore Francesco Lentini

2 ) 6 Dicembre 2006 Lettura-Concerto “Nel giorno anniversario della morte di Mozart” Spettacolo audio-scenico dal titolo:”Firmato Gnagflow Trazom - dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart” con musiche di Mozart,su testo di Lino Terra con Voce recitante e Regia Luca Violini Direttore Francesco Lentini

3) 3 Gennaio 2007 CONCERTO DI CAPODANNO, con sottotitolo “ Gli Auguri della Musica” ,in cui sarà eseguita “Musica italiana e…altro”, colla partecipazione del Soprano Angelica Girardi e del Tenore Leonardo Gramegna. Parteciperà il Coro Ensemble Di Venere diretto da Palmo Di Venere .Dirige Francesco Lentini

4) ) 7 Febbraio Concerto D’INVERNO,dal titolo “SonarCantando” ,con musiche di Vivaldi,Bach e Mozart. Clavicembaliste Margherita Porfido e Rosa Azzaretti .Soprano Maria Luisa Dituri .Direttore Emil Guven Yaslicam

5) 14 Febbraio , CONCERTO DI San Valentino,dal titolo “La Musica delle donne Ispirata dall’amore ” . E’ organizzato in collaborazione con l’Associazione “ParnasoDonneinMusica Artistecreatrici di Puglia con l’EurOrchestra” e con la “Fondazione Adkins-Chiti - Donne in Musica” .Vedrà la partecipazione della regista tedesca Helma Sanders Brahms, pronipote di J. Brahms. Questo concerto è dedicato alla esecuzione di musiche scelte dopo chiamata internazionale alle compositrici del mondo. Dirige Francesco Lentini

6) 21 Marzo, CONCERTO DI PRIMAVERA, con titolo “ Musica per sognare” , ed è il consueto appuntamento con le più belle melodie del mondo nelle trascrizioni di Angela Montemurro .Vocalist è Paola Arnesano e Direttore il Maestro Francesco Lentini .
7) 4 Aprile, Concerto Inaugurale del Pianofestival San Nicola ,dal titolo “AppassionatoPiano”, con l’esecuzione di musiche di Liszt e Poulenc ad opera dei noti pianisti Lucille Chung e Alessio Bax,barese di origine e di formazione. Direttore Francesco Lentini

8) 25 Aprile Concerto Romantico ,dal titolo “Il fantastico mondo del violino” ,in cui saranno eseguite musiche di Pugnani- Kreisler Brahms Dvorak e Paganini. Violinista Michelangelo Lentini, Direttore è il Maestro fiorentino Giuseppe Lanzetta

9) Il 2 Maggio continua il Pianofestival San Nicola con il Concerto intitolato “Itinerario Boemo”, in cui saranno eseguite musiche di Janacek Kozeluh Dvorak dai pianisti Aurelio e Paolo Pollice,notissimi a livello internazionale,sotto la direzione di Francesco Lentini. Prima del concerto la dott.ssa Teresa Zonno, filosofa docente a Berlino, terrà una conversazione su “Milan Kundera e i musicisti boemi”.

10) Il 16 Maggio, sempre per il Pianofestival il “Concerto degli anniversari” ricorderà l’anniversario della morte di Grieg,di cui la pianista Marta Grilletti eseguirà il concerto per pianoforte e orchestra .Seguirà la Suite “La Strada” di Nino Rota,nella trascrizione di Michele Marvulli . Direttore Michele Marvulli

11) Il 30 Maggio per Pianofestival San Nicola “Concerto Dedicato ai Giovani”.Si tratta della Prova Finale con Orchestra e della Proclamazione dei Vincitori del“I Concorso Musicale EurOrchestra -Giovani Interpreti”che l’EurOrchestra istituisce per aiutare i giovani ad emergere nel difficile mondo dell’arte musicale .Direttore Francesco Lentini

12) Il 6 Giugno ,ancora Pianofestival a Noicattaro,nella Chiesa Madonna della Lama, con il Concerto dal titolo “ Le otto Stagioni”.
Saranno eseguite le Quattro Stagioni di VIVALDI e le Quattro Stagioni di Piazzola, rispettivamente dal Violinista Michelangelo Lentini e dalla Pianista Giustina Dipinto . Voci recitanti gli attori Alfredo Rubini e Peppino Aceto Direttore Francesco Lentini .

13) Il 13 Giugno ultimo concerto della VII stagione e del Pianofestival San Nicola,con l’ “Arrivederci in Musica” .Ospite d’onore l’attore Enzo Decaro. L’arrivederci a dopo le vacanze estive vedrà l’esecuzione di musiche di Angela Montemurro, Mozart e Saint-Saens da parte del duo pianistico Angela Montemurro e Rosanna Giove .Direttore Francesco Lentini
Il costo degli abbonamenti è :

Abbonamento intero € 150 - ridotto € 100 - Studenti € 50
Per informazioni : Telefono : 080 574.45. 59 e-mail eurorchestra@libero.it www.eurorchestra.it

L'incipit della Filarmonica di Torino

Stagione Sinfonica 2006/07

Martedì 24 ottobre 2006
Conservatorio “G. Verdi” - Torino

(ore 21)

GENERAZIONE XX

Niccolò Castiglioni: Come io passo l’estate
Versione per chitarra e archi di Carlo Boccadoro (Prima esecuzione assoluta)
Sandro Fuga: Concerto per archi e timpani (Nel centenario della nascita)
Adriano Lincetto: Suite da Paer per orchestra d’archi (Prima esecuzione assoluta)
Ottorino Respighi: Antiche arie e danze (Terza suite)

Orchestra Filarmonica di Torino

Sergio Lamberto
maestro concertatore

Emanuele Segre
chitarra

Riccardo Balbinutti
timpani

Infotel: 011.533387 / e-mail: biglietteria@oft.it

venerdì 20 ottobre 2006

Pappano inaugura Santa Cecilia nel segno di Berlioz







Domani a Roma, per l'inaugurazione della Stagione Sinfonica dell'Accademia di Santa Cecilia, il celebre maestro inglese Antonio Pappano (nella foto) non poteva scegliere niente di più spettacolare: La Damnation de Faust di Hector Berlioz è infatti un prodigioso affresco musicale popolato dalle centinaia di personaggi che, dal trio dei protagonisti - Faust, Mefistofele e Margherita - alle grandi masse di soldati, studenti, dèmoni, silfidi e anime celesti, affollano la tragedia di Goethe. Nessun brano musicale aveva, prima di allora, descritto con tanta efficacia l'elemento demoniaco in contrasto con l'anelito al sublime dell'intellettuale romantico, l'ossessione per un ideale in nome del quale votarsi all'autodistruzione e l'ironia sulfurea del Maligno, duce di uno sterminato esercito di spiriti infernali impegnati in quella terrìfica ridda finale che è tra le pagine più stupefacenti della Storia della Musica. Ci sarà naturalmente un cast stellare, in cima al quale brillano la diva Vesselina Kasarova, il tenore Jonas Kaufmann ed il basso Erwin Schrott.

Fabbriciani insieme ad Elio e le Storie Tese a Bari


Ha appena compiuto settant’anni l’Ente Morale “Fondazione Concerti Niccolò Piccinni” di Bari e rende ancor più significativo questo storico momento con il trasferimento della sua sede dai locali di via Beltrami in un nuovo edificio adiacente al Conservatorio. A gennaio – ed è questa la notizia del giorno – verrà, inoltre, inaugurato un piccolo teatro di circa 200 posti che sarà dotato di un palco di 16 x 7, dove si potranno allestire diversi tipi di spettacoli e verrà all’occorrenza generosamente offerto ad altre associazioni culturali della città bisognose di spazi. A dire questo e molto altro ieri mattina nella sede di via Beltrami c’era il presidente della storica associazione barese Gianvito Pugliese, avvocato di professione, ma da sempre impegnato sul fronte dell’impegno musicale sia da un punto di vista organizzativo che, più di recente, come regista e creatore di spettacoli. La giornata di ieri era comunque dedicata principalmente alla presentazione dei 21 appuntamenti che caratterizzeranno la 65ª stagione musicale 2006-07 della Fondazione Piccinni. Alla presenza di due assessori alla Cultura, uno della Provincia (Vittorino Curci) e l’altro del Comune di Bari (Nicola Laforgia) con cui l’ente è convenzionato da alcuni anni, il direttore artistico Pietro Laera ha illustrato il cartellone che prenderà il via, come di consueto, il 5 dicembre con un curioso incrocio musicale tra il flauto principe dei compositori dell’Avanguardia, quello naturalmente di Roberto Fabbriciani, e il trasgressivo complesso pop di Elio e le Storie Tese. Insieme daranno vita ad un “concerto ensemble” con musiche scritte per l’occasione. A seguire, ci saranno una serie di altri interessanti appuntamenti che vedranno alternarsi musicisti (in prevalenza pugliesi) e due formazioni, l’una strumentale (il Piccinniensemble), che sarà diretta dal maestro Vito Clemente, l’altra, il Piccinniballet impegnata in alcuni spettacoli di contaminazione tra danza, musica e teatro (“Flauto magico”, la “Follia di Orlando”, “Histoire du Soldat”). Ci saranno inoltre concerti pianistici, di musica da camera e omaggi alla letteratura e al teatro. Per informazioni sui dettagli della stagione e prenotazioni rivolgersi al tel. 080.5586906 / 335.707272 o all’indirizzo di p.e. info@fondazionepiccinni.com

giovedì 19 ottobre 2006

Presentata la stagione della Camerata Musicale Barese


E’ stata presentata ufficialmente ieri mattina allo Sheraton Hotel di Bari la 65ª stagione della Camerata Musicale Barese. Saranno complessivamente 22 appuntamenti, che comprenderanno concerti di musica classica, jazz, danza e musical. Tra gli eventi musicali spicca quello inaugurale del 30 ottobre allo Sheraton con l’enfant prodige Stefano Mhanna, violinista di soli 11 anni (iscritto al terzo anno di violino del Conservatorio Santa Cecilia di Roma) che eseguirà il concerto in mi minore di Mendelssohn, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica “Mihail Jora” di Bacau diretta da Ovidiu Balan. Il Dave Douglas Quartet & Uri Caine sarà invece l’evento principale della ezione dedicata al jazz (7 novembre, Nuovo Palazzo). Tornando alla classica, da ricordare: i ritorni (dopo il trionfale concerto della scorsa stagione) del pianista Boris Petrushansky (21 novembre, teatro Piccinni) e del talentuoso violinista Fabrizio von Arx insieme all’intramontabile Bruno Canino al piano ( 16 gennaio, Teatro Piccinni). Per quanto riguarda le novità, segnaliamo il Duo composto da Emanuele Arciuli e Francesco Libetta (22 gennaio, teatro Piccinni) entrambi nativi di Galatone (Le), entrambi artefici di carriere internazionali brillantissime; e ancora: l’Orchestra da Camera di Padova con il grande Salvatore Accardo (6 febbraio, Auditorium Finanza) nella doppia veste di direttore e violinista, che farà coppia con il violista barese Giuseppe Russo Rossi, giovane straordinario talento, uscito anch’egli dal vivaio prezioso del Conservatorio “Niccolò Piccinni”. Successivamente, non mancheranno altri eventi di prestigio come il concerto del violinista Sergej Krylov (20 febbraio, Nuovo Palazzo) e quello attesissimo del pianista Andrea Lucchesini (in foto, 24 aprile, teatro Piccinni).
Per la sezione di TeatroDanza si vedranno all’opera la Compagnia Nazionale con Raffaele Paganini in un omaggio a Zorba “Da Tango a Sirtaki” (4 dicembre, teatro Piccinni) e il Balletto Nazionale della Georgia (7 dicembre, teatro Piccinni). Da segnalare, infine, il musical “Tootsie – il gioco dell’ambiguità” con Marco Columbro, Chiara Noschese ed Enzo Garinei (19 dicembre, Piccinni). La stagione avrà come sponsor ufficiale la Banca Carime, la quale ha assicurato anche per questa stagione la sua partnership, con un’attenzione lodevole al sociale, che si estrinsecherà in ben cinque iniziative: “Con noi a Teatro” (in collaborazione con L’Assessorato alla Cultura del Comune di Bari e di due Università della Terza Età), “Non iniziamo senza di te” (in collaborazione con l’assessorato ai servizi sociali del Comune di Bari) a favore dei diversamente abili, “Spazio ai giovani” (in collaborazione con il Conservatorio “Nicolò Piccinni” di Bari) e “Strade a colori” (in collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II). Non c’è che dire, si tratta di iniziative splendide che consentono la massima apertura verso le fasce meno abbienti e fortunate della società, aiutandole ad accostarsi ad un mondo, quello della Musica, che può offrire tanto alla persona umana nel corso della vita, soprattutto sotto il profilo psicologico ed emotivo. Sarebbe bello che altre banche del mezzogiorno d’Italia si svegliassero un po’ seguendo l’esempio della Carime e sfornando analoghe progettualità “illuminate”; si tratta, va detto, di iniziative, che danno anche una notevole visibilità e un ritorno economico, forse non immediato, ma sicuro. In un momento in cui i tagli alla spesa culturale si fanno dolorosamente sentire sulle tasche degli operatori di settore, le spalle mecenatesche (larghe e sicure) di una banca o di un’assicurazione, darebbero la possibilità di puntare con forza su altri progetti a più ampio respiro e pur sempre nel segno della qualità. E badate bene, non solo a favore di chi già beneficia di sovvenzioni e contributi di per sé sufficienti per mandare avanti una buona stagione musicale, ma soprattutto di chi ne ha davvero bisogno. E sono in tanti. Per informazioni e prenotazioni: tel. 080.5211908 / camerata.musicale@virgilio.it / Box Office c/o la Feltrinelli Libri e Musica di Bari.

martedì 17 ottobre 2006

www.pierino.it: una divertente commedia musicale per le scuole

Barese, violinista, direttore d'orchestra e docente (attualmente è alla Lucarelli-Manzoni di Ceglie del Campo) , componente del Quartetto Felix, si è diplomata al Conservatorio “A.Casella” di L’Aquila con Mario Ferraris, perfezionandosi successivamente a Roma con Monserrat Cervera. Stiamo parlando di Jolanda Marzia Mazzoccoli (nella foto), che di recente si è messa in luce per aver composto una commedia musicale www.pierino.it, appositamente pensata per i ragazzi delle scuole, andata in scena con successo vivissimo al Politeama di Bisceglie, al Norba di Conversano e al Piccinni di Bari. Marzia ricorda come la passione del far musica insieme le sia stata inculcata dal suo maestro di violino a L’Aquila. “Con Ferraris io ed altri allievi del corso, suonavamo un’infinità di pezzi virtuosistici tutti insieme con l’accompagnamento del pianoforte. Un modello di studio tipico della scuola russa.” Quando poi Marzia ha iniziato a insegnare parallelamente a collaborazioni con orchestre italiane ed estere, l’esperienza maturata in quegli anni ha dato i suoi frutti. “Adoro stare con i ragazzi – dice Marzia - e trasmettergli la passione del fare musica insieme”. La Mazzoccoli, insieme a Domenico Strada e Massimo Mannacio ha poi fondato la Bottega dell’Armonia, un’orchestra di bambini che nasce dalla singolare idea di raccogliere attraverso le scuole coloro che hanno la “voglia matta” di suonare. Sono testimone di un paio di loro divertenti esibizioni domenicali nella Ludoteca del “Parco 2 Giugno” a Bari. “Fondamentale – ricorda Marzia – è stata l’istituzione nelle scuole medie già da diversi anni di corsi ad indirizzo musicale. Non tutti gli istituti scolastici però hanno adottato il sistema, secondo me utilissimo, di creare un’orchestra di ragazzi.” A questo proposito la violinista barese racconta la sua esperienza alla “Riccardo Monterisi” di Bisceglie, dove è stato possibile attuare il progetto di un vero e proprio musical per ragazzi, poi come detto andato in scena in tre location differenti. “Alla Monterisi sono stata davvero fortunata – afferma convinta Marzia - perché ho potuto contare sul sostegno di alcuni validissimi docenti dei corsi musicali: da Salvatore Barile, insegnante di tromba al pianista Domenico Bruno, che ha diretto magistralmente l'orchestra e al flautista Vincenzo Mastropirro (nella foto, da sempre una colonna storica della “Monterisi”). Il team dei docenti di strumento, che a prescindere dall'alternanza degli alunni negli anni mantiene sempre alto il livello dell'orchestra, ha deciso di lanciarsi in quest'idea di un progetto di istituto.Da lì, poi, creare una commedia musicale come www.pierino.it è diventata la logica conseguenza di un serio lavoro svolto a monte con tutti coloro che vi hanno partecipato, dal regista Francesco Tammacco, esperto di teatro per ragazzi, ai validissimi colleghi e soprattutto agli alunni, che hanno offerto il meglio di se stessi” Ecco di seguito una sintesi del progetto, che sicuramente meriterebbe di essere “esportato” in altre scuole.

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www.Pierino.it
operina musicale
per i ragazzi delle scuole medie
e orchestra del corso ad indirizzo musicale
testi e musiche: di M. Mazzoccoli
direttore d'orchestra: D.Bruno
regia : F. Tammacco
maestri d'orchestra: S. Barile, V. Mastropirro
maestro del coro: A.M.Giangaspero
aiuto regia: M.Belgiovine, A.Diliddo, C.Fontana, A. Papagni
coreografia: M. Veneziano
costumi: C. Lecci
scenografie: F.Cortese, L.Roberto
grafica: P. Sciancalepore
Personaggi:
in ordine di apparizione
mamma 1
mamma 2
mimo 1(madre)
mimo 2 (padre)
mimo 3 (figlio)
Pubblicità:
(barbie ,ciccio bello flagello di mamma, clone boy, be beet)
Lilli Strudel
Nada de Buono
i congressisti
Truccatrice Bianca Stucchi
Preside Napoleoni
Professoressa 1
Professoressa2
Aiax, il collaboratore scolastico
Professoressa3(matematica)
Professoressa4(lingue)
Professoressa 5 (depressa)
Alunna intimista
Pierino 1
Pierino 2
Pierino 3
Pierino 4
Professor Amilcare Frischietto (ed. musicale)
Professoressa Oriella Morella(ed. fisica)

Testi e musiche di Iolanda Marzia Mazzoccoli (marzo 2005)
citazioni di N. Rota, F. Carpi, G. Bizet, W.A. Mozart


Attività pluridisciplinare nella scuola “R. Monterisi” di Bisceglie
www.Pierino.it
una commedia musicale
realizzata da piccoli artisti
Cos’è
Da diversi anni la scuola va allargando i suoi orizzonti culturali ad attività che, se pur definite “extrascolastiche”, sono attinenti ai suoi scopi, anzi contribuiscono ad una più robusta e completa formazione educativa e culturale.
L’operina musicale www.Pierino.it è uno sguardo ironico sul mondo della scuola per rivelarne gli aspetti contradditori, ma non solo: è la parodia in chiave grottesca e tragicomica di situazioni che riguardano la vita quotidiana; è il pretesto per una riflessione più ampia su temi di attualità, come l’invasione della “tecnica”, che spesso prende il sopravvento diventando il fine, anziché il mezzo, la pressante necessità di essere messi a giudizio sin dalla nascita (…la pagella c’è per tutti), fino a spingerci a progettare un individuo secondo i propri gusti (esasperazione del rischio che deriva dalla pratica incontrollata dell’inseminazione artificiale e della clonazione), e poi gli inganni della pubblicità e dell’informazione manipolata dai giornali e dalla tv. In un contesto che è frutto di pura fantasia e leggerezza si muovono i personaggi con le loro emblematiche debolezze umane, ciascuno con il proprio taglio caricaturale, sottolineato dalla musica, con richiami a melodie note, che con i giovanissimi esecutori (studenti di scuola media, come tutti i partecipanti all’opera) diventa protagonista insieme agli attori.

Com’è

Immaginate una mescolanza fra il mondo televisivo, fatto di spettacolo, attrazioni e indici d’ascolto e la vita reale nella scuola “Maria de Filippi”, guidata dal Preside Napoleoni, armato di telecomando che tiene le fila di un teatrino di laboratori (termine oggi tanto usato e abusato in ambito scolastico) spiati e votati a casa dai telespettatori, come una sorta di “grande fratello” che prevede la “nomination”per i docenti indesiderati, declinando ogni responsabilità alla scelta del “pubblico a casa”. Strumenti come lo sbadigliometro, che indica il grado di partecipazione degli alunni alle lezioni, sono presenti nell’operina come stimolo per i professori a migliorare il look ed essere più attraenti, grazie ai corsi di aggiornamento sulla “telegenica” , e a reinventarsi il mestiere d’insegnante per essere graditi ai giovani a suon di canzoni rap, sinfonie di cellulari e break dance, ed è subito show in una scuola dove “…non si è mai depressi si fan solo progressi” .

Chi siamo

La nostra scuola è la S.M.S Riccardo Monterisi di Bisceglie- Bari. Siamo oltre 170 elementi fra docenti, alunni e collaboratori e personale A.T.A che hanno lavorato alla realizzazione di www.Pierino.it. Fra i docenti ci sono quelli di Lettere e di Sostegno per i diversamente abili, Strumento, Musica, Arte e immagine, Lingue, Scienze Motorie e Tecnologia. Ai momenti critici si sono alternati momenti di pura comicità, tenuti insieme da un forte spirito di collaborazione, senza il quale questo lavoro sarebbe impensabile.




l’orchestra

L’orchestra è composta dagli alunni del corso ad indirizzo musicale della Scuola Media Monterisi di Bisceglie. L’idea dell’orchestra dei ragazzi a Bisceglie, nasce intorno al 1989, quando la lezione individuale fine a sé stessa, nell’ottica errata di dover riprodurre una pallida copia del conservatorio, mostrava limiti evidenti per quella che più avanti nel tempo si è rivelata la vera e straordinaria natura dei corsi ad indirizzo musicale. Gli insegnanti di strumento di allora individuarono nella musica d’insieme la strada più convincente per proporre un percorso didattico che fosse davvero formativo. Le conferme a questa scelta del tutto innovativa non mancarono, e l’orchestra dei corsi ad indirizzo musicale di Bisceglie, fra le prime sul territorio nazionale, si può dire che ha fatto scuola in tutt’Italia, con la partecipazione alle Rassegne nazionali, alle quali per più di dieci volte l’orchestra della Monterisi è stata presente, e i gemellaggi con scuole di altre città, fra queste Faenza, Treviso e Bari, con la Bottega dell’Armonia. I riconoscimenti per l’orchestra della scuola Monterisi riguardano anche la partecipazione a numerosi concorsi nell’ambito dei quali ha conseguito ottimi risultati, ottenendo sempre il primo o il secondo premio in numerose località come Ischia, Pagani, Ruvo, Giovinazzo, ed Ancona, dove i ragazzi hanno suonato come orchestra vincitrice nel bellissimo teatro delle Muse, che ospita una prestigiosa stagione concertistica. Il programma proposto è per gran parte elaborato dagli stessi docenti, mossi dall’esigenza di cucire addosso ai propri alunni le soluzioni più adatte, tenendo conto delle motivazioni didattiche, ma soprattutto musicali. Al di là dei risultati ciò che colpisce chi li ha ascoltati è la disinvoltura di questi ragazzi, che uniscono l’impegno ad una preparazione musicale davvero ammirevole per soli due e tre anni di studio con lo strumento (II e III media).

Com’è nata l’idea di www.pierino.it:

L’idea di www.pierino.it è frutto di esperienze legate all’infanzia, quando d’inverno si giocava in casa a inventare storie con le canzoni di Giorgio Gaber , o la musica di Chopin, e si andava a vedere i balletti in un teatro che impreziosiva la città e che non c’è più; all’innato istinto di far l’imitazione di professori parenti e vicini di casa, come anche oggi i ragazzi usano fare, e all’ingegnarsi per invogliare i figli a mangiare le verdure o lavarsi per bene i denti a suon di canzoncine inventate seduta stante per loro (alcune melodie rivivono nell’operina). Perché Pierino? Nella scuola di ieri, di oggi e di domani lui ci sarà sempre: è figlio dell’emarginazione e della dolorosa contraddizione della scuola che rischia di funzionare solo con i “bravi”. www.pierino.it non può certo esorcizzare i pericoli e le paure, narcotizzandoci tutti con un bello spettacolo, ma forse può aiutare i ragazzi ad usare le armi dell’ironia e della critica contro il bombardamento di valori plastificati e distorti, a cui sono continuamente esposti. Qualcuno di loro accarezzarà l’idea di una scuola rap per avere una professoressa che insegna la matematica ballando il tango, ma sappia anche che, come dice un detto cinese, che di certo esiste: “il maestro che cerca solo l’altrui compiacenza non ti toglie dall’ignoranza”.

Daniel Oren: che trascinatore!


Parte di slancio la stagione sinfonica della Fondazione Petruzzelli di Bari. Il grande Daniel Oren chiamato a dirigere l’Orchestra Sinfonica della Provincia nel concerto inaugurale non ha deluso le attese riposte alla vigilia.
Anzi, ha letteralmente trascinato la compagine barese in una serata indimenticabile, vissuta dal folto pubblico presente ieri al teatro Piccinni con crescente entusiasmo. Nella prima parte, il celebre direttore israeliano (impegnato qui a Bari anche il prossimo maggio nella Tosca di Puccini) ha accompagnato il violinista russo Zinovi Kaplan in una apollinea, levigata esecuzione del concerto in mi minore di Mendelssohn, ben coadiuvato dalla nostra orchestra. Kaplan, che ha diviso la sua quarantennale carriera tra Leningrado e Tel Aviv, dove è stato sin dal 1975 la “spalla” della prestigiosa Filarmonica di Israele, ha optato per una lettura più appassionata che classicheggiante del capolavoro mendelssohniano, dove la cavata del suo strumento si è librata suadente e generosa, macchiata - solo a tratti – da alcune veniali imprecisioni. Un’interpretazione ripagata dall’apprezzamento convinto del pubblico e bissata giustamente nel segno di Paganini. Nella seconda parte il programma offriva il “piatto forte” della serata con uno dei prediletti cavalli di battaglia di Oren: la Settima sinfonia di Ludwig van Beethoven. L’apoteosi della danza, il paradigma di un’ubriacatura ritmica accesa, soprattutto negli ultimi due movimenti della sinfonia, a livelli di titanico furore dal geniale compositore tedesco. E chi meglio di Oren, vissuto per anni a stretto contatto con Karajan e Bernstein, due autentici mostri sacri dell’ermeneutica beethoveniana, poteva regalarci una lettura altrettanto intensa e così trascinante? Eppure, va detto, quanto esemplare sia stata l’attenzione certosina, a tratti maniacale, del maestro alle dinamiche, alle sublimi linee contrappuntistiche del secondo movimento, rese con adeguata trasparenza e il pathos di una disarmante tenerezza. La viscerale gestualità di Oren (per taluni critici così plateale ed esibizionistica da sfiorare il ridicolo) ha la sua ragione d’essere nel fatto che il maestro israeliano vive la musica che dirige con tutto sé stesso, la sente profondamente, vibra (e talora…scalpita) con lei e soprattutto coinvolge in una sorta di “corto circuito” l’orchestra e il pubblico che ascolta. Ecco spiegata, ma solo in parte, la prova eccellente dell’Orchestra della Provincia di Bari, che quando ha l’opportunità di lavorare con direttori di calibro e soprattutto (diciamolo per una volta!) con la serenità di svolgere un adeguato numero di prove, mostra appieno il suo valore. Successo trionfale con bis – a furor di popolo - dell’ultimo movimento della sinfonia. Pensate: uno, dieci, cento concerti così farebbero straripare di migliaia di giovani tutti gli auditorium italiani. Giovani, ahinoi, per la maggior parte abbagliati (solo) dal rock nostrano di Ligabue, Zucchero, Jovanotti & Co. Giovani, che quando gli suggerisci di ascoltare una sinfonia di Beethoven o di Mahler ti sanno rispondere solo con il classico…“Che palle!”

lunedì 16 ottobre 2006

Musica al Caffè d'Arte


Il Caffè d’Arte DolceAmaro di Bari è un luogo unico nel suo genere. Non è infatti il solito Caffè dove ti preparano una veloce colazione e poi scappi al lavoro o ti fermi, magari, con gli amici a bere il classico aperitivo del sabato mattina. No, niente di tutto questo; o almeno non solo questo. Grazie, infatti, alla solerte cura con cui i coniugi Volpe l’hanno attrezzato e arredato, capita quasi di non accorgersi, varcando il portoncino, che stai per entrare in un luogo dove si beve o si mangia solamente. Basti pensare alle numerose mensole dove fanno capolino libri dedicati alle arti figurative, alla musica, alla culinaria enogastronomica più raffinata in una parola (anche troppo usurata) alla cultura del “vivere bene” o al pianoforte Kawai, che fa bella mostra di sè. Per cui c’è al suo interno una sorta di segreto codice interiore che strizza l’occhio alla “Bellezza” nella sua accezione naturalmente più trasversale ed autentica. Ed ecco da un paio d’anni, che oltre ad essere diventato prezioso Presidio del Libro di Bari grazie ad una splendida idea dell’editore Giuseppe Laterza, il Caffè d’Arte DolceAmaro presenti all’interno del suo accogliente spazio (una cinquantina di posti, tutti comodamente seduti) incontri con scrittori e intellettuali di primo piano e stagioni musicali di analogo livello. A curarne la programmazione musicale - con altrettanta certosina abilità - c’è il maestro Domenico Del Giudice, chitarrista tra i più apprezzati (e non solo in Italia), che si è a sorpresa rivelato anche ottimo organizzatore di concerti. Sabato scorso, ho pertanto accolto volentieri il suo invito a partecipare alla conferenza stampa per la presentazione della stagione concertistica 2006-07 del Caffè. Si tratta di ben dieci appuntamenti che partiranno il prossimo 20 ottobre (alle 21) con una particolarissima serata dedicata alla musica rinascimentale e barocca: protagonisti Rosario Cicero (chitarra rinascimentale e barocca) e Mario D’Agosto (liuto rinascimentale e chitarrone). Tra i concerti di spicco della stagione, segnaliamo innanzitutto quello che vedrà protagonista il celebre pianista barese Benedetto Lupo (30 marzo) con un programma di sicuro interesse, spaziando dalle musiche di Clara Wieck a quelle di Schumann e Ciaikovskij e naturalmente poi l’evento finale con l’esibizione di uno dei chitarristi viventi più importanti del mondo, David Russell (nella foto), fresco vincitore del Grammy. Mentre gli altri otto concerti si terranno tutti rigorosamente al Caffè d’Arte, quello di Lupo e di Russel avranno due location differenti; per il primo, è stato scelto il cineteatro Kursaal Santalucia, per l’altro l’auditorium Vallisa, che come ha giustamente ricordato Del Giudice “è un luogo acusticamente perfetto per le sonorità chitarristiche”. Ecco di seguito la locandina di tutti i concerti in programma quest’anno.




CONCERTI AL CAFFE’ D’ARTE
2006/2007

Direzione Artistica di
DOMENICO DEL GIUDICE




20 ottobre - ROSARIO CICERO, chitarra rinascimentale e barocca
MARIO D’AGOSTO, liuto rinascimentale e chitarrone
“Diferencias”
Danze alle corti d’Europa dei sec. XVI° e XVII°

17 novembre - VITTORIO CECCANTI, violoncello SIMONE GRAGNANI, pianoforte
musiche di: Beethoven, Brahms

1 dicembre - QUARTETTO D’ARCHI MERIDIES musiche di: Mozart, Brahms

15 dicembre - MARIA SBEGLIA UMBERTO ZAMUNER
pianoforte a quattro mani
musiche di: Ravel, Barber, Gershwin

26 gennaio - IGNACIO RODES CARLES TREPAT
duo di chitarra
musiche di: Telemann, Sor, Satie, Debussy, Faurè

16 febbraio - EDWARD EIKNER, pianoforte
musiche di: Albeniz, Granados, de Falla

9 marzo - ENSEMBLE POLIMNIA UGO GENNARINI, clarinetto
MICHELANGELO GALEATI, violoncello
ANGELA CHIOFALO, pianoforte
musiche di: Brahms, Glinka

30 marzo - BENEDETTO LUPO, pianoforte
musiche di: Wieck-Schumann, Schumann, Čajkowskij

20 aprile - ALBERTO MARIA RUTA, violino ANTONELLO CANNAVALE, pianoforte
“I Grandi capolavori francesi nella letteratura per violino e pianoforte”
musiche di: Faurè, Franck

15 maggio - DAVID RUSSELL, chitarra
musiche di: Brocà, Bach, Mertz, Weiss, Arcas, Barrios


Da ricordare, infine, che si alterneranno prima dei singoli concerti musicologi e critici musicali per consentire un ascolto guidato delle musiche eseguite. Per informazioni e prenotazioni dei biglietti: tel. 080.5289368 dalle 18.00 alle 23.00 / website: www.dolceamarocaffedarte.it info@dolceamarocaffedarte.it

venerdì 13 ottobre 2006

Oren inaugura la stagione sinfonica della Fondazione Petruzzelli

Sarà Daniel Oren a inaugurare lunedì 16 ottobre alle 21 al Teatro Piccinni la Stagione sinfonica 2006/2007 organizzata dalla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.
Il celebre direttore d’orchestra israeliano salirà sul podio per dirigere l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari. Solista, il violinista Zinovi Kaplan.
In programma, il Concerto in mi min. op. 64 per violino e orchestra di Mendelssohn e la Sinfonia n. 7 in la magg. op. 92 di Beethoven.
Martedì 17 ottobre, invece, il concerto si terrà nel Teatro Kursaal Santalucia sempre alle 21.

Dotato di un talento naturale e precocissimo, Oren ha maturato il suo particolare interesse per l’opera grazie a Leonard Bernstein che nel 1968 lo scelse, appena tredicenne, come voce solista nei suoi Chichester’s Psalms in occasione dell’inaugurazione della televisione di Israele. In realtà però fu la madre a iniziare il giovane Daniel a una formazione musicale completa, con lo studio non solo del pianoforte e del violoncello, ma anche del canto, dell’armonia e del contrappunto. Ha intrapreso la sua brillante carriera nel 1975, dopo aver collaborato con Herbert von Karajan e Franco Ferrara. Ancora ventenne, vince il primo premio del Concorso Karajan riservato a giovani direttori d’orchestra. Dopo il debutto negli Stati Uniti, con la sua acclamata partecipazione al Festival dei Due Mondi nel 1978, la sua fama si consolida anche in Italia: gli verrà infatti affidata la direzione stabile dell’Opera di Roma e, successivamente, del Teatro Verdi a Trieste, del San Carlo di Napoli e del Carlo Felice a Genova. Anche negli ultimi anni, Oren ha continuato a dirigere con successo nei maggiori teatri italiani (Firenze, Parma, Torino, Venezia), coltivando, allo stesso tempo, stretti rapporti di collaborazione con i più autorevoli teatri europei e americani, tra i quali il Metropolitan di New York, il Covent Garden di Londra, lo Staatsoper di Vienna, il Colón di Buenos Aires, il Teatro dell’Opera di Tokyo, le Opera Houses di Houston, Dallas, San Francisco e l’Opéra-Bastille di Parigi dove ha ottenuto un successo senza precedenti con Leo Nucci, Roberto Alagna e Angela Gheorgiu.
Alla predilezione per la lirica, con un repertorio che abbraccia la maggiore produzione romantica e verista italiana, affianca la passione per la musica sinfonica, nella quale ha riscosso grande successo alla guida di importanti orchestre come l’Accademia di Santa Cecilia a Roma (diretta per la prima volta nel 1978), l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la Filarmonica d’Israele, la Filarmonica di Berlino, e le orchestre radiofoniche di Monaco, Colonia, Stoccarda, Francoforte e Berlino tra le molte altre.
La sua partecipazione con il Nabucco di Verdi alla stagione inaugurale della Nuova Opera di Israele, nel dicembre 1994, ha rappresentato un momento particolarmente significativo nella carriera di Oren: questo evento musicale è riuscito a far collimare la sua passione per l’universo operistico e l’amore per la sua terra d’origine: per un musicista come Oren, infatti, la musica rappresenta il miglior veicolo per la pace, la tolleranza, e l’unico linguaggio che accomuna tutti.
Daniel Oren torna a Bari dopo aver diretto, nella passata stagione, Madama Butterfly.

Presentazione libro a Trani

La Casa Editrice Florestano è orgogliosa di presentare in esclusiva mondiale l'opera del grande Maestro Aquiles Delle Vigne:" Viaggio nell'intimo di un pianista".Opera di pregio e unica nel suo genere, espone la difficile e complessa professione del pianista sottoposto all'esame implacabile dei problemi quotidiani di sempre:l'ego, il concerto, la carriera, le mafie, il mercato, la memoria, la tendinite, la paura ed infine il declino dell'artista e il suo rifiuto di ritirarsi.Ogni periodo è paragonato ad una grande opera per pianoforte: i 48 preludi e fughe di Bach, i 24 studi di Chopin, la Sonata di Liszt e l'op 111 di Beethoven tutti analizzati in profondità da più di 200 esempi pratici, tutto nel linguaggio dei giovani pianisti.In allegato al libro è il CD con le esecuzioni del Maestro della Sonata in B minor S 178 di Franz Liszt e della Fantasia in C Op.17 di Robert Schumann. Questa importante opera sarà presentata a Trani (Bari) IL 15/10/06 in occasione della cerimonia inaugurale dell'8° Concorso Internazionale Pianistico "Città di Trani". Il relatore sarà il M° Luigi Fait, mentre al pianoforte si esibirà la pianista Manila Santini (nella foto), vincitrice del 3° premio al 7° Concorso Internazionale Pianistico "Città di Trani".Sarà presente l'Autore. Per informazioni sulla manifestazione e ordinazioni del suddetto volume contattare: www.florestanoedizioni.it - tel. 080/5428026

Torino celebra Schumann


Nell’anno di Mozart, a qualcuno giustamente è sembrato che gli altri due anniversari (quello di Schumann, nei 150 anni dalla morte, e Shostakovich, primo centenario della nascita) potessero restare schiacciati di fronte alle faraoniche, luculliane celebrazioni per il geniale salisburghese. Ed almeno in parte così è stato. Eppure, è almeno doveroso segnalare che alcune città italiane, Torino in testa (ma anche Milano, Firenze e Roma hanno organizzato qualcosa del genere), hanno dedicato, per esempio, proprio a Robert Schumann una rassegna di tutte le sue composizioni pianistiche e a Shostakovich alcuni concerti o allestimenti di un paio di sue opere teatrali tra le più significative. Il “Festival Schumann”, organizzato dall’Unione Musicale di Torino, antica e gloriosa associazione del capoluogo piemontese, è partito il 4 ottobre scorso al Teatro Vittoria (alle ore 21) con un bel concerto della pianista Saskia Giorgini (nella foto) ed è proseguito ieri con un recente vincitore del Concorso “Busoni”, Alexander Romanovsky (11 ottobre). Domani sarà la volta di Gabriele Carcano (altro giovane talento pianistico in ascesa) e poi a seguire, Roberto Cominati (18 ottobre), Nikolay Bogdanov (21 ottobre) e, dulcis in fundo, Anna Kravtchenko (25 ottobre). Tutti pianisti giovani, o addirittura giovanissimi, ma già noti al pubblico dei musicofili più attenti. E’ bello scoprire come anche un’associazione così importante come l’Unione torinese punti sulle nuove leve per rendere omaggio ad un musicista così particolare e complesso come Schumann. Un occhio al portafogli (sarebbe certo costato di più chiamare Radu Lupu o Maurizio Pollini, non credete?), l’altro all’ammirevole opportunità di dare meritata visibilità a quelli che saranno probabilmente i grandissimi pianisti di domani. Non voglio aggiungere altro, anche perché se ne volete sapere di più sui concerti vi potete tranquillamente collegare con il sito dell’associazione organizzatrice (http://www.unionemusicale.it/) e/o scrivere all’indirizzo e-mail del Box Office: biglietteria@unionemusicale.it.
Se poi volete saperne di più sulla figura umana e sulle opere pianistiche (e non solo) di Schumann potete “divertirvi”a dare un'occhiata al mio blog-libro a lui dedicato al seguente indirizzo: http://alessandroromanelli.blogspot.com/

mercoledì 11 ottobre 2006

La svolta del Teatro Petruzzelli

Quando sulla ricostruzione (o, se preferite, sulla telenovela infinita) del Teatro Petruzzelli di Bari sembrava che tutto fosse finalmente avviato verso un lieto fine, ecco improvvisa e inaspettata la decisione presa dal Governo Prodi attraverso l’art.17 del decreto legge della Finanziaria, titolato “Nuove norme a favore del Petruzzelli di Bari”. Con questo articolo, entro due mesi il governo attiverà (delegando a tale compito il prefetto di Bari) una procedura di esproprio - dietro il riconoscimento di un congruo indennizzo - del Petruzzelli, di proprietà privata sin dalla sua nascita nell’ormai lontano 1903. Una svolta, come detto, abbastanza sorprendente ed inattesa dopo 15 anni in cui una simile opzione mai era stata seriamente presa in considerazione. Ma anche e soprattutto alla luce di una convenzione siglata a Roma nel novembre del 2002 tra gli Enti Locali (Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari), il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e la famiglia proprietaria. Un accordo, meglio, un vero e proprio contratto che prevedeva nelle sue clausole la ricostruzione entro quattro anni a totale carico di Regione, Provincia e Comune. Allo scoccare dei quattro anni poi alla famiglia proprietaria, in cambio dell’utilizzo esclusivo per quarant’anni da parte dell’istituenda “Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari”, sarebbe stato riconosciuto un canone annuo di 500 mila euro (un miliardo delle vecchie lire), oltre al diritto di accesso ad un paio di palchi per gli spettacoli. Ebbene, in questi ultimi quattro anni i lavori appaltati per gradi sono proceduti molto a rilento per una serie di motivazioni (anche tecniche) che non starò certo qui a ricordare (tra cui i problemi legati alla profondità di una falda acquifera sottostante il plesso). Risultato: solo il foyer è stato completato, tra l’altro, in modo eccellente, mentre poco o nulla (consolidamento statico a parte) è stato fatto per il resto. Ci vorranno, ad occhio e croce, almeno altri tre anni per il definitivo completamento. Nel frattempo però, secondo il solenne accordo del 2002, il Comune avrebbe dovuto iniziare già dal prossimo novembre a pagare un canone di locazione, a dir poco esoso, di 500 mila euro a fronte di un teatro ancora allo stato di rustico e quindi inutilizzabile. Chi salva allora questa benedetta Finanziaria? Naturalmente coloro che dovevano versare tale somma annua (e per i prossimi 40 anni: parliamo di 20 milioni di euro complessivi !!!) ai proprietari del teatro. Ed è su questo che in questi giorni si è principalmente concentrata la legittima rivolta della famiglia Messeni-Nemagna che appena dopo quattro anni ha visto cancellata (“con un semplice colpo di spugna”) una convenzione stipulata a Roma dinanzi all’allora Ministro dei Beni Culturali del passato Governo Berlusconi. Una convenzione assai vantaggiosa, dunque, che sfuma di colpo, soppressa per decreto. Lasciatecelo dire, da un punto di vista tecnico, formale niente da dire…ma non vorremmo trovarci, in questo momento, nei panni dei proprietari. In questi giorni, sui giornali locali ne abbiamo lette naturalmente di tutti i colori: politici, intellettuali, avvocati hanno detto la loro ecc. Il Sindaco di Bari, Michele Emiliano ha anche subito proposto ai Messeni-Nemagna di vendere allo stesso Comune prima che scatti l’onta dell’esproprio. Proposta in parte accettata da qualcuno della famiglia, poi respinta al mittente. Chi scrive la pensa realisticamente come il Sindaco, anche perché per il bene della città occorre che un grande teatro Petruzzelli, considerata la sua alta valenza sociale, culturale e civile diventi pubblico a tutti gli effetti. Non sono stati sufficienti 103 anni perché lo diventasse, ma sembra che adesso il fatidico momento sia arrivato. In caso contrario, e cioè ove l’espropriazione avesse il suo corso legale, la “battaglia”nei tribunali – come ha solennemente promesso l’avvocato del 75% della famiglia proprietaria, Ascanio Amenduni - continuerebbe (ancora) all’infinito, con il serio rischio che alla fine il Petruzzelli resti per sempre nelle pietose condizioni in cui si trova. Ci chiediamo e si chiedono probabilmente tutti: Cui prodest?

martedì 10 ottobre 2006

Claudio Abbado vince il "Record of the Year" 2006


La celebre yellow label tedesca Deutsche Grammophon mi comunica che il compact disc della Sesta Sinfonia di Gustav Mahler, nell’esemplare interpretazione di Claudio Abbado alla guida dei Berliner Philarmoniker ha appena vinto a Londra il Gramophone’s “Record of the Year”. Era dal 1994 che la Deutsche non si affermava in questo significativo riconoscimento internazionale. In quell’occasione era risultato vincitore il pianista polacco Krystian Zimerman con l’incisione dei Preludi di Claude Debussy. Abbado ha commentato quest’ennesimo prestigioso premio della sua luminosa carriera, ricordando con gioia il suo specialissimo rapporto con la Sesta Sinfonia, eseguita per la prima volta, guarda caso, proprio nel suo concerto di debutto, quarant’anni fa sul podio dei mitici Berliner. Per chi negli anni ha seguito con inossidabile entusiasmo e grande passione il percorso delle sue numerose incisioni mahleriane (in cui manca all’appello solo il sublime “Canto della terra”) e dei tanti concerti dedicati dallo stesso maestro milanese al geniale compositore austro-boemo, questa è paradossalmente solo un’ulteriore conferma del feeling straordinario, intensissimo (e quanto misterioso!) che esiste tra i due.

lunedì 9 ottobre 2006

Il fascino dell'arpa di Consuelo


Un paio di mesi fa ho ricevuto da una cara amica musicista un regalo di notevole interesse. Si tratta di un cd interamente dedicato all’arpa, che indaga alcuni lavori del repertorio novecentesco: dai rassicuranti pezzi degli italiani Mario Castelnuovo-Tedesco e Nino Rota (con le scintillanti Sarabanda e Toccata) al coreano Junghae Lee, dal compositore americano John Cage (Landscape) ai Folksongs di Luciano Berio, Bèla Bartòk e Benjamin Britten (per concludere poi con la Suite per arpa di quest’ultimo). L’interprete all’arpa di questo disco curiosamente intitolato “SAEYA ~ SAEYA” (che significa uccello in coreano) è Consuelo Giulianelli, artista di talento che all’indiscussa abilità e agilità con le dita unisce una personale, suadente vocalità, che ben si apprezza nei lavori presentati in questo ottimo cd. Sin dal primo brano Una noche, tratto dai Three Sephardic Songs di Castelnuovo-Tedesco, le sonorità antiche (ma al contempo così moderne) dell’arpa ti avvolgono in una fascinosa cantilena primitiva; la voce di Consuelo simile a quella di una sirena sembra giungere da un mondo lontano, inaccessibile nella sua naturalistica perfezione. Il cd si ascolta con crescente piacere (la registrazione, effettuata nella chiesa di Blumenstein in Svizzera, è ben spaziata) e rinnova, almeno per chi scrive, l’esperienza di un bellissimo concerto che l'arpista tenne alla Vallisa di Bari alcuni anni or sono, utilizzando in quell’occasione ben tre arpe differenti. Consuelo, nata a Rapallo, risiede da anni a Basilea con il marito Maurizio Grandinetti, eccellente chitarrista con cui spesso collabora a diversi progetti. A Basilea, dopo il diploma al Conservatorio di Verona si è perfezionata alla prestigiosa Musik-Akademie. Il suo lavoro è prevalentemente incentrato sull'indagine a 360 gradi della musica contemporanea e moderna. E proprio per questo motivo in questi anni ci ha regalato prime assolute o trascrizioni per voce e arpa di lavori, tra gli altri, di Luciano Berio, Vinko Globokar, Jürg Wyttenbach, Filippo Del Corno, Rudolf Kelterborn e Claudio Cavadini. Nel 2003 ha vinto insieme all’Ensemble Phoenix, di cui fa parte, il “Pro Europa” di Lucerna. Oltre all'acquisto del suddetto cd vi consiglio di guardare altre interessanti notizie sull’attività di Consuelo Giulianelli nel suo prezioso website: http://www.consuelogiulianelli.net/

Alfred Brendel suona a Milano

La Società del Quartetto di Milano inaugura la sua stagione domani, 10 ottobre con un recital del celebre pianista austriaco Alfred Brendel, che si terrà presso il Conservatorio "Giuseppe Verdi". In programma musiche di Haydn, Schubert e Mozart.

407 giorni dopo Katrina

Ritmi a tutto jazz con la cantante Lillian Boutté e il racconto - dalla viva voce di alcuni musicisti e residenti di New Orleans - delle devastazioni provocate dall’uragano Katrina, con particolare attenzione sui principali problemi che continuano ad attanagliare la città del jazz. Con questo programma, martedì 10 ottobre, Angera (Varese) ospiterà la serata “New Orleans 407 giorni dopo Katrina”. L’evento, nella Sala Consiliare del Municipio con ingresso libero, è organizzato in collaborazione con il Dicastero Cultura del Comune di Angera e con JazzAscona New Orleans & Classics. In programma anche una tavola rotonda e la proiezione di immagini di Armand Richardson. L’intento della serata – che sarà replicata giovedì 12 a Stresa e venerdì sera 13 ottobre al Teatro Paravento di Locarno - è di tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sulla realtà di New Orleans e sulla necessità di continuare ad aiutare la città del jazz per salvaguardarne la straordinaria eredità musicale. Proprio per aiutare New Orleans e i suoi musicisti, il festival del jazz di Ascona, la più nota rassegna di jazz classico d’Europa, aveva lanciato oltre un anno fa la colletta “SOS New Orleans Jazz Heritage”. Il successo dell’iniziativa è stato ampio: in 12 mesi sono stati raccolti oltre 130 mila Euro, parte dei quali distribuiti ad associazioni e musicisti dal direttore artistico del festival in persona, Nicolas Gilliet, in occasione di un suo recente viaggio a New Orleans. Va sottolineato, peraltro, che la campagna di aiuti lanciata dal festival ticinese proseguirà anche nei prossimi mesi. “New Orleans 407 giorni dopo Katrina”, dovrebbe dunque essere solo il primo atto di una collaborazione che, in nome della solidarietà con New Orleans, intende unire i comuni rivieraschi del Lago Maggiore di Ascona, Stresa e Angera in un progetto che prevede anche la programmazione di una “vetrina” di JazzAscona a Stresa ed Angera la prossima estate.

Le testimonianze dirette di Lillian Boutté, della cuoca creola Nora Dejoie, del direttore artistico del JazzAscona Festival Nicolas Gilliet - che porterà anche la sua testimonianza al rientro del suo viaggio nella Crescent City e del fotografo di New Orleans Armand “Sheik” Richardson che presenterà una serie di sue impressionanti fotografie e riproporrà una versione attualizzata – con traduzione simultanea - della conferenza che lo scorso luglio aveva molto impressionato il pubblico dei “New Orleans Talks” di JazzAscona. Con l’ausilio di fotografie scattate prima e dopo Katrina, il fotografo aveva raccontato il dramma di New Orleans, criticando in particolare la falsificazione dei dati relativi alla robustezza e all'altezza delle dighe che proteggevano la città. In molti punti erano più basse del dovuto, in altri molto fragili e mal costruite. “Giorno dopo giorno - aveva sottolineato Richardson ad Ascona - scopriamo di essere stati ingannati. Molti dati oggettivi, che le mie foto riportano in modo indiscutibile, mostrano la manipolazione operata dagli organi amministrativi. Siamo stati ingannati, ma non molleremo, continueremo a batterci e a lavorare per risollevarci”. Una critica circostanziata e documentata la sua, che certo impressionerà anche il pubblico di Stresa e Locarno.

Da notare che alle tre serate il pubblico potrà acquistare il CD della solidarietà “Friends Reunion”, dato appositamente alle stampe da JazzAscona per sostenere la raccolta di fondi.

I protagonisti dell’evento

Lillian Boutté è da oltre 30 anni sulla scena musicale. Cantante di grande talento, si è esibita in tutto il mondo. Per le sue doti artistiche e il suo grande carisma, è stata nominata ambasciatrice della musica dalla Città di New Orleans, un onore che spettò a suo tempo anche a Louis Armstrong e a ben pochi altri musicisti. Dopo i terribili fatti di Katrina, Lillian è stata tra gli artisti in prima linea nel sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale sui problemi della ricostruzione della Crescent City. Ha tenuto numerosi concerti di beneficenza per collaborare concretamente alla raccolta di fondi. È la madrina della raccolta di fondi SOS New Orleans Jazz Heritage lanciata dal Festival del Jazz di Ascona e per il suo straordinario impegno a favore di New Orleans è stata ricompensata la scorso luglio con l’Ascona Jazz Award 2006.

Armand Richardson è un fotografo nato e cresciuto New Orleans. Da sempre molto vicino alla scena musicale della Crescent City, che ha immortalato in decine di migliaia di scatti, è uno dei fondatori dell’Arabi Wreking Krewe, un gruppo di amici e volontari che opera per rendere nuovamente abitabili le abitazioni distrutte da Katrina, cominciando proprio dalle case dei musicisti. Il problema della casa è il primo grave problema da risolvere affinché gli abitanti di New Orleans possano fare ritorno: basti dire che poco meno di 200’000 abitazioni sono state inondate o sono andate completamente distrutte. L’Arabi Wreking Krewe (Arabi è un quartiere di New Orleans, uno dei più colpiti dal disastro) lotta per poter assicurare il rientro a New Orleans dei musicisti, perché sono loro, si afferma, a dare un’anima e a rendere veramente unica la città del jazz. Per l’opera meritoria svolta, il gruppo ha potuto beneficiare del sostegno significativo di SOS New Orleans Jazz Heritage. Dei quasi 130mila Euro raccolti in un anno grazie alla colletta lanciata da JazzAscona - le donazioni sono state centinaia da tutta la Svizzera ed Europa - circa 90'000 sono già stati distribuiti direttamente a New Orleans. Ne hanno beneficiato decine di musicisti e varie associazioni attive sul terreno, una scuola elementare, alcuni jazz club. Per info: www.jazzascona.ch

giovedì 5 ottobre 2006

Zimerman, Kremer e Schiff a Firenze




È un duo di strepitosi musicisti, fino ad oggi inedito seppur riunito nel nome del classico binomio violino-pianoforte, ad avviare la Stagione 2006-07 degli Amici della Musica Firenze, Sabato 7 Ottobre (alle ore 17): sono nientemeno che il violinista Gidon Kremer ed il pianista Krystian Zimerman – quest’ultimo di nuovo alla Pergola dopo il recital di fine Settembre, assieme per proporre l’ascolto integrale delle Tre Sonate di Brahms, per bellezza e sapienza compositiva autentici capisaldi della letteratura per violino e pianoforte. Ed è l’occasione davvero imperdibile per ascoltare due personalità musicali diverse, ma unite dalla comunanza di doti interpretative spiccate e rivelatrici. Talento musicale precocissimo, Zimerman si è imposto a diciotto anni vincendo, nel 1975, il prestigioso Concorso “Chopin” di Varsavia. Da quel momento ha intrapreso una fulgida carriera internazionale, stabilendo una stretta familiarità artistica con Arthur Rubinstein e collaborando con direttori come Bernstein, Giulini e Karajan, maestri questi ultimi che hanno dato – come lui stesso ha più volte riconosciuto – un contributo fondamentale alla sua formazione. Restio ad ogni specializzazione e padrone di un repertorio assai esteso, Zimerman rivolge ogni anno le sue forze interpretative ad un numero ristretto di concerti e a poche incisioni discografiche, nel nome di quella volontà di approfondimento e di maturazione interpretativa che da sempre caratterizzano la sua arte. Gidon Kremer è violinista di consolidata fama mondiale e dalla sensibilità innovativa, instancabile promotore della musica contemporanea nonché autore di tre libri che documentano la sua incessante ricerca artistica. Cresciuto alla scuola autorevolissima di David Oistrakh, ha vinto i più importanti concorsi internazionali, suonando poi con le maggiori orchestre ed al fianco dei più celebri direttori e strumentisti. Il suo repertorio è oggi vastissimo (documentato anche dalla prestigiosa attività discografica), ed arriva a comprendere le opere dei maggiori compositori del nostro tempo, tra i quali Alfred Schnittke, Sofia Guibadulina, Arvo Pärt, Giya Kancheli, che a Kremer hanno dedicato composizioni e che proprio grazie a lui sono stati conosciuti nelle grandi sale da concerto. Kremer è da anni anche un infaticabile animatore di eventi musicali, tra i quali il festival Kremerata Musica che ha fondato nel 1981, nel piccolo villaggio austriaco di Lockenhaus.
Domenica 8 Ottobre, alla Pergola (ore 21), prosegue l’avvincente viaggio nel mondo delle trentadue Sonate per pianoforte di Beethoven proposto da András Schiff, rinomato pianista natio di Budapest ma ormai fiorentino d’adozione. Dopo i grandi cicli integrali dedicati a Schubert, Bach e Schumann, Schiff sta ora portando a termine un altro imprescindibile monumento della letteratura pianistica. Sono letture sottratte ad ogni forma di gratuito virtuosismo, attente a sottolineare con fluida e nitida naturalezza i particolari significati poetici che ogni Sonata di Beethoven porta con sé, lungo un percorso cronologico che, di volta in volta, metterà a nudo le derivazioni dello stile beethoveniano ed il suo profetico sguardo in avanti, inevitabile pietra di paragone per i musicisti che verranno. Nel settimo appuntamento del ciclo, l’attenzione interpretativa di Schiff si concentra su un gruppo di Sonate composte fra il 1814 ed 1819, pagine che ormai spalancano i sorprendenti orizzonti degli ultimi anni di Beethoven: la Sonata op. 90, distribuita in soli due tempi, e le imponenti cattedrali elevate dalle Sonate op. 101 ed op. 106, l’immensa “Hammerklavier”, entrambe costruite sulle fondamenta di un contrappunto rigoroso, possente, talvolta tragicamente disperato. Ancora una preziosa opportunità per conoscere l’arte interpretativa di Schiff, il suo stile elegante e fluido messo anche stavolta al servizio di un itinerario musicale ricco di stimoli e spunti per nuove riflessioni.

Sabato 7 Ottobre, ore 17
Teatro della Pergola
Turni A, B, Bpiù

GIDON KREMER, violino
KRYSTIAN ZIMERMAN, pianoforte

L’Arte del violino
J. BRAHMS: Sonata n. 1 in sol maggiore op. 78; Sonata n. 2 in la maggiore op. 100; Sonata n. 3 in re minore op. 108.


Domenica 8 Ottobre, ore 21
Teatro della Pergola
Turni A, Bpiù, C

ANDRÁS SCHIFF, pianoforte

Le Sonate di L. van Beethoven (VII)
L. van BEETHOVEN: Sonata n. 27 in mi minore op. 90; Sonata n. 28 in la maggiore op. 101; Sonata n. 29 in si bemolle op. 106 “Hammerklavier”.

mercoledì 4 ottobre 2006

La filarmonica di Bacau inaugura la Camerata

Una delle più antiche e prestigiose formazioni musicali della Romania, , l’Orchestra Filarmonica Mihail Jora di Bacau diretta da Ovidiu Balan, aprirà il 30 ottobre allo “Sheraton Nicolaus” di Bari la 65ª stagione della Camerata Musicale Barese.

Costituitasi nel 1956, la Filarmonica riunisce oggi un gruppo di circa 70 strumentisti talentati, i migliori dei quali costituiscono l’Orchestra da Camera “Tescana” (19 elementi) includendo anche i componenti del celebre “Trio Syrinx” vincitore di sei premi in importanti concorsi internazionali.
Il repertorio dell’Orchestra comprende brani di musica sinfonica, sinfonica-vocale e da camera e tocca una grande varietá di periodi di creazione e di stili musicali: Rinascimento, Barocco, Classicismo, Romanticismo, Contemporaneo.
A parte i concerti settimanali, la Filarmonica organizza vari Festival nazionali: “Orpheus Moldavo”, “I Giorni della Musica Contemporanea”, L’Atélier dei Giovani Compositori”.
L’Orchestra viene, ormai da molti anni, invitata ad accompagnare semifinalisti e finalisti in importanti concorsi nazionali ed internazionali di Pianoforte, Violino, Canto e Strumenti a Fiato.
Grazie al notevole valore artistico, l’Orchestra é stata invitata ad incidere CD da diverse case discografiche in Europa: Electrorecord (Romania), Edi Pan, Musical Insieme (Italia), Cadenza Music Production (Germania).
Ha tenuto concerti in Italia, Francia, Germania, Spagna, Gibilterra, Stati Uniti, Grecia, Malta, Russia, ottenendo notevoli successi di pubblico e di critica. Ha partecipato, nel 2001, al prestigioso Festival “Altamura Music Festival on the Green” ed al ventesimo anniversario del festival “Beethoven”, negli Stati Uniti.
Solista d’eccezione della serata sarà il giovanissimo Violinista Stefano Mhanna, bambino prodigio, più volte ospite di importanti trasmissione televisive.
In programma l’Ouverture dal “Don Giovanni” di Mozart, il Concerto in mi min. op. 64 per Violino ed Orchestra di Mendelssohn e la Sinfonia n. 9 dal Nuovo Mondo in mi min. op 95 di Dvorak.
La 65° Stagione , che comprende 22 appuntamenti avrà anche quest’anno come Sponsor Ufficiale la Banca Carime, che ha assicurato la sua partnership con le iniziative della Camerata con un impegno progettuale di attenzione al sociale che per questa Stagione vedrà l’avvio di ben cinque iniziative che coinvolgeranno giovani del Conservatorio, utenti delle Università della Terza Età, giovani dei quartieri periferici di Bari, over 65 e portatori di handicap.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 – tel. 080/521.19.08.

L'Auditorium Nino Rota riaprirà nel 2008

Sarà siglato oggi durante il meeting organizzato negli uffici romani del MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) il protocollo d’intesa stipulato tra Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari con il quale vengono sbloccati i 6 milioni e 450 mila euro messi a disposizione per la ristrutturazione e messa a norma dell’Auditorium “Nino Rota” di Bari chiuso da ben quindici anni (esattamente dal dicembre 1991) perché considerato inagibile rispetto alla normativa sulla sicurezza allora vigente. Una bellissima notizia dopo tante sterili chiacchiere “spese” (quelle sì) in questi ultimi tre lustri. Merito di chi, come l’On.le Alba Sasso (figlia, va detto, di un grande, indimenticabile musicista), Onofrio Sisto, vicepresidente della Provincia di Bari e di tanti altri personaggi grandi e piccoli, benemerite associazioni locali che già da alcuni anni hanno dato battaglia sulla ristrutturazione del plesso (esistendo tra l’altro già un progetto esecutivo, commissionato e approvato dalla precedente giunta provinciale, presieduta da Marcello Vernola) anche con un pizzico di testardaggine. Adesso che è proprio lei, Alba Sasso, con il nuovo governo Prodi, ad aver ottenuto il prestigioso incarico di vicepresidente della Commissione Cultura della Camera tutto sembra essere più facile. “I lavori saranno ultimati - ha detto la Sasso - entro il 2008 e verrà così restituito alla città uno degli edifici storici più belli che rientra, a pieno titolo, nell’ambito di quei progetti possibili e realizzabili”. Speriamo sia tutto vero (permettetecelo: facciamo ancora un po’ fatica a crederci dopo tanto tempo e tante illusioni) e soprattutto che la città possa davvero in tempi brevi riavere una sala da concerto degna di tal nome. Poi, si spera sempre, sarà la volta del teatro Petruzzelli (esproprio sì o esproprio no: vedremo quel che accadrà nei prossimi giorni) e del Margherita che attendono anche loro la fine di una telenovela infinita per i luoghi baresi della Musica. Fanno festa anche i professori dell’Orchestra della Provincia di Bari che finalmente torneranno presto a “casa”, dopo aver peregrinato quasi come zingari esibendosi dappertutto: chiese, caserme, alberghi, palazzetti dello sport, teatri-tenda…E’ giunta l’ora di progettare dunque un serio, costruttivo rilancio anche per loro. Questi “ragazzi” lo meritano davvero.

lunedì 2 ottobre 2006

Il nuovo libro di Domenico Molinini

Mousikè - Centro Studi Arti Spettacolo nel Mediterraneo

VII Festival di Musica Antica del Mediterraneo
23 Settembre - 16 Ottobre
Bari, Bitritto, Castel del Monte, Mola di Bari, Sannicandro

Martedì 3 Ottobre ore 18,30 - Bari, Libreria Laterza

Presentazione del manuale "Musica Nuova" elementi di teoria musicale & dintorni (Casa Editrice Papageno - Bari) coordinata da Mariapina Mascolo con interventi di Detty Bozzi (Conservatorio "N. Piccinni" - Bari) e Fiorella Sassanelli (La repubblica - Bari)
Mercoledì 4 Ottobre ore 20,00 - Sannicandro, Cortile del Castello Normanno-Svevo in collaborazione con: Comune di Sannicandro
Concerti Barocchi
Sonate virtuose del Seicento italiano
Dan Laurin, flauti dolci
Michele Visaggi, clavicembalo

Per Info. Centro Studi Arti Spettacolo nel Mediterraneo
cell. 3398449605 patmuse@alice.it http.//mousike.casapiccinni.it

La nuova stagione dell'Orchestra della Magna Grecia

E’ stato presentato durante una conferenza stampa tenutasi sabato 30 settembre al Teatro Orfeo di Taranto il cartellone della Stagione Concertistica dell’Orchestra della Magna Grecia “EVENTI MUSICALI 2006 / 2007” XV Edizione.
Alla presenza del Direttore Principale Luis Bacalov, del Presidente Associazione Magna Grecia, Giovanni Ammirati, Piero Romano, alla direzione artistica dell’istituzione tarantina dal 1993, ha illustrato al pubblico e alla stampa presente la nuova stagione che lascia ben pochi dubbi sulla qualità ed il percorso che l’orchestra intende seguire, nonostante gli ostacoli di ordine culturale ed economico che troppo spesso incontra chi, da sempre, vuole la crescita della cultura anche attraverso il linguaggio della musica.
Nella collaudata formula che presenta in un unico e articolato cartellone l’offerta concertistica dell’Orchestra della Magna Grecia, suddivisa tra le rassegne della “Sinfonica Autunnale”, della “Domeniche in Concerto” e degli “Eventi Musicali”, ben 21 appuntamenti, ci accompagneranno da ottobre a maggio.
Sulla scia dello spirito cosmopolita di Luis Bacalov, Direttore Principale dell’ICO tarantina da giugno 2005, la nuova stagione si apre a collaborazioni artistiche sapientemente fuse nel calibrato gioco che riunisce solisti, gruppi e direttori di caratura internazionale.
Così, la quindicesima edizione della Stagione Concertistica, propone un percorso mediante il quale, grazie all’impegno di alcuni dei più grandi musicisti ed artisti del panorama internazionale, avremo in Taranto un susseguirsi di Eventi di richiamo, con esibizioni che daranno sicuro lustro alla stagione.
Si comincia ad Ottobre con la rassegna Sinfonica Autunnale: sei gli appuntamenti con il repertorio della musica sinfonica: 10 ottobre, 20 novembre, 4 e 22 dicembre, 22 gennaio e 26 marzo.
In questa rassegna si potranno ascoltare le grandi pagine sinfoniche come il Concerto per pianoforte e orchestra n°2 di Liszt e la splendida Suite “Il Lago dei Cigni” e “Romeo e Giulietta” di Cajkovskij; le migliori arie e ouverture d’opera di Verdi, Mascagni e Rossini, le musiche augurali del solenne concerto di Natale, la Sinfonia “Eroica” di Beethoven, il Concerto per violino e orchestra di Mendelssohn, e, per finire, un eccezionale duo pianistico con le musiche di Poulenc.



Lunedì 27 novembre 2006 si darà il via agli EVENTI MUSICALI con Luis Bacalov e la voce di Israele, Noa, prima cantante ebrea ad esibirsi per il Pontefice e voce di “Beautiful That Way”, la canzone sul tema del film “La Vita è Bella”di R. Benigni.
Giovedì 14 dicembre 2006 dopo le numerose richieste, il gradito ritorno di Max Raabe e la Das Palast Orchester di Berlino che ci riporteranno indietro nel tempo alle nostalgiche atmosfere delle musiche anni ’20 e ’30.
Lunedì 29 gennaio 2007 sul palco del Teatro Orfeo di Taranto, nel terzo concerto della rassegna, si esibirà il grande Andreij Diev, pianista dalla fama indiscussa e dal prestigio assoluto che, sotto la direzione di Fabrizio Ventura, potrà evidenziare tutte le sue straordinarie doti virtuosistiche con la Rapsodia su un tema di Paganini. Il resto del programma tratto dal grande repertorio sinfonico.
Protagonista della serata di martedì 13 febbraio 2007, Giora Feidman, straordinario clarinettista conosciuto internazionalmente come il Re del Klezmer, musica tradizionale
dei popoli ebraici dell’Europa dell’Est, artista divenuto famoso al grande pubblico per la
colonna sonora Schindler’s List di Steven Spielberg.
Martedì 27 febbraio 2007 avremo la presenza di un grande violinista Roby Lakatos, la cui peculiarità è quella di saper coniugare sapientemente la cd “musica classica” con la magia e la vitalità della musica gitana ungherese.
Il sesto appuntamento, sarà dedicato al consueto progetto speciale, in scena giovedì 15 marzo 2007, affidato a Tito Schipa jr. (qui sopra in foto accanto ad Alessandro Romanelli), compositore, produttore, attore, nato a Lisbona, figlio del grande tenore Tito Schipa, ha tradotto in italiano le poesie inedite di Jim Morrison e tutta l'opera di Dylan.

Martedì 20 marzo 2007, per entrare nelle atmosfere pasquali, sarà dedicato Petite Messe di Rossini insieme al Coro Lirico di Potenza.
Per l’appuntamento di martedì 17 aprile 2007, avremo tutta l’esuberanza di un grande jazzista, con lo straordinario Fabrizio Bosso, consacrato come uno dei migliori trombettisti della scena internazionale, che presenterà il suo ultimo lavoro discografico
A concludere l’intera stagione concertistica l’appuntamento di lunedì 7 maggio 2007 che si prospetta ricco di piacevoli sorprese con un sempre più estroso Stefano Bollani. Ci sono tante ragioni per amare Mozart e Bollani, nell’anno di celebrazioni al compositore salisburghese, gli ha voluto dedicare un progetto originale, fornendoci i suoi “7 motivi per amare Mozart”

Contemporaneamente agli Eventi Musicali si svolgerà la rassegna delle “Domeniche in concerto”.
Lunedì 15 gennaio 2007 (Teatro Orfeo) il primo appuntamento di questa rassegna con la ormai consueta produzione di un intermezzo giocoso con la regia di Federico Passariello jr e la conduzione di Piero Romano.
Gli altri appuntamenti il 4 e 18 febbraio, 4 e 11 marzo e 22 aprile 2007 quest’anno tornano a riecheggiare nelle sale del Circolo Ufficiali M.M. di Taranto.
Questa rassegna offre l’ascolto di alcune delle pagine più significative della musica cameristica, ma anche tanti brani che ci permetteranno di conoscere vecchie e nuove formule d’espressione. Da menzionare è la collaborazione con il musicattore Luigi Maio che si esibirà in un Flauto Magico completamente riscritto, la presenza della voce recitante di Alessandro Haber in un progetto tutto piazzolliano.
Tutti i concerti della rassegna “Eventi Musicali” e “Sinfonica autunnale” si terranno presso il Teatro Orfeo di Taranto, in via Pitagora n° 68, con ingresso ore 20.30 e sipario ore 21.00.

Le “Domeniche in concerto”” saranno tenute presso il Circolo ufficiali M.M. di Taranto, in Piazza Kennedy, con inizio alle ore 19.15 ad eccezione del primo appuntamento che si terrà di Lunedì ed al Teatro Orfeo con inizio alle ore 21.00.