martedì 30 settembre 2008

Il 2 ottobre Marco Boni sostituisce Daniel Oren sul podio dell'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari



Giovedì 2 ottobre, alle 21, all’auditorium della Guardia di Finanza (viale Europa, Bari) Marco Boni dirigerà l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari.
Il concerto sostituisce quello annullato il 12 maggio scorso che sarebbe dovuto essere diretto dal maestro Daniel Oren (nella foto), in abbonamento per la Stagione 2007/2008 della Fondazione Petruzzelli.
In programma:
W. A. Mozart: Serenata in Sol maggiore K 525 "Eine kleine Nachtmusik" (Allegro, Romanza-andante, Minuetto - Allegretto Trio, Rondò – Allegro),

F. J. Haydn: Sinfonia n. 101 Re maggiore “L'orologio” (Adagio – Presto, Andante, Minuetto: Allegretto – Trio, Finale: Vivace) e

Sinfonia n. 104 in Re maggiore “London” (Adagio – Allegro, Andante
Minuetto: Allegro – Trio, Finale Spiritoso).

I biglietti sono già disponibili al botteghino del teatro Piccinni: 080.521.24.84

Partita la campagna abbonamento per la nuova stagione del Coretto


E' partita la campagna abbonamenti 2008/2009 per Stagione Concertistica dell'Associazione Musicale / Ente Morale barese “IL CORETTO”.
La serata inaugurale del 22 ottobre vedrà un recital del noto pianista Valfrido Ferrari (nella foto) e sarà preceduta da una mini rassegna - fuori abbonamento - di 3 concerti nelle serate del 13, 15 e 21 ottobre tenuti da giovani e giovanissimi talenti pugliesi, freschi vincitori di prestigiosi concorsi nazionali ed internazionali. Tutti i concerti si terranno presso la Sala Giuseppina del Cineteatro Kursaal Santalucia (Largo Adua). Infotel 080/5218411. La sede dell’ Associazione è a Bari in via Argiro 8.
E-mail: ilcoretto2005@libero.it / ilcoretto@tiscali.it

Domani a Bari prendono il via i Corsi Internazionali di Musica Antica


Mousikè - Centro Studi Arti dello Spettacolo nel Mediterraneo /
Corsi Internazionali
di Musica Antica 2008 /
(Seconda Edizione).


Dan Laurin, flauto dolce (1-5 ottobre) /Barbara Ury Sparti, danza rinascimentale (2-5 ottobre) /Emilia Fadini, clavicembalo (3-5 ottobre). I corsi si terranno a Casa Piccinni Vico Fiscardi 2 (Piazza Mercantile) – Bari / Per Informazioni e iscrizioni: tel. 3398449605 – 377751775 /patmuse@libero.it - agiummarella@email.it

lunedì 29 settembre 2008

Mercoledì prossimo la Giovanna d'Arco inaugura al Teatro Regio di Parma il Festival Verdi 2008


Con la “Giovanna d’Arco” diretta da Bruno Bartoletti e la regia affidata a Gabriele Lavia, si aprirà mercoledì 1° ottobre al Regio di Parma il Festival Verdi 2008. L’evento giunto alla seconda edizione, dopo il marcato successo di pubblico e critica ottenuto lo scorso anno, prevede oltre all’opera dedicata dal sommo Maestro di Busseto alla pulzella d’Orléans, altri tre titoli: Rigoletto, Il Corsaro e Nabucco. L’edizione di quest’anno si caratterizza, tra l’altro, per l’impegno di artisti italiani di differenti generazioni: dal grande veterano Bruno Bartoletti a giovani e talentuosi maestri del calibro di Michele Mariotti, Carlo Montanaro e Massimo Zanetti. Tra i registi spiccano, oltre al succitato Gabriele Lavia, che torna al teatro d’opera dopo diversi anni d’assenza, i nomi di Daniele Abbado (Nabucco), Lamberto Puggelli (Corsaro) e Stefano Vizioli (Rigoletto). Dopo la straordinaria Traviata dello scorso anno, che gli è valsa, come sapete, un meritatissimo “Premio Abbiati” da parte dell’Associazione Nazionale dei Critici Musicali, torna il celebre maestro russo Yuri Temirkanov per un concerto con la Filarmonica di San Pietroburgo (5 ottobre). Dal primo gennaio 2009 fino alle attese celebrazioni verdiane per il bicentenario del 2013 sarà proprio Temirkanov a ricoprire l’incarico di nuovo direttore musicale del Teatro Regio di Parma. “La nostra sfida – ha ricordato nel corso di una conferenza stampa il Sindaco di Parma, Pietro Vignali – è la stessa di altre città europee come Bilbao, Salisburgo, Cambridge e Lione: puntare sulla cultura anche come elemento determinante della qualità della vita, driver di sviluppo economico, fattore di attrattività e tratto distintivo di riconoscibilità in un mondo sempre più globalizzato. Il Festival Verdi ha dunque finalmente trovato a Parma un indiscusso luogo di riferimento”. Per conoscere tutti gli appuntamenti festivalieri, che si avvicenderanno nella bella città emiliana (e dintorni) per l'intero mese di ottobre, è sufficiente consultare l’eccellente sito del Teatro Regio di Parma: http://www.teatroregioparma.org/ - Infotel: 0521.039369.

Si è aperto ieri alla Scala il Festival "Milano Musica" 2008


Ieri è iniziato alla Scala di Milano il Festival “Milano Musica” 2008, rassegna che da 17 anni si concentra sulla musica del nostro tempo. Il tema di questa edizione è “Suoni dall’Europa” e propone un variegato percorso nel Vecchio Mondo, in particolare fra le nuove generazioni di compositori. Il primo concerto del Festival, che la Scala promuove come attività in qualche modo legata allo spirito del Teatro, è stato affidato alla Filarmonica della Scala, sotto la bacchetta di Christian Eggen, giovane direttore nordico. Su quattro pezzi eseguiti, ben tre erano ieri in prima esecuzione italiana: Psychokosmos di Peter Eötvös, Schatten del nordico Jon Øvind Ness e Le tombeau resplendissant di Olivier Messiaen. Non inedito, ma di rarissima esecuzione, il Liszt dell’ultima parte della serata, con Die Ideale R 423, poema sinfonico su versi di Schiller. E’ possibile scaricare il programma completo del Festival, che coinvolge, tra l’altro, molti spazi della città; si segnalano in particolare gli appuntamenti del 5 ottobre allo Spazio Antologico, con “Hymnen” di Karlheinz Stockhausen (nella foto è accanto al compositore salentino Biagio Putignano) e del 12 ottobre alla Scala, con il pianista Oleg Maisenberg.
Visita il sito web di Milano Musica.

giovedì 25 settembre 2008

La Scuola di Musica di Fiesole festeggia gli ottant'anni del critico Duilio Courir


Venerdì 26 settembre la Scuola di Musica di Fiesole, in collaborazione con il Comune di Fiesole, ha organizzato una giornata per festeggiare l’ottantesimo genetliaco di Duilio Courir (nella foto siede accanto all'ex ministro Luigi Berlinguer) infaticabile critico musicale e protagonista della vita culturale del nostro Paese.
Alle ore 12.00 la giornata inizierà presso la Sala Consiliare del Comune di Fiesole con la consegna da parte del Sindaco, il dottor Fabio Incatasciato, di una targa in segno di riconoscenza a Duilio Courir. La cerimonia verrà introdotta dal violino di Maria Kouznetsova che eseguirà Paganiniana di Nathan Milstein. Interverranno Dario De Rosa, pianista del Trio di Trieste, e il critico musicale Daniele Spini.
Nel pomeriggio, alle ore 17.00, in Auditorium Sinopoli, presso la Scuola di Musica di Fiesole, si svolgerà una tavola rotonda dal titolo “Il critico musicale, una professione a perdere” (che vedrà la partecipazione di Angelo Foletto, Antonio Lovascio, Gregorio Moppi, Gaetano Santangelo, Eugenio Tassini, Elisabetta Torselli, etc.).
Si terrà poi un concerto; a dare l’avvio alla musica sarà l’Orchestra dei Ragazzi, diretta da Edoardo Rosadini con il Concerto in La Maggiore per archi di Vivaldi. Seguirà Andrea Lucchesini, con pagine dai Six Encores for piano di Berio e, assieme al Quartetto Savinio, chiuderà l’omaggio musicale con il Quintetto in Mi bemolle Maggiore op. 44 di Schumann.
Alle 19.30 ci sarà il brindisi di buon compleanno. “Da quando la Scuola di Musica di Fiesole esiste non c’è stata occasione felice o momento critico in cui Duilio Courir non sia stato presente, consigliando, spronando, sostenendo con una generosità senza pari lo sforzo titanico del suo fraterno amico e fondatore della Scuola, Piero Farulli.
Duilio, come tutti gli amici ben sanno, è il testimone vivente della cultura mitteleuropea, portatore prezioso, e purtroppo raro, di un modo di intendere e vivere la cultura, e quella della musica in particolare, tanto profondo quanto affascinante.
Per anni, con le sue critiche sul Corriere, ha coraggiosamente e testardamente aperto la strada alla nuova musica senza mai trascurare l’eredità immensa dei periodi precedenti.
Attraverso i suoi editoriali su Amadeus (l’ultima prestigiosissima avventura di Duilio), ha spronato e fustigato, spesso con temerario accanimento, il mondo politico italiano perché prendesse coscienza dei tanti, troppi punti critici nei confronti del patrimonio musicale del nostro Paese, sia dal punto di vista formativo che produttivo.
Amico fraterno dei più grandi protagonisti della scena musicale internazionale è stato vicino con un tatto incomparabile al Quartetto Italiano nel momento dolorosissimo della sua frattura ed ha operato con l’intelligenza e la sensibilità che gli sono peculiari, perché non si perdesse quello stupefacente patrimonio.
Che dire poi della sua battaglia per il Prometeo di Luigi Nono! Le antenne di Duilio sono sempre state lunghissime ed hanno corrisposto ad una visione della musica come patrimonio sociale ed etico.
Ecco perché la Scuola di Fiesole, oggi, è fiera ed onorata di poter festeggiare in questa sede, che lo ha visto tante volte protagonista, i suoi felici ottant’anni.”

Adriana Verchiani.

Ingresso ad invito.

Per informazioni: 055/597851 oppure http://www.scuolamusica.fiesole.fi.it/





Oggi a Firenze il Quartetto Savinio presenta la sua incisione integrale dei Quartetti di Cherubini per la Stradivarius


Oggi alle ore 18.00 presso il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux (Palazzo Strozzi - Firenze) il professor Marco Mangani presenta il Cd "Complete String Quartets" di Cherubini, ultima incisione del Quartetto Savinio (nella foto). Il cd è edito dalla Stradivarius, la casa discografica leader per la musica classica in Italia. Il Quartetto Savinio ha studiato alla Scuola di Musica di Fiesole, frequentando sia la classe di Piero Farulli e Andrea Nannoni, sia molteplici edizioni dell’Accademia Europea del Quartetto dove ha seguito lezioni di maestri quali: N. Brainin, M. Škampa, H. Beyerle, V. Berlinsky, Z. Gal e ha lavorato con grandi compositori quali F. Vacchi e A. Corghi. È ospite delle maggiori società concertistiche italiane ed europee.
Il cd rappresenta la prima edizione in due CD dell’integrale quartettistica di Luigi Cherubini (1760-1842): una raccolta completa dei sei quartetti per archi, scritti in momenti diversi della sua lunga vita creativa. Il primo quartetto nasce nel 1814; il secondo – trascrizione della Sinfonia in re del 1815, ma il movimento lento è originale - è del 1829; i rimanenti quattro vengono composti fra il 1834 e il 1837.
Il Quartetto Savinio, sottolinea Sandro Cappelletto nelle note del libretto, affronta i sei quartetti facendo dell’isolamento del compositore rispetto al suo tempo il punto di partenza tecnico e interpretativo della propria esecuzione. Cherubini, celebre e appassionato, sa bene che con Beethoven il tempo delle cornici formali è finito; emergono così le due principali linee espressive del Quartetto: l’attenzione alle forme retoriche del discorso (se quella del quartetto è l’arte della conversazione, bisogna allora rispettarne i codici) e ai fraseggi (si ascoltino il Trio e l’Allegro vivace del Quinto Quartetto, sono splendidi, nel respiro e nelle mutevoli intensità).
A Firenze il Cd sarà in vendita esclusivamente presso il negozio La Fenice, in via S. Reparata n. 8/b.

Domani Donato Renzetti dirige la Sinfonica di Bari all'Auditorium della Guardia di Finanza


Domani 26 settembre (alle 21.00) presso l’ Auditorium della Guardia di Finanza di Bari (Viale Europa) l’ Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto diretto dal maestro Donato Renzetti e con solista Silvia Colombini (i biglietti sono in prevendita al Box Office della Feltrinelli “Libri e Musica” in via Melo, 119 – Bari. Info: 080.5240464). La serata si apre con l’esecuzione di arie da concerto di Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791) “Oh! Temerario Arbace” dall’opera Zaide e “Per pietà bell’idol mio” dall’opera “Il Re pastore Barbaro”. Più che un’opera vera e propria, Zaide K 344 è un “singspiel“, ovvero un tipo di lavoro che alterna a brani cantati anche brani recitati. Il testo è di J. A. Schachter. Mozart aveva 24 anni quando la compose e in quel periodo risiedeva a Salisburgo. La schiava Zaide è innamorata di uno schiavo cristiano e per questo amore rifiuta le offerte del sultano; fugge con lo schiavo e l’aria è appunto legata a questa circostanza.
I due però vengono ripresi e l’opera s’interrompe sulla scena nella quale il sultano nega ai due innamorati la grazia. Il libretto è andato quasi completamente perduto, le parti mancanti furono riscritte nel 1981 da Italo Calvino e così la “Zaide“ è rientrata nel repertorio. L’opera Il Re pastore K 208 fu composta a 19 anni a Salisburgo e presentata per la prima volta nel palazzo arcivescovile. Il libretto è di Metastasio. Val la pena di ricordare che il libretto, in seguito fu musicato anche da altri, fra i quali Gluck e Niccolò Piccinni.
La seconda parte del concerto sarà dedicata alla Sinfonia n. 4 in mi minore Op. 98 di Johannes Brahms (1833 – 1897).
Brahms compose la sua ultima Sinfonia tra il 1884 e il 1885. In quel periodo, egli era assorto nella lettura delle tragedie greche e più d’uno ritiene che proprio quelle letture possano aver profondamente influenzato i caratteri dell’opera nei loro tratti epici, nel maestoso splendore che deriverebbe dalle suggestioni sofoclee. La Quarta Sinfonia fu concertata da Hans von Bulow con l’orchestra di Meiningen che la eseguì per la prima volta in pubblico il 25 ottobre del 1885 sotto la direzione dello stesso Brahms.

mercoledì 24 settembre 2008

Per il Festival dei Popoli del Mediterraneo Nicola Scardicchio dirige musiche di Nino Rota al Terminal del Porto di Bari


Il Festival dei Popoli del bacino del Mediterraneo “Di porta in porto”, organizzato dalla compagnia Ba.da.thea offrirà questa sera (alle 20.30, ingresso su invito) presso il Terminal crociere del Porto di Bari la grande musica da film di Nino Rota. L’Orchestra del Mediterraneo diretta da Nicola Scardicchio (nella foto), uno dei pupilli più apprezzati del celebre maestro milanese che visse e lavorò a Taranto e Bari per molti anni, eseguirà in particolare le colonne sonore scritte da Rota per i capolavori di Federico Fellini. “Di porta in porto” è contemporaneamente anche al Fortino dove è presente un’installazione permanente dal titolo “i bambini arabi: pensieri”. Un lavoro che vede protagonisti i piccoli del Zaha Cultural Center di Amman (Giordania). Alla 19 e alle 20 sono in programma due spettacoli. Infotel: 328.9066716.

Interessante seminario ieri su "Lo spettacolo dal vivo nei curricula formativi"


Si è tenuto ieri presso l’Aula A della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Bari l’interessante Convegno Seminario “Lo spettacolo dal vivo nei curricula formativi”. Il progetto che vede come Partners la Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia “Teca del Mediterraneo”, La Regione delle Isole Ionie, l’Università degli Studi di Bari, l’Università di Ionnina, la Provincia di Brindisi, Il Teatro Pubblico Pugliese e La Fondazione Petruzzelli si avvale del prezioso contributo delle “Teche RAI”.
Il convegno, organizzato dal CRAV - Centro Interdipartimentale Ricerche Avanguardie – e dall’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia ha visto la presenza dopo i saluti del prof. Corrado Petrocelli, Rettore dell’Università degli Studi di Bari , del prof. Pasquale Guaragnella- Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Università degli Studi di Bari, della prof.ssa Silvia Godelli- Assessore al Mediterraneo – Regione Puglia, Domenico Lomelo -Assessore alla Pubblica Istruzione– Regione Puglia, Di Lucrezia Stellacci - Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia e di Aldo Bacchini - Direttore Rai Sede Regionale per la Puglia, di alcuni relatori di prestigio quali il prof. Giuseppe Barletta, direttore del CRAV, il prof. Giuseppe Acquaviva, direttore artistico del progetto "Archtravspett", la professoressa Marica Perlorentzou, la prof.ssa Georgia Ladogianni, il prof. Donato Marzano, che hanno llustrato gli aspetti teorico-pratici dell’uso dello spettacolo dal vivo sul terreno didattico e culturale. Il progetto è nato dall'idea di rendere 'riproducibile', oggetto di studio e di memoria collettiva, lo spettacolo dal vivo, legato all'evento unico e irripetibile che vede, in uno spazio ed in un tempo precisi, un 'performer' e degli spettatori. Si è, dunque, voluto creare un Archivio ipermediale italogreco in rete corredato da schede storico-critiche bilingui, in italiano e in greco, per conservare la memoria degli spettacoli più significativi di Puglia e di Grecia, per metterne la documentazione audiovisuale a disposizione di tutti e in particolare dei giovani. Attraverso la costituzione di una rete appulo-greca di 33 Biblioteche di Enti pubblici a cui potranno aderire anche le biblioteche scolastiche.
A seguire, l'intervento del prof. Pierfranco Moliterni, coadiuvato tra gli altri anche dalla dott.ssa Monica Sbisà (Responsabile dell’Ufficio Stampa della Fondazione Petruzzelli), che ha presentato e illustrato alcuni dei materiali - circa 70 DVD con videoregistrazione di spettacoli e relative schede storico-critiche e videointerviste ai protagonisti, destinati agli operatori scolastici della scuola secondaria superiore, affinché possano avere a disposizione un valido sussidio didattico, un punto qualificante del Piano di Offerta Formativa (POF) delle scuole pugliesi. Un progetto indubbiamente importante, che meriterebbe, se fosse possibile, di essere allargato a macchia d’olio attraverso ulteriori contatti e scambi tra la Puglia ed altre significative realtà che si affacciano sul Mediterraneo (pensiamo in primis a Spagna e Francia, oltre che ai dirimpettai paesi slavi).

lunedì 22 settembre 2008

E' morto il compositore Mauricio Kagel


E’ morto il 18 settembre scorso all’età di 77 anni il compositore argentino Mauricio Kagel (nella foto). Kagel era stato ricoverato all’ospedale di Colonia, città dove viveva dal 1957, pochi giorni prima per un malore, durante le prove del grande concerto/ ritratto che Ensemble Modern stava preparando per essere presentato a Francoforte e che lo avrebbe visto dirigere le sue stesse composizioni: l’anteprima del grande concerto era proprio stata prevista al festival Transart. Per ferma volontà dell’Ensemble Modern, il concerto del 19 settembre, l’ultimo preparato assieme al compositore, non è stato cancellato ma si è tenuto regolarmente negli spazi dell’Alupress di Bressanone, diretto dal principale collaboratore di Mauricio Kagel Clemens Heil.
Figura originale nel panorama della musica del secondo Novecento, Kagel ha studiato vari strumenti, composizione e direzione privatamente, frequentando nello stesso tempo l’Università della sua città natale. Il compositore ha diretto, fino a pochi giorni dalla sua scomparsa, le principali orchestre e gli ensemble dediti alla nuova musica.
La sua ricerca si è imposta nel panorama musicale internazionale per aver sviluppato l'aspetto teatrale dell'esecuzione musicale. Molte delle sue composizioni contengono specifiche istruzioni teatrali per l'esecutore, che deve assumere espressioni del volto durante l'esecuzione, suggerimenti sul modo di entrare in scena, per interagire fisicamente con gli altri esecutori e con il pubblico. Le sue composizioni sono state spesso assimilate al teatro dell'assurdo. Staatstheater (1971), chiamato anche "balletto per non danzatori", è molto probabilmente il pezzo emblematico di questo suo modo di scrivere musica. Simile a questo è il lavoro radiofonico Ein Aufnahmezustand (1969). Kagel ha scritto anche musica per film come per la pellicola Ludwig van (1970) uno dei suoi più noti. Il suo repertorio compositivo comprende anche un notevole numero di pezzi più convenzionali sia orchestrali sia di musica da camera . Dal 1960 insegna all'International Summer School di Darmstadt.

INFOLINE
http://www.transart.it/ info@transart.it
T +39 0471 673070 + 39 349 2374663

Si apre oggi a Bari il Festival dei Popoli del Mediterraneo (22 settembre - 28 settembre 2008)


Nell'ambito della rassegna 'Il Valore dell'Acqua', l'Associazione Culturale Ba.da.thea (Baridanzateatro) presenta a Bari la 2a edizione del Festival dei Popoli del bacino del Mediterraneo “Di porta in porto”, che si svolge a partire da oggi e sino al 28 settembre 2008.
Si tratta, come hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa tenutasi venerdì scorso nell’aula consiliare del Comune di Bari alcuni dei protagonisti della rassegna, di un affascinante “viaggio” attraverso le storie e le culture passate e presenti dei Paesi del Mediterraneo, nelle loro forme più diverse di espressione, ma sempre alla luce del confronto. La direzione artistica del festival è dell’attore e regista barese Nicola Valenzano. L’originale iniziativa – che insieme all’Italia vede ancora una volta protagonista il Medio Oriente - coinvolge artisti italiani e internazionali in un’occasione di incontro di linguaggi, alla ricerca non solo delle ‘diversità’ ma anche degli elementi che accomunano tali Paesi all’interno di quel gran crogiolo di umanità, cultura e arte che da sempre è il Mediterraneo. Gli spettacoli saranno introdotti, in veste di presentatrice, da Paula Monica Mitrache, modella, cantante e attrice meglio conosciuta dal pubblico col nome d'arte di Haiducii, l'interprete di origini rumene che nel 2004 portò al successo internazionale la Hit dance "Dragostea din tei".L’inaugurazione è prevista per oggi alle 18.00 presso la sala inferiore del Fortino S.Antonio con l’installazione permanente "I bambini arabi:pensieri" ispirata alle dune del deserto arabico e incentrata su pensieri, sogni e speranze che i bambini del Zaha Cultural Center di Amman, in Giordania, hanno affidato alla scrittura e ai disegni.L’installazione, nasce da un’idea dell’attore e regista Nicola Valenzano e ospita tra l’altro opere degli artisti Ernesto Valenzano e Massimiliano Amedeo.Alle 20.30 negli spazi superiori del Fortino S.Antonio la compagnia Syria National Theatre presenta lo spettacolo "The dictator" (Il dittatore). Con Ahmad Abdul Rahman Kachkara; Essam Mohammad Deb Saba Allel; Majid Younes Ahmad; Hadeh Youssef Esmaiel; Abd Elnaser Yasin Markaby.The Dictator (Il dittatore) narra di un ex dittatore che, fuggito dal carcere, si nasconde tra un gruppo di suoi sostenitori politici, cercando di ritornare al comando, ma non riesce a recuperare il suo precedente potere, all’origine delle sue manie di grandezza e alla fine muore in solitudine, abbandonato da tutti. Infotel: 328.9066716 / 080.5215934.

giovedì 18 settembre 2008

A Bari e Molfetta un week-end nel segno della musica antica


Sabato 20 settembre a Bari in Vallisa (alle 20.30) si terrà per la nona edizione di Mousiké – Festival di Musica Antica del Mediterraneo un concerto di musica mistica persiana. Protagonisti Siamak Guran (voce, tanbur, tar, daff) e Paolo Pacciolla (tonbak, daire, daff). Quasi contemporaneamente a Molfetta presso la Cappella Madonna della Rosa (alle 20.45) ci sarà invece la presentazione-concerto di un interessante compact disc: “Donn’amor – omaggio al nome di donna”. Protagonisti: Giovanna Carone (canto), Rosario Conte (tiorba e chitarra barocca) e Pippo “Ark” d’Ambrosio (campane tibetane, gong birmani, tar, riqq). La presentazione del cd sarà poi replicata domenica 20 settembre (alle 20.45) nel Centro Parrocchiale Madonna della Rosa. Per informazioni e prenotazione biglietti collegarsi al seguente sito: http://www.digressionecontemplattiva.org/

Muzio Clementi autentico rivale di Mozart?

Tanto, troppo trascurato dagli odierni virtuosi degli 88 tasti, Muzio Clementi, l’autentico padre del pianoforte, negli ultimi anni qualche pur angusto risarcimento discografico lo ha ricevuto. A cominciare da un paio di buone incisioni del suo fondamentale testamento didattico, e cioè il “Gradus ad Parnassum”, tre densi volumi contenenti 100 esercizi intesi a sviluppare, di volta in volta, determinati procedimenti di tecnica pianistica ed al contempo a fornire modelli di forme classiche (canoni, fughe, preludi, suites, rondò, primi tempi di sonate). Nato a Roma nel 1752 e morto in Inghilterra a Evesham (Worcestershire) nel 1832, Clementi studiò inizialmente nell’ambiente musicale pontificio e venne in seguito assunto come organista nella Chiesa di San Lorenzo in Damaso. Ad appena 14 anni avvenne poi la svolta importante della sua ancora giovane vita: un ricco viaggiatore, Sir Peter Beckford lo ascoltò ammirato mentre suonava al clavicembalo. Il nobile inglese decise immediatamente di prendersi cura di quel giovane talento e convinse il padre di Muzio a portarlo via con sé nella sua residenza di Fonthill Abbey nel Dorsetshire dove almeno per sette avrebbe provveduto alla sua educazione e al suo mantenimento. In quegli anni di intenso studio, Clementi maturò il proprio stile pianistico, inziando con l’associare l’eredità clavicembalistica italiana (si pensi in primis a Domenico Scarlatti) con il classicismo contemporaneo di Haydn e lo stile galante del londinese d’adozione Johann Christian Bach (per chi non lo sapesse uno dei figli del sommo Johann Sebastian). Quest’ultimo, si sa, influenzò non poco anche la formazione del (quasi) coetaneo di Clementi, Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791). Quanto possa aver inciso la fama e la popolarità universali raggiunte - soprattutto “post mortem” - da Mozart per oscurare (almeno in parte) le opere pianistiche e concertistiche del nostro Clementi non è dato con certezza sapere. Certo è che il notissimo pianista Leone Magiera (nella foto) sottotitolando il suo nuovo cd, pubblicato di recente da Bongiovanni, “Muzio Clementi, Mozart’s Real Rival” spezza più di una lancia a favore del pianista-compositore capitolino. Ascoltando poi tutte d’un fiato le sei sonate contenute nel prezioso cd, sarà anche agevole cogliere quanto lo stile dell’uno (Mozart) e dell’altro (Clementi) abbiano diversi punti in comune. Il musicologo Alessandro Taverna, autore delle note del booklet, sottolinea giustamente come nella Seconda Sonata op. 47 sia addirittura evidente l’ "anticipazione" da parte di Clementi del celebre tema introduttivo del Flauto magico di Mozart. Infatti, questa sonata fece parte integrante della celebre sfida pianistica che li vide entrambi protagonisti alla Corte Imperiale di Vienna nel 1781. Dieci anni dopo, nell’accingersi a comporre il suo “Flauto magico”, il genio salisburghese non aveva evidentemente dimenticato l’incipit così intrigante di quella sonata del rivale italiano. Da sottolineare, aneddotica a parte, la brillante lettura che Magiera offre di queste godibilissime sonate: agilità, leggerezza e sublime eleganza nel tocco. Da auspicare che il suddetto cd della benemerita etichetta bolognese sia solo il primo di una lunga serie per rivalutare degnamente la figura e l’opera del compositore romano.

Le anticipazioni sulla nuova stagione della Camerata Musicale Barese


Con la riapertura degli uffici della Camerata Musicale Barese, dopo la pausa estiva, è ripresa l’attività di rinnovo e prenotazione degli abbonamenti per la prossima 67ª Stagione Concertistica.
Brillano in cartellone il “TeatroDanza” con i Momix, il Bucharest National Opera Ballet, il Moscow Ballet “La Classique” e la “Rugantino Dance Opera”.
Per la Concertistica primeggiano il celebre violinista Salvatore Accardo, il talentuoso pianista iraniano Ramin Bahrami (nella foto) ed i Solisti di Mosca.
Ecco di seguito alcuni degli appuntamenti principali.
1) Momix Dance Theatre:
Il famoso balletto americano di Moses Pendleton, torna a Bari per la Camerata dopo 4 anni con uno spettacolo nuovissimo che debutterà in primavera a New York.

2) Bucharest National Opera Ballet:
Le origini di questo balletto risalgono al 1924. Dal 1954 il repertorio si è arricchito di ben 50 spettacoli di vari stili, dall’accademico al neoclassico ed al moderno. A Bari il Balletto di Bucharest presenterà per la Camerata la “Bayadere” di L. Minkus.
3) Moscow Ballet “La Classique”:
La Compagnia è formata da 50 elementi provenienti da strutture blasonate come il Bolshoj, il Kirov di San Pietroburgo, il Kiev Ballet ed il Balletto del Teatro di Odessa. A Bari il Moscow Ballet presenterà “Cenerentola” ed “Il Lago dei Cigni”.
4) “Rugantino Dance Opera”:
A quasi 50 anni dall’esordio al Teatro Sistina di Roma, rivive, intramontabile, la celebre commedia musicale di Garinei e Giovannini. Il Musical torna ad emozionare il pubblico con la firma di Gino Landi, regista e Renato Greco, direttore artistico. Danza, jazz, musica e canto riportano alla luce la tipica maschera romana.

5) Salvatore Accardo:
Altro graditissimo ritorno di un violinista di altissimo livello. Al suo fianco ci sarà il non meno famoso pianista Bruno Canino. Si ricompone così un duo di grande fascino e prestigio.

6) Ramin Baharami:
E’ un giovane pianista iraniano in travolgente ascesa. La sua arte poetica e levigata si è concentrata quasi esclusivamente su Bach.

7) I Solisti di Mosca:
La loro grande forza sta nella guida: Yuri Bashmet, direttore e solista, che ha creato questa orchestra nel 1984. Per “The Times” è uno dei massimi musicisti viventi. Orchestra Sinfonica della Radio di Bratislava
Fondata nel 1929, è attualmente guidata da un grande direttore slovacco, Mario Kosik. Solista d’eccezione una vecchia conoscenza, per quanto giovanissimo: Stefano Mhanna, italiano di padre libanese, che inaugurò la 65ª Stagione della Camerata. Per informazioni e prenotazioni gli uffici della Camerata sono aperti tutti i giorni feriali della settimana, della ore 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.

L'OSN della Rai diretta da Andrew Davis ospite del Festival di Besançon


Dopo i successi alla Semana de Musica Religiosa di Cuenca e alle Settimane Musicali di Ascona - e alla vigilia della partecipazione alla Biennale Musica di Venezia - un nuovo prestigioso appuntamento internazionale nel 2008 dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai: la sessantunesima edizione del Festival International de Musique di Besançon.
Diretta da Sir Andrew Davis sabato 20 settembre 2008, alle ore 20, presso l'Opéra Théâtre della città - splendido edificio neoclassico costruito tra il 1778 e il 1784 - l'OSN propone un programma che spazia dal classicismo alla contemporaneità. Apre la serata "Time Stretch (on Gesualdo)" del giovane francese Bruno Mantovani, per il terzo anno consecutivo compositeur en résidence del Festival di Besançon. Nato nel 1974, le sue opere sono state eseguite da direttori quali Pierre Boulez e Peter Eötvös, e da orchestre come la BBC di Londra e l'Orchestre de Paris. In Time Stretch (on Gesualdo), composta nel 2005 ed eseguita per la prima volta il 20 marzo 2006 dall'Orchestra Sinfonica di Bamberg diretta da Jonathan Nott, Bruno Mantovani dilata all'estremo i tempi di uno dei madrigali di Carlo Gesualdo (1566 - 1613), "S'io non miro, non moro", il cui riferimento viene rivelato solo alla fine dell'opera.
Il concerto prosegue con la Sinfonia n. 99 in mi bemolle maggiore di Joseph Haydn, appartenente al gruppo delle dodici londinesi, e con la Sinfonia n. 6 in re maggiore di Antonin Dvořák, eseguita per la prima volta a Praga il 25 marzo 1881. L'impegno a Besançon sarà immediatamente seguito dalla partecipazione alla Biennale Musica di Venezia, venerdì 3 ottobre e dall'inaugurazione della stagione di concerti 2008/2009, giovedì 9 e venerdì 10 ottobre a Torino, con il Collegium Vocale Gent e Sir Neville Marriner sul podio.

mercoledì 17 settembre 2008

Con Claudio Abbado ed Hélène Grimaud note meravigliose da Lucerna su ARTE


Permettetemi di ringraziare gli amici del mensile “CLASSIC VOICE” che mi hanno consentito domenica scorsa di ascoltare su ARTE TV, il canale satellitare franco-tedesco, il meraviglioso concerto (registrato il 22 agosto dalla magnifica “Sala Bianca” del Palazzo dei Congressi) della Lucerne Festival Orchestra diretta da Claudio Abbado, con la partecipazione della superlativa, oltre che affascinante, pianista francese Hélène Grimaud (nella foto). Se infatti non avessi letto l’ultimo numero di settembre della suddetta rivista non avrei scoperto questo succulento, ennesimo regalo culturale di ARTE. In programma: La Tempesta, fantasia sinfonica di Ciaikovskij, il Secondo concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov e la Suite (1919) dal balletto “L’uccello di fuoco” di Stravinskij. Una serata memorabile, dove l’orchestra rifondata cinque anni fa con il sensibile apporto di Abbado, si è ancora una volta confermata compagine di livello stellare. Sarebbe bastato ascoltare anche solo l’acerba Tempesta ciaikovskiana, ancora debitrice dell’estetica nazionalista rimskiana e mousorgskiana, per apprezzare il suono sontuoso degli ottoni, la precisione maniacale dei legni, la voluttuosa morbidezza e cantabilità degli archi. E poi…Quanti straordinari giovani in questa orchestra! Che meraviglia!!! Abbado dirige con commossa e al contempo lucida espressività, distribuendo sorrisi compiaciuti qua e là. Hélène Grimaud ci regala un Rachmaninov di travolgente sensualità, oltre che di impressionante solidità tecnica. Ricorderò Hélène sempre con indicibile tenerezza alla Roque d’Antheron, ancora diciassettenne, vulcanica e bellissima, al cospetto del guru cubano Jorge Bolet, mentre suonava con strepitosa disinvoltura l’ardua Fantasia dantesca di Liszt. Rivederla (ahimè, solo in video) vent’anni dopo così matura, fiera e sicura di sé, affiancata dal grande Claudio e dall’Orchestra di Lucerna, mi ha emozionato, lo confesso, non poco. Spero, cara Hélène, di riabbracciarti presto magari qui a Bari, al Petruzzelli. Son passati davvero tanti, troppi anni dal nostro magico incontro in Provenza.

Assegnato ieri all'Orchestra Giovanile Italiana il prestigioso Praemium Imperiale della Japan Art Association




"Ieri, 16 settembre, L’Orchestra Giovanile Italiana, presso il Senato della Repubblica Italiana a Palazzo Giustiniani, ha ricevuto il Praemium Imperiale Grant for Young Artists della Japan Art Association. Il Praemium Imperiale Grant for Young Artists è un progetto sviluppato dalla Japan Art Association per supportare i giovani artisti, le loro opere e attività. Il Premio è stato istituito nel 1997 in occasione del decimo anniversario del Praemium Imperiale, la borsa di studio annuale di 5 milioni di yen è conferita a un gruppo o a un’istituzione che incoraggi il coinvolgimento dei giovani nelle arti. La selezione viene effettuata da un comitato per le nomine guidata da un consulente internazionale scelto a rotazione; nel caso specifico l’International Advisor è stato l’Onorevole Lamberto Dini. La Scuola di Musica di Fiesole, culla dell’Orchestra Giovanile Italiana, è orgogliosa di ricevere questo premio, conferito ogni anno a illustri artisti senza distinzione di nazionalità, ideologia o fede religiosa. Un particolare ringraziamento va proprio a Lamberto Dini, per aver sostenuto con convinzione la candidatura del progetto ad un riconoscimento così prestigioso che premia venticinque anni di lavoro a favore dei giovani musicisti e del loro futuro in d’orchestra.
Piero Farulli (nella foto), fondatore della Scuola di Fiesole e viola dell’indimenticabile Quartetto Italiano, ha dato vita a questa grande esperienza nel 1980, disegnandone con spirito straordinariamente anticipatore il percorso didattico ancor oggi così attuale. Con ferma determinazione egli ha sempre creduto nel valore etico dell’esperienza musicale, che può segnare in modo profondo la qualità della vita di ciascuno, tanto più se vissuta nella sua dimensione sociale per eccellenza, quella della musica d’insieme.
L’Orchestra Giovanile Italiana, in oltre venticinque anni di attività formativa, ha contribuito in modo sostanziale alla diffusione della cultura musicale nel nostro Paese, incrementando in particolare una mentalità che vede nel nobile mestiere del musicista d’orchestra, una vera e propria missione: la musica come dono da restituire. Tanti sono i musicisti che, usciti dalle file della Giovanile, sono andati ad occupare con onore posti di grande responsabilità nelle orchestre di tutto il mondo. Altro motivo di soddisfazione è che il Premio sia stato assegnato in precedenza ad istituzioni quali la Fondazione Statale per il Sistema Nazionale delle Orchestre Giovanili e Infantili del Venezuela, la West-Eastern Divan Orchestra e la European Union Youth Orchestra, esperienze straordinarie che dimostrano come uno sguardo ottimista sul futuro sia ancora possibile, anche grazie alla musica. La battaglia per una formazione professionalmente qualificata dei giovani musicisti, spesso privi di qualsiasi esperienza realmente professionale, è da sempre una missione impegnativa e di scarso impatto mediatico. Il Premio Imperiale Grant for Young Artists giunge a coronare, con un riconoscimento di così forte rilievo internazionale, l’impegno della Scuola di Musica di Fiesole che da sempre si prodiga a costruire, anno dopo anno, questa sorta di fenice della musica che è l’Orchestra Giovanile Italiana, punto d’approdo sicuro di tanti strumentisti italiani e stranieri alla ricerca di una sicura professionalità in orchestra. Si coglie questa felice occasione per ringraziare quanti in questi anni hanno reso possibile la continuità del lavoro: in primis la Regione Toscana, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze; ricordiamo volentieri anche il contributo pluriennale della Compagnia di San Paolo di Torino per la realizzazione del concorso per le prime parti dell'Orchestra."
Per ulteriori informazioni: 055/597851 oppure http://www.scuolamusica.fiesole.fi.it/

Parte domani con il pianista Leif Ove Andsnes la stagione dell'Orchestra Sinfonica "Giuseppe Verdi" di Milano


giovedì 18 settembre, ore 20.30 /
venerdì 19 settembre, ore 20.00 /
domenica 21 settembre, ore 16.00 /

Auditorium di Milano (Largo Gustav Mahler) /
Sergej Rachmaninov: Concerto n. 2 in Do minore per pianoforte e orchestra op. 18;
Igor Stravinskij:
"La sagra della primavera " -
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Leif Ove Andsnes /
Direttore Pietari Inkinen.

Buone notizie quelle giunte dal Ministero che ha confermato parte del finanziamento a suo tempo richiesto dall'Orchestra Sinfonica "Giuseppe Verdi" di Milano. In questo modo l'eccellente compagine milanese, che nei mesi scorsi temeva addirittura la chiusura, può finalmente tirare un sospiro di sollievo. La serata inaugurale della nuova stagione (dedicata a compositori russi) è prevista per domani: debutterà per l'occasione il pianista norvegese Leif Ove Andsnes (nella foto), uno degli artisti più richiesti dal mondo concertistico internazionale, affrontando il celeberrimo Concerto n.2 per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov. A seguire, la Sagra della primavera di Igor Stravinskij, nella quale il compositore intese ricreare un mondo barbarico e primitivo, in un clima rituale pagano che sfocia in una ridda demoniaca.
Sul podio, torna a dirigere la Verdi il finlandese Pietari Inkinen.

martedì 16 settembre 2008

Bilancio positivo per il primo incontro della Fondazione Petruzzelli alla Feltrinelli di Bari


Positivo il bilancio del primo appuntamento che sancisce la collaborazione tra la Fondazione Petruzzelli e le librerie Feltrinelli (nella foto di Vito Mastrolonardo un momento dell'incontro di domenica scorsa). Un folto pubblico ha partecipato, domenica 14 settembre all’incontro dedicato a Richard Wagner ed al premio vinto dalla Fondazione per “L’Oro del Reno” al Ravello Festival 2008. Dopo gli interventi di Giuseppe Farese, docente di Lingua e letteratura tedesca dell’Università degli Studi di Bari e di Franco Perrelli, docente di Discipline dello spettacolo dell'Università degli Studi di Torino, il Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, Giandomenico Vaccari ha proposto un ascolto guidato de “Il funerale di Sigfrido”. In chiusura di incontro ha preso la parola il sindaco di Bari, Michele Emiliano, intervenuto in veste di presidente della Fondazione, per presentare ufficialmente, Domenico Di Paola, il nuovo fondatore privato e primo a titolo personale della Fondazione Petruzzelli. “Avrei potuto investire in altri modi, comprare beni immobili da destinare ai miei figli – ha dichiarato Di Paola salutando il pubblico - ma ho preferito fare qualcosa per la mia città; non ha senso accumulare beni se si vive in un contesto degradato perché privo di cultura”.



lunedì 15 settembre 2008

Konstantin Bogino & Friends al Conservatorio di Monopoli (21-25 settembre 2008)


Dal 21 al 25 settembre il Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli ospita il grande pianista Konstantin Bogino (nella foto), fondatore del leggendario Trio Ciaikovskij. In programma una masterclass sulla musica da camera con pianoforte e giovedì 25 settembre, presso il Salone “Nino Rota” del Conservatorio, un atteso concerto. Bogino, russo ma residente da anni a Parigi, è artista di straordinario talento ed enorme esperienza. Figlio d’arte, sin da piccolo si è nutrito degli incontri con i grandi pianisti amici ed ospiti di suo padre Georgij (importante ed originale figura di didatta): concertisti come, tra gli altri, Arturo Benedetti Michelangeli e Sviatoslav Richter erano “di casa”. Dopo gli studi severissimi presso il Conservatorio di Mosca e tantissimi concerti in patria, la scelta di stabilirsi in occidente, la lunga storia di successi del Trio Ciaikovskij. Ma Bogino non è “solo” il Trio Ciaikovskij: è il pianista che ha collaborato con grandi strumentisti e cantanti nei festival e nelle maggiori sale da concerto di tutto il mondo (tra gli altri Natalia Gutman, Yurij Bashmet, Viktoria Mullova, Miomira Vitas, Patrick Gallois, Emmanuel Pahud, Eduard Brunner, ma l’elenco sarebbe troppo lungo…).
Un concerto di Bogino o con Bogino è un evento, perché non sarà mai un fatto di routine: nel suo inconfondibile modo di suonare ci sono un amore fortissimo per la musica, uno speciale carisma, un forte impatto emozionale, una rara capacità di comunicare con il suono e restituire all’ascoltatore l’immagine sonora viva e pulsante di ogni pagina musicale. Dopo una vita fatta di musica, Bogino è un pianista che ancora e sempre trasmette amore per la musica e con la musica si diverte, come con un grande, meraviglioso gioco. Un “gioco” che ama condividere con gli altri: con gli altri musicisti, e questo ne fa senza tema di smentita uno dei massimi cameristi in giro per il mondo; con i giovani musicisti, e questo ne ha fatto un eccezionale didatta ed una fonte di ispirazione per tantissimi concertisti o aspiranti tali. Suonare ed insegnare sono per Bogino due lati della stessa medaglia, due aspetti quasi indistinguibili dello stessa smisurata passione per il suono, attraverso cui continuare a far vivere la musica. Ecco perché questi giorni a contatto con lui saranno una magnifica, imperdibile esperienza per i giovani musicisti che avranno il privilegio di partecipare (è possibile partecipare da effettivi e da uditori; per ulteriori informazioni contattare i recapiti in fondo all’articolo). Ed ecco perché il concerto di giovedì 25 settembre (Salone “Nino Rota” del Conservatorio - porta ore 20.45 - inizio ore 21) sarà una vera “festa di musica” ed un’eccellente occasione per entrare in contatto con questo “contagioso” modo di fare musica. Il programma, interamente dedicato al Novecento, unisce ad un’opera tra le più intense del secolo, il grande Quintetto Op. 57 di Dmitrij Šostakovič per pianoforte ed archi (ad affiancare il Maestro, due docenti del Conservatorio, Giovanni Zonno, violino e Flavio Maddonni, viola, più due giovani musicisti selezionati tra i corsisti), le godibilissime composizioni per due pianoforti dei francesi Darius Milhaud (“Scaramouche”), Poulenc (“L'Embarquement pour Cythère”, “Élégie” e “Capriccio”) e del polacco Witold Lutoslawski (“Variations on a Theme by Paganini”): qui si alterneranno accanto a Bogino tre pianisti docenti del Conservatorio che sono stati a lungo allievi del Maestro: Gabriella Bassi, Francesco Buccarella e Domenico Di Leo. Mercoledì 24 settembre, alla stessa ora e nello stesso luogo, è previsto il concerto dei migliori corsisti.
Ai concerti si accede per invito (i posti sono limitati) contattando il M° Domenico Di Leo e la professoressa Gabriella Bassi, referenti organizzativi del corso ai seguenti recapiti:
domdileo@tiscali.it / 320.7237900 / 328.4560955 / mgbassi@infinito.it
Gli interessati ai concerti e alla masterclass possono contattare gli stessi recapiti per chiedere copia del bando, per ulteriori informazioni ed iscrizioni.

venerdì 12 settembre 2008

Parte da domenica 14 settembre una nuova collaborazione tre la Fondazione Petruzzelli e le Librerie Feltrinelli


In occasione della nuova collaborazione tra la Fondazione Petruzzelli e le Librerie Feltrinelli, domenica 14 settembre alle 11,00, nella sede Feltrinelli di Bari, prende il via un nuovo ciclo di appuntamenti dedicati agli appassionati di musica classica e lirica. Il primo incontro sarà dedicato al tema: “Fondazione Petruzzelli: L’Oro del Reno Premio Wagner al Ravello Festival 2008”.
Interverranno il professor Giuseppe Farese, illustre saggista e docente di Lingua e letteratura tedesca dell’Università degli Studi di Bari, l'altrettanto noto professor Franco Perrelli, docente di Discipline dello spettacolo dell'Università degli Studi di Torino e il Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, Giandomenico Vaccari. In programma l’ascolto di alcuni dei più celebri temi operistici del grande Richard Wagner. Ingresso libero.

La nuova e ricca stagione 2008/2009 di musica e prosa al Teatro di Monfalcone


Quella 2008/2009 sarà una stagione particolarmente ricca per il Teatro Comunale di Monfalcone, caratterizzata ancora una volta dall’eccellenza degli interpreti che la animano e dalla singolarità delle scelte artistiche, oltre che attenta alle diverse esigenze del pubblico. Il cartellone musicale, quello di prosa e il programma della rassegna "ContrAZIONI" sono stati infatti concepiti per soddisfare gli interessi di un pubblico sempre più articolato e spaziano dalla musica barocca al repertorio contemporaneo, dal teatro brillante e musicale a quello di impegno civile.
A sostenere la nuova stagione del Teatro Comunale sono il Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Assessorato all’Istruzione, Cultura, Sport e Pace della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’ERT - Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.
L’attenzione alla ricerca e la proiezione verso il futuro sono senz’altro due cardini fondamentali della stagione di musica del Comunale, che festeggia il suo venticinquesimo compleanno “guardando avanti”. Otto prime assolute di altrettanti “amici” del Teatro - molti dei quali godono di consolidata fama internazionale - sono al centro dell’inaugurale Concerto per i 25 anni del Teatro (primo dei 6 appuntamenti della rassegna ‘900&oltre, pensato proprio per celebrare l’importante anniversario), che vede alternarsi interpreti, tecniche, organici, espressioni diverse su un palcoscenico che dell’innovazione e della curiosità ha fatto sempre il suo punto di forza.
Anche quest’anno il cartellone presenta, nei 15 concerti previsti, alcuni degli esecutori più celebri e applauditi nelle sale più prestigiose del mondo e protagonisti nelle incisioni delle più rinomate etichette discografiche. Ma, come suggerisce lo slogan del Teatro, ascoltarli dal vivo è “tutta un’altra cosa”, significa assistere alla nascita della musica nel momento stesso in cui prende vita uscendo dalla pagina scritta. Un’emozione che nessun disco saprà mai eguagliare.
Ecco le stelle del violino, l’olandese Janine Jansen e la scozzese Nicola Benedetti, entrambe giovanissime ma già consolidate personalità del panorama solistico internazionale, tanto da essere richieste dalle più grandi orchestre e dai migliori direttori e da aggiudicarsi l’esclusiva rispettivamente per le etichette discografiche Decca e Universal/Deutsche Grammophon; e le stelle del pianoforte, il newyorkese Adam Neiman (nella foto) - artista raffinatissimo ed eclettico, appena trentenne e già acclamato come nuovo genio del suo strumento - e l’argentino Sergio Tiempo, interprete virtuoso e appassionato, che collabora, fra gli altri, con solisti come Martha Argerich e Misha Maisky. E ancora la violista armena Kim Kashkashian, che insieme alla percussionista Robyn Shulkowsky ci conduce in un viaggio struggente attraverso il folclore della sua tormentata terra; il violoncellista inglese Steven Isserlis in duo con il pianista finlandese Olli Mustonen, entrambi, oltre che ineccepibili solisti, personalità di grande spessore culturale e ideatori di diversi progetti musicali. E il soprano americano Claron McFadden insieme al Quartetto Kuss, formatosi all’Accademia di Berlino; la canadese Angela Hewitt, impareggiabile interprete alla tastiera delle opere di Bach.
Il barocco è presente in altri due progetti di grande rilievo. Il primo arriva dalla Spagna, con Jordi Savall e il suo Hespèrion XXI, per rileggere il Don Quijote de la Mancha attraverso le musiche dell’epoca. Il secondo arriva da Napoli, con la Cappella della Pietà de’ Turchini diretta da Antonio Florio, per riportare alla luce, con ineccepibile perizia filologica, alcuni capolavori del Sei-Settecento partenopeo.
Il mondo del classicismo e del nascente romanticismo sono invece presenti nel concerto dell’Orchestra da Camera di Brema (solista d’eccezione il polacco Piotr Anderszewski) e del Wiener Kammerensemble, formato dalle prime parti solistiche dei Filarmonici di Vienna.
Tutto italiano il gruppo Sentieri Selvaggi che si presenta con Eugenio Finardi per ricordare il grande attore, poeta della dissidenza e cantautore russo Vladimir Vysotsky.
Infine, un’iniziativa tutta dedicata alle giovani generazioni: alcuni fra i migliori studenti delle Accademie e Università della Musica d’Europa sono chiamati ad esibirsi nell’ambito di un progetto nazionale coordinato dalla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Nomi prestigiosi, e volti cari al grande pubblico, per la nuova stagione di prosa del Teatro Comunale, una stagione a misura di spettatore, che attraversa i più diversi generi teatrali. Ad aprirla è uno spettacolo musicale di grande impatto, Sarà una bella società, in cui Shel Shapiro, accompagnato dalla sua eccezionale band, fa rivivere sulla scena la musica e l’atmosfera degli anni Sessanta, gli eventi e gli ideali che hanno segnato un’epoca.
Tre grandi attori napoletani, di diversa generazione e scuola, animano il cartellone: Toni Servillo, pluripremiato attore teatrale e cinematografico, che interpreta e firma la raffinata regia della Trilogia della villeggiatura di Goldoni; Carlo Giuffrè, che torna al Comunale con un classico del teatro di Eduardo, Il Sindaco del rione Sanità; Vincenzo Salemme, fra i più divertenti giovani autori del teatro italiano, che propone Bello di papà, commedia dolce amara sul tema della paternità.
Amati dal pubblico, non soltanto teatrale, sono anche Luigi Lo Cascio, che dopo una lunga serie di successi del grande schermo torna al teatro con La caccia, liberamente ispirato alle Baccanti di Euripide; Amanda Sandrelli, che insieme a Blas Roca Rey coinvolge e commuove in Xanax; Ottavia Piccolo, divertente protagonista de La commedia di Candido, pièce che il giovane drammaturgo Stefano Massini ha tratto dal Candido di Voltaire.
La badante, scritto e diretto da Cesare Lievi, è una poetica riflessione sulla presenza nella nostra società degli immigrati e, al contempo, sulla vecchiaia e la solitudine; ne è protagonista Ludovica Modugno, Premio della Critica Teatrale 2008 quale Migliore attrice.
In cartellone, infine, Romolo il grande, l’ironica pièce di Dürrenmatt sull’imperatore romano Romolo Augusto, interpretata da uno straordinario Mariano Rigillo e Dreams. Il Meglio del Teatro Nero di Praga, che mette in scena alcune fra le più famose performance della compagnia celebre in tutto il mondo per il suo teatro dell’illusione.

Nel segno di un teatro che si fa prezioso strumento di analisi e denuncia della realtà, anche la stagione 2008-2009 di contrAZIONI guarda alla nostra società, al nostro tempo, per raccontarne contraddizioni e brutture. La rassegna ospita Gomorra, versione teatrale del celebre romanzo di Roberto Saviano, che racconta l’aspetto violento della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca le mani ma ha interessi in tutto il mondo; al contempo lo spettacolo parla di Saviano, la persona che con la forza delle parole e l’ostinazione delle idee ci ricorda che “sapere diviene una necessità”.
Alla denuncia di Saviano fa eco quella di Marco Travaglio, autore e interprete di Promemoria. 15 anni di storia d’Italia ai confini della realtà. Rafforzato dal potere suggestivo della musica, lo spettacolo racconta la nostra storia più recente, dall’affogamento nelle tangenti della prima Repubblica all’ascesa di Berlusconi, galleggiando fra i toni della farsa e quelli del grottesco.
In calendario anche Canto per Falluja, nato dalla volontà di Simona Torretta che, dopo la drammatica esperienza del sequestro a Baghdad, ha contribuito a realizzare uno spettacolo che mette in scena le storie e le emozioni di chi ha sofferto l’assedio e l’occupazione di Falluja.
Made in Italy, Premio Scenario 2007, è invece un dissacrante ritratto del Nord Est italiano quale fabbrica di pregiudizi, volgarità e ipocrisia.
Ma contrAZIONI propone anche Nel, l’ultimo spettacolo di Alessandro Bergonzoni, Premio Hystrio 2008, autore fra i meno classificabili della scena culturale italiana, che in Nel prosegue il suo originale percorso di ricerca attraverso i territori del non senso, dell’assurdo e del comico.

La campagna abbonamenti ha inizio sabato 20 settembre, con la riconferma di chi si è abbonato alla passata stagione. A partire da sabato 11 ottobre sono invece in vendita i nuovi abbonamenti.

Lunedì 22 settembre, alle ore 17.30, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale, avrà luogo la presentazione della stagione di prosa, nel corso della quale l’attrice Luisa Vermiglio interpreterà alcune pagine legate agli spettacoli in cartellone. Lunedì 29 settembre, sempre alle ore 17.30 nella Sala Conferenze della Biblioteca, il prof. Carlo de Incontrera, direttore artistico della stagione musicale, presenterà il cartellone dei concerti.

http://www.teatromonfalcone.it/

giovedì 11 settembre 2008

Teatro Petruzzelli: una giornata da incubo con lieto fine


Lo scoop, si sa, è il sale del giornalismo, ma guai a fallirne uno. Ieri la Gazzetta del Mezzogiorno è uscita con titoli d’apertura da incubo (almeno per i tanti appassionati pugliesi di musica e teatro): “Petruzzelli, sono finiti i soldi”, “Appalto fuori controllo: conti in rosso di 13 milioni di euro. Vertice urgente a Roma”. Non vi dico il mio stato d’animo, condiviso immagino da tanti altri, nel leggere titoli cubitali così catastrofici, oltre naturalmente al contenuto apocalittico degli stessi articoli del principale quotidiano pugliese.
E invece??? Era tutta una gigantesca bufala montata ad arte dai soliti “gufi”, come li ha giustamente chiamati il sindaco Michele Emiliano, per emettere l’ennesimo “de profundis” sull’agognata apertura del Petruzzelli.
D’altro canto, dispiace che l’ufficio stampa del Comune di Bari non abbia informato attraverso appositi comunicati anche i giornalisti-blogger cittadini quando vengono convocate d’urgenza conferenze stampa di tale importanza, come quella indetta ieri dal sindaco Emiliano. Un vero peccato. Chi scrive ha infatti potuto apprendere con sollievo che l’ “incubo” era ormai passato e i soldi per completare e riaprire regolarmente il 6 dicembre prossimo il Teatro Petruzzelli c’erano già da un pezzo, soltanto in tarda serata grazie ai telegiornali di Antenna Sud e Telenorba.
Certo, un giornalista attento e diligente avrebbe dovuto sin dal mattino fiondarsi al Comune e nella sede della Fondazione Petruzzelli per chiedere spiegazioni, senonchè quando hai due figli da accompagnare, uno al suo primo giorno d’asilo, l’altro al suo primo giorno di scuola media, le priorità professionali passano in secondo piano. Eppure sino alle 22.45 di ieri sono rimasto in attesa di sviluppi e notizie.
Persino il giornalista e critico musicale Franco Chieco, decano della Stampa locale e direttore di ContrAppunti, ha scritto alle 14.25 un “e-mail epitaffio” a decine di colleghi dal poco consolante titolo “Ti saluto caro Petruzzelli”.
Insomma, l’avrei anche sopportato come pesce d’aprile, ma così no, amici della Gazzetta del Mezzogiorno, ma ieri con il vostro esclusivo colpo di scena e presunto scoop sul Teatro avete proprio (si può dire?) FORATO DI BRUTTO !!!
Questa mattina il Vicedirettore del Corriere del Mezzogiorno Maddalena Tulanti scrive sul suo giornale un lucido e al contempo appassionato editoriale in prima pagina dal titolo: “Bari non è (uno) scudo umano”. Andatelo tutti a leggere (gufi compresi), vi farà bene.

mercoledì 10 settembre 2008

Domani a Bari si inaugura la IX edizione del Festival Mousiké


Questa mattina sono stato a Casa Piccinni alla conferenza stampa di presentazione della nona edizione del Festival Mousiké che partirà domani sera nel prezioso Auditorium Vallisa (alle 20.30) con “Il lamento di Donna Sabella – Villanelle alla napoletana del ‘500”. Protagonisti dell’atteso concerto di domani la voce di Patrizia Bovi, a cui sarà consegnato nella medesima occasione il “Premio Mousiké Regione Puglia 2008”, e il liuto di Franco Pavan.
L’appuntamento con questo Festival di Musica Antica del Mediterraneo è diventato a pieno titolo nel corso degli anni, uno dei momenti forti della stagione artistico-culturale della Provincia di Bari e della Puglia tutta. Come ha ben ricordato, dopo la brillante introduzione della presidente del Festival Patrizia Gesuita, anche l’assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli. Tra i presenti sono intervenuti l’assessore alla Cultura della Provincia di Bari Fabio Losito e gli assessori alle Politiche Giovanili (Pasquale Martino) e alla Cultura (Nicola Laforgia) per il Comune di Bari, nonché alcuni dei protagonisti delle serate musicali in programma. Un festival che è giunto alla nona edizione passando indenne attraverso amministrazioni politiche di colore diverso ed esplorando, sempre con certosina attenzione alla qualità delle proposte, territori musicali di indubbio fascino e rara suggestione, non è cosa da tutti i giorni. E’evidente che dietro a questa ricetta vincente, viene fuori sicuramente una seria ricerca didattica e musicologica, ma anche il desiderio impreziosito da una forte dose di passione ed entusiasmo, di fare autentica, buona divulgazione musicale.
Prova ne sia anche la presenza parallelamente ai concerti che si terranno nell’arco di oltre due mesi tra Bari, Bitritto, Gioia del Colle, Mola di Bari e Sannicandro, di una serie di appuntamenti culturali e didattici, quali importanti corsi internazionali di musica antica (tenuti da artisti-docenti del calibro di Dan Laurin, Emilia Fadini e Barbara Sparti) seminari e presentazioni di libri e compact disc di nuova uscita. Il programma dell’intero festival, presentato dal direttore artistico Dinko Fabris (nella foto), risultando ampio e di notevole interesse, meriterebbe che mi dilungassi oltre il dovuto. Nei prossimi giorni tornerò pertanto con piacere a parlarvene.
Infotel: 339.8449605 / 339.1156857 /080.5214561.

Grandi stelle del belcanto all'Auditorium Parco della Musica di Roma dal 12 al 29 settembre 2008



"BELCANTO FESTIVAL" - 12/29 settembre 2008 - Auditorium Parco della Musica - Roma.
Sei appuntamenti dedicati al Belcanto italiano, alla riscoperta di un'irripetibile stagione lirica in cui trionfarono compositori come Rossini, Bellini e Donizetti. Nel mese di settembre a Roma si alterneranno alcuni tra i più grandi protagonisti del panorama lirico-sinfonico: da Cecilia Bartoli (nella foto), che insieme all'Ensemble La Scintilla di Zurigo presenterà il suo disco dedicato alla mitica Maria Malibran, alla veterana Mariella Devia, da Micaela Carosi a Sonia Ganassi fino al concerto dei tre tenori: John Osborne, Celso Albelo e Barry Banks. Ampio spazio anche ai giovani con una serata in cui saranno protagonisti gli artisti dell'Opera Studio, il corso di perfezionamento dell'Accademia di santa Cecilia volto a formare nuovi talenti. Concluderà il Festival l'esecuzione della Norma di Bellini diretta dal M° Kent Nagano.
CARNET BELCANTO: 5 concerti da 80 a 123 Euro / 4 concerti da 75 a 118 Euro Sconto del 10% per gli abbonati di Santa Cecilia e del 25% per i giovani fino a 30 anni.

martedì 9 settembre 2008

Laura Simionato dirige l'Orchestra "Le Muse" a Tivoli, Sorrento e Roma

Vi segnalo con molto piacere i concerti che l’Orchestra (tutta al femminile) “Le Muse”, diretta dall'affascinante e brava Laura Simionato (nella foto), terrà a partire da questa sera nella splendida Villa d’Este a Tivoli (alle 21.00) e, a seguire, domani nel Chiostro di San Francesco a Sorrento (sempre alla stessa ora). Il 26 settembre gran concerto anche a Roma presso Palazzo Barberini in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Nell’intrigante programma si ascolteranno la Suite per archi di Janacek, “Malediction” per pianoforte e orchestra d’archi di Franz Liszt (solista: Marco Ciampi) e infine la Suite per archi op. 6 del compositore e violinista boemo Josef Suk.

lunedì 8 settembre 2008

Il faustiano Karajan di Alessandro Zignani


Passando in agosto da Salisburgo ho potuto toccare con mano quanto sia ancora viva e amata tra la gente la figura del grande Maestro Herbert von Karajan (nella foto). Quest’anno, non a caso, in occasione del centenario dalla nascita dell’illustre cittadino salisburghese il notissimo festival estivo gli ha tra l’altro dedicato ben tre concerti dei Wiener Philarmoniker (sul podio, il nostro Riccardo Muti).
Tra i miei personali ricordi di Karajan ci sono due memorabili concerti a cui assistetti proprio a Salisburgo rispettivamente nel 1978 e nel 1983 (ad appena sei anni dalla sua dipartita). In quelle due straordinarie occasioni ascoltai rispettivamente l’Ottava Sinfonia di Anton Bruckner e il Deutsche Requiem di Brahms: due sublimi capolavori, restituiti da Karajan e dai Wiener con commovente adesione interpretativa e impressionante bellezza.
In questi giorni ho appena terminato di leggere con sommo piacere le oltre duecento densissime pagine (arricchite da un’utile e selezionata discografia) che il musicologo riminese Alessandro Zignani gli dedica nel libro: “Herbert von Karajan – Il musico perpetuo” (Zecchini Editore, Varese, 19,00 Euro).
Zignani traccia un eccellente ritratto biografico del più grande direttore d’orchestra vissuto dal Dopoguerra ad oggi. E lo fa soprattutto con uno stile agile e brillantissimo, dove non mancano la sagace ironia e l'indubbia competenza di chi conosce a fondo la materia, nonché il mestiere più bello del mondo, naturalmente quello di direttore d’orchestra.
Karajan viene qui “riletto” alla maniera di un redivivo e mai pago Faust, sempre in lotta contro la solitudine della perfezione e al contempo con l’inevitabile, progressivo declino degli anni. E’ proprio vero: con lui nel 1989 si è spento l’ultimo indiscusso protagonista di un’intera tradizione musicale, ma si è anche aperta la crisi (quasi) irreversibile del mercato discografico “classico”, che da allora non ha ancora trovato analogo Re Mida, capace come Karajan, di incidere con mostruosa continuità tantissimi dischi (magari non tutti proprio superlativi) e soprattutto venderne milioni di copie.

L'avvocato e critico musicale Eraldo Martucci nominato Vicepresidente della Fondazione ICO "Tito Schipa" di Lecce


Qualche volta, anche se sempre più di rado, nei consigli di amministrazione di enti lirici e sinfonici i nostri politici sanno affidarsi a personalità davvero capaci e tecnicamente preparate. Giunge da Lecce, per esempio, la buona notizia che il sindaco Paolo Perrone, con Decreto n. 31 del 3 settembre 2008, ha appena nominato l’avvocato, giornalista e critico musicale Eraldo Martucci quale componente in seno al Consiglio d’Amministrazione della Fondazione ICO “Tito Schipa” onlus di Lecce. A seguito dell’avviso pubblico del Dirigente del settore Affari Generali ed Istituzionali (con scadenza il 31 marzo 2008) sono giunte 6 proposte di candidatura. Il primo cittadino, rilevata l’assenza di condizioni ostative alla carica, ha ritenuto Eraldo Martucci in possesso dei necessari requisiti tecnici, professionali e morali. Secondo lo Statuto della Fondazione, il componente del Cda nominato dal Sindaco di Lecce ricoprirà automaticamente il ruolo di Vicepresidente dell’organismo. Nato a Lecce il 3 settembre 1964, Eraldo Martucci collabora con il Nuovo Quotidiano di Puglia ed è socio dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. Esperto di musica lirica e sinfonica, è anche tra gli ideatori del prestigioso “Miami International Piano Festival in Lecce”. I miei più sentiti e fervidi auguri di buon lavoro all’amico e collega Eraldo.

venerdì 5 settembre 2008

Anticipazioni sulla Stagione 2009 del Teatro Massimo di Palermo


Nel luglio scorso, il CdA del Teatro Massimo ha approvato il programma delle attività artistiche 2009: undici titoli in abbonamento - nove opere e due balletti - cui si aggiunge una Stagione per la sinfonica con otto appuntamenti fra cui un’opera in forma di concerto. Si delinea così uno dei cartelloni più ricchi della produzione lirica italiana, in cui accanto ad alcuni classici del melodramma, si affiancano opere di più rara esecuzione, una delle quali in prima rappresentazione a Palermo. Gli spettacoli della Stagione 2009 propongono una visione multiforme dei rapporti sentimentali. Dell'amore, costante di tutta la drammaturgia, verranno analizzati i tratti più ossessivi, violenti, contraddittori e tragici. L’inaugurazione avrà luogo il 24 gennaio (repliche fino al 31) con un nuovo allestimento del Lohengrin di Richard Wagner, opera di grande impatto scenico e vocale, assente da oltre quarant’anni da Palermo e per la prima volta proposta nella versione originale in tedesco. Seguirà (21 febbraio – 1 marzo) un titolo molto amato dai melomani come Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea. Il 16 aprile debutterà a Palermo Die tote Stadt, capolavoro del compositore austriaco Erich Wolfgang Korngold, opera del 1920 che proietta gli ultimi echi del tardo romanticismo in piena temperie espressionista mitteleuropea (repliche fino al 23 aprile). Dal 10 al 17 giugno invece l’umorismo venato di cinismo del Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart. Prima di partire per la Finlandia, dove le compagini del Teatro saranno ospiti del prestigioso Festival operistico di Savonlinna, la lirica tornerà sul palcoscenico all’aperto del Teatro di Verdura (4-9 luglio) con la riproposta di Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni nel tradizionale abbinamento con Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. L'allestimento sarà quello firmato da Lorenzo Mariani e Maurizio Balò che ha debuttato nel 2007 al Massimo, è andato in tournée in Giappone e ripartirà appunto per la Finlandia insieme con I Puritani. Dal 19 al 27 settembre torna sulla scena del Teatro Massimo la commovente vicenda della pucciniana Madama Butterfly. Quindi due titoli di Giuseppe Verdi, il più raro Simon Boccanegra (23-29 ottobre) e il celeberrimo Rigoletto (22 novembre – 2 dicembre). Due saranno gli appuntamenti con il balletto classico: Romeo e Giulietta di Sergej Prokof'ev (15-21 maggio) e La bella addormentata su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij (17-23 dicembre). La Stagione sinfonico-corale, che si aprirà il 4 febbraio, vedrà alternarsi sul palcoscenico e sul podio dell'Orchestra e del Coro del Teatro solisti e direttori di fama internazionale, impegnati tra l'altro nella realizzazione in forma di concerto del Faust di Charles Gounod (20-22 marzo). Come è ormai tradizione, i dettagli sulla programmazione 2009 saranno resi noti in autunno, in coincidenza con la ripresa delle attività della Stagione 2008 che prevede ancora I Puritani di Vincenzo Bellini (21-28 settembre), Da una casa di morti di Leos Janáček (16-22 ottobre), il balletto Carmen di Luciano Cannito (4-6 novembre), Aida di Giuseppe Verdi (26 novembre – 7 dicembre) e Il lago dei cigni su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij (18-23 dicembre).Rinnovo abbonamenti ai Turni Prime, B, C, D, F: dal 7 ottobre al 6 novembre /Nuovi abbonamenti ai Turni Prime, B, C, D, F: dal 9 novembre al 16 dicembre /Nuovi abbonamenti ai Turni S1 e S2: dal 2 al 16 dicembre.

giovedì 4 settembre 2008

Due concerti dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI al Festival MITO


L'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai partecipa alla seconda edizione di MITO SettembreMusica con due concerti, entrambi proposti nelle due sedi del Festival. Nel primo, questa sera all'Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino, e domani 5 settembre nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Peter Rundel dirigerà un programma interamente dedicato alla contemporaneità. Dopo il grande successo dell'opera "What next?", proposta da Rundel in prima italiana per l'inaugurazione di Rai NuovaMusica 2008 lo scorso 12 gennaio, un altro omaggio al grande compositore americano Elliott Carter (nella foto), che proprio quest'anno compie 100 anni: il suo Concerto per corno e orchestra, con James Sommerville nel ruolo di solista. A seguire Hard Pace, Concerto per tromba solista e grande orchestra di Luca Francesconi e The Shadows of Time per orchestra e tre voci infantili di Henri Dutilleux.
Entrambi i concerti sono alle ore 21 con ingresso libero.

http://www.mitosettembremusica.it/

mercoledì 3 settembre 2008

Domani Filippo Lattanzi suona Séjourné con l'ICO di Bari


Domani sera, alle ore 21.00, presso il Castello Svevo di Bari l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto dedicato a musiche di Debussy, Séjourné e Bizet diretto dal maestro David Wiley e con solista, Filippo Lattanzi (i biglietti saranno in vendita il giorno del concerto direttamente al Castello Svevo di Bari). Si tratta di un nuovo appuntamento con la rassegna denominata “Note dal Castello” che ha visto la splendida cornice dell’antica fortezza medievale barese a fare da sfondo, nei mesi di luglio e di settembre, a nove concerti dell’Orchestra Sinfonica. La serata si apre con l’esecuzione di Berceuse Héroique di Claude Achille Debussy (1862 – 1918). Questo pezzo breve fu composto nel corso del primo inverno della Grande Guerra, nel 1914, da un Debussy lucido e preoccupato. La composizione fu inclusa in una raccolta dedicata al re del Belgio, Alberto primo, in seguito alla coraggiosa ed eroica resistenza opposta all’invasore tedesco, che provocò l’ammirazione di tutta l’Europa nei suoi confronti. Nel novembre del 1914 venne pubblicata la versione per pianoforte solo, poi, nei mesi successivi, Debussy ne realizzò l’orchestrazione – per inciso l’ultima scritta di suo pugno – che venne eseguita in pubblico per la prima volta il 24 ottobre del 1915 a Parigi, per la Società dei Concerti Lamoureux. Sarà, poi, la volta del Concerto per vibrafono e orchestra d’archi di Emmanuel Séjourné (1961). Francese, nato a Limoges, Séjourné ha svolto tutti i propri studi al Conservatorio di Strasburgo e proprio in quella città si è accostato agli strumenti a percussione per merito di Jean Batigne, fondatore e direttore del celeberrimo ensemble dei Percussionisti di Strasburgo. Particolarmente dedito al repertorio della musica contemporanea e all’improvvisazione, si è specializzato in particolare in strumenti quali il vibrafono e la marimba. Il suo Concerto in due movimenti per vibrafono e orchestra d’archi è stato composto nel 1999 su commissione della “Vibraphone International Competition” ed eseguito in prima assoluta con la Orchestre d’Auvergne. La serata si conclude con “L’Arlesienne” Suite n. 1 e 2 di George Bizet (1838 – 1875). L’Arlesienne è un melodramma in tre atti che Alphonse Daudet trasse dal suo “Lettres de mon moulin”. La prima rappresentazione ebbe luogo il 1° ottobre del 1872 a Parigi, al Théatre du Vaudeville: il lavoro fu un fiasco, ma la musica di scena scritta da Bizet (in tutto ventisette numeri) fu vivamente apprezzata dagli intenditori. Questo indusse il compositore a realizzare abbastanza rapidamente la Suite n. 1, presentata per la prima volta il 10 novembre dello stesso anno ai “Concerti popolari” del Circo d’inverno, sotto la direzione di Jules Pasdeloup, riscuotendo un immediato successo. Nel 1879, quattro anni dopo la scomparsa dell’autore, il suo amico Ernest Guiraud si fece carico di realizzare la Suite n. 2, utilizzando altri numeri tratti dal melodramma originale. Le melodie di entrambe le suite, pur essendo marcatamente riconducibili allo stile compositivo di Bizet, si ispirano a melodie e danze popolari tipiche della Provenza.

La Fondazione Petruzzelli vince a Ravello il Premio "Richard Wagner"


Mentre continuano interminabili in questi giorni le polemiche sul Teatro Petruzzelli in seguito all'annullamento del decreto di esproprio da parte della Corte Costituzionale, lo scorso 31 luglio, sulla scorta dei voti attribuiti dai lettori della rivista online "Oltrecultura" ( http://www.oltrecultura.it/ ) diretta da Dario Ascoli attraverso un sondaggio telematico, la Fondazione Petruzzelli ha vinto il Premio Richard Wagner per la migliore produzione dell'anno di opere del grande autore tedesco per la realizzazione in forma di concerto del "Das Rheingold".

Il premio speciale è stato creato dal M° Patrizia Porzio, nell'ambito del Concorso Internazionale di Canto Lirico “Ravello Città della Musica” , di cui il mezzosoprano campano è direttore artistico e, quest'anno, Oltrecultura ha offerto una vera e propria urna virtuale affinchè fosse il pubblico dei più affezionati lettori a decretare il vincitore tra quattro validissimi candidati. Il Sovrintendente della Fondazione Petruzzeli, Giandomenico Vaccari (nella foto) ha dichiarato, esprimendo la sua massima soddisfazione:
“Per L’Oro del Reno andato in scena il primo ed il tre giugno 2008 al teatro Piccinni di Bari, la Fondazione Petruzzelli è risultata la più votata dal pubblico, superando le altre prestigiose produzioni wagneriane in lizza, firmate dal teatro di San Carlo di Napoli, dal teatro Alla Scala di Milano e dall’Accademia di Santa Cecilia di Roma. Questa vittoria ci riempie di gioia e soddisfazione e premia l’intraprendenza della più giovane Fondazione italiana che ha voluto fortemente restituire alla città di Bari la musica del grande compositore tedesco. La Fondazione Petruzzelli condivide questo premio con tutto il suo amato pubblico, con gli interpreti dell’Oro del Reno e con tutta la comunità pugliese. Questo riconoscimento arriva poco dopo il ‘Diapason d’or’ ed il ‘Diamant d’Opera’ a noi conferiti per Assassinio nella Cattedrale segno che la nostra strategia produttiva è al passo con i tempi e caratterizzata dall’esigenza della costruzione di un pubblico sempre nuovo, più giovane e preparato”.
Il trofeo sarà consegnato nel corso della serata conclusiva del Concorso, il 5 settembre alle ore 21, in Villa Rufolo, nell'ambito del Ravellofestival, che, quest'anno, proseguirà fino al 31 ottobre. Alla fine di luglio era stato inoltre nominato, un po' a sorpresa, quale consulente per la comunicazione della Fondazione lirico-sinfonica barese Alain Elkann: scrittore, giornalista, uomo di cultura torinese, sarà a Bari nei prossimi giorni per incontrare i vertici dell'ente. A tre mesi dall'agognata riapertura del teatro Petruzzelli intanto le polemiche e i clamori rischiano già di rovinare il "giocattolo", prima che questo possa iniziare davvero a funzionare. Che tristezza!

martedì 2 settembre 2008

Eccomi qua


Eccomi qua. Sabato scorso sono tornato dalle vacanze. Vi confesso che riprendere i frenetici ritmi giornalieri a cui ero abituato mi è subito risultato un po’ difficile. Accendendo infatti il computer ed, in particolare, aprendo la posta elettronica dopo un mese (tondo tondo) di ferie mi sono trovato di fronte a ben 300 e-mail da leggere. Si sa, non è certo uno scherzo, ma in fondo è proprio questo il bello di un blog musicale da aggiornare quotidianamente. Ieri sera al Teatro alla Scala di Milano con un superbo concerto della Royal Concertgebouw di Amsterdam diretta da Mariss Jansons si è aperto MITO il prestigioso festival musicale in collaborazione tra Milano e Torino, che avrà proprio stasera nel capoluogo piemontese la sua (quasi) contemporanea inaugurazione con l’Orchestra di Cleveland diretta dall’astro nascente Franz Welser-Most al Teatro Regio: in programma la Suite che il compositore contemporaneo inglese Thomas Adès ha tratto dalla sua opera “Powder Her Face” e quel sublime capolavoro incompiuto che è la Nona Sinfonia di Anton Bruckner. Dando un’occhiata al ricco palinsesto serale di Rai Radiotre di questi giorni speravo di trovare le dirette dei due concerti. E invece…Il terzo canale propone stasera e domani due prelibatissimi concerti Proms da Londra con i Berliner Philarmoniker diretti dal mitico Simon Rattle (in quello di oggi c’è in programma la trascinante Turangalila-symphonie di Messiaen). A sorpresa però nei prossimi giorni ascolteremo sulle stesse frequenze sia la Concertgebouw che la Cleveland in concerti in diretta, se non erro, dal Festival di Lucerna. Quindi occhio, o meglio, orecchio ai programmi di Radiotre, che potete agevolmente trovare sul web.