lunedì 31 marzo 2008

Camerata Musicale Barese: ecco gli ultimi appuntamenti di stagione


La Stagione della Camerata Musicale Barese si avvia alla sua conclusione con quattro importanti appuntamenti dedicati alla musica classica ed al balletto.
Al primo posto, il 7 aprile al Teatro Piccinni, il violinista russo Sergey Krylov (nella foto) che torna a Bari per la Camerata sulla scia dell’eccezionale successo dell’anno scorso con un programma che comprende brani di Ysaye, Bach, Berio e Paganini. Il meno che si possa dire di Krylov è che si è esibito in tutti i continenti.
Secondo appuntamento il 22 aprile, al Nuovo Palazzo, con un promettente Trio tutto pugliese formato da giovani artisti del calibro di Giuseppe Russo Rossi (viola), Angelo Montanaro (clarinetto) e Viviana Velardi (piano). Il Trio eseguirà musiche di Debussy, Enescu, Schumann e Mozart.
Il 29 aprile, sempre al Nuovo Palazzo, suonerà la pianista Natalia Morozova, vincitrice di numerosi concorsi di rilevanza internazionale; ha tenuto applauditissimi concerti in Russia, Svizzera, Austria ed Italia. Il suo programma verterà su composizioni di Borodin, Glinka, Liszt e Chopin. Di Liszt interpreterà la “Rapsodia Ungherese n. 4 in mi bem. magg.” del 1853 e lo “Studio trascendentale n. 10 in fa min”. del 1851 in prima esecuzione alla Camerata.
“Guida all’Ascolto” per tutti e tre i concerti a cura della Prof.ssa Adriana De Serio.
Gran finale di stagione il 10 maggio al Teatro Piccinni con il Balletto Teatro di Torino che porterà in scena per la prima volta a Bari l’opera in sei quadri “Didone ed Enea”, ispirata alla vicenda della regina di Cartagine narrata nel IV libro dell’’Eneide di Virgilio e composta nel 1689 da Henry Purcell. E’ una musica meravigliosa, toccante, essenziale e coinvolgente. Ideazione e coreografia di Matteo Levaggi. Il Balletto Teatro di Torino ha 30 anni di vita e conta otto danzatori di varia provenienza e formazione.
E intanto in pieno sviluppo la campagna abbonamenti per la 67ª Stagione che rivedrà la Camerata con i suoi incontri più importanti al Teatro Petruzzelli.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata, Via Sparano 141, infotel 080/5211908

Buon compleanno Papà Haydn con il Collegium Musicum


Si terrà domenica 6 aprile anziché il 31 marzo come inizialmente previsto, il Concerto del Collegium Musicum dedicato a Franz Joseph Haydn.
L’appuntamento si terrà nella Sala Conferenze delle Pinacoteca Provinciale alle 17.45. I Solisti del Collegium Musicum (Michele Bozzi al flauto, Daniela Carabellese e Antonio Papapietro ai violini, Francesca Carabellese alla viola, Giovanna Buccarella al violoncello), eseguiranno la Sinfonia n. 101 in re maggiore HOB. I:101 “della pendola” o “dell’orologio” (del 1794), e la Sinfonia n. 104 in re maggiore Hob. I: 104 “London” o “Salomon” del 1795, nelle trascrizioni per flauto e quartetto d’archi di Peter Salomon (1745-1815). Per informazioni e biglietti rivolgersi alla sede operativa del Collegium, in via Dante 237, tel. 080.5227986.

venerdì 28 marzo 2008

A Reggio Emilia Il Fidelio di Beethoven diretto per la prima volta da Claudio Abbado


Doveva segnare un memorabile ritorno, quello di Claudio Abbado al Teatro alla Scala di Milano e invece il nuovo allestimento di 'Fidelio' (l'unica opera per il teatro scritta da Beethoven nel 1805), complici i dissapori tra il maestro e la sua città, è diventata un'importante produzione internazionale (coinvolte, tra l’altro, città come Baden-Baden e Madrid) che il 6 aprile (ore 20) debutterà al Teatro Valli di Reggio Emilia (replica l'8 alla stessa ora).
Fidelio è un'opera alla quale Abbado tiene particolarmente e che da tempo desiderava realizzare: l'attesa di questa "prima volta" è dunque grande anche perchè l'ex direttore dei Berliner Philharmoniker è probabilmente il solo musicista che sia stato in grado, negli ultimi vent'anni, di rileggere le sinfonie beethoveniane con significativi elementi di novità. Novità che certamente non mancheranno nel suddetto allestimento, e forse per questo Abbado ha scelto un regista che si accosta all'opera lirica per la prima volta. Si tratta di Chris Kraus autore di 'Quattro minuti', uno dei successi del cinema tedesco degli ultimi anni, il quale pur non essendo appassionato di lirica aveva già usato musiche di Beethoven nei suoi film. Nell'opera i temi prevalenti, cari a Beethoven, sono la lotta contro la tirannia e l'affermazione della libertà e della giustizia. Leonore si traveste da uomo, Fidelio, e si fa arrestare per salvare dalla prigione il marito Florestano, ingiustamente incarcerato. Come di consueto Abbado dirigerà la Mahler Chamber Orchestra e lo Schönberg Chor, e chi conosce questi splendidi complessi gia' pregusta raffinate prelibatezze. Il cast sarà composto da Endrik Wottrich (Florestan), Anja Kampe (Leonore), Giorgio Surjan (Rocco), Julia Kleiter (Marzelline), Joerg Schneider (Jaquino), Albert Dohmen (Don Pizarro) e Diogenes Randes (Don Fernando). Infotel: 0522/458811

Domani l'innovativo Trio Opera Viwa sarà al Teatro Van Westerhout di Mola di Bari



Sabato 29 marzo 2008 ore 21.00 /
Mola di Bari - Teatro Comunale “N.van Westerhout” /
Trio Opera Viwa (
Silvia Martinelli, soprano,
Fabio Taruschio, flauto,
Andrea Trovato, pianoforte,).
Musiche di Rossini, Bellini, Verdi, Braga, Ganne, Saint-Saens, Delibes.
Guida all’ascolto a cura di Andrea Trovato.
"Il Trio Opera Viwa si forma nel 2006 e concretizza un progetto di produzione lirica già attivo dal 2000. Il progetto era nato dalla volontà di offrire al pubblico una proposta innovativa di fruizione dell’opera lirica, destinata a tutti gli spazi, convenzionali come i teatri di tradizione e meno convenzionali come sale da concerto, cortili, chiostri, ville e piazze. Il nome indica la volontà di mantenere "Viva" l'opera, di rivitalizzare questo genere, non lasciare che si fossilizzi in stereotipi che imbrigliano la creatività e l'amore per la musica. Ma significa anche "W l'Opera!", con l'entusiasmo di chi fa il tifo per la squadra del cuore, con la passione dei giovani per i loro eroi. Questo è l'obiettivo del Trio: far si che la lirica (ri)diventi alla portata di tutti, rinnovare il concetto di concerto lirico, accostare il flauto alla voce, come avviene spesso nell'opera. Il flauto è un interlocutore privilegiato della voce di soprano, da Casta Diva in "Norma" fino alla scena della pazzia in "Lucia di Lammermoor". Perché non portare un po’ di vita e colore orchestrale in concerto?
Il programma del concerto prevede una parte dedicata alla lirica, spostandosi poi sulla letteratura originale per questa formazione, con un occhio di riguardo alla Francia, dove autori come Delibes e Saint-Saens le hanno dedicato piccole perle sullo stile della chanson."
Informazioni e Prenotazioni: associazione A.G.I.MUS. “Giovanni Padovano” tel. 368.568412 - 349.2856438 - a.g.i.mus@alice.it / Teatro Comunale - Infotel: 080.4733805 (il giorno del concerto dalle ore 18.00)

Il mitico Krystian Zimerman inizia dal Massimo di Palermo la sua tournée italiana


Lunedì 31 marzo appuntamento imperdibile con uno dei più grandi pianisti del nostro tempo: il polacco Krystian Zimerman (nella foto). Il recital di questo personaggio mitico quanto schivo si realizza grazie a una collaborazione fra l'Associazione Siciliana Amici della Musica e la Fondazione Teatro Massimo e coincide con la prima data della tournée italiana (ci sarà anche l'appuntamento con Bari l'8 aprile al Kursaal Santalucia).
Krystian Zimerman proviene da una famiglia legata alla musica da una lunga tradizione e ha conquistato, nel 1975, il primo premio del Concorso Chopin di Varsavia, lo stesso che ha imposto all’attenzione mondiale anche Maurizio Pollini e Martha Argerich. Considerato uno dei massimi piansti viventi, è giustamente celebre per il suo perfezionismo e per la sorprendente originalità (e profondità espressiva) delle sue scelte interpretative. Al tempo stesso, è tuttavia anche un artista che – come ha scritto Piero Rattalino – tende ad avere di se stesso un’idea ormai “storicizzata”, scegliendo di fissare su disco una serie di esecuzioni che hanno fatto epoca: non a caso, fra le registrazioni pubblicate dalla Deutsche Grammophon figurano, accanto ai due quaderni dei Préludes di Debussy, anche i Concerti per pianoforte di Beethoven e di Brahms diretti da Leonard Bernstein, quelli di Ravel e di Bartók diretti da Pierre Boulez, quelli di Liszt e Rakhmaninov diretti da Seiji Ozawa. Agli inizi della sua carriera, ha registrato inoltre il Concerto in la minore di Schumann e quello di Grieg insieme con Herbert von Karajan e l’orchestra dei Berliner Philharmoniker.
Dopo moltissimi anni di assenza dalla nostra città, Krystian Zimerman ha scelto di inaugurare a Palermo la sua tournée italiana e di presentare, sul palcoscenico del Teatro Massimo, una sorta di viaggio ideale attraverso la musica che inizia con la Partita n. 2 in do minore Bwv 826 di Bach e prosegue con la magnifica Sonata in do minore op. 111 con la quale, come scrive Thomas Mann nel suo Doctor Faustus, Beethoven raggiunge il punto in cui «la sonata in genere come forma artistica tradizionale» tocca la meta «oltre la quale non è possibile andare, annullava se stessa e prendeva commiato». Nella seconda parte del programma, Krystian Zimerman propone invece due pagine a lui molto care, i quattro Klavierstücke op. 119, con i quali si conclude, nel 1893, il catalogo delle opere pianistiche di Brahms, e le virtuosistiche Variazioni su un tema popolare polacco op. 10 di Karol Szymanowski.
Meticoloso e appassionato, attento a ogni dettaglio tecnico ma anche capace di travolgere gli ascoltatori con lo slancio vigoroso delle sue interpretazioni, dove suoni ed emozioni si fondono in un magma brillante che annulla ogni altra sensazione. Una vita dedicata alla musica ha fatto di Krystian Zimerman uno dei massimi pianisti di oggi. Il virtuoso polacco è ormai considerato una sorta di vate della tastiera che - il portamento nobile e lo sguardo sempre un pò corrucciato perso in personalissime elucubrazioni filosofiche - condivide con il pubblico le sue «rivelazioni» sui grandi autori seguendo una liturgia che ha i toni del rito. Negli ultimi dieci anni, per esempio, Zimerman ha ideato un sofisticato sistema per spostarsi insieme al suo inseparabile pianoforte. Che non è solo uno strumento meccanico, ma una vera estensione - di legno, avorio e metallo - delle sue mani. Generalmente, lui e il suo pianoforte, arrivano nella sala del concerto e Zimerman manda tutti via e accorda il suo pianoforte in solitudine: issa una tenda e nasconde il suo strumento alla vista di tutti; poi in concerto l'irraggiungibile è lui.
Nato a Zabrze nel 1956 in una famiglia di musicisti, Zimerman ha iniziato ancora adolescente la carriera concertistica. La vittoria del Grand Prix al Concorso Chopin del 1975 gli ha aperto le porte di una brillante carriera internazionale, sempre all'insegna della riservatezza. Forse per questo, da qualche anno si è imposto di non superare la soglia dei 50 concerti a stagione: un traguardo rigoroso che rende preziose le sue esibizioni. Ha sviluppato un analogo approccio nei confronti della registrazione discografica, processo di cui si occupa nella sua totalità. Durante i 30 anni di collaborazione con la Deutsche Grammophon, ha inciso 22 dischi che hanno ricevuto importanti premi. Nel 1999 ha registrato i Concerti di Chopin con un’orchestra costituita appositamente per questo progetto, la Polish Festival Orchestra, con la quale ha fatto una lunga tournée in Europa e America per commemorare il 150° anniversario della morte di Chopin. Recentemente ha registrato il Concerto per pianoforte n. 1 di Brahms con i Berliner Philharmoniker diretti da Sir Simon Rattle, ricevendo critiche assai lusinghiere. Nel 2005 ha vinto il premio nella categoria “musica per orchestra” al MIDEM per la sua registrazione dei Concerti per pianoforte n. 1 e 2 di Sergei Rachmnaninov (Boston Symphony Orchestra diretta da Seiji Ozawa). Tra le esecuzioni storiche che lo hanno posto per sempre nell’olimpo della musica classica, ci sono quella con i Wiener Philharmoniker il 10 febbraio 1985, la sua interpretazione del Concerto per pianoforte di Robert Schumann sotto la direzione di Herbert von Karajan, e i Concerti n. 3, 4 e 5 di Beethoven nel settembre 1989 sotto la direzione di Leonard Bernstein.
I biglietti sono disponibili presso Master Dichi (via xx settembre, 38) nei consueti orari di apertura, e presso il botteghino del Teatro Massimo, aperto tutti i giorni (anche domenica e lunedì) dalle ore 10 alle ore 15 e poi a partire da un'ora prima dell'inizio.
Il costo dei biglietti, varia secondo il settore: intero da 40 a 18 Euro; gli abbonati hanno diritto al prezzo ridotto da 34 a 15 euro; gli studenti sotto i 25 anni a uno sconto del 50% sul prezzo intero: da 20 a 9 euro.

COSI' PARLO' BEPPE GRILLO


"Basta con il primato della politica sulla Giustizia. Basta con le prescrizioni. Basta con la moglie di Fassino in Parlamento per cinque legislature. Basta con Fassino, dirigente “non nato sotto il cavolo”, ancora in Parlamento. Basta con le candidature mafiose. Basta con i “Village People” alla Camera. Basta con i morti viventi al Senato. Basta con Icaro - Testa d’Asfalto e il tormentone Alitalia. Basta con l’extravergine Formigoni e i suoi “comunicati e liberati” alla Sanità lombarda. Basta con Crisafulli, Carra, Dell’Utri, Cuffaro candidati. Basta con Azzurro Caltagirone e gli interessi di suo suocero. Basta con Geronzi in banca e non in tribunale. Basta con la Forleo sotto processo. Basta con D’Alema che rifiuta i processi. Basta con De Magistris inquisito. Basta con il ceppalonico Mastella e la sua liquidazione di 300.000 euro. Basta con la TAV di 13 miliardi di euro in Val di Susa e le ferrovie locali allo sfascio. Basta con Bassolino e la mozzarella di bufala radioattiva. Basta con le panzane del mago Otelma Bondi. Basta con i sorrisi di compatimento di Polito, mantenuto di Stato. Basta con la merda di Fede e di Riotta che straripa dal televisore. Basta con gli aborti verbali di Ferrara, mantenuto di Stato. Basta con il controllo dell’informazione da parte di mediasetpartiticonfindustria. Basta con gli aumenti alla pompa di benzina e i profitti per i grandi azionisti dell’ENI. Basta con il titolo di Telecom Italia in picchiata e Tronchetti in barca con Afef. Basta con Malpensa hub nel deserto del varesotto di Bossi e Maroni finanziato dalle nostre tasse. Basta con i veleni a pagamento in città con l’Ecopass della Moratti. Basta con l’EXPO 2015 dei costruttori immobiliari. Basta con gli inceneritori e i tumori a norma di legge. Basta con le false liste nazionali alle elezioni politiche con il mio nome. Basta con Tremonti che ci spiega come LUI ha ridotto l’economia. Basta con Castelli che ci spiega come LUI ha ridotto la giustizia. BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! Basta con il respiro trattenuto. Basta con la vita in apnea. Basta con i sospiri di delusione. Basta con gli sbuffi di rabbia. Basta con le parole non dette. Basta con la professione del politico. Basta con la politica dei furbi e la società dei fessi. Basta con la recessione. Basta con l’incertezza della pena. Basta con i delinquenti senza frontiere in Italia. Basta con le basi militari degli Stati Uniti in Italia. Basta con l’Italia piattaforma logistica. Basta con la speculazione dei Comuni sulle licenze edilizie. Basta con i politici in televisione a parlare del nulla. Basta con i servi dell’informazione a leccargli il culo, a non fare mai una domanda. Basta con questa pagliacciata mediatica. Basta con De Bortoli, con Floris, con Vespa, con Mieli, con Giordano, con Belpietro con tutti i loro colleghi novantagradini. Basta. Il 25 aprile gridiamo: “Basta!”. Libera informazione in Libero Stato." Che ne pensate di quanto appena letto? Forza e coraggio: prendete posizione. Aspetto i vostri commenti.

mercoledì 26 marzo 2008

Si presenta domani alla Provincia di Bari la III edizione del Premio Giornalistico e di Laurea "Franco Sorrentino"




L'Orecchio di Dioniso è un blog di informazione e critica musicale, ma ogni tanto fa eccezione a questa sua specifica peculiarità, per affrontare anche altre tematiche, come quella del giornalismo, che mi sta naturalmente molto a cuore. Domani alle ore 12.00 nella Sala Giunta dalla Provincia di Bari si terrà per l'appunto la presentazione della III^ edizione del Premio Giornalistico e di Laurea “Franco Sorrentino”, promosso dall’Associazione del Consiglieri della Provincia di Bari con il Patrocinio del Comune di Bari, della Provincia di Bari, della Regione Puglia, dell’Ordine Nazionale e Regionale dei Giornalisti, dell’Università e del Politecnico di Bari.
Il Premio nasce con la finalità di ricordare la figura di Franco Sorrentino (nella foto), uomo di cultura, scrittore, giornalista, Consigliere Nazionale e Vice-Presidente del Consiglio Interregionale dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia e Basilicata, nonché Vice-Sindaco e Presidente della Provincia di Bari dal 1995 al 1999, scomparso nel giugno del 2001.
L’idea di dar vita al Premio di Giornalismo e di Laurea in ricordo di Franco Sorrentino è stata di Ida Sorrentino, moglie dello scrittore e giornalista barese, che ha personalmente messo a disposizione un fondo per finanziare l’iniziativa.
Alla presentazione interverranno il Presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, il Presidente dell’Associazione dei Consiglieri Provinciali, Alfonso Pisicchio, Ida Sorrentino, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia Paola Laforgia e rappresentanti del Comune di Bari, della Regione Puglia, dell’Università e del Politecnico. Permettetemi di aggiungere che Franco è stato una persona di straordinaria onestà intellettuale, partigiano e liberale sin nelle viscere, oltre che un giornalista di quelli con la "schiena dritta" (non per niente adorava leggere e rileggere, anche in una sua trasmissione televisiva di successo, "Francamente", gli articoli di un "certo" Indro Montanelli). Ho avuto la fortuna di conoscerlo alla fine degli anni Ottanta, quando mi invitò a tornare a scrivere di musica (e non solo) per il suo quotidiano "Puglia", di cui era nel frattempo divenuto vicedirettore. Senza la sua forte spinta e i suoi preziosi consigli probabilmente non mi sarei rimesso più a scrivere...
Grazie indimenticabile Franco, giornalista vero e soprattutto con la schiena dritta (merce, ahinoi, sempre più rara).


martedì 25 marzo 2008

Martha Argerich e l'OSN della RAI insieme a Torino e Bologna


Torna a suonare con L'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai la celebre pianista argentina Martha Argerich (in una foto di "qualche" anno fa...), nota per il suo straordinario temperamento e la passione con cui sa affrontare ogni pagina del suo vasto repertorio, che spazia da Bach a Messiaen. Nata a Buenos Aires, la Argerich ha iniziato a studiare pianoforte a due anni e mezzo, a cinque ha preso lezioni da Vincenzo Scaramuzza, per trasferirsi successivamente in Europa e seguire i corsi di Nikita Magaloff, Dinu Lipatti e Friedrich Gulda. Vincitrice del Concorso "Busoni" di Bolzano e dello "Chopin" di Varsavia, ha tenuto concerti per i più importanti enti musicali del mondo.
Giovedì 27 marzo 2008 alle 20.30 torna a Torino all'Auditorium Rai "Arturo Toscanini" e in collegamento diretto nazionale su Radio3, come interprete di un brano che è una sfida titanica per il virtuosismo di ogni pianista: il Terzo Concerto di Prokof'ev, che Martha Argerich ha peraltro inciso per Deutsche Grammophon e di cui è somma interprete.
Sul podio il giovane direttore russo Tugan Sokhiev, allievo al Conservatorio di San Pietroburgo di Ilya Musin e Yuri Temirkanov, che ha diretto la Philharmonia di Londra, l'Orchestra della Radio Svedese, la Sydney Symphony Orchestra, e che recentemente ha debuttato con la Filarmonica della Scala e con l'Orchestra Nazionale di Spagna.
Il concerto, che prevede anche l'esecuzione della Quarta Sinfonia di Čajkovskij, sarà replicato venerdì 28 marzo alle 21 a Torino, e sabato 29 marzo alle 20.30 al Teatro Manzoni di Bologna, per Bologna Festival - Grandi interpreti.

Il Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce dedica una serata al grande Karlheinz Stockhausen

Ha colto tutti (o quasi) di sorpresa la notizia della morte di Karlheinz Stockhausen il 5 dicembre scorso a Kürten, in Germania dove il geniale compositore risiedeva e lavorava da anni, dopo aver creato la sua personale casa editrice e discografica (aveva infatti rotto da tempo il suo rapporto con l’Universal Edition di Vienna).
Il prossimo 22 agosto Stockhausen avrebbe compiuto ottant’anni e nonostante l’età avanzasse inesorabilmente, egli non aveva mai cessato di progettare a medio e lungo termine, comporre, programmare nuove e originali creazioni, appuntamenti d’ascolto per i suoi allievi e fan. Fiumi d’inchiostro si sono versati in questi mesi più sulla sua controversa e discussa statura umana che sul grande complesso linguaggio musicale posto in tanti anni alla base della sua instancabile ricerca. Chi scrive ebbe la fortuna di incontrarlo ed intervistarlo a Bari per conto del Corriere del Mezzogiorno /Corriere della Sera nel maggio del 2006. La Fondazione Petruzzelli gli aveva infatti dedicato due indimenticabili e, tra l'altro, affollatissime serate in Vallisa. Sino ad allora il mio rapporto con la musica del mitico Karlheinz, lo confesso, era stato difficile, per non dire abbastanza...distaccato. Non possedevo che poche storiche incisioni prevalentemente pianistiche e cameristiche. Quell’intervista, a cui collaborò con preziosa competenza il compositore e docente salentino Biagio Putignano (nella foto, scattata a Bari, è proprio lui in compagnia del grande maestro scomparso), stimolò in me il desiderio di approfondire la vita e l’excursus artistico di questo indubbiamente grande “sacerdote” della musica del XX secolo.
Nei prossimi giorni riproporrò nel blog quell’intervista pubblicata dal Corriere, all’attenzione di quanti non l’avessero letta. Intanto, tengo molto a segnalarvi l’appuntamento di dopodomani, giovedì 27 marzo (ore 18.00) a Lecce presso il Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano”, nell’ambito del significativo ciclo di incontri “MusiCultura – al museo con la musica” organizzati dal conservatorio salentino insieme alla Provincia di Lecce con un Concerto-Conferenza denominato “Omaggio a Stockhausen”, in memoria del compositore tedesco, pioniere della musica elettronica; serata significativa alla quale sono stato invitato (bontà loro…) a partecipare tra i relatori dalla docente e musicologa Elsa Martinelli (curatrice di MusiCultura) e dallo stesso Biagio Putignano, che presiederà l’incontro insieme a Pierluigi Camicia (nuovo direttore del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce), Fiorella Sassanelli (critico musicale de “la Repubblica” e docente del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza) e Franco Degrassi (compositore e docente di musica elettronica al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce). A seguire un concerto dell’Orchestra da Camera del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, diretto da Giovanni Pellegrini che rileggerà il celebre “Tierkreis” (1975) nella versione per orchestra da camera curata dallo stesso Putignano, “Gesang der Jünglinge” (1956) e “Telemusik” (1966). Da non perdere.

Convegno a Roma (3 aprile 2008): "Un Futuro per la Musica Classica"


giovedì 20 marzo 2008

Buona Pasqua


La prestigiosa Orchestra Giovanile Italiana suona stasera al Conservatorio di Foggia


Stasera, alle ore 21.00, l'Orchestra Giovanile Italiana, che ha la sua principale residenza nella celebre Scuola di Musica a Fiesole terrà un concerto nell'Auditorium del Conservatorio "Umberto Giordano" di Foggia. Il concerto che sarà diretto dal maestro Nicola Paszkowski (nella foto), conclude la settimana di residenza artistica della prestigiosa Orchestra a Rodi Garganico. In programma le "Enigma Varations" di Sir Edward Elgar e la Prima Sinfonia di Johannes Brahms. (Ingresso libero. Infotel:0881.709274.) Come già scrissi in una precedente analoga occasione, mi corre l'obbligo di sottolineare l' assenza di un indispensabile coordinamento tra i conservatori di musica pugliesi, che avrebbe magari consentito di ospitare anche a Bari, Monopoli, Brindisi, Lecce e Taranto un concerto di questa eccellente realtà culturale italiana. Possibile che sia tanto difficile (anche) solo pensarci?

mercoledì 19 marzo 2008

Una tenera bruckneriana "Romantica" per Claudio Abbado e la Lucerne Festival Orchestra


Franz Liszt lo definì “il giullare di Dio”, mentre Wagner affermò con generosa magnanimità: “non conosco che un uomo che si possa accostare a Beethoven. Il suo nome è Anton Bruckner”. Assai meno gratificante l’opinione del rivale contemporaneo Johannes Brahms: “E’ solo un povero pazzo!”. Riascoltando in questi giorni alcune sinfonie di Bruckner, al quale ho dedicato dodici anni fa, anche grazie all’amichevole complicità di Giorgio Saponaro, un pamphlet (“Divino Bruckner”, Schena editore, Fasano) in coincidenza del centenario della morte, direi che la definizione più appropriata di Bruckner l’abbia offerta proprio Liszt.
Arrivato infatti a Vienna dalla ottocentesca provincia contadina e arretrata dell’Austria, egli, uomo candido e ingenuo, trovò non poche difficoltà nell’ambientarsi in una città che pur in declino era ancora assai vivace sia economicamente che culturalmente. La sua vita “senza storia” non può spiegare una musica tanto monumentale e ascetica, quanto intima e lacerante. Il lungo romanzo creativo che si snoda attraverso nove sinfonie e toccanti opere sacre, non sembra quasi appartenergli; non pare cioè coincidere con il DNA di un bigotto organista di provincia. Eppure, la fortuna della sua opera creativa pur giunta tardivamente, ne ha ricompensato appieno i sacrifici patiti, le sofferenze psicologiche, l’emarginazione e la solitudine che questo piccolo, grande uomo patì in vita.
La Quarta Sinfonia, nota anche come la "Romantica", per esempio, si apre con il misterioso richiamo del corno su un vibratile, sommesso tessuto sonoro degli archi. Ho appena ascoltato questo sublime incipit nella formidabile interpretazione di Claudio Abbado con la Lucerne Festival Orchestra. Il compact disc è prodotto dal celeberrimo festival svizzero, che ha avviato in questi ultimi anni un’eccellente serie di incisioni in cd e dvd dei concerti abbadiani in quel di Lucerna. La presente registrazione è stata però effettuata non nella “Sala Bianca” del Festival, bensì nella Suntory Hall di Tokyo, durante la festosa tournèe della magnifica orchestra svizzera in Giappone. La visione che Abbado ha del mondo bruckneriano appare, almeno a chi ne ha seguito il percorso in questi ultimi tre decenni, decisamente mutata nel tempo. Ricordo ancora con gioia un suo fantastico concerto con la Settima Sinfonia di Bruckner eseguita alla Royal Albert Hall di Londra nel 1980. In quell’occasione Abbado era sul podio dell’ECYO e nella prima parte, come godibile antipasto della Settima, ebbi modo di ascoltare per la prima volta uno dei più straordinari pianisti del nostro tempo, Murray Perahia, alle prese con il Quarto Concerto di Beethoven. Immaginate per un imberbe diciassettenne qual ero che emozioni incredibili potè scatenare un simile concerto. Tornando alla Settima, ricordo che la lettura del maestro milanese fu particolarmente appassionata e coinvolgente e l’orchestra suonò con grande trasporto e maniacale precisione. Una lettura estroversa, timbricamente ricchissima, ritmicamente incalzante. Ottoni di smagliante rotondità “sparati” con pathos ineguagliabile, archi di seta finissima particolarmente abili nei fraseggi e nel respiro. A contatto adesso con l’ascolto discografico di questa Quarta (peraltro già incisa con ottimi risultati, insieme ai Wiener Philarmoniker nel 1998 dalla Deutsche Grammophon) mi sembra che la visione interpretativa di Abbado si sia addolcita sensibilmente. Lo scavo, gli studi e la maturità espressiva hanno fatto il resto; il “suo” Bruckner di oggi si è fatto più raccolto, tenero e soprattutto meno ridondante d’un tempo. Egli cerca - con risultati peraltro altrettanto mirabili - equilibrio e omogeneità sonora che più che al turgido spessore fonico di un Wagner pare ispirarsi alla sottile, elegante poetica di uno Schubert. Ne vien fuori così una lettura di tersa luminosità e al contempo dai contorni nitidissimi e in cui la scelta di tempi più meditati offre all’esecuzione un prezioso valore aggiunto. Esemplare l’apporto dell’impareggiabile Orchestra (di straordinari solisti) del Festival di Lucerna e sufficientemente realistica e ben spaziata la registrazione.

martedì 18 marzo 2008

Domani "La Bottega dell'Armonia" diretta da Flavio Maddonni suona lo Stabat Mater di Pergolesi in Vallisa


Domani sera (ore 20.30) avrà luogo presso l’Auditorium Diocesano “La Vallisa” il sesto concerto della stagione organizzata dall’Associazione “La Bottega dell’Armonia” che vedrà impegnata l’Orchestra Giovanile “LA BOTTEGA DELL’ARMONIA” (nella foto) ed il Coro Femminile “OTTAVIO DE LILLO”, entrambi diretti dal maestro Flavio Maddonni. Il programma della serata sarà il seguente:

G. Ph. TELEMANN:

Concerto in sol maggiore per viola e orchestra
(solista: Roberta Ardito);


G. B. PERGOLESI:
"Stabat Mater" per soli, coro femminile e orchestra
(solisti: Rita Jacobelli - soprano, Paolo Pace - contraltista);

"Suonare giocando. Questo potrebbe essere lo slogan della “Bottega dell’Armonia”, un’orchestra giovanile con musicisti che suonano, sin dalla più tenera età, violino, violoncello, chitarra, pianoforte, arpa, flauto e percussioni.
L’idea di questa orchestra raccoglie un desiderio diffuso tra i ragazzi che amano la musica, di non essere soli. Animata da questo spirito l’orchestra della “Bottega dell’Armonia” unisce bambini, ragazzi e giovani provenienti da differenti realtà: le scuole private, le scuole medie ad indirizzo musicale, il conservatorio. Ed è proprio la musica d’insieme l’habitat ideale per far scoprire e potenziare non solo abilità strumentali ma anche umane e di aggregazione. La preparazione dell’Orchestra è affidata ai maestri Domenico Strada, Massimo Mannacio, Flavio Maddonni e Bepi Speranza. L’orchestra, costituitasi negli ultimi mesi del 2000, si è esibita in varie occasioni, tra l’altro alla “Prima rassegna europea delle orchestre giovanili” nel 2001 a Maglie (LE), alla quarta edizione del Concorso Nazionale “Strawinsky” di Bari vincendo il I° premio assoluto nella sua categoria, alla I e II Rassegna E.S.T.A. (European String Teacher Association) di Bari anche con piccoli gruppi di musica da camera formatisi in seno all’orchestra, al I Concorso Nazionale “L. Russo” di Monopoli vincendo il I premio, alle manifestazioni organizzate dal Comune di Bari per “O-Maggio all’infanzia” e alla rappresentazione dell’operina “Mignolina” in collaborazione con il CEDAM ”, nel 2004 all’Ospedale Pediatrico “Giovanni XXlll” in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e nel 2005 al Circolo Unione di Bari e al teatro Piccinni affascinando ovunque il pubblico per l’appassionata interpretazione e la disinvolta abilità nel comunicare con il linguaggio dei suoni. Attualmente “La Bottega dell’Armonia” comprende varie formazioni cameristiche, una orchestra di ragazzi di età compresa tra i 6 e i 15 anni ed una formazione orchestrale di ragazzi più grandi (da 17 a 23 anni) e dotati di più alte capacità tecniche coadiuvati dai maestri preparatori Flavio Maddonni, Domenico Strada, Massimo Mannacio e Bepi Speranza."

Una "Passione" gioiosa e travolgente domani sera al Parco della Musica di Roma

Mercoledì 19 marzo - ore 21.00 Orquestra La Pasión Schola Cantorum de Caracas María Guinand (direttore)
Golijov: "La Pasión según San Marcos".
La Passione di Cristo tra jazz e ritmi latinoamericani, canto gregoriano, klezmer e capoeira: tutti i suoni del mondo per la "Passione di Cristo" del XXI secolo. Samba, salsa, tango: un travolgente spettacolo di musica, canto e danza dove la globalizzazione diventa arte. Scritta da Osvaldo Golijov (nella foto), compositore argentino di straordinaria formazione multiculturale che si è affermato come uno degli artisti più interessanti dell'attuale panorama musicale. La sua Pasión según San Marcos è un evento spettacolare e unico nel quale ci sarà modo di apprezzare il Coro della Schola Cantorum di Caracas, una formazione che è l'equivalente canoro delle strepitose orchestre giovanili venezuelane, quelle che strappano migliaia di giovani dalle strade e dalla miseria. Accanto al coro musicisti jazz, musicisti classici, insolite percussioni, un soprano e ballerini di Capoeira. Per maggiori informazioni: http://www.santacecilia.it/

lunedì 17 marzo 2008

Grazie a tutti


Cari amici vicini e lontani, non posso che ringraziarvi tutti attraverso un forte abbraccio per la sincera solidarietà che avete mostrato nei confronti del mio blog l'ORECCHIO DI DIONISO. Dopo la notizia di alcuni giorni fa che noi, come altri blog non saremmo stati più accreditati dalla Fondazione Petruzzelli, ho ricevuto infatti numerose lettere indignate di musicisti, colleghi ed amici che mi incitano a non abbattermi e a continuare nel progetto del blog. La critica musicale e teatrale italiana, come è noto, sta vivendo da anni ormai evidenti difficoltà. E' inutile nascondersi dietro il classico dito: sempre più rare, mal pagate e limitate nello spazio concesso loro da quotidiani e settimanali, le recensioni (in particolare quelle "serie, competenti e dunque credibili"), sempre più emarginati i critici che intendono esercitare la loro professione con lealtà, onestà e deontologica correttezza. Viviamo tempi duri, ma non dobbiamo arrenderci, pena la fine dell'Informazione, quella per intenderci con la "I" maiuscola.
Coloro che invece ritengono e riterranno in futuro più comodo, agevole, redditizio - per mantenere posizioni di potere acquisite negli anni e crearne di nuove per familiari ed amici - sappiano che chi scrive passerà il resto della vita, se non a smascherarli pubblicamente come meriterebbero, almeno a compatirli, magari con un pizzico di sana ironia. Il modo migliore, a mio sommesso parere, per farli meditare.

La nuova stagione della Società dei Concerti di Bari


L'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI partecipa alla prestigiosa "Semana de Musica Religiosa" di Cuenca in Spagna

Un appuntamento di grande prestigio internazionale per l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai è rappresentato dall'invito alla quarantasettesima "Semana de Musica Religiosa" di Cuenca, in Spagna. Si tratta di un ulteriore riconoscimento, che segue i successi al Festival di Salisburgo (agosto 2006, con la prima esecuzione assoluta dell'opera "Gogo no eiko" di Hans Werner Henze, replicata anche alla Philharmonie di Berlino),
al Festival Berlioz a La-Côte-Saint-André, al Festival Manca a Nizza e Monte Carlo, al Graubünden Festival a St. Moritz.
La "Semana de Musica Religiosa" è nata nel 1962 ed è il quarto festival più antico di Spagna; dal 1986 è membro della Associazione dei Festival Europei (AFE) e dal 2001 è sostenuta da una fondazione culturale patrocinata dalla Giunta delle comunità di Castilla-La Mancha, dal Municpio, dalla Deputaziòn e dall'Episcopato, dal Ministero della Cultura, dalla Cassa di Castilla-La Mancha
e dalla Fondazione Caja di Madrid. L'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai è presente all'edizione di quest'anno con due importanti concerti: giovedì 20 marzo 2008, sarà infatti eseguito dalla compagine sinfonica italiana il "War Requiem" op. 66 di Benjamin Britten, mentre il 21 marzo 2008, l'appuntamento sarà con la notissima "Messa da Requiem" di Giuseppe Verdi.
Sul podio, in entrambe le serate, il direttore spagnolo Juanjo Mena, Direttore Principale e Direttore Artistico dell'Orchestra Sinfonica di Bilbao, recentemente nominato Primo Direttore Ospite del Teatro "Carlo Felice" di Genova. Parteciperano inoltre ai concerti il Coro Filarmonico "Ruggero Maghini", il Coro di voci bianche "I piccoli Musici" e due cast di voci internazionali: Nancy Gustafson, Agustín Prunell-Friend e Cristopher Robertson per Britten, Danna Glaser, Ildiko Komlosi, Vicente Ombuena e Carlo Colombara per Verdi.

venerdì 14 marzo 2008

Il celebre Quartetto Vertavo in concerto al Nuovo Palazzo per la Camerata Musicale Barese

La Camerata Musicale Barese ospiterà il 18 marzo (alle 20.45) al “Nuovo Palazzo” di Bari il Quartetto d'archi Vertavo (nella foto), tesoro nazionale della natìa Norvegia.
In programma brani di Beethoven, Bartok, e Grieg.
Il Quartetto Vertavo si è imposto come uno dei più spettacolari ensemble di oggi. Pur essendo molto giovani, queste quattro artiste hanno già compiuto il 20° anniversario di carriera insieme, avendo costituito il quartetto a Oslo nel 1984. Nel 1995 il Quartetto raggiunge la sua fama internazionale conseguendo il Primo Premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Melbourne e nel 1996 gli viene assegnato l’importante premio Nordic Chamber Music Prize. Lo stesso anno riceve il Premio della Critica Norvegese, una nomination per il Nordic Council’s Culture Award e nel 2003 riceve il Nordea Prize; in cima a una lunga lista di premi, giunge il più alto riconoscimento nel 2005 con il Premio Grieg. In virtù della particolare affinità e interesse per la musica contemporanea il Quartetto esegue regolarmente opere dei più grandi artisti contemporanei, tra i quali Ligeti, Adès, Frank Bridge e di compositori norevegesi quali Nørgård e Asheim. In occasione dei festeggiamenti per il 20° anniversario della fondazione nel 2004, il Quartetto ha tenuto due concerti alla Wigmore Hall di Londra, con la prima mondiale di Julian Philips per baritono e quartetto d’archi, ha partecipato al ciclo “Russian Series” al Concertgebouw di Amsterdam, ha dedicato una serie di concerti a Haydn e Bartok al Festival di Aldeburgh. In occasione di questo concerto la docente e pianista Adriana De Serio curerà una breve guida all'ascolto. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 – tel. 080/521.19.08.

giovedì 13 marzo 2008

A Torino, musiche di Elgar, Schumann e Janacek per l'OSN della Rai


Questa sera (alle 21.00) all'Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino e in collegamento diretto (come di consueto) su Radio Tre, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai presenta un variegato programma che prevede la partecipazione del celebre cornista Bruno Schneider, insieme a tre strumentisti dell'Orchestra Rai: Corrado Saglietti, Marco Panella e Marco Tosello. Sul podio il direttore d'orchestra inglese Paul Mann.
Il concerto si apre con "In the South (Alassio)", scritta da Elgar durante un soggiorno in Liguria, e prosegue con due brani che vedono protagonista il corno: il "Konzertstück" di Schumann, per quattro corni e orchestra, e il "Concerto n. 3 per corno e orchestra di Mozart.
In chiusura ci sarà la rapsodia sinfonica Taras Bul'ba di Janáček, ispirata all'omonimo romanzo di Gogol'.

"Il respiro è già canto": un convegno oggi a Casa Giannini


Questo pomeriggio si svolgerà a Casa Giannini il primo di due appuntamenti (il secondo incontro è per giovedì 17 aprile), organizzati dall'Associazione Regionale Cori Pugliesi, sulle finalità educative del canto corale, moderati dal Prof. PIERFRANCO SEMERARO. Il convegno, dal titolo "IL RESPIRO E' GIA' CANTO", voluto dall'ARCoPu e dall'Ufficio Scolastico Regionale del Ministero della Pubblica Istruzione, ha come obbiettivo principale quello di comprendere cosa sia "fare coralità" nella scuola, ciò che realmente sviluppa un individuo svolgendo attività corale e vedrà relatrice il M° ANTONELLA ARNESE, direttore di coro e docente di "Direzione di Coro per Didattica della Musica" presso il Conservatorio Piccinni di Bari. Ospite musicale della serata il coro di voci bianche della Scuola Primaria "S.Giovanni Bosco" di Cisternino, diretto dalla prof.ssa Antonia Mastromarini.Il convegno, oltre che alle famiglie che chiedono alla scuola pubblica l'insegnamento della musica, si rivolge ad insegnanti e docenti, dirigenti scolastici e direttori ed artisti del coro.

CASA GIANNINI Via Sparano, 172 BARI - Ingresso libero (ore 18.00).

Infotel: 080.5246864.

mercoledì 12 marzo 2008

Sarà "Via Crucis" o "Via Lucis" per l'ICO di Bari?


Polemiche, veleni, ultimatum, ricatti, scontri tra vertici istituzionali e partiti politici e…chi più ne ha più ne metta: per il Teatro Petruzzelli, a distanza di diciassette anni dal tragico rogo che lo distrusse e a meno di nove mesi dall’agognata riapertura, non c’è proprio pace. Una situazione che continua a far scintille, legata com’è anche al futuro dell’Orchestra Sinfonica della Provincia che dovrebbe - stando alle ultime determinazioni da avallare definitivamente nel prossimo CdA, previsto per il 20 marzo, dell'omonima Fondazione – diventare a tutti gli effetti la compagine stabile del Teatro. E proprio ieri mattina nel foyer del Piccinni si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della stagione 2008 dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari. Presenti Vincenzo Divella, presidente della Provincia di Bari, Marco Renzi, direttore artistico dell’Orchestra e Giandomenico Vaccari, Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli.
Conferenza stampa subito “incendiata” dalle parole di fuoco di Divella: “Ad inaugurare il Petruzzelli ci deve essere l’orchestra della Provincia, magari diretta da Riccardo Muti, e senza ulteriori tentennamenti essa deve diventarne l’orchestra stabile, altrimenti la Provincia è anche pronta ad uscire dalla Fondazione.” Divella ha richiesto pubblicamente e con forza sia alla Regione Puglia che al Comune di Bari che s’impegnino annualmente a finanziare la Sinfonica barese con un milione e mezzo di euro a testa, “così come già fa la Provincia – ha proseguito il presidente - che sostiene una spesa di un milione e duecentomila euro, di cui solo trecentomila ci vengono poi restituiti dalla Regione Puglia.”
A dividere Provincia, Comune e Regione, ancora in polemica su questo delicato punto, è proprio il futuro della Sinfonica, in cui poco più di cinquanta professori d’orchestra furono dalla precedente giunta provinciale di centro-sinistra, presieduta da Marcello Vernola, inquadrati con contratto a tempo indeterminato.
Ora dopo la presentazione nel CdA della Fondazione Petruzzelli della pianta organica necessaria (219 unità, di cui ben 84 orchestrali, 60 artisti del coro, 37 addetti all’area tecnica, 23 dell’area amministrativa e 15 dell’area artistica) per il nuovo Teatro barese, sono logicamente scoppiate polemiche a tutti i livelli. Non ultimo, l’attacco sferrato sulle colonne della Gazzetta e del Corriere del Mezzogiorno da Antonio Fuiano (Cgil-Slc) nei confronti dell’assessore Silvia Godelli (Regione Puglia) colpevole di elargire fior di quattrini per festival estivi della durata di un mese (tra cui il Valle D’Itria e quello salentino della “Taranta” a Melpignano) e altre piccole manifestazioni, lasciando il (sic) risibile importo di 300 mila euro all’anno, quale contributo per le casse della Fondazione Petruzzelli. Naturalmente è poi arrivata la ferma risposta sulla Gazzetta del Mezzogiorno di Silvia Godelli che ha respinto al mittente i rilievi di Fuiano, mettendo poi altra carne al fuoco di una "battaglia" che puzza, non poco, di campagna elettorale in corso. Ieri, Fuiano era presente all’incontro con i giornalisti e ha dichiarato a chiare lettere la ferma intenzione della Cgil di far confluire l’Orchestra della Provincia nell’Orchestra della Fondazione Petruzzelli di prossima costituzione.
Vaccari ha ribadito, dal canto suo, la disponibilità affinchè la Sinfonica di Bari entri compatta e a pieno titolo nei ranghi della Fondazione. Insomma, un clima davvero poco sereno. Chi mi legge da tempo sa bene ciò che penso dell’Orchestra Sinfonica di Bari, l’ho scritto e ripetuto più volte, sia sul Corriere del Mezzogiorno, sia in questo blog. Preferisco, invece, soffermarmi su quella che dovrebbe dunque essere - dando per scontato l’assorbimento dell’Orchestra della Provincia, allo scoccare peraltro dei suoi “primi quarant’anni”, all’interno della pianta organica della Fondazione Petruzzelli – la sua ultima stagione sinfonica.
Trentanove produzioni avviate nel gennaio scorso dal significativo concerto diretto da Gabriele Ferro all’Auditorium della Guardia di Finanza e che vedranno già domani un nuovo interessante appuntamento con un concerto pasquale nella Cattedrale di Bari (alle 20.30); si tratta di “Via Crucis, Via Lucis”, collaudata rappresentazione sacra con protagonista la bellissima "voce recitante" di Claudia Koll (nella foto) e replica venerdì 14 marzo (alle 20.30) presso la Chiesa sei Santi Pietro e Paolo di Gravina di Puglia in memoria dei poveri fratellini Ciccio e Tore tragicamente scomparsi.
Va detto, inoltre, che da oltre quattro anni all’orchestra barese manca un direttore musicale stabile (l’ultimo fu il maestro belga Walter Proost) e si sono alternati in quest’ultimo periodo alla sua guida solo direttori ospiti, tra cui ricordo Bruno Aprea, Donato Renzetti e il nostro Vito Clemente. Una grave carenza che non ha permesso, oltre all’assenza negli ultimi tre lustri di una sala da concerto degna di tal nome, di continuare il processo di crescita qualitativa dell’Ico barese avviato nel 2001 con la direzione artistica di Roberto De Simone e appunto quella musicale di Proost.
La stagione di quest’anno avrà certo nel suo tracciato artisti di calibro nazionale e internazionale, accanto a validi musicisti locali che da tempo collaborano con la compagine sinfonica barese, oltre agli immancabili e graditissimi ritorni.
Quello che invece lascia in chi scrive non poche perplessità è l’ostinazione del maestro Renzi di proporre da alcuni anni serate con pur rispettabili cantanti pop e cantautori di vario genere (da Lucio Dalla a Sergio Cammariere, da Fabio Concato a Mario Rosini e ai Quarrymen) accanto a buoni concerti sinfonici di musica classica e contemporanea. Certo, come afferma lo stesso Renzi il successo di queste serate diciamo pure più “leggere” è garantito dall’affluenza enorme di pubblico pagante. E Dio solo sa quanto ci sia bisogno di far quadrare i conti…
D’accordo su tutto, ma non si scorge però, caro maestro Renzi, alla fine della lettura del programma generale dell’ICO barese un coerente comune denominatore che colleghi validamente le numerose produzioni qui proposte. Si è invece di fronte ad una variegatissima e probabilmente saporitissima insalata mista, dove c’è però di tutto di più.
Per i quarant’anni dell’Orchestra e trattandosi (così pare almeno) dell’ultima stagione sinfonica di quest’Orchestra (partita storicamente negli Anni Cinquanta come Orchestra della Fondazione Piccinni e poi assorbita nel 1968 dall’Amministrazione Provinciale di Bari, grazie a Vitantonio Barbanente, Nino Rota, lo stesso Gabriele Ferro e ad altre indimenticate e indimenticabili figure artistiche) mi sarei francamente aspettato di più.
Dal 2009 spero solo che il timido baco da seta di oggi possa finalmente trasformarsi, anche grazie all’aria buona della Fondazione Petruzzelli, in una splendida, coloratissima farfalla.

Due significative serate pasquali per la Fondazione Piccinni


La 66° stagione musicale 2007-08 della Fondazione Concerti Niccolò Piccinni propone per le celebrazioni pasquali una raffinata kermesse di musica, teatro e danza. Mercoledì 19 marzo, alle ore 21, presso la Sala Giuseppina del Teatro Kursaal va in scena “Pilato e Nicodemo. Un dialogo" del filosofo Massimo Cacciari (nella foto), con Lino De Venuto e Leo Lestingi. Il dialogo filosofico è un breve e straordinario dialogo immaginario fra il governatore romano Pilato e il fariseo Nicodemo, alla vigilia della morte di Gesù. L’adattamento e drammaturgia sono di Leo Lestingi, le musiche originali, elaborate digitalmente, sono di Mimmo Senisa.
Giovedì 20 marzo nella suggestiva cornice dell’Auditorium Diocesano Vallisa, con inizio alle ore 19.30, il Piccinniensemble, dopo il felice debutto del mese scorso con la prima esecuzione assoluta di una composizione di Nicola Sani, si cimenterà nello “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi, considerato il testamento spirituale del grande compositore, tratto da una “sequenza” di Jacopone da Todi,
Per l’occasione la formazione cameristica sarà formata dal classico quartetto d’archi (Orazio Sarcina e Giovanni Caruso, violini, Domenico Caruso, viola, Valeria Sirangelo, violoncello), sotto l'esperta guida del maestro Valfrido Ferrari, seduto al cembalo. Le voci di Antonietta Cozzoli, soprano, Angela Masi, mezzosoprano e dall’attrice Antonella Sallustio completeranno il cast.
Sempre il 20 marzo alla Vallisa, alle ore 21, il Piccinniballet, torna a proporre, in una rinnovata edizione, “la Buona Novella e altre Analogie”. Tratto dall’omonimo concept-album di Fabrizio De André, pubblicato nel 1970, trae spunto dai vangeli apocrifi, in particolare dal Protovangelo di Giacomo ("fratellastro" di Gesù), in una versione del 1867 tradotta da L. Scarabelli. La sceneggiatura e la regia sono di Gianvito Pugliese, le coreografie di Giuseppe Mintrone, la progettazione, direzione musicale e composizioni originali di Marco Laccone. “La Buona Novella e altre Analogie” che utilizza una incisione discografica, realizzata per il Piccinniballet dalla VS Records, e con Empateya Edizioni, quale editore della composizioni originali, sarà rappresentata in anteprima il 19 marzo al Teatro Ulisse di Giovinazzo. Infotel. 080. 5745761 / 335.570772

martedì 11 marzo 2008

Un giro del mondo musicale in tredici autori con Marcello Forte e Domenico Di Leo


Un giro del mondo in tredici autori, o meglio, compositori. E’ questa la stimolante idea maturata dal pianista Domenico Di Leo insieme al violoncellista Marcello Forte e che verrà messa in…”pratica” questa sera, alle 20.30, al cinema Etoile di Monopoli per la stagione degli Amici della Musica (info.080.9372978). Il viaggio musicale partirà dall’Italia con Rossini per poi dipanarsi attraverso l’Europa, gli Stati Uniti e il Sudamerica, con Cassadò, Debussy, Bridge, Bach, Chopin, Bloch, Popper, Grieg, Rachmaninoff, Joplin, Villa Lobos e Piazzolla. Alla base della meritevole idea-progetto di questi due, tra l’altro, eccellenti docenti pugliesi, c’è il forte desiderio di avvicinare un pubblico sempre più vasto alla Musica. Ed è anche per questa ragione che il concerto gode del fondamentale sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli.

Stasera al Kursaal Santalucia il Collegium Musicum nel segno di Baldi, Gorecki e Mahler


Un altro evento da non perdere quello che il Collegium Musicum, diretto dal maestro Rino Marrone (nella foto), ha organizzato per stasera alle 20.45 nel Teatro Kursaal Santalucia. La musica in programma punta, oltre che su due rarità della letteratura novecentesca, anche su una prima esecuzione assoluta.
In apertura verrà eseguita "Every single petal of a rose", l’opera per orchestra da camera appositamente commissionata dal Collegium al compositore bolognese Gianluca Baldi. Si tratta di “undici piccole variazioni per il piccolo Najmun e per tutti i bambini delle cave di Pagla, in Bangladesh, e per i loro piccoli e fragili sogni” - come spiega lo stesso compositore.
Si proseguirà con "Kleines Requiem fur eine Polka" op. 66 per pianoforte e 13 strumenti del compositore polacco Henryk Gòrecki, noto in particolare al pubblico di esperti e appassionati di musica contemporanea per il successo inatteso riscosso della registrazione della Terza sinfonia da parte della London Sinfonietta, distribuita dall'etichetta Elektra Nonesuch (Warner) nel 1992.
La seconda parte della serata prevede la partecipazione del celebre soprano Amelia Felle che interpreterà gli struggenti "Kindertotenlieder" di Gustav Mahler (con il fascino ambiguo della lirica di Friedrich Ruckert), nella trascrizione per orchestra da camera (1987) di Rainer Riehn.

venerdì 7 marzo 2008

Il Trittico pucciniano di Riccardo Chailly e Luca Ronconi in diretta televisiva dalla Scala di Milano su SKY Classica


Dopo il clamoroso successo della Prima della Scala del 7 dicembre scorso (ricordate ancora quel Tristano e Isotta?), l’opera ritorna in diretta su SKY Classica (canale 728)
Infatti, giovedì 13 marzo (alle ore 20.00), in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Giacomo Puccini, Classica trasmetterà in diretta dal Teatro alla Scala il Trittico pucciniano più atteso dell’anno, diretto dal Maestro Riccardo Chailly (nella foto) per la regia di Luca Ronconi.
In occasione dell’anniversario Puccini, il Teatro alla Scala ripropone in questi giorni (la “Prima” si è regolarmente svolta ieri in diretta radiofonica su Rai Radio Tre) in versione integrale uno degli ultimi capolavori del maestro. Composto tra il 1915 e il 1918, Trittico è rappresentato per la prima volta nel ’18 al Metropolitan di New York.
L’eclettismo di Puccini, che nel suo Trittico svolge un vero e proprio tema a soggetto (la Morte) in tre parti distinte traspare sia nel tragico verismo del Tabarro, sia nell’elegiaco lirismo di Suor Angelica, sia nel cinico sarcasmo dello straordinario Gianni Schicchi. Il Trittico sarà in replica su Sky Classica anche ad aprile (il 19 alle 21.00, il 21 alle 8.00, il 23 alle13.30, il 27 alle 10.15, il 29 alle 11.00). Permettetemi, a questo punto, di ringraziare personalmente la dottoressa Agata De Laurentiis, giovane e capace responsabile della comunicazione di Sky Classica, che ho avuto modo di conoscere a Bari alcuni mesi fa, per questa cortese segnalazione all’ “Orecchio di Dioniso”, che qui volentieri pubblichiamo.






Il pianista Carlo Palese suona stasera a Bari per il Coretto


Appuntamento significativo questa sera (alle 21.00) nella Sala Giuseppina del Kursaal Santalucia di Bari con il recital pianistico del bravo Carlo Palese (nella foto). Si tratta di un concerto che spazierà intelligentemente tra il repertorio romantico e quello contemporaneo. In programma, infatti, “Quattro illustrazioni”, un estratto dai “Preludi” di Giacinto Scelsi (compositore spezzino, scomparso vent'anni fa, tra i più interessanti del Novecento: basti solo pensare al ciclo di concerti a lui dedicato dal prestigioso Festival di Salisburgo la scorsa estate) e a seguire due studi di Gabrio Taglietti e alcuni tra i più noti capolavori di Fryderyk Chopin e Sergej Rachmaninov. La bella stagione del Coretto ritornerà il 13 marzo con il concerto del Trio Frederich. Infotel. 080.5218411.

giovedì 6 marzo 2008

"Notte di Tango" con l'associazione Castalia di Bari

Domenica 9 marzo (ore 21.00) presso l' auditorium Vallisa di Bari, l'associazione Castalia presenta "Not(t)e di Tango : le più celebri melodie di Astor Piazzolla" eseguite dall'ensemble musicale "Quartetto Latino" (formato dai violinisti Raffaele Campagna e Leo Gadaleta, dal violoncellista Claudio Mastrangelo e dal contrabassista Michele Petrella) con la partecipazione dei ballerini di tango Maria Lorusso e Tommaso Battaglia (nella foto).Costo del biglietto:10 euro. Info e prenotazioni 328.2694282 oppure 392.2082058 / email: associazionecastalia@libero.it

"L'Orchestra del Conservatorio di Bari si è esibita alla Giornata Europea degli Universitari a Roma" di Corrado Roselli

"Il giorno 1 marzo 2008 si è tenuta, presso l’Aula “Paolo VI” nella Città del Vaticano, la VI Giornata Europea degli Universitari, dal titolo “Europa e Americhe insieme per costruire la civiltà dell’amore”.
Gli studenti universitari americani ed europei si sono uniti al Santo Padre Benedetto XVI (nella foto) nell’invocazione di Maria, Madre di Cristo, “Sedes Sapientiae”. In collegamento via satellite vi è stato l’intervento dei giovani di Toledo, Aparecida, Loja, Napoli, L’Avana, Città del Messico, Avignone, Washington, Bucarest, Minsk. Il prestigioso evento, che è stato trasmesso in mondovisione da Telepace e da Radio Vaticana, ha visto la partecipazione dell’Orchestra del Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari, composta da allievi e docenti, che è stata preparata e diretta dai maestri Francesco Lentini e mons. Valentino Miserachs, preside, quest’ultimo, del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. L’orchestra è stata anche affiancata da un enorme coro - composto da circa 1800 coristi provenienti da tutta Italia - diretto per l'occasione dal maestro don Massimo Palombella. Soprano solista: Angelica Girardi. Sono stati eseguiti brani di W. A. Mozart, V. Miserachs e A. Montemurro." Corrado Roselli

mercoledì 5 marzo 2008

"Il tema di Clara" di Eric Sams


La nascita in Italia di una nuova casa editrice musicale è sempre da salutare come un piccolo, grande evento. L’Analogon di Asti, per esempio, creata nel novembre 2007 per iniziativa di Valentina Valente ed Erik Battaglia, due docenti-artisti piemontesi notissimi, in collaborazione col Centro Studi “Eric Sams”, è nata con l’intento di pubblicare una scelta di opere del musicologo e crittografo inglese Eric Sams scomparso nel 2004. Il primo volume della collana editoriale è intitolato “Il tema di Clara” (Analogon Edizioni, 2007, Euro 18,00) e raccoglie i saggi dedicati da Sams a Robert Schumann.
Sams, a metà degli anni Sessanta, svelava l’esistenza e i segreti dei codici cifrati del compositore tedesco. Un vero e proprio linguaggio crittografico, parallelo ed al contempo contestuale alla costruzione musicale, decodificato grazie al genio analitico di questo autorevole musicologo e all’intuito del crittanalista. Il risultato di queste interessanti ricerche, in un campo peraltro all’epoca ancora inesplorato, fu una serie di saggi magistrali apparsi sul “Musical Times” degli anni d’oro e qui tradotti per la prima volta in italiano. Il volume è preceduto da un “preludio” dal titolo “Eric Sams, Schumann e l’Enigma” dello stesso Erik Battaglia e c’è in coda anche un “postludio” con una stimolante intervista a Sams, curata da John C. Tibbets. Il progetto musicologico di Valente e Battaglia è, a mio sommesso parere, meritevolissimo. Da studioso schumanniano ho letteralmente divorato questo libro, che certo non si rivolge probabilmente ad un pubblico di semplici appassionati, ma a quella forse ancora troppo ristretta fetta di musicisti e musicologi italiani interessati al romanticismo tedesco. Sams possiede, va detto, uno stile coinvolgente, brillante e al contempo assai chiaro. Merito questo anche dell’ottima traduzione dall’inglese realizzata da Erik Battaglia.

Concerto e Seminario a San Severo su "Musica e Monachesimo dal Medioevo all'Ottocento"


Vi segnalo il concerto dell'8 marzo p.v. (ore 20.00) organizzato a San Severo in occasione del I Seminario Internazionale su "Musica e monachesimo dal Medioevo all'Ottocento".Per la prima volta, su un prezioso organo storico e al clavicembalo, esibizione in Puglia di Luca Guglielmi , continuista di Jordi Savall, dei principali complessi internazionali e delle maggiori stelle del canto come Cecilia Bartoli e Roberta Invernizzi. In duo con il soprano Jenny Campanella (nella foto), il maestro torinese eseguirà partiture manoscritte inedite ritrovate a San Severo e capolavori del barocco napoletano. Ingresso libero.

Altre notizie sul Seminario e sul Gruppo di Studio Permanente le trovate al seguente link: http://www.amadeusonline.net/news.php?ID=1204351201

martedì 4 marzo 2008

ADDIO GRANDE PIPPO !

Addio Pippo e davvero grazie, grazie di cuore per tutte le straordinarie emozioni che ci hai regalato!
E’ morto ieri, a 86 anni, nella sua casa vicino Lecco il grande tenore catanese Giuseppe Di Stefano. Come ha scritto Angelo Foletto nell’articolo apparso oggi su “la Repubblica”, insieme ad un intenso ricordo umano e artistico del celebre soprano Raina Kabaiwanska, “non si era più ripreso dalla brutale aggressione subita in Kenya nel dicembre 2004 (…). Quando è morto – racconta la moglie Monika Kurth – io tenevo la sua mano nella mia e a un certo punto ha semplicemente smesso di respirare, non ha sofferto.” Chi scrive deve molto della sua smisurata passione per la lirica a Di Stefano. Sin da ragazzino ho spesso ascoltato le sue preziose incisioni in vinile gelosamente conservate da mio padre. Ricordo ancora con gioia la forte emozione che suscitava in me quel timbro limpido, generoso, oserei dire, ammaliante. Pippo eccelleva nel repertorio da tenore “lirico” e “lirico spinto” (si pensi alla sua esemplare “Manon” di Massenet: proprio con papà ne ascoltavamo spesso insieme alcuni brani “live”), mentre incontrò qualche difficoltà nel cimentarsi nei cosiddetti ruoli drammatici, dove il registro acuto spesso non si rivelava proprio impeccabile.
Nel 1951 iniziò lo storico sodalizio con Maria Callas incarnato in interpretazioni memorabili: da Lucia di Lamermoor a Trovatore (entrambe con Herbert von Karajan, del quale sarà uno dei cantanti preferiti anche all’Opera di Vienna), da Traviata (con la direzione di un altro indimenticato grande come Carlo Maria Giulini, la regia di Visconti e un cast stellare dov’era affiancato da Maria Callas e Ettore Bastianini) a Puritani, Tosca, Gioconda, Pagliacci, Aida, Manon Lescaut, Iris, eccetera, eccetera.
I giovani appassionati di lirica farebbero bene oggi ad acquistare quelle preziose incisioni (la maggior parte sono targate Emi), tra l’altro ottimamente rimasterizzate in compact disc, per riscoprire oltre a quella di “Pippo” Di Stefano le leggendarie voci che animarono la scena dei teatri d’opera negli anni Cinquanta e Sessanta.
Soprattutto oggi che la lirica non possiede più quelle grandi “Stelle” e che per vederla/ascoltarla in televisione occorrerebbe accendere almeno…venti ceri alla Madonna. I funerali di Di Stefano si svolgeranno domani pomeriggio a Santa Maria Hoè in Brianza. Spero proprio siano in tanti, tantissimi a partecipare.

La Fondazione Petruzzelli non accrediterà più l'Orecchio di Dioniso


Non capisco ma mi adeguo. Cari amici e colleghi vicini e lontani, ieri pomeriggio, ho ricevuto - aprendo la posta elettronica sul mio computer – un’amara sorpresa.
La Fondazione Petruzzelli mi ha negato l’accredito per l’ingresso al concerto di domani sera dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, diretta da Günter Nehuold, che si terrà all’Auditorium della Guardia di Finanza.
Il motivo? I blog, come l’Orecchio di Dioniso e altri, non hanno più diritto all’accredito stampa…Ergo, mi vien da pensare, non siano più graditi.
Hanno ragione loro, del resto, i blog non sono testate giornalistiche, ma diari personali con appena quattro gatti che li guardano e…Chissenefrega.
In quasi due anni, e cioè da quando non collaboro più come critico musicale del Corriere del Mezzogiorno / Corriere della Sera, i dolcissimi amici della Fondazione mi hanno dunque elargito privilegi che non mi spettavano, "regalandomi" decine di ingressi gratuiti alle loro produzioni, delle quali, peraltro, ho provato a scrivere, nel bene e nel male, con l’onestà intellettuale che da sempre mi caratterizza.
Se dunque il critico musicale Alessandro Romanelli (regolarmente iscritto all’Associazione Nazionale Critici Musicali dal 2003, autore di alcuni apprezzati libri e che ha per giunta "scribacchiato" sui giornali per oltre vent'anni) vorrà, d’ora in poi, assistere ad uno spettacolo operistico, ad un concerto o ad un balletto organizzato dalla Fondazione Petruzzelli e magari – se proprio ci tiene - pure recensirlo, che paghi come tutti gli altri!
Naturalmente non ho parole, né commenti da fare. Se ne avete voi, lasciateli pure qui, anche anonimi, a futura memoria.

Il celebre pianista russo Dmitri Alexeev suona stasera a Bari

La Stagione Concertistica della Camerata Musicale Barese ospita questa sera (ore 20.45) al Teatro Piccinni il celebre pianista russo Dmitri Alexeev (nella foto), uno degli artisti più noti della scena internazionale, grazie ai suoi applauditi recital nelle sale da concerto più prestigiose ed alle sue apparizioni con le più rinomate orchestre del mondo.
La sua carriera è infatti punteggiata da innumerevoli premi e riconoscimenti; tra gli altri, ha vinto nel 1975 il Concorso Pianistico Internazionale di Leeds.
Nel programma del concerto figurano lavori di Schumann, Prokofiev e Chopin; di quest’ultimo Alexeev suonerà stasera, in prima esecuzione per la Camerata, il “Rondò in do min. op. 1 “ del 1825. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata a Bari, in Via Sparano n.141. Infotel: 080.5211908.

lunedì 3 marzo 2008

Magdalena Kozena canta stasera alla Scala di Milano


Anche la "Scala" di Milano si è accorta dell'esistenza del mio blog e mi ha inviato una newsletter.

Meglio tardi che...mai :-)

Dopo Diego Flórez e Ferruccio Furlanetto, il grande Teatro milanese ospita questa sera (alle 20.00) una delle voci femminili più interessanti e raffinate nell’esercizio difficile degli stili classici e “antichi”. Si tratta di Magdalena Kožena (nella foto), cantante nata e cresciuta musicalmente a Brno, città culla del genio di Leos Janacek, ha lo spirito di Mozart nel suo Dna: fu infatti il Concorso Internazionale Mozartiano di Salisburgo a segnalarla, nel 1995. Oggi, all’apice della carriera, Magdalena Kožena è ricercata non solo per Le Nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte, Idomeneo, ma anche per Monteverdi, Handel e Gluck. La sua padronanza delle lingue e la sua versatilità la rendono peraltro interprete ideale anche della musica francese e tedesca tra Ottocento e Novecento, dando per evidente la sua consanguineità con la cultura della sua terra. Il recital della Scala è una vetrina di tutte queste vene, con due gioielli a splendere sul ricercato programma: le stupende Chansons de Bilitis di Debussy e i Rückertlieder di Mahler. Ad accompagnarla al pianoforte in questo atteso recital scaligero ci sarà il pianista Malcom Martineau. Vi segnalo, inoltre, che a partire dal 6 marzo va in scena l'allestimento per la regia di Luca Ronconi del Trittico pucciniano diretto da Riccardo Chailly. Tutte le informazioni sulla stagione sono naturalmente disponibili nel ricco sito web del Teatro alla Scala.

Mercoledì per la Fondazione Petruzzelli Gunter Neuhold dirige l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari


Nuovo appuntamento, dopo quello ben diretto giovedì scorso al Teatro Piccinni dal maestro Giuseppe La Malfa, per il cartellone sinfonico della Fondazione Petruzzelli. mercoledì 5 marzo (alle 21.00), infatti, presso l’auditorium della Guardia di Finanza di Bari, il noto direttore austriaco Günter Neuhold (nella foto) dirigerà l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari. Nell'impaginato programma -interamente dedicato a compositori russi - ci sarà spazio per il Preludio dalla "Kovàncina" di Musorgskij/Šostakovič, il Concerto per pianoforte e orchestra d’archi 1979 di Alfred Schnittke (solista al pianoforte, Emma Schmidt) e la Sinfonia n.9 di Dimitrij Šostakovič. Biglietti in vendita al botteghino del teatro Piccinni, in corso Vittorio Emanuele 84 a Bari. Info: 080.521.24.84.