martedì 30 novembre 2010

Ecco il (sontuoso) bilancio del Festival di Lucerna 2010


L’anno delle manifestazioni del Festival di Lucerna 2010 è terminato con un' eccellente edizione del "LUCERNE FESTIVAL al pianoforte". Assai significativa
la partecipazione del pubblico rispetto alla disponibilità dei posti: circa l’85% e con un risultato complessivo molto soddisfacente di tutti e tre i festival del 91%.
Il LUCERNE FESTIVAL al pianoforte registra nel suo dodicesimo anno un significativo risultato: 12 mila spettatori per i concerti e con una percentuale complessiva dell’85 % (nell’anno precedente era l'84%).
I recital di Evgeny Kissin, Grigory Sokolov e il concerto d’esordio di Alice Sara Ott sono andati esauriti. La serie Debut realizzata per la quarta volta ha presentato con tre recital una percentuale altissima del 92% con
circa 1.100 visitatori nella Lukaskirche e la serie verrà ripresa. Il LUCERNE FESTIVAL ha accolto nell’insieme circa 23.600 amanti della musica per pianoforte e circa 10.000 al PIANO Off-Stage jazz e 500 persone interessate nel godibile workshop di Martin Meyer con il grande pianista Alfred Brendel (nella foto).
L'inaugurazione del festival del tardo autunno era formato da Bernard Haitink, dalla Chamber Orchestra of Europe e da Emanuel Ax con un concerto d’apertura del ciclo in sette parti di Brahms che proseguirà anche durante il festival per Pasqua e nel ricco festival estivo del 2011. Complessivamente sono stati dodici i "fuoriclasse" che
hanno presentato dei programmi finemente intrecciati fra loro, partendo dal detto dell’“alleanza segreta
delle anime gemelle“ di Robert Schumann. Un viaggio nella musica che partendo da Johann Sebastian Bach è arrivato alle composizione di Brice Pauset con una prima rappresentazione svizzera.
Il PIANO Off-Stage ha radunato a novembre per l’ottava volta consecutiva
celebri pianiste e pianisti del jazz internazionale. All’apertura del 23 novembre sono venuti più di 1.000
visitatori nella sala lucernese, dove dieci musiciste e musicisti hanno mostrato la loro bravura. Martin Meyer, capo dell‘appendice della Neuen Zürcher Zeitung, ha presentato in un avvincente
workshop l‘”altro“ Brahms – aldilà della malinconia. L’apice si è toccato con la conversazione di Alfred Brendel sui tre
grandi maestri come Alfred Cortot, Edwin Fischer e Wilhelm Kempff. La radio svizzera DRS 2 ha registrato cinque concerti, di cui due debutti.
Lo sguardo retrospettivo sull’anno delle manifestazioni 2010 con il LUCERNE FESTIVAL per Pasqua –
in estate – al pianoforte dà un buonissimo bilancio con una presenza sul totale dei posti disponibili del 91% e cioè parliamo all'incirca di 100 mila spettatori complessivi. Il festival per Pasqua ha contato 15.500 spettatori e il festival in estate 72.600 invitati ai concerti. Altri 34.900 visitatori si
sono recati alle rappresentazioni gratuite programmate dal LUCERNE FESTIVAL, perciò l’anno
delle manifestazioni ha accolto a Lucerna complessivamente 135.000 appassionati di musica.
Per il direttore generale del festival Michael Haefliger, “la disponibilità persistente del nostro pubblico ad
aprirsi alle novità e la risonanza positiva relativa agli spettacoli della LUCERNE FESTIVAL
Orchestra diretta da Claudio Abbado a Madrid e a Parigi appartengono alle esperienze più ricche di
gioia di quest’anno, accanto all'eccellente bilancio delle tre manifestazioni annuali del festival."
Lo sponsor principale del LUCERNE FESTIVAL al pianoforte è stato la Banca Julius Bär.
Il Piano Off-Stage era invece patrocinato da Mövenpick.
Il LUCERNE FESTIVAL è membro del "Top Events of Switzerland".

lunedì 29 novembre 2010

Mercoledì a Casa Giannini si presentano le lettere di Carl Czerny appena pubblicate dalla Florestano Edizioni di Bari


mercoledì 1° dicembre a Casa Giannini
(Via Sparano, 172 - BARI /
Ingresso libero / Ore 18,30 /
Infotel 080 5246864)
ci sarà la pianista e docente del Conservatorio
di Bari Maria Cristina Caldarola che presenta le "Lettere ad una
giovinetta sull'arte del suonare il pianoforte" di Carl Czerny, appena pubblicato dalla Florestano Edizioni di Bari e da lei curato, con interventi dei maestri Corrado Roselli e Nicola Scardicchio.
In queste dieci lettere Czerny adotta un linguaggio che gli permette di
proporsi come presenza discreta, ma vigile e propositiva, al fianco
della "giovane fanciulla" in un dialogo che prelude alla confidenza.
Interventi musicali di Sabrina Rotondi, Marco Prodon, Emanuela
Palmisano, Giacinto Cagnazzi, Giuseppe Barile.
Reading letterario Daniela Diomede.

Il progetto Puglia Sounds e l'Assessorato al Mediterraneo, alla Cultura e al Turismo della Regione Puglia premiati al MEI 2010 di Faenza


Sabato 27 novembre alle ore 9.00 alla Fiera di Faenza (Via Della Valle 71, RA), in occasione dell’inaugurazione del MEI 2010 (Meeting degli Indipendenti),è stato premiato il progetto PUGLIA SOUNDS «per la spinta alla crescita della nuova musica italiana nel nostro Paese» e L’ASSESSORATO AL MEDITERRANEO, CULTURA E TURISMO DELLA REGIONE PUGLIA, attualmente ricoperto da Silvia Godelli (nella foto) «per il programma Puglia Sounds, perché esempio per tutte le Regioni Italiane, come forte e importante sostegno per il sistema musica pugliese e progetto capace di creare le basi per una forte rete tra produzione e distribuzione di spettacoli pugliesi, nazionali ed internazionali». A ricevere il riconoscimento il coordinatore del programma PUGLIA SOUNDS Antonio Princigalli.
In occasione del GEZZ Generazione Jazz festival all’Auditorium Parco della Musica di Roma si è tenuta, sotto l’egida di PUGLIA SOUNDS, una festa dedicata alla Puglia musicale con il concerto di "New Generation Jazz Puglia Summit" (Gaetano Partipilo, Raffaele Casarano, Mirko Signorile, Marco Bardoscia), l’esibizione di Don Pasta e il dj set di Nicola Conte.
PUGLIA SOUNDS è il programma per il sostegno e lo sviluppo della produzione musicale che la Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo e Assessorato al Turismo nell’ambito del Programma Operativo FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) Asse IV, ha affidato al Teatro Pubblico Pugliese. PUGLIA SOUNDS è un complesso di azioni che ha l’obiettivo di creare, per la prima volta in Italia, un meccanismo virtuoso tra produzione e distribuzione di spettacoli pugliesi, nazionali ed internazionali. Una vera e propria rivoluzione per chi fa musica, per chi la distribuisce, la produce o semplicemente la ascolta.

La celebre violinista Midori al debutto con l'OSN della Rai a Torino. Sul podio Antonello Manacorda


Pochi giorni fa il suo concerto alla Carnegie Hall di New York ha fatto registrare il tutto esaurito; ha suonato con le più prestigiose compagini orchestrali del mondo; ha inciso per la Sony con i Berliner Philharmoniker diretti da Claudio Abbado e con la New York Philharmonic diretta da Zubin Mehta. È la violinista giapponese Midori (nella foto): nata a Osaka nel 1971, prima bambina prodigio e oggi star internazionale, anche molto impegnata in ambito sociale. È fondatrice dell’organizzazione no profit Midori & Friends, che fornisce programmi di educazione musicale a migliaia di bambini meno fortunati, oltre che delle due organizzazioni Music Sharing (con sede in Giappone) e Parteners in Performance (con sede negli Stati Uniti), che portano la musica nella vita di chi non potrebbe entrare in contatto con le arti.
Al suo debutto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, giovedì 2 dicembre 2010 alle 20.30, all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, in collegamento diretto su Radio3 e in streaming audio-video sui siti Rai, propone un caposaldo della letteratura violinistica: il Concerto in re maggiore op. 61 di Ludwig van Beethoven.
Sul podio Antonello Manacorda, già fondatore insieme a Claudio Abbado della Mahler Chamber Orchestra, della quale è stato primo violino, che oggi si dedica esclusivamente alla direzione d’orchestra, essendo stato Direttore musicale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, ed essendo Direttore principale ed artistico della Kammerakademie di Postdam.
In apertura di concerto l’Idillio di Sigfrido per piccola orchestra, scritto da Wagner nel 1870 per festeggiare il trentatreesimo compleanno della moglie Cosima. A seguire il Concerto per violino di Beethoven, con Midori solista. E in chiusura la suite orchestrale Il borghese gentiluomo di Richard Strauss: un ricordo del passato basato su musiche di Lully e tutto intriso della malinconia di chi sente vicina la fine di un’epoca.
Il concerto è replicato venerdì 3 dicembre 2010 alle 21. Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1981) sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dei due concerti sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro (ingresso giovani per i nati dal 1981). Informazioni: 011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it - www.orchestrasinfonica.rai.it.

sabato 27 novembre 2010

Il Duo pianistico Musti suona a Barletta


Domenica 28 novembre presso la sala Athenaeum in via Madonna degli Angeli 29 a Barletta (con porta ore 18,30 e inizio ore 19,00) il duo pianistico formato da Maria e Francesca Musti terrà un concerto dedicato alle più belle musiche tratte dal repertorio per balletto.
Nell'Ottocento il repertorio del balletto classico si arricchì di numerosissime gemme che ancor oggi incantano gli spettatori di tutto il mondo; durante la serata le due pianiste eseguiranno una scelta di pagine tratte da Giselle, Coppelia e dai celeberrimi balletti di Tchaikovski trascritti per pianoforte a quattro mani.
Per informazioni: 0883/348748 oppure athenaeum@libero.it

Martedì al Piccinni di Bari il pianista Possenti e il Quartetto Kodaly in concerto per la Camerata Musicale Barese


Il prossimo appuntamento con la Camerata Musicale Barese è fissato per martedì 30 novembre al Teatro Piccinni con il Quartetto d'archi Kodaly e con la partecipazione del pianista Francesco Mario Possenti.

Del notissimo quartetto ungherese fanno parte: Attila Falvay (violino), Erika Toth (violino), Janos Fejervari (viola) e Gyorgy Eder (violoncello).

Francesco Mario Possenti si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Ospite di festival prestigiosi, ha suonato per le principali istituzioni concertistiche italiane sia come solista che con orchestra. E’ docente presso il Conservatorio di Musica “O. Respighi” di Latina.

Saranno eseguiti brani di Haydn, Dvorak e Schumann.

Inizio del concerto ore 20.45.

Per informazioni e prenotazioni gli uffici della Camerata sono aperti tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00 in Via Sparano 141. Infotel 080/521.19.08.

Qui Parma: il 3 dicembre alla Casa della Musica si inaugura Label, un nuovo laboratorio di elettroacustica


Label (Laboratorio di elettroacustica della Casa del Suono), è l’ultimo nato tra le articolate realtà che la Casa della Musica di Parma ha pensato, realizzato, riunito e fatto dialogare, continuando in quella esperienza di continua crescita intorno alla volontà di conservare, studiare, valorizzare e fare musica a 360°, che è poi la sua missione fin dalla sua apertura.
Questo nuovissimo Laboratorio sarà inaugurato il prossimo venerdì 3 dicembre, nel corso di una cerimonia che prenderà il via alle ore 16 presso la Sala dei Concerti della Casa della Musica con i saluti e le dichiarazioni del presidente della Casa della Musica Marco Capra, del pro rettore alla Ricerca dell’Università di Parma Cesare Bucci, del presidente della Fondazione Prometeo Martino Traversa e del compositore Fabrizio Fanticini. A seguire sarà possibile visitare il Laboratorio, che ha trovato spazio proprio all’interno delle quattrocentesche mura di Palazzo Cusani sede della Casa della Musica, mentre alle 16.45 l’inaugurazione troverà il suo momento di maggiore significato in una esecuzione di pagine di musica elettro-acustica contemporanea che si terrà presso la Casa del Suono, nelle quali le sue potenzialità e caratteristiche si riveleranno al meglio. Label è infatti pensato e realizzato come il completamento di un’altra delle originali strutture della Casa della Musica, cioè la Casa del Suono, ed in particolare del suo aspetto relativo alla ricerca sul suono, sulla sua produzione, elaborazione e riproduzione.
Grazie a Label sarà possibile promuovere la produzione di opere musicali ad alto contenuto tecnologico, svolgere attività di ricerca nell’ambito della fisica-acustica e realizzare sistemi finalizzati al movimento del suono nello spazio, con particolare riferimento alla presenza delle nuove tecnologie di spazializzazione sonora nelle prassi di produzione delle nuove composizioni contemporanee. Sua caratteristica sarà la creazione di un rapporto diretto con l’esperienza musicale, offrendo in particolare ai giovani - siano essi compositori, ricercatori od esecutori - spazio e strutture adeguate sia per produrre ed eseguire opere di musica contemporanea che per realizzare attività di ricerca scientifica o effettuare registrazioni di composizioni musicali.
Queste registrazioni, ogni qual volta la composizione musicale richieda la presenza mista di suoni naturali e suoni elettronici, potranno essere effettuate utilizzando inoltre le sale da concerto della Casa della Musica e le avanzate tecnologie di riproduzione della Casa del Suono, basate sul sistema Wave Field Synthesis.
La prima composizione basata sull’interazione fra musica eseguita dal vivo e il sistema Wave Fields Sinthesys installato all’interno della Casa del Suono, e compiuta utilizzando le tecnologie di Label, è stata espressamente commissionata dalla Casa della Musica a Fabrizio Fanticini, docente del Conservatorio di Parma e compositore noto a livello internazionale, e sarà presentata al pubblico nel 2011.
Per la realizzazione di Label (resa possibile grazie a un contributo del Comune di Parma e della Regione Emilia-Romagna) la Casa della Musica ha attivato numerose collaborazioni con istituti universitari, in particolare con il Gruppo di acustica dell’Università di Parma e altri centri di ricerca italiani ed europei e con la Fondazione Prometeo, e si è avvalsa della collaborazione del tecnico della Casa del Suono Fons Adriansen: grazie a Label sarà possibile sviluppare progetti musicali a carattere interdisciplinare nell’ambito delle scienze fisico-matematiche finalizzate all’acustica e all’elettroacustica e accogliere ricercatori e studenti per attività di ricerca nell’ambito delle tematiche dell’acustica, della sintesi e della spazializzazione del suono. Di questa nuova realtà terranno inoltre conto i corsi di divulgazione musicale che la Casa della Musica promuove da diversi anni, e al cui interno verranno promosse attività didattiche e laboratoriali specifiche per il mondo della scuola incentrate sulla componente tecnico-scientifica e artistica del suono.
Di grande interesse il programma del concerto che si terrà alla Casa del Suono, a ingresso gratuito, dopo la cerimonia d’inaugurazione. Verranno infatti eseguiti Poème électronique (1957) di Edgard Varèse, Bianco, ma non troppo (1995-1996) di Martino Traversa, Never per flauto basso e nastro (2004-2010) di Curtis Roads, con la partecipazione di Anna Mancini, flauto, e Martino Traversa, regia del suono.

venerdì 26 novembre 2010

Dal 2 dicembre prende il via al Multicinema Galleria di Bari il "Legend Film Festival"


Si è tenuta stamattina, al Multicinema Galleria di Bari, la conferenza stampa di presentazione del Legend Film Festival, una rassegna cinematografica itinerante e diffusa nelle diverse città d’Italia che a partire dal mese di novembre sta toccando settimanalmente tutti i cinema che aderiscono all’iniziativa (sono ben 70, al momento, le città d’Italia che stanno programmando la rassegna). Anche a Bari, da giovedì 2 dicembre in poi, al Multicinema Galleria, si potranno rivedere titoli che hanno fatto grande il cinema. Ad illustrare l’evento sono stati Francesco Santalucia (responsabile della multisala di Corso Italia) e Livio Costarella (critico cinematografico e musicale che introdurrà tutte le proiezioni centrali delle 20,30).

"Il carnet di titoli rimasterizzati nel formato “digitale 2k” (altissima risoluzione i 2048 x 1080 pixel) – ha spiegato Santalucia - messi a disposizione dalla Nexo Digital (società dedicata alla produzione ed all’acquisizione di contenuti d’intrattenimento ed alla loro distribuzione nazionale nelle sale cinematografiche digitalizzate) comprende 36 film. I dodici che proporremo andranno a comporre il primo ciclo del nostro Legend Film Festival, fino al 17 marzo. Poi proseguiremo con un secondo e un terzo ciclo. Il futuro della proiezione cinematografica è questo: tra due o tre anni scompariranno le pellicole e film trasmessi al cinema saranno tutti in digitale". Ha poi preso la parola Costarella che ha ricordato come sia "la prima volta che a Bari e in Puglia viene organizzata una rassegna interamente dedicata al cinema nel formato “digitale 2k”. Non si tratta solo del fondamentale recupero del cinema del passato e di capolavori che hanno segnato la storia della settima arte, ma di restituire a ciascuno di essi la migliore visione possibile, senza i guasti visivi delle pellicole deteriorate o un audio non all’altezza (a tal proposito saranno tutti in Dolby surround 5.1)".
Dopo il successo di oltre 50.000 spettatori in tutta Italia per il ritorno sul grande schermo di “Ritorno al Futuro” (per i 25 anni del film, al Galleria è stato trasmesso il 26 ottobre e visto da più di 600 spettatori), per il primo ciclo del Legend Film Festival la direzione della multisala barese (www.multicinemagalleria.it) ha selezionato i film storici più amati dal grande pubblico ("A qualcuno piace caldo", "Splendore nell'erba", "Il gigante", "Carlito's Way"), quelli che hanno fermato il tempo ("La febbre del sabato sera"), quelli che hanno segnato un’epoca ("Psycho", "American Graffiti"), quelli che hanno anticipato un cambiamento ("La calda notte dell’ispettore Tibbs", "Un uomo da marciapiede"), i film che hanno sbancato il botteghino ("Cocoon"), quelli la cui poesia è emersa luminosa soltanto anni dopo ("Edward mani di forbice") e quelli che si sono contraddistinti per la propria originalità ("Hollywood party").
Dodici titoli fondamentali, dodici modi di amare il cinema, dodici motivi per tornare a frequentare il buio di una sala lasciando parlare l’incanto e l’emozione. Giovedì 2 dicembre si parte con “A qualcuno piace caldo”, diretto da Billy Wilder nel 1959, con Marylin Monroe, Jack Lemmon e Tony Curtis (Premio Oscar per i migliori costumi).
Altra novità sarà l’arricchimento della proiezione delle 20,30 con qualche evento a sorpresa che si verificherà qualche minuto prima dell’inizio del film. Gli organizzatori giocheranno con i titoli e i contenuti delle singole opere per coinvolgere il pubblico in divertenti “happening” a sorpresa.
I film sono tutti restaurati in "digitale 2k" e riprendono vita con un rinnovato splendore e una nitidezza mai vista prima sul grande schermo). Si potranno inoltre prenotare on line, dal venerdì precedente a ogni proiezione, all’indirizzo http://www.cinemaz.com/prenotazione-biglietti/multicinema-galleria-bari.html.
Alla stampa è stato mostrato anche il trailer di un’altra rassegna che si sta svolgendo in questi giorni al Galleria, per far apprezzare maggiormente le qualità della proiezione in “digitale 2k”: si tratta del ciclo riguardante tre opere dirette da Riccardo Muti. Dopo il “Don Pasquale” di Donizetti, proiettato lo scorso 16 novembre, toccherà a “La betulia liberata” di Wolfgang Amadeus Mozart (martedì 30 novembre alle 20,45) e a “La betulia liberata” di Niccolò Jommelli (martedì 14 dicembre).
Santalucia ha inoltre annunciato delle grandi novità in arrivo al Galleria a fine dicembre e per tutto il 2011: dal 20 dicembre in poi (le date esatte saranno comunicate in seguito) andranno in scena i più importanti balletti internazionali (in diretta) dai più prestigiosi teatri del mondo, come il Bolshoi di Mosca, l’Opera di Parigi o il Metropolitan di New York. Il formato sarà sempre il “digitale 2k”, quindi sarà garantita l’assoluta qualità audio e video degli eventi. La multisala barese non è nuova alla proiezione di grandi spettacoli: dopo il concerto di Ligabue dei mesi scorsi, è impegnata anche nella proiezione dei match di rugby in 3D della nazionale italiana di rugby.

Qui Lecce: concerto monografico su Dmitrij Šostakovič con Peter Tiboris e il pianista Giuseppe La Licata


È in programma stasera, alle 21.00, al Politeama Greco di Lecce, l’ultimo dei quattro concerti che prevedono la partecipazione di un pianista ospite nell’ambito della Stagione autunnale Sinfonica e di Balletto dell’Orchestra “Tito Schipa”.
In una serata tutta dedicata a Dmitrij Šostakovič, sul podio salirà il greco-americano Peter Tiboris, che ha al suo attivo la direzione di quasi 150 concerti nella prestigiosa Carnegie Hall di New York, città in cui dal 1988 guida stabilmente la Manhattan Philarmonic. Solista al pianoforte sarà il siciliano Giuseppe La Licata, vincitore di premi in concorsi nazionali e internazionali ed apprezzato interprete della musica del Novecento.
Il concerto monografico dedicato a Šostakovič è un ritratto a tutto tondo di uno dei più grandi compositori russi del XX secolo, ultimo ad affrontare con il suo corpus monumentale di quindici sinfonie la forma concertistica classica nata alla fine del Settecento con Haydn, Mozart e Beethoven.
Verranno eseguite, nella prima parte della serata, due sue opere tarde, l’Ouverture Festiva e il Secondo concerto per pianoforte e orchestra, un esempio dell’equilibrio raggiunto tra ironia e malinconia da parte di un autore che doveva fare continuamente i conti con la censura sovietica che imponeva un indirizzo ideologico agli artisti. Nella seconda parte, invece, si potrà ascoltare la Prima Sinfonia, datata 1925. Si tratta di un saggio finale di conservatorio che valse al diciannovenne Šostakovič una immediata fama internazionale e che lo connotò sin da subito per quella irriverenza ironica che tante noie gli procurò con la burocrazia staliniana, arrivata a etichettarlo come “nemico dello stato”, riabilitato successivamente solo da Chruščёv nel 1956.
Dopo la breve parentesi in cui l’Orchestra Tito Schipa sarà al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi per una produzione di Madama Butterfly il 4 e 5 dicembre, il prossimo appuntamento con la Stagione d’Autunno sarà l’attesissimo balletto Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev. In coproduzione con il Balletto del Sud, con la coreografia di Fredy Franzutti, Orchestra Sinfonica "Tito Schipa" sarà diretta da Marcello Panni, in programma al Politeama Greco di Lecce venerdì 17 e sabato 18 dicembre, alle ore 21, e domenica 19, alle ore 18. Info: tel. 0832.241468, www.icolecce.it

Uri Caine e Paolo Fresu in "Pispisi part 1" alla Casa delle Musiche Puglia Sounds di Bari


Andrà in scena lunedì 29 novembre alle ore 21.00 presso La Casa delle Musiche Puglia Sounds il debutto mondiale dello spettacolo Barocco "In Pispisi part 1" di Uri Caine e Paolo Fresu (insieme nella foto) coprodotto da Fondazione Musica per Roma e Puglia Sounds. In Pispisi in lingua sarda berchiddese (il paese di Paolo Fresu) significa pressapoco in punta di piedi, e in punta di piedi è l’approccio che contraddistingue i due celebrati ed amatissimi musicisti in questa nuova avventura musicale che vuole entrare in un universo importante e sicuramente collaterale al jazz moderno quale quello classico per eccellenza.

Qui Matera: domani sera concerto dell'Ensemble Barocco del Conservatorio Duni


"Domani sera nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, ore 18.30, l’Ensemble barocco del Conservatorio Duni di Matera terrà un concerto su musiche di Cima, Corelli, Bononcini, Ramea, Erlebach, Telemann.
Il concerto conclude un seminario dedicato a “l’Europa barocca. Interpretazione e prassi esecutiva” tenuto da Daniela Dolci (nella foto) ed indirizzato ad allievi e docenti dell’Istituzione musicale materana.
Il seminario si è realizzato grazie alla sensibilità del Direttore della Fondazione “ le Monacelle”, Antonella Salvatore Ambrosecchia, che ha messo a disposizione ed ospitato per quattro giorni nelle sale della struttura di via Riscatto concertazioni e riunioni di studio. A lei va il ringraziamento del Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera e del suo direttore M° Saverio Vizziello."

mercoledì 24 novembre 2010

Fondazione Petruzzelli: ecco gli appuntamenti prima della prima di Tabarro e Cavalleria Rusticana




Domani, giovedì 25 novembre alle 20.00,presso il Circolo della Vela di Bari (sede del Margherita) il sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, Giandomenico Vaccari (nella foto), terrà una conferenza dedicata al tema: “Tabarro e Cavalleria rusticana: l’amaro destino degli ultimi”. Modererà l’incontro il presidente del Circolo della Vela, l’ingegner Dino Sibilano. L’ingresso è riservato ai soci del circolo ed ai loro ospiti.
Mercoledì primo dicembre, alle 18.00, il sovrintendente Giandomenico Vaccari ed il musicologo Lorenzo Mattei, terranno una conferenza dedicata al dittico “Il tabarro” e “Cavalleria rusticana” nel foyer superiore del Teatro Petruzzelli.
Domenica 5 dicembre alle 11.00, alla Libreria Feltrinelli di Bari, come da tradizione, in attesa della prima del 6 dicembre, il sovrintendente Vaccari, proporrà una guida all’ascolto dedicata al dittico “Il tabarro” e “Cavalleria rusticana”. L’ingresso è libero.

Pierre Hommage suona con l'ICO di Bari diretta da Giovanni Pelliccia il concerto per violino di Bruch al Teatro Forma


Stasera alle ore 21.00 presso il Teatro Forma di Bari (Via Fanelli 206/1) l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto dedicato a Ravel, Brahms e Bruch, diretto dal maestro Giovanni Pelliccia e con solista il noto violinista francese Pierre Hommage, spesso ospite apprezzatissimo nelle stagioni musicali pugliesi (i biglietti saranno in vendita questa sera al costo di 4 euro presso il botteghino del Teatro Forma. Infoline: 080.5010277 – 080.5412302).
La serata si apre con l’esecuzione della celeberrima "Pavane pour une Infante défunte" di Maurice Ravel (1875 - 1937). Ravel compose questa elegia per pianoforte nel 1899 traendo ispirazione dalla morte della principessa di Spagna e ne affidò l’esecuzione al pianista Ricardo Viñes che la presentò in pubblico a Parigi il 5 aprile 1902. Successivamente, nel 1910, Ravel ne curò anche una trascrizione orchestrale che fu eseguita per la prima volta il 25 dicembre del 1911 alla Società dei Concerti Hasselmans sotto la direzione di Alfredo Casella.
Sin dalle prime battute, la Pavane è caratterizzata da un clima nobile e malinconico, tenero e mesto, nel quale si apprezza la grande capacità dell’autore di scrivere musica al contempo semplice ed elegante. In un primo momento, lo stesso autore si dimostrò estremamente critico nei confronti di questa pagina, definendola “troppo povera nella forma” e al contempo “influenzata da Chabrier in maniera sin troppo evidente”. Tuttavia, il tempo gli ha dato torto, trasformando questa sognante rievocazione delle atmosfere spagnole in una delle sue pagine più popolari.
Sarà, poi la volta dell’ Ouverture per una festa accademica op. 80 di Johannes Brahms (1833 – 1897). Questa Ouverture fu composta nel 1880 insieme con la “Ouverture tragica” e sempre con quest’ultima venne eseguita per la prima volta il 27 novembre del 1881 a Meiningen sotto la direzione dell’autore. Nel maggio del 1879, Brahms aveva ricevuto la laurea ad honorem in Filosofia dall’università di Breslau e l’anno successivo decise di scrivere l’Ouverture accademica a titolo di ringraziamento. Durante la composizione, però, maturò l’idea di abbinarle un’altra Ouverture dallo spirito diametralmente opposto, la Tragica appunto.
Opera di circostanza, l’Ouverture per una festa accademica è una sorta di fantasia che utilizza una decina di motivi differenti, fra i quali quattro canzoni del mondo studentesco universitario: sono “Wir hatten gebaut ein stattliches Haus”, “Melodie des Landesvaters”, “Was kommt dort von der Höh” e soprattutto il celebre “Gaudeamus igitur”, che conclude la composizione in un’atmosfera solenne e gioiosa.
La serata si conclude con il Concerto n. 1 in sol minore per violino e orchestra op. 26 di Max Bruch (1838 - 1920). Questo Concerto appartiene a quel ristretto numero di opere grazie alle quali Max Bruch viene tutt’oggi ricordato. Dedicato al grande virtuoso Joseph Joachim, il Concerto venne affrontato da Bruch a più riprese, fra il 1864 e il 1868, e sottoposto a numerose revisioni su consiglio dello stesso Joachim, che lo eseguì nella sua versione definitiva a Brema nel gennaio del 1868, sebbene questa fosse stata preceduta da un’altra esibizione in pubblico, tenutasi due anni prima a Coblenza, per mano del violinista Otto von Koenigsloew.

martedì 23 novembre 2010

Pino Minafra and Friends con la mitica Banda di Ruvo di Puglia stasera al Kursaal Santalucia di Bari


La Banda rappresenta in campo musicale sicuramente uno degli "aggregati" sonori più originali ed evocativi della grande tradizione italiana. Ce lo ha spesso ricordato, a ragione,negli ultimi anni uno dei più noti ed apprezzati direttori d'orchestra del mondo: Riccardo Muti. Muti ha spesso lamentato la triste condizione in cui si sono trovati in Italia questi, per certi versi, fondamentali complessi musicali. Pino Minafra, trombettista jazz nato e cresciuto nella gloriosa "scuola" della Banda di Ruvo dei fratelli Amenduni (Antonio ed Alessandro), sin dal 1993 attraverso un meritevole progetto ha salvato dall'oblio questa grande tradizione musicale, oltre ad un repertorio ricchissimo di pagine che rischiava di scomparire; non solo: grazie all'esperienza maturata in ambito jazzistico ha contaminato la Banda, ne ha allargato i confini in una dimensione non più dilettantistica ma professionale portandola a successi impensabili in giro per l'Europa nei Festival musicali più importanti dalla Francia all'Inghilterra, dalla Germania all'Austria. Non è un caso che ad affiancarlo nel concerto di stasera (alle 21.00) al Kursaal Santalucia (alias Casa delle Musiche) promosso e organizzato dalla Puglia Sounds, oltre ai 46 musicisti diretti da Michele Di Puppo, ci saranno nomi di spicco della musica italiana come quelli di Michele Lomuto, Roberto Ottaviano, Vincenzo Mastropirro, il figlio Livio e altri.
Ieri mattina al Kursaal è stata anche l'occasione per presentare il compact disc "La Banda, Musica della Settimana Santa" della banda ruvese, appena pubblicato dall'etichetta tedesca Enja di Matthias Winkelmann (presente alla conferenza stampa),un uomo letteralmente innamorato da molti anni della Puglia e dei suoi luoghi incantevoli, oltre che della indubbia bravura dei suoi musicisti, a cominciare proprio dai Minafra. E'ancora il caso di ribadire un vecchio detto: "Nemo propheta in Patria..."?

lunedì 22 novembre 2010

Qui Roma: Maurizio Pollini suona il clavicembalo ben temperato di Bach


Domenica 28 novembre (alle 18.00) ospite della stagione dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia all'Auditorium Parco della Musica di Roma c'è il grande pianista milanese Maurizio Pollini (nella foto): in programma il primo libro del "Clavicembalo ben temperato" di Johann Sebastian Bach. Fu lo stesso Robert Schumann a scrivere, sul frontespizio del suo Album per la Gioventù dedicato ai giovani pianisti, “fate del Clavicembalo ben temperato il vostro pane quotidiano”, non solo per tenere sapientemente in esercizio le dita, ma per educare il cervello e il cuore a pervenire, attraverso le architetture e le geometrie di una musica così rigorosa e insieme così ricca di invenzione e fantasia, ad una nobiltà e ad un’intelligenza d’interprete riservata a pochi grandi. Interprete ideale è quindi Maurizio Pollini per Bach e per i 24 Preludi e fughe del Primo Libro del Clavicembalo ben temperato, ovvero “ben accordato”, tanto da far risaltare le caratteristiche di ogni diversa tonalità, in chiave maggiore e in chiave minore. E’ “musica pura”, quella di Bach e, pur composta per il clavicembalo, è un monumentale inno alla tastiera, che nelle mani di Pollini risulterà, semplicemente e rigorosamente, un inno alla musica.

Il Coro Polifonico di Ruda canta al Comunale di Monfalcone


La Stagione di Musica 2010-2011 del Teatro Comunale di Monfalcone prosegue, giovedì 25 novembre alle ore 20.45, con l’atteso concerto del Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro.

Forte di una lunga serie di successi internazionali, il Coro propone un programma assolutamente diversificato che va da Rossini e Schubert fino alla coralità novecentesca e contemporanea di autori quali Poulenc, Arvo Pärt e Giovanni Bonato, il successore di Wolfango Dalla Vecchia alla cattedra di composizione del Conservatorio di Padova, recentemente insignito a Barcellona del prestigioso Premio “Reina Sofía” di Composizione Musicale.



Costituito negli anni Trenta e rifondato nel 1945, il Coro Polifonico di Ruda ha tenuto concerti in tutto il mondo e si è affermato a numerosi premi nazionali ed internazionali. Fra i riconoscimenti più recenti figurano il trionfo al Concorso Internazionale "Franz Schubert" di Vienna del 2009, dove si è imposto nelle categorie "Cori maschili" e "Musica Sacra" e si è aggiudicato il premio per la migliore interpretazione di un brano del compositore viennese, e le due medaglie d'oro conquistate quest'anno alle Olimpiadi Corali di Shaoxing, in Cina.

Fabiana Noro, già “Altro maestro del coro” presso l’Ente Lirico “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, dirige il Polifonico di Ruda dal gennaio 2003. Nel giugno 2007, al concorso "Anton Bruckner", ha ottenuto il riconoscimento di miglior direttore.



Apre il concerto una pagina fra le più eseguite e toccanti del repertorio del canto liturgico ortodosso, un Padre Nostro (Oče Naš) di Nikolaj Kedrov, compositore e cantante di San Pietroburgo rimasto alla storia, oltre che per le sue opere, per aver fondato un eccezionale quartetto vocale: preghiera struggente e insieme solenne, questo Oče Naš, richiama le più belle pagine della magnifica coralità maschile sacra di Rachmaninov.
Proseguono il programma tre opere schubertiane scritte negli anni Venti dell’Ottocento, accomunate da un’atmosfera intima e da un sentimento religioso intrinseco e commovente: il Salmo 23, che riprende il testo dell’Antico Testamento e che è stato accostato, per l’essenziale perfezione della scrittura, alla celeberrima Ave Maria schubertiana, Die Nacht e Ständchen, serenata notturna su versi di Grillparzer in cui si intersecano la melodia del solista e le risposte del coro.

È quindi la volta del lied Wunderbar ist mir geschehen di Moritz Hauptmann, violinista, teorico e compositore dal nutrito catalogo di composizioni sia strumentali che vocali (sono oltre 200, fra spirituali e profani, i Lieder).

Spontaneità e lucidità caratterizzano la Preghiera rossiniana tratta dal terzo libro dei Péchés de Vieillesse, un insieme di 14 volumi nei quali il pesarese raccoglie composizioni di diversi stili e forme, caratterizzate tutte da un linguaggio maturo e spesso pervaso da amara ironia, così come Sérénade d’hiver di Camille Saint-Saëns, intessuta di quella luminosità che soltanto le pagine dell’Ottocento francese possono restituire.

La seconda parte del concerto è dedicata al repertorio contemporaneo ed esordisce con le Quatre Petites Prières de Saint François d’Assise, composte nel 1943 da Poulenc, in cui sono presenti i suggestivi espedienti tipici dell’innovativa vocalità proposta da Poulenc.
Di Randall Thompson, compositore, teorico ed insegnante americano, figura fra le più significative per la musica corale nel suo paese, il Polifonico di Ruda interpreta Tarantella mentre dell’inglese Benjamin Britten viene eseguita The Ballad of Little Musgrave and Lady Barnard, una breve novella (tratta da una raccolta di racconti popolari anonimi) articolata attorno ai più classici dei temi letterari, l’adulterio e l’omicidio passionale, che Britten rivisita con lucido sarcasmo e piglio dissacrante.

Pagina toccante e dall’emotività profonda è il De profundis di Arvo Pärt, rivisitazione degli stilemi dell’antichità mentre a chiudere il concerto è l’opera di un compositore veneto attivo a Padova, Giovanni Bonato, che definisce il suo Stetit Angelus una “striscia musicale”, caratterizzata dalla dilatazione della sonorità.



I biglietti possono essere acquistati presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 790 470, da lunedì a sabato, ore 17-19), Ticketpoint di Trieste, Libreria Antonini di Gorizia, ERT di Udine e on line sul sito www.greenticket.it.

Basta coi tagli: oggi il mondo dello spettacolo è in sciopero


"Chiusi cinema e teatri, fermi i set dei film e quelli delle fiction, niente attori nemmeno nei programmi tv. Sciopero generale, oggi, per il mondo dello spettacolo, che incrocia le braccia compatto contro i tagli imposti dalla finanziaria alla cultura, il mancato rinnovo degli sgravi fiscali per il cinema, il tracollo del fondo unico per lo spettacolo. E accusa il governo della mancanza di una politica culturale. La giornata prevede varie iniziative in tutta Italia.

LA PROTESTA ANCHE PER CINECITTA' - Un grande gesto cinematografico di quasi quattro metri, ispirato alle statue dell'antica Roma, posto al centro dell'atrio del cinema Adriano, è la rappresentazione dell'adesione alla protesta anche dei lavoratori di Cinecittà. Alcuni addetti dei laboratori De Angelis, storici realizzatori negli studi romani di statue per i film, l'hanno portata stamattina, per attirare l'attenzione sulla protesta contro il piano per il rinnova dei Cinecittà Studios. La protesta era racconta anche da un grande ciak su cui era scritto 'Abete la Dolcevita e' diventata amara, non ce toccà Cinecitta".

'MANUALE D'AMORE 3' TRA I SET FERMI - Manuale d'amore 3, Cenerentola, Medico in famiglia 7, Agrodolce: sono fra i set di film e fiction che oggi si sono fermati per lo sciopero generale dello spettacolo. Bloccati anche i montaggi di film come 'Terraferma' di Emanuele Crialese e 'Habemus papam' di Nanni Moretti. Tra le altre produzioni di cui sono state sospese per oggi le riprese, ci sono 'Via della rosa', 'Il tredicesimo apostolo', 'Bang bang', 'Cose dell'altro mondò, 'La fuga di Teresa', 'Shun Li e il profeta', 'Fanny'. Sono poi arrivate le adesioni delle varie associazioni di tecnici del set, come montatori, truccatori e parrucchieri, generici, elettricisti e macchinisti.

BONDI, PROBLEMI REALI - "Non posso non comprendere le ragioni della protesta del mondo dello spettacolo che, nonostante certe strumentalizzazioni politiche, pongono problemi reali". A dirlo è il ministro dei beni culturali Sandro Bondi che così commenta lo sciopero generale del settore indetto oggi dai sindacati confederali. "Ribadisco il mio impegno - ha aggiunto - a ottenere la proroga degli incentivi fiscali a favore del cinema, una misura liberale che senza gravare sulle casse dell'erario ha un effetto positivo per lo sviluppo dell'economia, e di un necessario reintegro del fondo unico per lo spettacolo per non scendere al di sotto degli attuali livelli, già insufficienti, dell'offerta culturale". "Spero che l'allarme lanciato oggi dal mondo dello spettacolo aiuti a trovare entro l'anno - ha concluso - un soluzione positiva, che consenta di programmare i calendari del prossimo anno".

TEATRO ITALIANO, BONDI MANTENGA PROMESSE - "La prima cosa che va fermata è la legge 122-2010, che è stata già approvata, e che prevede che non solo i teatri, ma anche i musei e gli enti della cultura in generale, non potranno investire più del 20% del budget 2009. Ovvero, prevede un taglio generale dell'80% agli investimenti in cultura. Se questa legge non viene cancellata subito sarà la paralisi totale di tutto il settore". A dirlo sono tre illustri rappresentanti del teatro italiano, a margine dello sciopero dello spettacolo in corso al cinema Adriano di Roma, Piero Maccarinelli, Andrea Giordana e Massimo Monaci, direttore del teatro Eliseo, che questa sera attuerà un suo sciopero sospendendo la 'Clara Schumann' con Giuliana Lojodice. "Trovo curioso per il settore spettacolo - dice Monaci - scioperare in un giorno generalmente di riposo come il lunedì. Mi auguro che ci sia una più forte e significativa partecipazione del comparto spettacolo dal vivo, che in queste circostanze è un po' latitante. Spero non sia perché troppo coinvolto dalla politica". Mentre Maccarinelli e Giordana sottolineano il problema della delocalizzazione all'estero delle produzioni tv italiane e, numeri alla mano, ricordano che la categoria attori è quella che nel 2008 ha più dichiarato in tasse e quindi fatto rientrare più soldi nelle casse dello Stato, a fronte di nessun reinvestimento nel settore, Monaci ricorda: "Bondi e Letta hanno promesso che il Fus sarà reintegrato e il tax-credit e il tax-shelter rinnovati, ma in finanziaria non c'é traccia di tutto ciò. Allora dicono cose false". Se è così, conclude Maccarinelli, "il ministro dichiarasse fallimento e desse le sue dimissioni. Moralmente lo dovrebbe fare".

GIORDANA, TUTTI DOVREBBERO PROTESTARE - "Vista la situazione in cui è l'Italia, tutti gli italiani dovrebbero manifestare. Invece fa notizia che farlo siamo noi". Così il regista Marco Tullio Giordana, al cinema Adriano di Roma, ha commentato la manifestazione in corso nel giorno dello sciopero generale dello spettacolo. Fra i presenti anche Paolo Sorrentino, protagonista di un confronto verbale qualche giorno fa con il ministro Bondi, che oggi preferisce però non rilasciare dichiarazioni.

SCOLA, IL CINECIDIO PREMEDITATO VA AVANTI - Per Ettore Scola, arrivato alla grande manifestazione in corso al cinema Adriano di Roma, nel giorno dello sciopero generale dei lavoratori dello spettacolo, "continua il cinecidio premeditato di questo governo, ora si tratta di resistere. Ci vorranno dieci anni per sanare i danni che stanno provocando". Fra i partecipanti stamattina anche Massimo Ghini: "Si parla di tutto come se fossero soldi tolti agli italiani per darli a quattro buffoni. Bisogna parlare alla gente - spiega l'attore - dir loro che per ogni euro investito nella cultura se ne ricavano tre e che stiamo parlando dell'immagine del nostro Paese e del lavoro di centinaia di migliaia di italiani. Quella in atto è un'azione politica, il tentativo fascista di allineare la cultura. La manifestazione all'Auditorium, durante il Festival di Roma, ha avuto tanto successo anche perché tanti miei colleghi al momento sono senza lavoro, sono a spasso". D'accordo con lui Fabrizio Bentivoglio: "Manifestazioni come quella di oggi sono doverose, non si capisce perché ci vogliono uccidere. Perché, invece di favorire un'industria che produce profitti, si tagliano i fondi pubblici e si impedisce ai privati di entrare".

FANTASTICHINI, STIAMO A TUBO DEL GAS - Sta per iniziare al cinema Adriano di Roma la manifestazione per lo sciopero dei lavoratori dello spettacolo, indetto oggi. "C'é rimasto solo il tubo del gas - dice ironicamente Ennio Fantastichini - questo Governo ha deciso di distruggere la cultura mentre rimangono i fondi per le cerimonie istituzionali. Che poi, cosa sono queste cerimonie? Portare in giro le pischelle con l'auto blu?". "Il ministro Bondi ha detto che le persone che hanno partecipato alla manifestazione a Fontana di Trevi qualche giorno fa non avevano niente e che fare con la cultura e lui cosa ha a che fare?", ha aggiunto Fantastichini. In attesa che la manifestazione all'interno inizi, fuori dal cinema è già pieno di bandiere dei sindacati e di qualche striscione con scritte come 'basta tagli alla cultura'. "Dietro la mia faccia ci sono tanti lavoratori a spasso in un settore che occupa 250 mila addetti - ha spiegato Giulio Scarpati, presidente del Sindacato attori italiani -. Bondi inizi a mantenere la promessa di rinnovare gli incentivi fiscali innanzitutto". Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale stampa italiana, dice: "Sono qui come sindacato giornalisti perché i bavagli non ci piacciono sia che riguardino una notizia non data sia per un film non fatto. Questa manovra ha il segno di quello stesso attacco portato al nostro diritto di informare. Anche in questo caso è messo a rischio il diritto dei cittadini di sapere, di avere informazioni, di poter essere critici e consapevoli".

DA FAZIO-SAVIANO L'ELENCO DI CAMILLERI - Nel giorno della protesta nazionale del mondo dello spettacolo contro i tagli al settore, stasera a 'Vieni via con me' Luca Zingaretti leggerà un 'elenco' inedito di Andrea Camilleri a sostegno della cultura. L'attore elencherà i "motivi per cui con la cultura si mangia". Già nella prima puntata, 'Vieni via con me' si era occupato del tema dei tagli alla cultura attraverso l'intervento del maestro Claudio Abbado, che insieme a Fabio Fazio e Roberto Saviano aveva letto il suo personale elenco dei motivi per cui é sbagliato ridurre i fondi al settore culturale.

MEHTA DIRIGE GRATIS AL CARLO FELICE - "Vengo a Genova su invito dei musicisti del Teatro Carlo Felice, in segno di solidarietà con i colleghi dell'orchestra e con tutte le categorie del Teatro, per dare il mio contributo di artista in una situazione tanto grave da mettere a rischio la sopravvivenza e la funzione stessa di un teatro d'opera e la perdita del lavoro e dello stipendio di tante persone". E' il messaggio lanciato da Zubin Mehta, il grande direttore d'orchestra che questa sera (ore 20.30) sarà sul podio del Carlo Felice per dirigere, a titolo gratuito, il concerto di rinascita del teatro genovese dopo la crisi e le polemiche che nei mesi scorsi hanno portato la Fondazione sull'orlo del fallimento e della chiusura. Quello di stasera a Genova sarà uno dei pochi spettacoli nel giorni dello sciopero nazionale contro il taglio dei fondi pubblici allo spettacolo previsto dalla Finanziaria. La situazione del Carlo Felice, uno dei teatri lirici di tradizione italiani, non è ancora completamente risolta, ma alcuni recenti avvenimenti fanno sperare in un futuro immediato meno tragico: l'accordo fra vertici del teatro ed i sindacati sui contratti di solidarietà che ha permesso al teatro di ripartire: l'impegno recente di società legate al Comune di Genova di sponsorizzare il programma di fine 2010 grazie al quale è stata messa in cantiere 'Traviata' e, infine, la disponibilità espressa da alcuni imprenditori locali di dar vita a una cordata di sponsor per il 2011. Nei giorni 'caldi' della crisi del Carlo Felice, Zubin Mehta era stato fra i primi a schierarsi a favore del teatro genovese, in nome della cultura e della musica italiana. Aveva offerto la propria disponibilità a dare una mano. Ed è stato di parola. Eccolo dunque questa sera ritagliarsi uno spazio genovese fra le prove e il debutto (domani) al Maggio della 'Forza del destino'. Il programma è interamente dedicato a Beethoven: Meerestille und Gluckliche Fath op.112, il Concerto n.5 Imperatore per pianoforte e orchestra e la Sinfonia n.7. Solista sarà il pianista Rudolf Buchbinder. "Faccio un appello ai genovesi, al mondo finanziario, economico e industriale di questa bellissima città sul mare come la mia Bombay, e alle istituzioni - ha ancora detto Mehta -: siate vicini al vostro teatro, perché una città senza teatro, senza artisti, senza musica, è una città senza stimoli anche per le future generazioni".(Fonte: ANSA)

Kopachevsky e gli archi dei Filarmonici di Torino diretti da Sergio Lamberto in concerto al Piccinni di Bari


Il ventenne russo Filipp Kopachevsky (nella foto), brillante promessa del pianismo internazionale, suonerà domani sera al Piccinni per la Camerata con gli Archi della Filarmonica di Torino - Maestro Concertatore Sergio Lamberto.
Kopachevsky viene a Bari per la prima volta. In programma brani di Mozart, Chopin, Janacek e Skalkottas. Kopachevsky, nato nel febbraio 1990 a Mosca,pur così giovane vanta numerosi premi meritati in competizioni nazionali ed internazionali: il primo attribuitogli al concorso “Le Muse” in Italia nel 1999.
Si è esibito con importanti orchestre sinfoniche dell’est ed ha tenuto tournèe in Germania, Grecia, Olanda, Gran Bretagna, Francia, U.S.A., Polonia Giappone e in diverse città russe.
Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino sono il frutto del lavoro costante ed appassionato di Sergio Lamberto primo violino dell’Orchestra ed animatore indiscusso della formazione di Archi, divenuta autonoma dall’anno scorso.
Senza venir meno al loro ruolo di cuore dell’intera orchestra, quando si esibiscono in modo indipendente riflettono al meglio lo spirito, il calore e l’intelligenza musicale del loro fondatore.
I solisti con i quali hanno collaborato, il pubblico e la critica riconoscono nelle loro esecuzioni la fondamentale attenzione al dettaglio, ma anche l’allegria e la partecipazione emotiva che caratterizza ogni concerto, segno tangibile del piacere che ogni membro del gruppo prova nel fare musica.
L’Orchestra Filarmonica di Torino è nata nell’aprile 1992, dopo una decina di attività sotto la denominazione dei Filarmonici di Torino, periodo durante il quale sono state realizzate importanti coproduzioni con l’Orchestra Sinfonica della RAI realizzate tra il 1991 e il 1994.
Dal 1993 l’orchestra Filarmonica di Torino realizza presso il Conservatorio di Torino una propria stagione sinfonica , che dall’anno 2005/2006 è concepita in modo che ogni concerto sia un “evento speciale”, sviluppato attorno ad uno specifico tema.
L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino si è svolta in Italia, Francia Svizzera, Spagna Belgio, Estremo Oriente e ha visto la realizzazione di numerose collaborazioni con prestigiosi direttori.

Per informazioni e prenotazioni gli uffici della Camerata sono aperti tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00 in Via Sparano 141. Infotel 080/521.19.08.

"Il castello di Barbablù": l'Horror Opera di Béla Bartók eseguita dall'OSN della Rai a Torino


Una grande sala immersa nel buio; due figure oscure: un uomo e una donna; sette porte che li fissano come occhi spaventosi; mura che piangono e sanguinano; sospiri agghiaccianti; gioielli insanguinati; un lago di lacrime, “liscio, bianco, immacolato”; tre donne bellissime, che emergono da un passato misterioso; l’oscurità e il silenzio che avvolgono tutto.

È Il castello del duca Barbablù, l’opera in un atto di Béla Bartók su testo di Béla Balázs, che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai propone giovedì 25 novembre 2010 alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, in diretta su Radio3 e in streaming audio-video sul sito www.orchestrasinfonica.rai.it. A rendere ancora più inquietante il clima dell’opera, e a rispecchiare la vicenda di caduta nella tenebra di Barbablù e di Judit, sono le proiezioni di alcune immagini di Alfred Kubin, artista austriaco rappresentante dell’Espressionismo, proiettate nell’Auditorium Rai durante il concerto, in collaborazione con il Centro di Produzione TV della Rai di Torino.

Sul podio il Direttore principale dell’Orchestra Rai: il giovane slovacco Juraj Valčuha (nella foto), che nella prima parte del concerto propone la "Trauer-Symphonie" in mi minore di Joseph Haydn: uno dei primi esempi musicali della sensibilità artistica Sturm und Drang. Protagonisti dell’opera di Bartók sono invece il basso ungherese Peter Fried, più volte interprete del ruolo di Barbablù, che ha anche inciso con l'Orchestra Sinfonica della Radio di Stoccarda diretta da Peter Eötvös (disco che ha ottenuto un “Grammy Award” nel 2003) e il soprano russo Tatjana Pavlovskaja, interprete nella passata stagione Rai della Quattordicesima Sinfonia di Šostakovič.

Il concerto è replicato venerdì 26 novembre 2010 alle 21. Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1981) sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dei due concerti sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro (ingresso giovani per i nati dal 1981). Informazioni: 011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it - www.orchestrasinfonica.rai.it.

venerdì 19 novembre 2010

A Bari si inaugura domani la nuova "Accademia della Musica" di Luana Scavuzzo


"Domani a Bari, alle ore 19.30 c/o il business center “FaraOne” in via M.Partipilo 56/58, si inaugura l’”Accademia della musica” diretta dal M° Luana Scavuzzo (nella foto).
A coronamento dei suoi progetti musicali e didattici, la pianista e docente Luana Scavuzzo inaugura quello che si propone di essere un nuovo ed importante punto di riferimento per lo studio qualificato dello strumento musicale a Bari. L’Accademia si pone lo scopo di gettare le basi affinché ciascun allievo, possa essere in grado di percorrere la strada musicale maggiormente affine, anche la più ambiziosa, come la frequenza dei Conservatori, dei licei musicali, la partecipazione a concorsi nazionali e internazionali, ecc.
Luana Scavuzzo è nata a Bari nel 1978. Vincitrice di noti concorsi pianistici nazionali e internazionali (Osimo, Lamezia Terme, Moncalieri, Taranto, Sulmona, Massafra), Luana Scavuzzo si è formata sotto la guida di Flavio Peconio e Rosario Mastroserio, diplomandosi col massimo dei voti presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari. Ha frequentato e terminato, ottenendo il massimo dei voti e la lode, il master universitario “Il solista e l'attività concertistica” presso il Conservatorio N.Piccinni di Bari. Si è perfezionata con i maestri Valfrido Ferrari e Pierluigi Camicia e si é esibita in concerti molto apprezzati, dedicati a diversi compositori del ‘900 quali Dohnànyi, Moszkowski, Stravinsky, Martucci, ad Otranto, Cividale del Friuli, Accademia del Teatro alla Scala, Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, Circolo Unione del Teatro Petruzzelli di Bari, Fondation Bell’Arte di Braine l’Alleude (Bruxelles), conservatorio di Praga, Ecole Normale de Musique de Paris “Alfred Cortot”. Svolge inoltre un'intensa attività didattica che le ha dato la possibilità di vedere i suoi allievi vincitori di numerosi concorsi nazionali ed internazionali e di aggiudicarsi di recente, il premio “maestro d'Italia”.
Presso l’Accademia della musica sarà possibile frequentare, oltre ai tradizionali corsi dei principali strumenti (per bambini, ragazzi e adulti), corsi di musica d’insieme, coro e lezioni di apprendimento della teoria musicale per bambini da 3 a 5 anni. Infotel. 328/0387497.

Il Quartetto di Cremona festeggia con una masterclass ed un concerto a Fiesole i suoi dieci anni di attività


Sabato 20 e domenica 21 novembre, presso la Scuola di Musica di Fiesole, il Quartetto di Cremona terrà una masterclass per gli allievi di Quartetto e Musica da Camera aperta al pubblico e a tutti gli appassionati di musica.

La domenica alle 17, in Auditorium Sinopoli, si terrà un concerto incontro con il Quartetto per festeggiare, con tanto di torta e candeline, l’anniversario.

Dieci anni fa, nel 2000, quasi per caso, nasceva il Quartetto d’archi di Cremona. Complice una tournée in Asia con Salvatore Accardo dove i quattro musicisti avevano la possibilità di suonare insieme ogni giorno. Nessuna particolare ambizione o mania di grandezza. Nessun grandioso progetto. Solo il piacere di suonare in quartetto.

Questo desiderio non poteva che portare i quattro giovani in quel luogo in cui il fare musica insieme è divenuto un culto: la Scuola di Musica di Fiesole. Qui, sotto la guida di Piero Farulli, il semplice piacere di suonare in quartetto divenne passione, poi volonta, infine missione e i quattro musicisti si trovarono “incastrati” tra i capolavori assoluti della musica da camera, sapendo di non poterne più fare a meno.

Arrivò Hatto Beyerle, arrivò l’Accademia del Quartetto, arrivarono i grandi maestri, i viaggi estenuanti per seguirli in tutta Europa e le notti insonni pensando ad un futuro incerto. Arrivarono i concorsi internazionali, i premi ed i primi concerti per arrivare fino ad oggi, con concerti in tutto il mondo, la residenza per la Società del Quartetto di Milano, registrazioni discografiche prestigiose e una fitta agenda di impegni già fissati per i prossimi anni.

Da quella ormai lontana tournèe nel 2000 sono passati 10 anni, i primi 10 anni di una carriera che, auspichiamo, possa essere lunga ed unica come solo la carriera di un Quartetto d’archi puo essere. Per informazioni: 055/597851 oppure www.scuolamusica.fiesole.fi.it/


Ingresso libero.

giovedì 18 novembre 2010

La Fondazione Petruzzelli, l'Unione Italiana Ciechi e F.A.L. Vision Editore insieme per un ammirevole progetto


La F.A.L Vision Editore, casa editrice specializzata nell'editoria di qualità in nero (alfabeto dei vedenti), "Braille" e "Large Print", insieme all'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti e alla Fondazione Petruzzelli hanno presentato ieri nel foyer del teatro un progetto ammirevole e dagli alti contenuti sociali e culturali. Il progetto consiste nella realizzazione sistematica di libretti Braille (scrittura per non vedenti) delle prossime opere liriche che andranno in scena al Petruzzelli, a cominciare dallo spettacolo inaugurale della prossima stagione previsto per il 6 dicembre prossimo con il dittico "Tabarro" e "Cavalleria Rusticana".
Già nel recente passato c'erano stati esperimenti in tal senso per alcune produzioni ("Valchiria" e "Turandot", per esempio), ma adesso anche grazie al concreto contributo economico della Fondazione Petruzzelli (unica fondazione lirico-sinfonica italiana a collaborare ad un simile progetto) il sogno di tanti sfortunati non vedenti e ipovedenti di poter assistere ad uno spettacolo orientandosi senza difficoltà, grazie a questi particolari libretti, sta per diventare realtà.
Alla conferenza stampa di ieri hanno partecipato il sindaco di Bari, nonchè presidente della Fondazione Petruzzelli, Michele Emiliano (nella foto), il segretario artistico della medesima Fondazione, Luigi Fuiano, Antonio Giampietro, responsabile dei rapporti con gli enti della F.A.L. Vision, Luigi Iurlo, presidente provinciale di Bari dell'Unione Italiana Ciechi e Antonio Montanaro, presidente provinciale dell'Univoc (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi).

Presentata la stagione 2010-2011 del Collegium Musicum di Bari


Si susseguono le conferenze stampa delle associazioni musicali pugliesi per presentare le loro nuove stagioni concertistiche. Non fa eccezione il Collegium Musicum, l'ensemble barese giunto ormai al sedicesimo anno di attività, che presso il Kursaal Santalucia (nel frattempo trasformato in Casa delle Musiche "a tempo determinato", sotto la gestione di Puglia Sounds System)ha presentato i sei appuntamenti di quest'anno. Riduzioni, tagli, mancati introiti dal Comune di Bari per il 2009 e 2010 ("mentre la Provincia è ancora una volta assente"), hanno determinato una situazione tale, come ha rimarcato ieri il presidente della suddetta associazione barese Elio Soccoia, che ha costretto il direttore artistico Rino Marrone (nella foto) a limitare a soli sei concerti la stagione di quest'anno e a pescare, tra l'altro, come ospiti artisti soprattutto di casa nostra. Si parte il 30 novembre ed il 14 dicembre con due serate dedicate a San Nicola, con musiche a lui dedicate da autori vari (da Cesare Franco a Biagio Grimaldi, da Karl Henning a Joseph-Guy Ropartz, Benjamin Britten) ed una prima assoluta del bravo compositore canosino Salvatore Sica, commissionata dallo stesso Collegium. Protagonista e narratore anche il notissimo giornalista e scrittore Raffaele Nigro, presente ieri alla conferenza stampa insieme al pittore Michele Damiani. Infotel:080.5227986 /e-mail:collegium@hotmail.it /www.collegiummusicumbari.it/

Domenica a Mola di Bari l'Agimus propone il melologo "Enoch Arden" di Richard Strauss



Domenica 21 novembre presso il Castello Angioino di Mola di Bari alle ore 18.30(con replica alle 20.30), la stagione dell'Agimus prevede l’esecuzione dello struggente e affascinante melologo per voce recitante e pianoforte “Enoch Arden” di Richard Strauss su testo di Alfred Tennyson. Gli interpreti saranno Andrea Savoia e Piero Gentile (voci recitanti)e Piero Rotolo (pianoforte).

Il melologo (1897-98), basato sul celebre poemetto di Alfred Tennyson, narra la struggente storia di un marinaio, Enoch Arden, che ritorna al suo focolare dopo anni di assenza. Non poche saranno le sorprese che troverà in famiglia, in un susseguirsi di tensioni emotive e intenso lirismo che fa di quest’originale opera di Strauss uno spettacolo coinvolgente ed indimenticabile.

I temi sono attualissimi perché trattano delle condizioni universali dell’uomo: la volontà di sopravvivenza, la solitudine, la ricerca di uno scopo nella vita, l’amicizia e l’amore, il senso dello scorrere del tempo. Il testo, frutto della poetica romantica è capace di commuovere profondamente grazie anche alla musica che, struggente e puntuale, ne sottolinea i momenti più toccanti avvolgendo la narrazione in una atmosfera unica.

mercoledì 17 novembre 2010

Informazioni su rinnovi e abbonamenti per la stagione d'opera e danza 2010 / 2011 della Fondazione Petruzzelli


A partire da questa mattina (mercoledì 17 novembre 2010) sarà possibile rinnovare l’abbonamento per la Stagione d’Opera e Danza 2010/2011 della Fondazione Petruzzelli, esclusivamente presso il botteghino del teatro e non attraverso canali internet e/o online.
Da oggi e sino al 24 novembre 2010 i vecchi abbonati potranno esercitare il diritto di prelazione. Sarà inoltre possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti a partire da giovedì 25 novembre. Il botteghino sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.30.
L’abbonamento per la Stagione d’Opera e Danza 2010/2011 della Fondazione Petruzzelli, comprende sei titoli d’opera: “Il Tabarro”/“Cavalleria rusticana” (ad eccezione della recita del 6 dicembre fuori abbonamento), “Salome” (forma semiscenica), “Lo stesso mare”, “Norma”, “Madama Butterfly”, “Götterdämmerung” (“Il Crepuscolo degli Dei”) e due titoli di balletto: “Grand Soirée Roland Petit” (Arlesienne e Carmen), “Medea”.
Informazioni presso l'infopoint della Fondazione Petruzzelli (tel.080.975.28.40) dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.30.

L'Accademia Filarmonica Romana, il British Council e la IUC portano in scena al Teatro Olimpico Roma l'opera "FOR YOU" di McEwan e Berkeley


L'Istituzione Universitaria dei Concerti e l'Accademia Filarmonica Romana, in collaborazione con il British Council, portano a Roma giovedì 25 e sabato 27 novembre, in prima esecuzione in Italia e in tutta l'Europa continentale, For You, l'opera da camera in due atti che - dopo l'oratorio Or Shall We Die? del 1983, scritto su invito del London Symphony Orchestra Corus - costituisce la seconda collaborazione tra il compositore Michael Berkeley e il famoso scrittore Ian McEwan.

Per l’occasione, l’Ensemble Roma Sinfonietta sarà diretto da un grande conoscitore della musica del nostro tempo, Vittorio Parisi. Internazionale il cast vocale, in cui spiccano il soprano Pii Komsi, il mezzosoprano Virginia Kerr e il baritono-basso Hector Guedes. È un allestimento della Nimrod Opera, che nel 2002 già mise in scena a Roma con vivo successo un'altra opera da camera inglese, Powder her face di Thomas Adès. Regia e luci saranno firmate da Pamela Hunter, scene e costumi da Andreas Becke, film e video da Dalibor Pys.

Michael Berkeley è figlio di uno dei più importanti musicisti inglesi del ventesimo secolo, Lennox Berkeley, ed è stato tenuto a battesimo da Benjamin Britten: si può ben dire che la musica era il suo destino ed infatti è divenuto compositore, insegnante e anche popolare conduttore di rubriche radiofoniche di musica classica alla Bbc. Sue composizioni sono state eseguite da famosi direttori come Mstislav Rostropovich, André Previn e Colin Davis, e il grande regista Richard Eyre - già direttore del Royal Nationale Theatre - ha ricavato un film per la televisione da Or Shall We Die?
Ian McEwan è lo scrittore britannico contemporaneo più affermato in campo internazionale, ove si prescinda da alcuni autori di fantasy. Tra i suoi romanzi Cortesie per gli ospiti, Bambini nel tempo, L'amore fatale, Espiazione, Sabato, Chesil Beach e il recentissimo Solar, in uscita in questi giorni in Italia, dove McEwan è pubblicato da Einaudi, nel cui catalogo è presente anche For You.

Quest’opera è una concisa commedia nera con un finale sorprendente, nello stile tipico di McEwan. Ne riassumiamo qui l’argomento. Il celebre compositore e direttore d'orchestra Charles Frieth si appresta a dare nuovo lustro alla sua fama con la messa in scena della sua ultima creazione per orchestra, Demonic Aubade, e intanto non rinuncia ad ampliare la propria collezione di conquiste femminili seducendo, in cambio di un assolo di 32 battute a lei dedicato, la giovane suonatrice di corno Joan. Charles e la moglie Antonia, molto malata e in attesa d'intervento, si trovano così coinvolti in un vivace ménage à six che include anche il medico di Antonia, Simon, il segretario di Charles, Robin, e la cameriera polacca, Maria, in un girotondo teso e a tratti comico, che sfocia in un epilogo sorprendentemente cupo. Come si legge nel risvolto di copertina dell'edizione Einaudi, “si ritrovano i temi da sempre cari a McEwan - l'ossessione sessuale, l'abuso del potere, i segreti, le bugie - calati in una lingua che sa esprimere tutta la forza della contemporaneità”.

For You ha avuto la sua prima rappresentazione nel 2008 a Londra nel Linbury Theatre della Royal Opera House - Covent Garden. Riportiamo alcune recensioni apparse in quell'occasione sulla stampa inglese. “È un'opera concisa e arguta. McEwan infilza i protagonisti di questa storia d'umorismo nero col suo stile tipicamente stringato. La tavolozza di Berkeley - fatta di febbrile cromatismo, ostinati carichi di suspense e linee vocali violente ma eminentemente cantabili - è una miscela entusiasmante” (The Times). “For You è un'opera da camera abbagliante e tesa come una corda” (The Indipendent).

La rappresentazione romana è in coproduzione tra Istituzione Universitaria dei Concerti e Accademia Filarmonica Romana, in collaborazione con il British Council.







Biglietti:
I settore 27 euro, II settore 22 euro, III settore 17 euro (più diritto di prevendita);
Studenti universitari e di conservatorio: 10 euro (più diritto di prevendita);

Info:

Istituzione Universitaria dei Concerti, Lungotevere Flaminio, 50, tel. 06-3610051/52 –
email: botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
sito web: www.concertiiuc.it/

Accademia Filarmonica Romana, via Flaminia 118, Roma, tel. 06-3201752/
email: info@filarmonicaromana.org/
sito web: www.filarmonicaromana.org/

Qui Taranto: l'integrale dei concerti per tastiera di Giovanni Paisiello eseguita da Francesco Libetta e Balasz Fulei diretti da Cosimo Prontera


Un concerto di una rarità assoluta: per la prima volta in tempi moderni verrà eseguita a Taranto, in un progetto biennale che parte quest'anno, l'integrale degli otto concerti paisielliani per tastiera;

l'impiego del termine "tastiera" (che traduce quello tedesco, ugualmente generico, klavier) allude a una loro destinazione duplice riferita al clavicembalo come pure al fortepiano.

Quest'ultimo timbro ci è parso più indicato per meglio ricreare il sound di quella stagione di passaggio verso il moderno pianoforte di primo Ottocento interessata da un'osmosi fra la tradizione produttiva austro-tedesca e le prove strumentali dei grandi operisti "napoletani".

I programmi dei concerti nella Napoli di fine Settecento mostravano infatti un vivo interesse verso autori come Haydn e Pleyel, a testimonianza di un dialogo su scala europea che, come ogni anno e a dispetto di ogni localismo,il "Giovanni Paisiello Festival", con la nuova direzione artistica del musicologo Lorenzo Mattei, si propone di ricordare e di esaltare.
L'esecuzione dei primi quattro concerti vedrà sul podio Cosimo Prontera,
specialista di musica tardo-barocca ed esperto del linguaggio musicale degli autori di scuola napoletana, con il suo ensemble barocco La Confraternita de' Musici e al fortepiano una staffetta tra Francesco Libetta e il giovane pianista ungherese Balazs Fulei, vincitore del 43° Concorso Pianistico «A. Speranza».


Biglietti in vendita a Taranto presso:


AMICI DELLA MUSICA - via Toscana, 24/d /

Info: tel.099 7303972 - info@amicidellamusicataranto.it /



BASILE STRUMENTI MUSICALI - via Matteotti, 14/

info: tel.099 4526853/



BOX-OFFICE - via Anfiteatro, 228/b/

info: tel.099 4540763

QUI TORINO: PRIMA ASSOLUTA DI FRANK MARTIN CON L'OSN DELLA RAI



Dopo il grande successo di pubblico e di critica ottenuto dal progetto Rai NuovaLounge durante la rassegna Rai NuovaMusica 2010, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai torna a collaborare con l’Associazione Culturale “Situazione Xplosiva”, in una serata che è una data speciale e conclusiva del Festival di musica elettronica Club to club. L’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino si apre dunque nuovamente alle sonorità elettroniche extracolte, e protagonisti sono ancora una volta i dj e i live set più innovativi.

La formula rimane la stessa: una serata con l’Orchestra della Rai interamente dedicata al repertorio sinfonico contemporaneo, venerdì 19 novembre 2010 alle ore 21, con interpreti e solisti internazionali, a cui si aggiunge l’esibizione di un dj nel foyer dell’Auditorium Rai prima del concerto, a partire dalle ore 20, e durante l’intervallo, quando schegge e suggestioni dei brani appena eseguiti in sala troveranno inauditi percorsi e dimensioni nei remix e nei bit delle nuove tecnologie.

Per l’occasione l’Orchestra Rai è diretta da Marco Angius, grande specialista del repertorio contemporaneo. In programma il travolgente Short Ride in a Fast Machine per orchestra, del compositore americano John Adams, proposto anche durante l’intervallo del concerto, nel foyer dell’Auditorium Rai, in un’inedita rielaborazione elettronica live curata da Xplosiva; la prima esecuzione assoluta della Seconda Ballata per flauto, archi, pianoforte e percussioni dello svizzero Frank Martin, ritrovata casualmente nel 2008 dalla vedova del compositore e interpretata dal grande flautista pugliese Mario Caroli (nella foto); la prima esecuzione assoluta di Kokin B del compositore milanese Giacomo Manzoni, con i soprani Laura Catrani e Rayanne Dupuis come soliste; e, in chiusura, le Diversions op. 21 dell’inglese Benjamin Britten, che vedranno il pianista Giuseppe La Licata cimentarsi con un limite imposto dall’originalissima partitura: l’uso della sola mano sinistra.

Il dj impegnato nel foyer dell’Auditorium Rai prima del concerto e durante l’intervallo è Giorgio Gigli, uno dei vincitori del premio "La musica elettronica italiana nel 2061" promosso da Club to club in collaborazione con il Comitato Italia 150.

La serata è trasmessa in collegamento diretto su Radio3, in live streaming sul sito www.orchestrasinfonica.rai.it, e fa parte di Contemporary Art Torino Piemonte, il cartellone di eventi dedicati alle arti contemporanee organizzato dagli enti territoriali a Torino durante il mese di novembre. I biglietti sono proposti al prezzo unico di 5 euro per gli adulti e 3 euro per i giovani nati dopo il 1981, e sono acquistabili presso la biglietteria dell’Auditorium Rai, in piazza Rossaro a Torino, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, oltre che la sera stessa del concerto a partire da un’ora prima dell’inizio.

I biglietti, da 5 e 3 euro (ridotto giovani dopo il 1981), sono in vendita presso la Biglietteria dell’Auditorium Rai dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, e a partire da un’ora prima dell’inizio del concerto.

Informazioni:

011.8104653/4961, biglietteria.osn@rai.it, www.orchestrasinfonica.rai.it.

martedì 16 novembre 2010

"Il Teatro Carlo Felice di Genova. Alcune considerazioni" di Maurizio Dania


"La sorpresa del cartellone 2011 del Carlo Felice si chiama “Mameli”. È un’opera di Ruggero Leoncavallo, un lavoro minore, riscoperto soltanto recentemente e dal sicuro impatto simbolico. Per due motivi. L’opera, come s’intuisce dal titolo, celebra il Risorgimento, ruota attorno alla figura dell’autore dell’inno nazionale Goffredo Mameli e andrà in scena a Genova nel 150esimo anniversario dell’unità d’Italia. Ma soprattutto, “Mameli” è nata a Genova. La sua prima rappresentazione, il 24 febbraio 1916, fu proprio al Carlo Felice. Il suo è dunque un grande ritorno.

La programmazione artistica del 2011, che il sovrintendente Giovanni Pacor presenterà domani al consiglio d’amministrazione, contempla sei opere, due balletti e sedici concerti sinfonici. Le opere, oltre al lavoro “minore” di Ruggero Leoncavallo, sono i “Pagliacci”, sempre di Leoncavallo, il “Simon Boccanegra” di Giuseppe Verdi, l’“Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, e i capolavori di Giacomo Puccini “Gianni Schicchi” e “Madama Butterfly”.

«Lunedì il sovrintendente ci illustrerà i dettagli: il numero di recite, i costi previsti, i possibili cast», spiegano fonti vicine al consiglio d’amministrazione. A proposito di cast, la presenza senza dubbio più illustre sarà quella di Franco Zeffirelli. Il grande regista fiorentino porterà a Genova la sua ultima versione dei “Pagliacci”, che ha già girato diversi teatri d’Italia e del mondo riscuotendo ovunque un grande successo di critica e pubblico. La notizia dell’arrivo di Zeffirelli era già trapelata i giorni scorsi (si veda il Secolo XIX dell’8 novembre) ed è stata in sostanza confermata da Giovanni Pacor: «Non posso confermarla ma neppure smentirla», ha detto, in modo un po’ sibillino, il sovrintendente. Domani la notizia dovrebbe diventare ufficiale.

Dal Secolo XIX°.

Si tratta di una novità importante per il pubblico di Genova? Per il Cda? Intanto si suona, ma la nave non è stata salvata. Anche le espressioni di Giovanni Pacor sembrano essere quelle di chi "traccheggia". L'istituzione attende che qualcuno se ne vada, cerca un colloquio con un nuovo ministro, sospenderà i contratti di solidarietà, tra un anno? Mi sembra che la notizia sia quasi irrilevante: una stagione per poi chiudere? Credo che c'è chi avesse adombrato il pericolo di tenere i piedi in due staffe. Infatti a galoppare sul dorso di un cavallo, con a fianco un altro, saltando dal primo al secondo, son cose da circo, da effetti speciali, o da capacità tartare che appartengono solo alla loro abilità, o a quella politica italiana, secolare, anzi millenaria, che non teme confronti. Buona per il medio raggio, pessima per progetti di largo respiro.


Aggiungo una nota. A margine di tutta la vicenda musica-cultura. Nel 2008, a pagina 73 di una nota rivista, Alfredo Mandelli riporta quanto avrebbe affermato Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, studioso del pianoforte, tanto da aver conseguito il diploma a 68 anni, dopo aver iniziato molti anni prima:“ …quando c’è in ballo la musica, non è mai troppa. Il rischio è che i ragazzi oggi escono dal Politecnico senza sapere chi è Beethoven. (Proprio al Politecnico di Milano esisteva un Ente concerti, ma l’hanno spento 42 anni fa). La musica – avrebbe affermato Confalonieri – forma gusto e carattere. Ed è il collante per le altre arti e conoscenze, dalla filosofia alla letteratura. L’ho detto al ministro dell’istruzione, spero riscopra la musica”.Confalonieri, gentili signori di governo, egregio ministro Bondi, componenti il C.d.a. del Carlo Felice e di altri teatri, non può non conoscere Pastor e Garrone ed è sicuramente un uomo insospettabile, per quanto riguarda l’appartenenza politica. Anche le sue parole dovrebbero contare e pesare come macigni. Se le idee hanno ancora ospitalità nel nostro Paese." MAURIZIO DANIA

La stagione numero 12 dell' Accademia dei Cameristi di Bari riparte da Robert Schumann


Ogni anno sembra che debba chiudere i battenti, viste le mille difficoltà finanziarie in cui puntualmente si ritrova (complice la sordità di chi potrebbe sostenerla con più attenzione), e invece l'Accademia dei Cameristi di Bari "risorge" miracolosamente e più forte di prima, grazie agli ammirevoli sforzi della presidente Maria Rita Alfino e di uno staff di giovani e valenti collaboratori. Tanto entusiasmo e tanta sana testardaggine alla base di un successo nel segno della qualità e del rigore.
Ieri alla conferenza stampa di presentazione la Alfino, affiancata dal critico musicale Nicola Sbisà e dall'assessore regionale Silvia Godelli, sostenitrice fondamentale dell'associazione, ha presentato la nuova stagione (la dodicesima per l'esattezza) dell'Accademia che partirà il 13 dicembre con un omaggio schumanniano (l'integrale dei quartetti): portagonista sarà il notissimo Quartetto Prometeo.
A seguire ben undici appuntamenti, tutti alla Vallisa, di cui quattro mattutini (gratuiti per bambini e ragazzi fino a 13 anni) che si dipaneranno nell'arco di cinque mesi fino a maggio e in cui l'esplorazione di pagine poco eseguite si affiancherà ad altre di riconosciuto spessore e valore. Quiest'anno la novità assoluta riguarda l'esecuzione di un pezzo del noto compositore Fabio Vacchi ("Orna buio ciel") in cui sarà presente l'Autore. Numerosi ed eccellenti gli interpreti che come ogni anno daranno il loro personale contributo alla brillante riuscita della stagione: Dal già citato Quartetto Prometeo a due grandi come Bruno Giuranna (nella foto)e Laura De Fusco; e ancora: Alfredo Zamarra, Nicola Patrussi, Laura Marzadori, Leonardo Micucci, Elisabetta Mangiullo, Nicola Fiorino i giovani fratelli Ceci (Mirco e Gabriele), Maurizio Zaccaria, Francesco Basanisi e tanti altri...La musica da camera è linfa preziosa per dissetare l'animo e dimenticare i problemi quotidiani.
Provare per credere!

Domani sera l'omaggio del Maurizio Di Fulvio Trio all'indimenticabile Bruno Giannini per il Coretto di Bari


Dopo l'applaudita inaugurazione di venerdì scorso con il pianista Pierluigi Camicia, l'arpista Antonio Ostuni ed il Kiss Quintett, il Coretto di Bari, domani sera
17 novembre 2010, sempre presso l’Auditorium Diocesano Vallisa di Bari, ospiterà il Maurizio Di Fulvio Trio in un concerto dal titolo "On The Way to Wonderlands", secondo appuntamento della stagione concertistica 2010-2011. Il Trio jazzistico, guidato dall’esperto chitarrista e compositore Maurizio Di Fulvio, e completato da una sezione ritmica formata dal bassista Ivano Sabatini e dal batterista Walter Caratelli, presenterà al pubblico barese composizioni originali assieme a reinterpretazioni di brani firmati da Sting, Rollins, Piazzolla, Corea, Wonder, Ellington. Il concerto sarà un omaggio a Bruno Giannini (nella foto), pianista e titolare indimenticabile di uno storico negozio barese di strumenti musicali.
Di Fulvio è da anni impegnato in un itinerario artistico nel quale confluiscono il jazz nero, il jazz latino, il rock, le tinte del classico, che lo ha portato a collezionare numerose apparizioni sui palchi di importanti festival nazionali e internazionali, oltre a incarichi didattici di assoluto prestigio; la maturità tecnico-esecutiva raggiunta ha permesso che su Di Fulvio si appuntassero le attenzioni di importanti compositori italiani del nostro tempo, tra cui S. Bussotti, L. Berio, S. Sciarrino, che spesso gli hanno affidato la revisione, l’adattamento e l’interpretazione delle loro opere.
Il concerto si aprirà con una rilettura di Fragile, canzone scritta e portata al successo da Sting, al secolo Gordon Matthew Thomas Sumner, nel 1987. Seguirà la riproposizione di Pent up-house un classico del grande sassofonista americano Sonny Rollins. Con il terzo brano in scaletta ci spostiamo nelle sensuali atmosfere create dal compositore argentino Astor Piazzolla, del quale il trio riprenderà una delle composizioni più celebri, Oblivion. Sarà poi la volta di una composizione originale, firmata dallo stesso Di Fulvio, intitolata Romance style & Apple. Seguirà la celebre Bésame mucho, canzone composta nel 1940 dalla messicana Consuelo Velázquez. Il sesto brano in scaletta sarà Armando’ Rumba, opera di uno dei maestri della fusion, il pianista americano Chick Corea. Immediatamente dopo il trio riproporrà Carinhoso, un brano firmato dal brasiliano Alfredo da Rocha Vianna Filho, meglio noto con il nome di Pixinguinha, uno dei primi musicisti a legare le atmosfere della musica carioca al jazz. Seguirà Isn't She Lovely, composta da Stevie Wonder nel 1976, e inclusa nell’album Songs in the Key of Life. Il penultimo brano sarà lo standard Caravan, a partire dagli anni ’30 uno dei cavalla di battaglia di Duke Ellington. La serata si concluderà sulle note di Django memoires & Shaker, un’altra composizione originale di Maurizio Di Fulvio.
Biglietti:
Intero € 10.00; Ridotto (Convenzionati) € 8.00; Minori - Universitari - Over 65 € 5.00 / Mini-abbonamenti per 11 concerti:
Intero € 90; Ridotto (convenzionati) € 80; Sostenitore/Associativo € 150 /

Per info biglietti e abbonamenti: 4fticket, via Vallisa 24 Bari, tel 080.5216276 -Ass. Il Coretto: infotel. 080.5218411.

Con Bernard Haitink nel segno di Brahms prende il via il "LUCERNE FESTIVAL al Piano 2010"


Lunedì 22 novembre, dopo la lunga e straordinaria cavalcata estiva, prenderà il via a Lucerna il festival autunnale di una settimana dedicato al pianoforte. Con il primo concerto del nuovo ciclo di Brahms della Chamber Orchestra of Europe diretta dal grande Bernard Haitink (nella foto). Questa serie in sette serate dell'integrale sinfonica e concertistica di Brahms è un'esclusiva per il LUCERNE FESTIVAL e si concluderà nel 2011.
La superba combinazione della bacchetta di Bernard Haitink con la talentuosa Chamber Orchestra of Europe (COE) è stata già produttiva di ottimi risultati, anzi davvero eccitante se si pensa all'eccitante progetto su Beethoven del 2007/2008.
La Chamber Orchesta of Europe festeggia quest’anno i suoi trent’anni di vita. Fondata nel 1981 da giovani musicisti e musiciste dell‘European Union Youth Orchestra, ha trovato in Claudio Abbado un illustre promotore che sin da principio si è occupato a fondo della sua crescita qualitativa e di sviluppare il suo repertorio. Bernard Haitink ne ha preso le redini di recente, fornendo prove esemplari sia nel classicismo viennese che con altri autori. Allo stesso tempo il grande direttore d’orchestra olandese, che da parecchi anni abita sul lago dei Quattro Cantoni, può ricorrere alla sua rara maestria basata sull’esperienza degli anni. Brahms appartiene, per esempio, da sempre al nucleo essenziale del suo repertorio e a più riprese egli ha ripreso le opere del romantico.
Così il nuovo ciclo di Brahms promette di essere altrettanto illuminante quanto l’entusiasmante omaggio a Beethoven: Haitink e la COE si prefiggono tutte le sinfonie e i concerti per i tre festival in arrivo, in più due serenate precedenti, l’«Ouverture Accademica festiva», le «variazioni di Haydn», l’«Ouverture Tragica» e il «Requiem tedesco».
La parentesi "sinfonica" del 22 e del 25 novembre presso il LUCERNE FESTIVAL al pianoforte è formata da due concerti per pianoforte e orchestra: il primo drammatico e il secondo notevolmente più sciolto, ma non meno virtuoso. La temuta parte solistica sarà assunta da Emanuel Ax, il maestro di pianoforte americano con origini polacco-ucraine, che può mettere qui alla prova tutta la gamma della sua abilità pianistica: la sua tecnica perfetta, ma soprattutto la sua riconosciuta sensibilità interpretativa. Tra gli artisti che prenderanno parte al festival citiamo solo alcuni nomi di prestigio assoluto come Andràs Schiff, Evgeny Kissin, Grigory Sokolov e Pierre-Laurent Aimard. Info: www.lucernefestival.ch