venerdì 30 novembre 2007

Uno straordinario regalo di Natale per gli abbonati SKY:la Prima del Tristano e Isotta di Wagner in diretta dalla Scala di Milano

Il canale satellitare "Classica" di SKY propone un dicembre ricco di regali e sorprese. Il canale sarà anche visibile per tutti gli abbonati della piattaforma SKY dal 1° al 31 dicembre.
Il 7 dicembre il regalo più bello: alle 17.00 Classica propone infatti, in diretta tv ed esclusiva mondiale, il "Tristano e Isotta" di Richard Wagner, diretto da Daniel Barenboim (nella foto) con la regia di Patrice Chéreau. Un binomio di notevole prestigio per il ritorno a Milano, in occasione dell'apertura scaligera, di uno dei titoli più impegnativi ed emozionanti dell'intero repertorio lirico. Un capolavoro che solo su Classica gli appassionati potranno gustare con l'emozione irripetibile dell'atmosfera vibrante della più celebre Prima del mondo (in replica l'8 alle 21, il 10 alle 7.30, il 16 alle 22.20, il 18 alle 9.30, il 27 alle 15.55). Sabato 14 dicembre alle 21.00 è la volta di "Teneke" di Fabio Vacchi, titolo di punta della stagione lirica scaligera appena conclusa che ha coinvolto nomi illustri quali Ermanno Olmi per la regia e Arnaldo Pomodoro per la scenografia. Alle 21.15 di lunedì 17 dicembre andrà in onda il nuovo documentario realizzato da "Classica", dedicato all'addio alle scene dell'amatissima stella della danza Alessandra Ferri. Con la "Dama delle Camelie", coreografia di John Neumeier, la Ferri mette il sigillo a una carriera internazionale davvero esaltante che l'ha vista protagonista su tutti i palcoscenici più importanti. Il 31 dicembre si rinnova la tradizione: dalle 19.00 Classica trasmette in esclusiva la diretta del Gran Gala di San Silvestro che il Teatro alla Scala quest'anno ha voluto centrato sul favoloso mondo dei balletti di Čajkovskij; il Corpo di Ballo del teatro si stringerà attorno al proprio principe indiscusso: Roberto Bolle. Le proposte di Classica non finiscono qui: continuano gli appuntamenti dedicati al mondo del pianoforte con un recital del magnifico ungherese Zoltan Kocsis, un altro dell'emergente Jin Ju e soprattutto una serata in compagnia di Roberto Cominati, già splendido vincitore del Concorso Busoni, con un recital mozartiano e schumaniano e un' intervista in esclusiva. Non mancheranno gli appuntamenti 'stagionali' con il monumentale e toccante Oratorio di Natale di Bach e con l'Oratorio La Creazione di Haydn: il primo in una esecuzione diretta da Harnoncourt con il suo Concentus Musicus Vienna e il Tölzer Knabenchor, e il secondo diretto da Riccardo Muti con i Wiener Philharmoniker e il Coro di Stato di Vienna.



Con Nicola Fiorino e Antonia Valente parte domenica la bella stagione concertistica del Liceo Wagner di Molfetta


Il Liceo Musicale “Richard Wagner” riparte con la sua Terza Stagione Concertistica, denominata Musica a Palazzo, come sempre caratterizzata dalla varietà e ricercatezza degli appuntamenti, che vedono protagonisti artisti pugliesi (e non) già noti a livello nazionale e internazionale. Il valore artistico di questi incontri musicali è sancito, quest’anno, anche dal patrocinio che la Provincia di Bari e la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli hanno voluto accordare all’iniziativa molfettese, a conferma del grande valore culturale dell’operato del Liceo Wagner su un territorio non limitato solo al nord barese, ma esteso anche a livello regionale e nazionale. Lo stesso sovrintendente della Fondazione Petruzzelli Giandomenico Vaccari ha sottolineato, durante la presentazione della rassegna nell’aula consiliare della Provincia di Bari curata dal presidente dell'istituto molfettese Gianluca Altomare, l’importanza che un liceo musicale (per giunta privato) come il Wagner, oltre ad insegnare e divulgare lo studio della musica, sia in grado di produrre in proprio una stagione di tutto rispetto. Verrebbe da aggiungere che altre realtà assai più rinomate (penso "in primis" al Conservatorio Niccolo Piccinni di Bari) non facciano, o meglio, non vogliano fare altrettanto. La stagione si inaugura domenica 2 dicembre con il duo cameristico formato dall’eccellente violoncellista Nicola Fiorino e dalla talentuosa pianista Antonia Valente che presenteranno due tra le opere più intriganti della letteratura musicale per violoncello e pianoforte: la splendida Sonata di Schubert D.821 nota come l’”Arpeggione”, accostata ad un pezzo di rara esecuzione come la Sonata op.19 di Rachmaninov, paradigmatico esempio di intreccio di passionalità e virtuosismo in chiave ancora squisitamente romantica.
La stagione proseguirà domenica 3 febbraio 2008 con il concerto-spettacolo di Teatropera “L’oro di Wagner” realizzato in collaborazione con le associazioni baresi Artinpuglia e Bluorg; sul palcoscenico il soprano Mariagrazia Pani, l’attrice Giusy Frallonardo e la pianista Elisabetta Pani che descriveranno al pubblico la figura del noto musicista tedesco attraverso celebri arie operistiche, trascrizioni lisztiane per pianoforte solo su temi wagneriani e la recitazione di un testo frutto della rielaborazione di scritti dello stesso Wagner tratti da saggi ed epistolari.Giovedì 6 marzo sarà poi la volta del consueto appuntamento dedicato al jazz: il trio composto da Mirko Signorile al pianoforte, Mauro Gargano al contrabbasso e Fabio Accardi alla batteria, proporrà in chiave jazzistica brani famosi della musica leggera italiana e internazionale, un progetto originale appositamente pensato e realizzato per il Liceo Wagner. Il 10 aprile la stagione dedicherà l’intero concerto a Nino Rota; verranno eseguiti brani del celebre compositore barese e di Nicola Scardicchio, uno degli allievi prediletti. Protagonisti i pianisti Barbara Rinero e Leonardo Smaldone, l’attrice Rossella Giugliano e i cantanti Cristina Giannelli, Pietro Naviglio e Marcello Rosiello. Lo stesso Scardicchio sarà presente alla serata.Si prosegue il 15 maggio con un concerto per quartetto d’archi che vedrà protagonisti i violinisti Giovanni Zonno e Marcello De Francesco, il violista Dino De Palma e il violoncellista Pierluigi Sanarica; la serata vedrà l’esecuzione di una novità assoluta, il quartetto del compositore ebreo Viktor Ullmann, affiancata dal celebre quartetto op.96 l’ “Americano” di Antonín Dvořák. La stagione si chiuderà il 5 giugno 2008 con un programma dedicato ai concerti per pianoforte e orchestra di Mozart; il pianista Filippo Balducci affiancato dall’Ensamble Wagner diretto da Gianluca Altomare eseguirà i KammerKonzert del compositore salisburghese K414 e K415. Previste fuori abbonamento (date ancora da definire) altre due significative serate: un concerto lirico diretto da Gianluca Altomare alla guida dell’Ensemble Wagner, con protagonisti di valore indiscusso come il soprano Maria Pia Piscitelli, il tenore Francesco Anile e il baritono Giuseppe Altomare e un concerto cameristico del duo composto dal celebre violinista francese Pierre Hommage (nella foto) e dal pianista barese Pierluigi Camicia. Sede dei concerti Palazzo de Luca, Corso Dante 66, Molfetta. Per informazioni Liceo Musicale Wagner cell. 320/3180793 e Palazzo de Luca tel. 080/3976816.

giovedì 29 novembre 2007

Domani ad URTIcanti c'è il concerto monografico su Toshio Hosokawa

Domani sera alle 20 il Festival URTIcanti di Bari rende omaggio al compositore ospite Toshio Hosokawa, con un concerto monografico a lui dedicato all'auditorium della Biblioteca Nazionale "Sagarriga Visconti Volpi". In programma Vertical song (1995) per flauto solo, Lied (2007) per flauto e pianoforte in prima esecuzione italiana, Haiku for Pierre Boulez (2000/2003) per pianoforte, Reminiscence (2002/2003) per marimba sola, In die Tiefe der Zeit (2003) per violoncello e fisarmonica e Silent flowers (1998) per quartetto d'archi. Ne saranno interpreti artisti del calibro di Mario Caroli (flauto, nella foto), Silva Costanzo (pianoforte), Nicola Fiorino (violoncello), Francesco Palazzo (fisarmonica), Leonardo Losciale (marimba) e il Quartetto d'archi "Felix" (Marzia Mazzoccoli e Domenico Strada, violini, Amanda Palombella, viola, Massimo Mannacio, violoncello). Al concerto sarà naturalmente presente il compositore. Ingresso libero.

mercoledì 28 novembre 2007

Una buona esecuzione del Requiem verdiano apre la stagione lirica barese (nonostante i soliti maleducati)


Il tema della morte, si sa, costituisce il segreto filo rosso di tutta (o quasi) la drammaturgia musicale verdiana. L’idea di una Messa da Requiem venne coltivata da Giuseppe Verdi nelle ultime settimane del 1868, quando colpito dalla lunga agonia e dalla morte di Gioachino Rossini egli propose dalle colonne della Gazzetta musicale di Milano di onorarne a dovere la memoria in occasione del futuro anniversario con una messa collettiva, che avrebbe dovuto comprendere, tra gli altri, anche il contributo del maestro pugliese Mercadante. L’iniziativa, pur lodevole, non decollò come ci ha lucidamente ricordato l’eminente musicologo Pierluigi Petrobelli (direttore a Parma dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani), ospite lunedì scorso della Libreria Laterza di Bari. Il geniale compositore di Busseto non smise mai però di pensare e ripensare alla Messa da Requiem, come risulta anche da alcune lettere, tra cui quella inviata ad Alberto Mazzuccato, il cui entusiasmo per il “Libera me” composto per l’occasione da Verdi non fece altro che acuire il rimpianto del Maestro per non aver ultimato l’opera: “Pensate dunque e abbiatene rimorso, quali deplorabili conseguenze potrebbero avere quelle vostre lodi!”. Quest’ultima affermazione costituiva però già l’indizio evidente che il compositore lavorasse in segreto già all’opera da un bel po’ di tempo e stava per tirar fuori dal suo magico cilindro l’ennesimo capolavoro. Il pretesto per l’esecuzione fu poi la successiva scomparsa di un altro grand’uomo, questa volta delle patrie lettere, da lui stimatissimo: Alessandro Manzoni.
Per molti studiosi ed appassionati il vertice della produzione verdiana di Verdi è proprio rappresentato dalla sua Messa da Requiem, se non altro per la straordinaria forza espressiva e la eccelsa sintesi drammaturgica (in un contesto solo apparentemente “sacrale”) da lui operata. La drammaticità, il pathos, la dolcezza, lo struggimento, la rassegnazione sono solo alcuni degli elementi che emergono da questo capolavoro e che fecero osservare ad un “certo” Johannes Brahms che “un’opera simile non la può scrivere che un genio”.
Inaugurare la stagione lirica con un Requiem, soprattutto in una Bari (città dove da 16 anni si vive nell’emergenza teatrale) che sta avidamente contando i giorni e le ore che mancano alla riapertura del suo Petruzzelli, potrà sembrare, almeno a chi crede alla cabala, quanto meno…pericoloso ;-)
Il sovrintendente Vaccari però, a dispetto dei soliti iettatori, non se ne cura minimamente. Lui è sicuro che il 6 dicembre 2008 il teatro riaprirà e ci tiene a sottolineare che la struttura narrativa, i contenuti poetici ed estetici che sono alla base del Requiem verdiano facciano pensare più ad un'opera teatrale che sacra. Del resto persino al Teatro Regio di Parma in gennaio sarà un oratorio (peraltro incompleto, ma nell'originale forma scenica ideata dal regista Hugo De Ana) come il Faust di Schumann ad inaugurare la prossima stagione d’opera. Intanto, il Requiem verdiano è andato in scena ieri al Teatro Piccinni, ottimamente diretto da Renato Palumbo (nella foto), che ne ha offerto lettura equilibrata, di seducente cantabilità, aderendo proprio allo spirito più operistico che sacrale del lavoro. Complessivamente buona la prova del coro e dell’orchestra (a parte l’ intonazione non proprio esemplare dei violoncelli nell’introduzione strumentale al “Domine Jesu Christe”). Eccellenti i quattro solisti impegnati: Tamar Iveri, Marina Prudenskaja, Francisco Casanova e Konstantin Gorny. Il pubblico della Prima ha olimpicamente gradito, ma non si è "spellato" le mani più di tanto per applaudire, preferendo piuttosto guadagnare in fretta l’uscita. Domani si replica. Ultima notazione: occorre proprio ricordare ai signori e alle signore del pubblico, prima di ogni esecuzione musicale, di SPEGNERE I FAMIGERATI TELEFONINI? Ieri sin dall’inizio squillavano in continuazione disturbando la concentrazione sia del maestro che dei musicisti…Il solito maleducato, oltre che fastidioso menefreghismo!

Gli appuntamenti di oggi e domani con il Festival URTIcanti


Stasera alle 20, primo dei concerti serali del Festival URTIcanti con le musiche dei paesi lontani dall'Italia. Nell'auditorium della Biblioteca Nazionale "Sagarriga Visconti Volpi"di Bari (via Pietro Oreste, 45, nelle vicinanze di via Napoli), alle ore 20 il quartetto con soprano, arpa e due chitarre composto da Sylvia Nopper, Consuelo Giulianelli (nella foto), Maurizio Grandinetti e Nando Di Modugno terranno un concerto con composizioni di autori contemporanei del Far Est: Giappone, Corea, Vietnam. Il programma si apre con Renka I (1996) per soprano e chitarra di Toshio Hosokawa (1955), il compositore giapponese ospite di questa edizione di URTIcanti, e prosegue con Calamintha (2000) per chitarra sola di Jo Kondo (Tokyo, 1947). A seguire: "Prélude" à un dialogue (1989) per duo di chitarre del vietnamita Ton That Tiet (Hue, 1933), "Two Korean Folk Songs" (2002) di Junghae Lee (coreana d'origine, nata a Tokyo nel 1964). Verso la conclusione giunge un omaggio all'ultimo grande esponente della tradizione musicale contemporanea orientale, Isang Yun, maestro di Hosokawa, coreano, nato nel 1917 e morto a Berlino nel 1995. Di Yun sarà eseguito "In balance" (1987) per arpa sola. In conclusione ci sarà una composizione del compositore austriaco di Berna Jurg Wyttenbach (1935) "Laut Kaftig" (1995-97) per soprano e arpa, una composizione ispirata al Giappone. Saranno presenti al concerto i compositori Hosokawa e Wyttenbach. Il festival proseguirà domani 29 novembre alle 18 presso il Salone degli Affreschi del Palazzo Ateneo di Bari con un concerto delle composizioni degli allievi della Masterclass di Composizione tenuta da Toshio Hosokawa. L'ensemble degli esecutori è diretto da Vito Liturri. Ingresso libero.

Stasera Il Coretto ricorda con un concerto l'indimenticabile Bruno Giannini


Questa sera con inizio alle 21.00 si terrà presso la Sala Giuseppina del Kursaal Santalucia di Bari il quarto concerto della Stagione Concertistica dell'Associazione musicale Ente Morale “IL CORETTO”. Il concerto in concomitanza dell'anniversario della scomparsa di Bruno Giannini (eccolo, secondo da sinistra, in una foto d'epoca in compagnia di altri musicisti del calibro di Franco Cerri e Gorni Kramer) è un omaggio a questo indimenticabile personaggio barese, noto cultore musicale, musicista e artefice di importanti promozioni e produzioni musicali per la città di Bari. La serata sarà tenuta dal pianista Nico Marziliano che eseguirà musiche di Gershwin, Ellington, Monk e di altri autori classici americani. Ingresso 10 euro. Previste riduzioni per minori, anziani e universitari.Infotel. Prenotazioni 080-5218411 Via Argiro n.8 70122 Bari/email: ilcoretto@tiscali.it

lunedì 26 novembre 2007

Presentato a Bari il Festival URTIcanti 2007

Questa mattina è stata presentata in conferenza stampa, nello stupendo Salone degli Affreschi dell’Ateneo barese, la terza edizione del Festival di Musica Contemporanea URTIcanti (26 novembre – 4 dicembre 2007). Il festival è organizzato dall’associazione Diapason di Bari, in collaborazione con l’Università di Bari, la Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti Volpi”, il Conservatorio “Rota” di Monopoli, la Soprintendenza Archivistica per la Puglia, la Feltrinelli, l’Associazione Italo-Francese e l’Associazione Italiana Educazione Contraccettiva Sessuale (AIECS) di Bari e gode del sostegno degli Assessorati alla Cultura della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Bari, della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e di Giannini pianoforti. Sono intervenuti all’incontro l’assessore alla Cultura Nicola Laforgia, la direttrice della Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti Volpi”, Angela Adriana Cavarra, la direttrice della Soprintendenza Archivistica per la Puglia, Maria Carolina Nardella, Domenico D’Oria (Alliance Française) e le curatrici del festival, Raffaella Ronchi e Fiorella Sassanelli. Ospite di questa edizione del festival, come vi ho già anticipato in un precedente post, è il celebre compositore giapponese Toshio Hosokawa (nella foto) che ha, tra l’altro, ispirato il tema conduttore delle serate musicali: “la musica lontana”. Nato a Hiroshima nel 1955, Hosokawa si è formato nel suo paese; si è quindi trasferito a Berlino Ovest, dov’è stato allievo di Isang Yun. Nel 1980 alcune sue composizioni sono state eseguite ai “Ferienkurse di Darmstadt”, ai quali partecipava per la prima volta. Da allora la sua musica, che è una personale sintesi tra due mondi lontanissimi, ha acquistato notorietà e spessore internazionali. Alla Biennale di Monaco nel 1998, la sua prima opera, Vision of Lear, è stata brillantemente accolta come “un lavoro ispirato dall’incontro tra Oriente e Occidente, in grado di aprire nuovi mondi musicali”. Dal 1989 al 1998, Hosokawa è stato direttore artistico dell’Akiyoshidai International Contemporary Music Seminar and Festival. Dal 2001, è membro dell’Accademia delle Arti di Berlino. I concerti si svolgeranno tra la Cittadella della Cultura (in via Pietro Oreste, 45) e il Salone degli Affreschi dell’Università e sono tutti ad ingresso libero. Alle 17.30 di oggi, si è già svolto il primo appuntamento del festival presso la Soprintendenza Archivistica per la Puglia (Strada Sagges, 1 a Bari), dove è stata inaugurata la mostra d’arte contemporanea Similis/Dissimilis, curata da Lia De Venere e Domenico D’Oria, e dove sono esposti lavori di Valentina Chiffi, Gaetano Fanelli, Semira Forte, Annamaria Ippolito, Pierpaolo Miccolis, Giuseppe Teofilo. La mostra resterà aperta sino al 20 dicembre nei seguenti orari: da lunedì a giovedì ore 9-13 e 15-17, venerdì ore 9-13. Ingresso libero. Domani, 27 novembre alle 19 presso la Feltrinelli di Bari (via Melo, 117), nel corso di un’anteprima del festival, sarà presente il compositore Toshio Hosokawa che incontrerà il pubblico barese. “Long ago and far away” è il titolo della serata alla quale parteciperanno Stefano Luigi Mangia (voce), Adolfo La Volpe (chitarre) e Francesco Massaro (sax, flauto) con le loro “instant compositions”. Il programma completo dei concerti è disponibile sul sito della manifestazione: http://www.urticanti.com/

Molte novità per la stagione concertistica 2007 - 2008 dell'Accademia dei Cameristi di Bari



L’Accademia dei Cameristi di Bari dopo otto stagioni concertistiche ripagate da straordinari successi, ma anche da (altrettanto “straordinarie”) difficoltà finanziarie cambia registro, come ha dichiarato in conferenza stampa la stessa Mariarita Alfino, docente di pianoforte presso il Conservatorio di Bari, che da nove anni è artefice, insieme ad alcuni giovani e preziosi collaboratori, di questo piccolo, grande “miracolo”. I concerti cameristici dell’Accademia che in questi anni hanno visto susseguirsi talenti locali e nazionali degli strumenti più diversi, dal pianoforte al violino,dal flauto al violoncello, dal clarinetto all’oboe, dalla viola al corno hanno più volte sorpreso anche gli stessi musicisti ospiti che hanno spesso chiesto ragione di questo incredibile successo di pubblico che di anno in anno si registrava durante le stagioni. Lo scorso anno L’Accademia dei Cameristi aveva addirittura dato vita, in collaborazione con la Fondazione Petruzzelli ad un’orchestra da camera, che realizzò un superbo concerto, anche grazie alle qualità artistiche non comuni del maestro Tenan al Kursaal Santalucia di Bari. Da quest’anno però la stagione non si terrà più gratuitamente al Circolo Unione ma in Vallisa e soprattutto sarà a pagamento con rituale vendita di biglietti ed abbonamenti. Non ci sarà la consueta replica all’Ateneo del martedì, anche perché la collaborazione con l’università si è di fatto conclusa lo scorso anno, non senza qualche strascico. Cambierà anche l’orario: il lunedì pomeriggio alle 18.30. La stagione partirà il 17 dicembre con un atteso concerto del violoncellista Diego Romano e della pianista Laura De Fusco (nella foto): in programma le due splendide sonate per violoncello e pianoforte di Johannes Brahms. Ne seguiranno altri sette distribuiti tra febbraio e maggio. “Concerti tutti interessanti, anche per le proposte talora desuete e per questo motivo particolarmente intriganti.”, ha ricordato, illustrando il cartellone dei Cameristi il critico musicale della Gazzetta del Mezzogiorno, Nicola Sbisà. La stagione di quest’anno riserverà inoltre un’attenzione particolare al repertorio del Novecento con lavori cameristici di Britten, Messiaen, Enescu, Martinu e Schnittke, affiancati a compositori romantici tra i più noti quali il già citato Brahms, Ciaikovskij e Schumann. Spazio anche ai francesi Dubois, Chausson e Ravel e all’ armeno Khačaturjan, quest'ultimo non solo autore della celeberrima “danza delle spade”, tratta dal balletto Gajaneh (1942), ma anche di una sostanziosa produzione sinfonica e cameristica. L’Accademia si è anche dotata da quest’anno di un funzionale sito internet: http://www.accademiadeicameristi.com/ sul quale consultare l’intero programma della stagione e gli interpreti dei singoli concerti. Infocell: 347.7712034

Il Dicembre Universitario Musicale di Harmonia

IL DICEMBRE UNIVERSITARIO MUSICALE E' ORMAI UN
APPUNTAMENTO FISSO DI HARMONIA, CORO E ORCHESTRA DELL'ATENEO BARESE. Quest'anno quattro concerti, 4 mondi musicali completamente diversi: il primo appuntamento è dedicato agli appassionati di Musica Corale, con brani sacri e profani per coro misto e solo femminile, con il coro polifonico Samnium Concentus di Campobasso; seguono musiche natalizie medievali con la Schola Hadriensis, ensemble di Musica Medievale di Atri;
Improbabil band Coro e orchestra dell'ateneo barese, che eseguirà un viaggio sonoro tra i brani dell'africa sub-sahariana e la banda pugliese e tra le suggestioni sonore di un matrimonio slavo e una passeggiata tipica barese; lo scopo della band è quello di portare lo spettatore in viaggio tra queste terre facendo musica con ironia ed istrionicità.
L'improbabil band oltre a comporsi di ottoni e ance (fiati) ospiterà alle percussioni e voce MAURIZIO LAMPUGNANI, alla fisarmonica GIOVANNI CHIAPPARINO, al trombone e radong MICHELE JAMIL MARZELLA
e pigmalione del concerto ospite speciale PINO MINAFRA (nella foto) alla tromba.
E infine Coro e Orchestra per un classico prenatalizio, Oratorio di Natale di Saint-Saens, progetto del Conservatorio "N. Piccinni. di Bari. Quattro giorni di musica, per tutti i gusti e per tutte le età,
rigorosamente gratuita nello spirito sempre ben presente di offrire a tutti una ricchezza senza eguali.

Dicembre Universitario Musicale
8, 9, 10, 11 dicembre 2007 /

8 dicembre, ore 21
sala grande Fortino S.Antonio -
CORO POLIFONICO FEMMINILE
“SAMNIUM CONCENTUS”
Direttore: GUIDO MESSORE -
“Cantar sacro e profano”
9 dicembre, ore 21
sala grande Fortino S.Antonio. /

INSIEME VOCALE E STRUMENTALE
SCHOLA HADRIENSIS -
“Nova, Nova” , il mistero della Natività nel MedioEvo
10 dicembre, ore 21
sala grande Fortino S.Antonio /

IMPROBABILBAND
ORCHESTRA DI FIATI DELL’ATENEO BARESE -
Michele Jamil Marzella: trombone e radong
Giovanni Maya Chiapparini: fisarmonica
Maurizio Lampugnani: voce e percussioni
ospite speciale PINO MINAFRA: tromba
11 dicembre, ore 21
Chiesa di Santa Croce -
Coro del Corso di Didattica della Musica
del Conservatorio “N.Piccinni” di Bari,
Coro Harmonia dell’Ateneo barese,
Orchestra degli alunni del Conservatorio “N.Piccinni” di Bari
Direttore: Salvatore Sica
CAMILLE SAINT-SAENS:
"ORATORIO DI NATALE"
Per soli, coro, arpa, organo e archi
L’INGRESSO E’ LIBERO

sabato 24 novembre 2007

Giovanni Bellucci interpreta in una veste nuova i due concerti per pianoforte e orchestra di Chopin con la Filarmonica di Torino

Dopo il successo dei cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven, l’Orchestra Filarmonica di Torino collabora nuovamente con Giovanni Bellucci, nella doppia veste di pianista e direttore. Questa volta sui leggii ci sono i concerti per pianoforte di Chopin, capolavori del pianoforte romantico che verranno eseguiti in curiose trascrizioni per orchestra d’archi realizzate appositamente da Francesco Cilluffo e Giorgio Spriano, giovani compositori torinesi attivi a livello internazionale.
Lontani dalla potenza drammatica di Beethoven o dall’irruenza di Liszt, i Concerti di Chopin si collocano in un’altra dimensione: il severo impianto formale classico lascia spazio a una maggiore libertà formale e creativa, tanto da far apparire queste opere più fantasie solistiche con accompagnamento strumentale che concerti in senso stretto.
Protagonista assoluto però è il pianoforte, di cui Chopin indaga a fondo le potenzialità espressive, plasmando e vivificando le possibilità ritmiche e melodiche dello strumento. Concerto: biglietti a 21 euro (ridotti 16 euro 6 euro per i nati dal 1976). Prova generale aperta al pubblico:8 euro. Per informazioni e acquisto biglietti: biglietteria Oft, via XX settembre, 58 – tel. 011.53.33.87 – biglietteria@oft.it. Orario di apertura: da lunedì a venerdì 9-12 e 15-18.
Consacrato nella ristrettissima élite dei grandi interpreti – la sua incisione delle Parafrasi di Franz Liszt sulle Opere di Verdi e Bellini (pubblicata da Assai) è stata inserita da Diapason nella top ten dei dischi lisztiani della storia, che comprendeva Martha Argerich, Arrau, Cziffra, Kempff, Zimerman – il trentanovenne pianista italiano Giovanni Bellucci (nella foto) si è già imposto all’attenzione della critica internazionale come autorevole esponente del pianismo odierno.
Tutti i suoi cd sono stati infatti premiati dalle testate specialistiche più prestigiose: dallo “Choc” di Le Monde de la Musique in Francia, all’“Editor’s choice” della britannica Gramophone, alle cinque stelle di “Musica”, al “cd exceptionnel” di Répertoire. «Non esistono dieci pianisti come lui al mondo: egli ci riporta all’età d’oro del pianoforte» – ha commentato “Le Monde” in seguito alla vittoria di Bellucci della World Piano Masters Competition di Montecarlo 1996, ultima di una lunghissima serie di affermazioni in concorsi internazionali. «Bellucci è una forza della natura scatenata, ma né brutale, né meccanica: una forza, invece, enorme e palpitante» ha scritto di lui Piero Rattalino.
Da anni ha un’intensissima attività concertistica, che lo vede solista con orchestre come la Los Angeles Philharmonic, la Dallas Symphony, la BBC Philharmonic, la National de France, la Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica di Montecarlo, l’Orchestra da Camera di Zurigo, la Sydney Symphony, la Singapore Symphony, i Virtuosi di Praga, l’Orchestre National de Belgique. Collabora costantemente con direttori e interpreti come Abbado, Accardo, Casadesus, Entremont, Inbal, Mackerras e si esibisce per i più importanti festival negli Stati Uniti, in Giappone, Inghilterra, Francia, Svizzera, Germania, Repubblica Ceca, Finlandia e Italia.

"Da Medea a Medea": una mostra dedicata a Maria Callas anche a Bari

Martedì 27 Novembre alle 11.00, nel foyer del Teatro Piccinni di Bari, sarà inaugurata la mostra fotografica “da Medea a Medea. Omaggio a Maria Callas” Saranno presenti Agata De Laurentiis e Joelle Williams dello Staff Comunicazione del canale satellitare SKY Classica e curatrici dell’esposizione, Giandomenico Vaccari, sovrintendente della Fondazione Petruzzelli. L’iniziativa nasce dal sodalizio tra l'emittente e la Fondazione Petruzzelli e propone alcune tra le immagini più intense delle interpretazioni di Maria Callas del personaggio di Medea. In mostra una quarantina di fotografie di Erio Piccagliani provenienti dall’archivio Scala che ripercorrono i due celebri allestimenti scaligeri di Medea del 1953 e del 1961, mettendo in risalto la trasformazione della Callas da giovane cantante a diva incontrastata. A queste immagini vengono affiancati gli scatti di Mario Tursi, fotografo di scena di Medea (1969), il film di Pier Paolo Pasolini che la vide grande protagonista. La mostra resterà aperta fino al 20 Gennaio 2008. Orari di visita: dal martedì al sabato: 11.00 -13.00 / 17.00 -19.00.

venerdì 23 novembre 2007

A Putignano sta rinascendo il Teatro Comunale...




In Puglia non c’è solo il Petruzzelli, ma esistono anche tanti piccoli teatri di provincia che meritano di essere recuperati e ristrutturati. Questa mattina il sindaco di Putignano Gianvincenzo Angelici De Miccolis e l’attore-drammaturgo-regista-scrittore Carlo Bruni hanno parlato in una conferenza stampa presso la Biblioteca Provinciale De Gemmis del progetto di riaprire appunto quello della vivace e universalmente nota come città del Carnevale. Vi riporto integralmente il comunicato stampa distribuito stamane ai giornalisti, che già di per sè meriterebbe un’accurata riflessione.
“Si costruiscono pochi teatri nuovi in Italia e se ne ristrutturano molti senza tenere affatto in considerazione le esigenze della scena e del pubblico d’oggi. La straordinaria mutevolezza di un panorama che quotidianamente esprime nuove necessità e nuove forme richiede flessibilità, ma questo concetto viene spesso frainteso e tradotto in una generica quanto inefficace polivalenza che toglie identità alle strutture, rendendole asettici esercizi di stile.
Putignano affronta la ricostruzione del suo teatro comunale pensandola non solo come un’impresa edile, ma come un percorso culturale condiviso e avvicina il nuovo progetto riservandosi un tempo per abitare il suo Teatro ottocentesco, sventrato, mutilato e abbandonato per oltre venticinque anni. Non soltanto un rito propiziatorio adottato per varare l’inizio dell’impresa, ma già un Teatro: capace di esprimere bellezza e comunità.
Tre giorni intensissimi che associano presenze artistiche di valore - da Marco Baliani a Paolo Hendel (nella foto), da Michele Santeramo a Carla Bozulich - a spazi di riflessione e confronto, di amatorialità e infanzia.
Un lavoro realizzato in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale ed in particolare con l’Assessore Alla Cultura Giuseppe Genco, il quale ha rimarcato che: “La ristrutturazione del Teatro rappresenta un passo essenziale per Putignano. La volontà dell’Amministrazione è quella di restituire, dopo decenni, un luogo storico della città ai suoi abitanti al fine di realizzare una programmazione di alto livello. Quest’opera si inserisce in un progetto globale volto al rinnovamento degli altri due importanti contenitori culturali, la biblioteca ed il museo. L’utilizzo di questi spazi deve procedere in parallelo con il recupero dell’affezione per la cultura e per le sue manifestazioni, elementi che hanno da sempre contraddistinto la nostra comunità”.
Il principio adottato dall’Amministrazione Comunale tiene in considerazione l’esigenza che contenitore e contenuto crescano insieme. L’appuntamento del 30 novembre, 1 e 2 dicembre costituisce una tappa di passaggio e condivisione fondamentale. Ma la ricerca sul campo è già partita da tempo e ha contemplato scelte importanti ed esemplari come: una visita a diversi edifici teatrali italiani di nuova o rinnovata concezione, o il rilancio della programmazione teatrale in opera dal prossimo mese di dicembre; l’avvio di un sistema di strutture per la cultura di cui Putignano si sta dotando, con il completamento di una Biblioteca e di un Museo Civico, o la collaborazione con l’Università di Bari e strutture culturali di rilevanza regionale (progetto Factory con Koreja). La strada per raggiungere questo obiettivo dovrà essere percorsa assieme ai cittadini e dovrà identificarsi con essi, riuscendo a piegare le forme architettoniche ad utilizzi, desideri, ed evocazioni delle diverse espressioni artistiche che andrà ad ospitare. Questo il gruppo di lavoro:
Gianvincenzo Angelici De Miccolis (Sindaco di Putignano), Giuseppe Genco (Assessore alla Cultura), Stefano Fiume (Assessore ai Lavori Pubblici), Carlo Bruni (Ideazione e cura del progetto), Michele Casella (Ufficio stampa e Organizzazione). Vi collaborano Teatro Pubblico Pugliese, Università degli Studi di Bari, Regione Puglia e le associazioni culturali “Porta Maggiore”, “La Chiancata”, “Fpds-Fidas Putignano” e “Primo Teatro”. Ingresso gratuito.
Si consiglia la prenotazione degli spettacoli in programma presso gli Uffici Comunali di Putignano ubicati in via Roma 7 27/ 28 / 29 novembre 17.00 – 20.00. Infocell. 328.4548699.
INSIEME AL TEATRO DI PUTIGNANO STA NASCENDO CON AMREF UN TEATRO A NAIROBI. CHIEDIAMO DI SOSTENERLO LASCIANDOCI UN TUO CONTRIBUTO! ”

La toccante MESSA DEI POPOLI di Luigi Morleo eseguita con successo in Cattedrale a Bari

“Il nuovo millennio è diventato il simbolo degli scontri e delle divergenze etniche. L’avamposto dell’era globale è ormai allo stadio finale, non ci sono più idee sedimentate, ma palesi e radicali posizioni culturali. L’affermazione costante dei due mondi musicali, quello colto e quello extracolto, distrugge sempre di più una possibile visione totale e quindi allontana maggiormente la convinzione e la speranza di una musica unica, unico senso acustico organizzato dall’uomo. Se è possibile convivere con la diversità etnica anche la musica può e deve riuscire a convivere con le diversità senza scandali e senza refrattarietà alcuna. Se ci sono convivenze di diverse etnie e di diverse religioni devono esistere eventi culturali con differenti linguaggi senza perdere di vista l’integrità del proprio rapporto con la società.” Con questa pregnante e attualissima premessa Luigi Morleo, giovane ma già apprezzato compositore-percussionista pugliese sia in Italia che all’estero, ha dato vita al “progetto” di una Messa per i popoli con coro, quattro percussioni e organo eseguita proprio ieri sera nell’affollata, meravigliosa Cattedrale romanica di Bari, tornata agli splendori d’un tempo dopo il recente restauro che le ha finalmente restituito l’abbacinante luminosità originaria. La nuova Messa di Morleo, da lui stesso diretta, non determina come parrebbe di capire dalla suddetta premessa, una necessaria sinergia tra diversi generi e scuole musicali, ma cerca comunque di relazionare, o meglio ancora, sublimare le contraddizioni esistenti nella cultura “globalizzata” odierna attraverso uno stile, ora piano e discorsivo, ora acceso dall’intensità delle differenti percussioni adoperate, ora melodico e seducente nel salmodiare cantabile del coro, spesso sostenuto da folgoranti ripieni dell’organo. Il lavoro suddiviso in otto parti (Invito – Kyrie – Gloria – Ogni dono perfetto – Santo – Agnello di Dio – Corpo di Cristo – Alleluia), si avvale oltre che dei tradizionali testi liturgici, di quelli di Turoldo, Galliano e Ladisa. Una composizione di carattere (quasi) ecumenico che scorre con gradevole serenità e si fa apprezzare già al primo ascolto. Un suggerimento: non sarebbe una cattiva idea in un prossimo futuro quella di arricchirla ulteriormente con archi e fiati, per conferirle spessore fonico e sublime ieraticità. Un sincero e meritato plauso a tutti gli interpreti impegnati ed in particolare all’organista Don Maurizio Leggi e ai percussionisti Giuseppe Di Pinto, Giovanni Chiapparino, Michele Fracchiolla e Luca Lorusso. I Cori Vallisa e Florilegium Vocis sono stati ottimamente preparati da Don Antonio Parisi e Sabino Manzo.

giovedì 22 novembre 2007

Relazione artistica sul Festival Mousiké 2007 (VIII edizione) a cura di Dinko Fabris


Si è regolarmente svolta la VIII edizione del Festival di Musica Antica del Mediterraneo Mousiké unica manifestazione internazionale del genere nell’intera area meridionale, che come lo scorso anno, si è divisa in due tranches: Estate e Autunno.
Le caratteristiche che rendono unico il Festival Mousiké - nato nel 1995 su richiesta del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo ’97 e subito riconosciuto dal Dipartimento dello Spettacolo e dalla Comunità Europea - sono il recupero dello straordinario passato musicale della Puglia, attraverso esecuzioni nei più suggestivi luoghi storici del territorio e il coinvolgimento di solisti e gruppi locali (Orchestra della Provincia di Bari, Dipartimento di musica antica del locale Conservatorio, Chirintana, Calixtinus, etc.). Inoltre la particolarità dei programmi proposti ha reso questo evento un appuntamento atteso da un folto pubblico esigente, eterogeneo e soprattutto molto giovane.
Queste caratteristiche sono state evidenti ancor più nella edizione di quest’anno, accolta da un successo di pubblico straordinario per i tanti concerti, come di consueto collocati in luoghi storici di particolare importanza artistica di Bari, Monopoli e Bitritto, i cui castelli e cattedrali sono cornici perfette e suggestive per gli spettacoli proposti. La vocazione mediterranea della Puglia è legata ad un passato millenario, in cui l’area agì da cerniera tra Oriente e Occidente e proprio il territorio di Bari fu, per un periodo breve ma importante, capitale di un emirato arabo. Da queste premesse, tenendo fede all’intento di favorire la conoscenza e lo scambio tra le diverse antiche tradizioni musicali del Mediterraneo, si è dato adeguato spazio alle diverse forme musicali del passato, ma ampliando ulteriormente gli interventi nel settore della musica dei Balcani e del vicino Oriente.
Due novità importanti di quest’anno sono state i Corsi internazionali di musica antica, con prestigiosi docenti, e la collaborazione con istituzioni come la Fondazione Petruzzelli, il Conservatorio di Bari-Casa Piccinni e i Presidi del Libro.
Il complesso arabo-tedesco Sarband di Monaco di Baviera ha inaugurato il Festival con un entusiasmante concerto di canti della tradizione Sefardita del Mediterraneo, e nell’occasione il suo direttore, Vladimir Ivanoff, ha ricevuto il premio della Regione Puglia-Mousiké 2007 dall’Assessore al Mediterraneo Silvia Godelli. I quattro musicisti nei giorni successivi hanno tenuto un seminario al Conservatorio di Bari sui principi esecutivi della musica araba, turca ed ebraica. Gli altri concerti hanno proposto il raro programma di musica medievale per ghironda e cornamuse (col simpatico duo Rossi e Tallone), l’ensemble “Le viole d’Orfeo” diretto da Sofia Ruffino, gruppo di 7 viole da gamba e altri strumenti, unico in Italia, con un repertorio dal rinascimento a Bach che ha ottenuto un grande successo, lo spettacolo di danze rinascimentali della “Chirintana” e degli allievi dei corsi internazionali (docente Veronique Daniels), omaggio a Bona Sforza, di grande effetto e suggestione. Inoltre i docenti dei Corsi internazionali, che hanno richiamato allievi non soltanto dall’Italia ma anche da paesi come la Svezia, la Danimarca e l’Inghilterra, hanno tenuto indimenticabili concerti: Dan Laurin (uno dei maggiori flautisti dolci in attività) ha letteralmente ipnotizzato e galvanizzato il pubblico del castello di Bitritto, mentre Emilia Fadini (massima esperta mondiale di Domenico Scarlatti) è stata protagonista di un concerto magico per intensità e commozione al Castello di Bari. Tutte queste sono operazioni di livello molto alto, degne di un grande festival internazionale, offerte ad ingresso libero al pubblico della Provincia di Bari. Ricordiamo che i Corsi e i concerti relativi erano svolti nell’ambito della IX edizione della rassegna di musica giovanile “Musica Ritrovata” in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bari.
Tra le iniziative parallele ricordiamo in primo luogo la prima edizione dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana per Cantanti stranieri che si è tenuta a Casa Piccinni dal 1 al 12 settembre, e che ha consentito la produzione scenica dell’opera Cecchina di Niccolò Piccinni – in collaborazione con la Fondazione Petruzzelli che ha curato l’allestimento, con il Conservatorio Piccinni di Bari che ha predisposto per la prima volta a Bari una Orchestra barocca del Dipartimento di musica antica, e soprattutto con la Northwestern University di Evanston, Chicago Usa, che ha portato a Bari 8 eccellenti giovani cantanti, il regista e il direttore d’orchestra – operazione preceduta da un Seminario su Piccinni e Goldoni (per il centenario goldoniano) e che è stata accolta da uno straordinario successo di pubblico e critica per l’unica esecuzione al Teatro Piccinni il 12 settembre. L’iniziativa consentirà di stabilire a Bari, nell’ambito di Mousiké e Casa Piccinni, un Centro studi permanente per lo studio della Lingua e Cultura Italiana per musicisti stranieri.
Altra iniziativa di alto significato culturale è stata l’adesione ai Presidi del Libro, che ha portato alla inaugurazione nell’ambito del Festival Mousiké del Presidio del Libro di Musiche e Arti presso Casa Piccinni, con presentazioni di numerose pubblicazioni musicali recenti all’interno della Festa dei Lettori, il 28 e 29 settembre, e anche di due significative operazioni multimediali: il cd audio “Sinfonie d’opera” con brani inediti di Piccinni e Paisiello, realizzato dalla casa discografica Bongiovanni70 di Bologna (a cura di Takashi Yamada) e del Catalogo dvd del Museo di Strumenti musicali di Villa Giulini a Milano.
Un simile cartellone, della durata di tre mesi, può ben figurare tra le più importanti iniziative artistico-musicali non soltanto della Puglia, ma dell’intera area Mediterranea, se non rimanesse l’unico cruccio della diminuzione costante dei finanziamenti pubblici, invece dell’incremento che ci si aspetterebbe per un servizio pubblico d’eccellenza e di livello internazionale realizzato sul territorio da ben 12 anni.
Il Direttore Artistico:
Prof. Dinko Fabris
Docente di Storia della Musica al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari
e all’Università di Basilicata.

Centro Studi e Festival Mousiké. Sede presso Casa Piccinni, vico Fiscardi 2 70100 Bari
Responsabile e coordinamento generale:Patrizia Gesuita tel. 080/5534590-3398449605

Il musicologo Pierluigi Petrobelli inaugura gli "Incontri in libreria" alla Laterza di Bari


Tornano gli “Incontri in Libreria”, rassegna curata dalla Fondazione Petruzzelli e dedicata alla magia dell’opera, con la preziosa ospitalità e la puntuale collaborazione della storica Libreria Laterza di Bari. In occasione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, primo titolo della Stagione d’Opera 2007/2008, in programma al teatro Piccinni il 27 novembre (ed in replica il 29 novembre) con la direzione del maestro Renato Palumbo.
Il primo incontro avrà luogo Lunedì 26 novembre alle 17.00, nella sede della Libreria Laterza, in via Sparano a Bari.
Interverranno Pierluigi Petrobelli (nella foto), direttore dell' “Istituto di Studi Verdiani” di Parma, il musicologo Dinko Fabris e il sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, Giandomenico Vaccari. Ingresso libero.

mercoledì 21 novembre 2007

La Fondazione Concerti Niccolò Piccinni riparte in compagnia di David Riondino e Roberto Fabbriciani dai sette peccati capitali

La Fondazione Concerti Niccolò Piccinni di Bari ha più di settant’anni di vita e di storia. Al 1936 risale infatti la sua prima stagione concertistica all’interno dell’allora Liceo Musicale situato nella centralissima via Melo del capoluogo pugliese. A qualcuno sembrerà forse inutile, ma è giusto – almeno a memoria (spesso corta) dei più giovani e non solo – ricordare che l’attuale Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari è nata nel 1968 dalla trasformazione di quella tirata su a metà degli anni Cinquanta dai benemeriti dirigenti fondatori dello storico sodalizio barese e si chiamava appunto Orchestra della Fondazione; compagine animata, tra l’altro, da alcune prime parti dell’Orchestra “Alessandro Scarlatti” della Rai di Napoli che facevano la spola tra Bari e la città partenopea. Né si possono dimenticare nomi come quelli di Arturo Benedetti Michelangeli, Arthur Rubinstein, David Oistrach, Paul Hindemith, Igor Stravinskij, Herbert von Karajan e i Wiener Philarmoniker: stelle luminose che popolarono di autentici EVENTI (per una volta il termine non è usato in modo improprio) le notti baresi. Di questo e di altro si è parlato ieri mattina nella sede della Fondazione Concerti Piccinni, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione. Conferenza stampa, a dire il vero, avara di “emozioni” dal punto di vista del cartellone, ma non da quello dei contenuti e dei buoni propositi. Il presidente e direttore artistico dell’associazione Gianvito Pugliese, affiancato in qualità di sponsor, dal direttore del quotidiano "Barisera" Francesco Rossi e dal direttore dell'azienda "Opera 77", Nicola Vernaglione, ha infatti reso noti (ma senza date) solo alcuni dei 30 appuntamenti previsti in questa stagione, tra cui quello inaugurale previsto all’Hotel Sheraton Nicolaus del 5 dicembre dal titolo “I sette peccati capitali” con la popolare voce di David Riondino e il prestigioso flauto d'oro di Roberto Fabbriciani su poesie e testi di Benn, Ragazzoni, Ginsberg, Aretino, Mutis, Callot e Hölderlin, alternati all'esecuzione di musiche di Mozart, Kurtag, Piazzolla e Debussy. Il resto lo sapremo tra poco meno di una settimana.
Non è un mistero per nessuno, del resto, che la Fondazione già da tempo viva, o meglio, "sopravviva" (è proprio il caso di dire) attraverso notevoli difficoltà di ordine finanziario. Lo scorso anno la stagione s'interruppe, per esempio, dopo appena quattro appuntamenti.
Sono senza dubbio lontani i tempi in cui erano solo due, al massimo tre le associazioni musicali baresi (Fondazione e Camerata Musicale Barese in primis, a cui negli anni Sessanta si aggiunse il Coretto dell’indimenticabile Silvestro Sasso) a spartirsi le sovvenzioni ministeriali e degli enti locali. Negli ultimi vent’anni le cose sono cambiate, come del resto l’avvocato Pugliese sa bene, frequentando il mondo dello spettacolo da quando era praticamente ancora in fasce. A Bari e Provincia dagli anni Ottanta in poi sono nate numerose associazioni culturali e musicali, piccole accademie didattiche e scuole musicali che hanno pian piano ridotto di molto il duopolio culturalmusicale di Fondazione Piccinni e Camerata. L’incendio del Teatro Petruzzelli nel 1991 e la chiusura, dopo appena sei mesi, dell’Auditorium “Nino Rota” hanno di fatto poi castrato per diversi anni lo svolgimento a Bari di un’organica e degna vita musicale.
Un teatro di (quasi) 600 posti come il Piccinni, peraltro destinato a quei tempi solo alla prosa e ad alcuni concerti sinfonici e di musica da camera, non poteva certo bastare a soddisfare le esigenze culturali e la fame di eventi di una città di 350 mila abitanti, oltre che di un hinterland provinciale densamente popolato (in totale: almeno un milione e mezzo di persone).
La reazione, dopo lo scoramento iniziale e la chiusura a metà degli anni Novanta anche del Piccinni (tanto per chiudere il cerchio in bellezza) per inagibilità è stata, se non altro, coraggiosa.
A Bari infatti si sono aperti, o meglio, riciclati “nuovi” spazi per la musica, anche se alcuni decisamente inidonei e/o acusticamente inadeguati. Ricordo che l’Orchestra della Provincia andava a suonare a metà degli anni Novanta alla Caserma Picca (pareva davvero di essere in…guerra) o in alberghi come Villa Romanazzi Carducci e lo Sheraton e ancora persino in teatri-tenda come il Team e il PalaPerla di Bitritto, sorti come funghi dopo la tragedia del rogo petruzzelliano.
A distanza di dieci anni, e cioè ai giorni nostri, le cose non sono poi cambiate un granchè: l’auditorium è ancora chiuso al pubblico (nonostante l’esistenza da anni di un progetto esecutivo del Politecnico di Bari e le rassicurazioni in pompa magna dell'attuale ministro dell’università e della ricerca scientifica sul fatto che la struttura avrebbe riaperto al massimo entro il 2008), mentre il Petruzzelli, incrociamo le dita, dovrebbe riaprire finalmente i battenti nel dicembre 2008.
La Fondazione Piccinni dal canto suo, a scanso di equivoci, si è però già costruita il suo piccolo teatro nei pressi del Conservatorio, in verità non ancora prontissimo (servirebbero altri 30 mila euro per completarlo e metterlo a norma) per far già svolgere lì la sua stagione.
Va dato però obiettivamente atto a Pugliese e ai suoi collaboratori che invece di continuare con vittimistica ostinazione solo a piangere e lamentarsi come tanti altri sull’assenza di teatri e il carente sostegno finanziario delle amministrazioni locali, lo spazio-contenitore se lo son fatto da sè, seppure con il concorso e il sostegno di alcuni lodevoli privati. Secondo quel vecchio adagio che pare purtroppo ormai in disuso nel nostro cosiddetto “Belpaese”, e cioè che è meglio prima farle le cose e poi, in un secondo momento, annunciarle.
In attesa di sapere le date del cartellone della Fondazione Piccinni, auguro a Gianvito Pugliese e al suo staff di aprire prestissimo il “Piccolo Piccinni” e di metterlo, come ha già promesso, anche a disposizione di chi tra le associazioni teatrali-musicali baresi (e non) ne avrebbe certo un gran bisogno.

martedì 20 novembre 2007

La Messa da Requiem di Giuseppe Verdi diretta da Renato Palumbo apre la stagione lirica della Fondazione Petruzzelli di Bari

Martedì 27 Novembre alle 20,30, al teatro Piccinni, sarà la celebre Messa da Requiem di Giuseppe Verdi ad aprire la Stagione d’Opera 2007/2008 della “Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari”.
Dirigerà l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari il maestro Renato Palumbo (nella foto). Il Coro della Fondazione Petruzzelli sarà guidato dal maestro Franco Sebastiani. In qualità di solisti saranno impegnati Tamar Iveri, Marina Prudenskaja, Francisco Casanova e Konstantin Gorny.
Si replica Giovedì 29 novembre, alle 20,30. Informazioni e prenotazioni presso il botteghino del Teatro Piccinni in Corso Vittorio Emanuele 84 - Bari. Tel: 080.521.24.84

Sol Gabetta e Micaela Ursuleasa insieme domani sera per l'Unione Musicale di Torino


I concerti dell’Unione Musicale, storica e prestigiosa associazione musicale torinese, riservano sempre accanto a nomi noti e talora altisonanti della scena artistica internazionale (il 5 dicembre ci sarà, per esempio, un recital del grande pianista Maurizio Pollini), anche gradite sorprese e talenti tutti da scoprire. E’ certo il caso della brava, oltre che graziosa, violoncellista argentina Sol Gabetta (nella foto), fresca vincitrice dell’ambito Premio Credit Suisse Group Young Artist Award, (il cui importo è di circa 75 mila franchi svizzeri), che ha iniziato a suonare a quattro anni e che attualmente ne ha ventisei e si esibisce con un prezioso Guadagnini del 1759.
Recensendo il suo primo cd una cara amica come Carla Moreni, autorevole critico musicale del “Sole 24 Ore”, ha scritto: “Se anche dal vivo la violoncellista suonerà come in disco, l’appuntamento si preannuncia di quelli da non mancare: malinconia e grinta vanno qui di pari passo, l’artista fa già parte dei grandi”. Con lei domani sera (alle 21.00) all’Auditorium del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino suonerà la pianista rumena Micaela Ursuleasa, vincitrice nel 1995 della “Clara Haskil Competition” e che in questi anni ha collaborato con direttori del calibro di Abbado, Marriner e Sawallisch. In programma musiche di Beethoven, Schumann e Franck. Da non perdere. Infotel: 011.5669811 / Website: http://www.unionemusicale.it/

lunedì 19 novembre 2007

Il Guillaume Tell di Rossini diretto da Antonio Pappano a Roma

Il 24, 25 e 26 novembre presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma Antonio Pappano (nella foto), alla guida dell'Orchestra e del Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sarà impegnato con l'esecuzione in forma di concerto di una delle migliori opere del teatro musicale italiano: il “Guillaume Tell” di Gioachino Rossini, ispirato al dramma di Schiller (edizione in lingua francese). Rappresentato per la prima volta a Parigi il 3 agosto 1829, il “Guillaume Tell” fu l'ultima opera teatrale di Rossini, che visse ancora per altri quarant'anni dedicandosi alla composizione di musica sacra e da camera. Il cast delle tre serate in calendario è uno dei migliori possibili al giorno d'oggi; fra le tante stelle spicca lo specialista rossiniano Michele Pertusi a cui è affidato il ruolo del protagonista Guillaume Tell, simbolo della libertà dal tiranno. Un'occasione unica per assistere ad uno dei più grandi capolavori di sempre, a cui il temperamento schiettamente melodrammatico di Antonio Pappano saprà restituire tutta la vitalità e il pathos che scorrono tra le righe di una partitura indimenticabile. Il cast completo è il seguente:
Orchestra e Coro dell'Accademia di Santa Cecilia - Antonio Pappano (direttore d’orchestra), Michele Pertusi (Guillaume Tell), John Osborn (Arnold), Norah Amsellem (Mathilde), Ellie Dehn (Jemmy), Alex Esposito (Walter), Laura Polverelli (Edwige), Celso Albelo (Pécheur).

La "Messa per i Popoli" di Luigi Morleo in Cattedrale a Bari

In occasione della festa di Santa Cecilia, patrona della Musica, nella stupenda Cattedrale romanica di Bari il prossimo 22 novembre (alle 20.30) sarà eseguita la "MESSA PER I POPOLI" per Coro, Quattro Percussionisti e Organo del compositore salentino Luigi Morleo (nella foto). Partecipano, tra gli altri, il Coro della Vallisa diretto da Don Antonio Parisi e il Coro Florilegium Vocis diretto da Sabino Manzo L'ingresso è libero.Info: http://www.morleoeditore.com/

venerdì 16 novembre 2007

Francesco Di Lernia e Maurizio Matarrese insieme per un omaggio particolare a César Franck

Lunedì 19 novembre 2007 alle ore 20.30, presso la chiesa di Santa Croce (Piazzetta dei Frati Cappuccini 2 - Bari), si terrà il penultimo appuntamento della Stagione Musicale 2007. Per il XII ciclo de I Lunedì della Musica d'Organo è in programma un concerto dedicato a César Franck, compositore, organista e docente di musica belga, una delle figure più importanti della vita musicale francese della seconda metà del XIX secolo. Maurizio Matarrese al pianoforte e Francesco Di Lernia (nella foto) all'organo rivisiteranno alcune delle pagine più significative del compositore, tra cui il Preludio, Aria e Finale e il Preludio, Corale e Fuga, il Chorale n. III in la minore e il Preludio, Fuga e variazioni op. 18. La manifestazione è organizzata dal Centro Culturale Marin in collaborazione con il Coretto. L'ingresso è gratuito.

La magia sonora di Debussy e Chopin serpeggia tra le nobili dita del pianista Pierluigi Camicia

Il pianismo debussyano possiede notoriamente molti punti in comune con quello chopiniano e anzi si può certo affermare che in gran parte l’uno derivi dall’altro. Il pathos storico che aveva alimentato in Chopin la dimensione timbrica della sua musica, viene ripreso coerentemente da Debussy, come una sorta di rimozione definitiva dalla sintassi e dall’articolazione formale classica; la luminosità, il gioco delle sonorità multiformi, liquide e impressionistiche, già sperimentato dal compositore polacco sulla sua inesauribile tastiera, si ritrova potenziato e, a tratti, amplificato nello stile creativo di Claude Debussy. Il pianista barese Pierluigi Camicia, da insigne docente dello strumento qual è, tutto ciò lo sa molto bene, accostando mercoledì sera gli Studi del francese proprio alle Quattro Ballate del polacco, nella serata inaugurale della stagione concertistica del Coretto, presso la Sala Giuseppina del Kursaal Santalucia di Bari. Concerto prezioso, che ha messo in risalto le affinità di Camicia sia con le fascinose, modernissime sonorità di Debussy, che con il mondo appassionato e morboso di un romantico “sui generis” come Chopin. Da incorniciare soprattutto la splendida lettura della celebre Ballata n. 4 in fa minore op. 52, resa con tocco plasticamente soffice ed ispirato e sopraffina espressività nei momenti topici. Peccato solo che il pianoforte, un mezza coda Kawai, non fosse proprio all’altezza di tale sontuoso interprete. Successo meritato.

giovedì 15 novembre 2007

Il Werther di Gaetano Pugnani riletto dal Collegium Musicum di Bari


Fu eccellente violinista e buon compositore. Allievo di Giovanni Battista Somis, a sua volta maestro di un altro Giovanni Battista celebre come Viotti, ricoprì diversi incarichi presso la corte e il Teatro Regio di Torino. Intraprese lunghi viaggi per tenere concerti a Parigi, Vienna, San Pietroburgo e Londra. Vi sto parlando, se non lo aveste ancora capito, del torinese Gaetano Pugnani, del quale martedì sera ho potuto ascoltare al Kursaal Santalucia di Bari il misconosciuto Melologo “Werther”, nell’esecuzione del Collegium Musicum diretto da Rino Marrone (nella foto), con la partecipazione in qualità di voce recitante dell’attore Fausto Russo Alesi. Lavoro della durata di oltre novanta minuti (per un totale di 1400 battute in musica) che conta ventidue brani divisi in due parti distinte ed è stato ricostruito dal musicologo Alberto Basso, con la revisione e messa in partitura di Ruggero Magrini. Pagine che risuonarono, pare con vivo successo, nel Burgtheater di Vienna nel 1796, come ricorda lo stesso Basso nelle note del programma di sala, tratte dal booklet di un cd dell’etichetta Opus 111. Il riferimento del testo è naturalmente quello del celebre romanzo epistolare di Wolfgang Goethe. La musica ne sonorizza e scandisce con puntuale spirito settecentesco i momenti salienti. Sembra a tratti di ascoltare il fascinoso, arcadico respiro di un Gluck o il sereno andamento ritmico di una sinfonia di Haydn, ma non può nemmeno sfuggire la linea melodica quasi profetica del Largo-andante della prima parte (denominato “Proprio innanzi al villaggio è una fontana”) che pare anticipare uno dei temi più belli della Sinfonia Pastorale di Beethoven. Il testo è letto con ispirata, talora troppo viscerale partecipazione emotiva da Fausto Russo Alesi, mentre il Collegium Musicum in formazione più ricca del solito (26 elementi) ha egregiamente riletto sotto l’attenta, a tratti vibrante, guida di Rino Marrone le pagine musicali di questa sorta di sinfonia wertheriana. Spesso si dice che certi recuperi siano inutili, e se tanta musica è rimasta inascoltata o addirittura seppellita per dei secoli nelle biblioteche di mezzo mondo è perché, in effetti, non valesse un granchè. Pugnani non fu certo né Haydn, nè Mozart, ma fu noto soprattutto come eccelso virtuoso dell’archetto. Questo Werther però scivola all’ascolto in modo scorrevole e apprezzabile. Alla fine il pubblico ha mostrato anche di averlo assai gradito. Che si può volere di più?

Peter Tiboris inaugura la stagione dell'EurOrchestra di Bari con il Requiem di Mozart a San Nicola


Mercoledì 21 Novembre, nella Basilica di San Nicola, alle ore 21, si terrà l’inaugurazione della Ottava Stagione dell’EurOrchestra, con un concerto a ingresso libero, offerto alla città di Bari,in collaborazione con il Club Lions Bari Costanza d’Altavilla. Il concerto vedrà la esecuzione del celeberrimo Requiem di Mozart K.626 per Soli, Coro e Orchestra, in onore delle vittime di ogni guerra e di ogni ingiustizia nel mondo. Per questo il concerto si intitola : “Torniamo all’Amore”, prendendo in prestito un verso del grande poeta Padre David Maria Turoldo, che vuole appunto invitare gli uomini a dimenticare il Male, che è guerra e dolore, e a guardare con fede al futuro. Questo è il messaggio che deriva dal Requiem di Mozart,brano intriso di fede e di speranza,oltre che di dolore. Gli esecutori saranno alcuni nostri bravissimi cantanti in carriera,come Maria Grazia Pani , Giulia Calfapietro e Antonio Stragapede, a cui si affiancherà il noto tenore romano,di origine greca, Sergio Panajia. Il Coro ”Florilegium Vocis” è diretto dal Maestro Sabino Manzo. L’EurOrchestra per l’occasione sarà diretta dal noto direttore greco-americano Peter Tiboris, che ha espresso il desiderio, essendo impegnato in novembre in Italia per una importante tournèe, di dirigere un concerto nella meravigliosa Basilica di San Nicola, amata in tutto il mondo e specialmente a New York, dove Tiboris opera principalmente. A Peter Tiboris sarà consegnato, durante la manifestazione di mercoledì il Premio “Note nell’Olimpo”, di cui sono promotori Nicola e Patrizia Mossa, apprezzati gioiellieri baresi assai attenti ai valori della Cultura e dell’Arte, insieme ai direttori artistici dell'EurOrchestra Francesco Lentini e Angela Montemurro e ad alcune personalità di rilievo della Puglia artistico-culturale. La Stagione dell’EurOrchestra è patrocinata dalla Regione Puglia, dalla Provincia e dal Comune di Bari, oltre che dalla Basilica di San Nicola. È aperta la campagna abbonamenti per i successivi concerti,che si svolgeranno tutti allo Sheraton Nicolaus di Bari, a cominciare dal prossimo Concerto di Natale, il 13 Dicembre, intitolato “Cantiamo la pace”.
Costo abbonamenti: Intero € 150 / Ridotto € 100 / Studenti € 70
Per informazioni si prega di telefonare allo 080 5744559 – 5749437. eurorchestra@libero.it http://www.eurorchestra/.it

Intervista a Maria Pia Piscitelli



Il soprano Maria Pia Piscitelli (nella foto) nasce a Giovinazzo, ridente cittadina pugliese che si affaccia sull’Adriatico. Lì e nella vicina Molfetta intraprende i suoi primi studi musicali. Nel 1988 vince il concorso A.S.L.I.C.O. di Milano, debuttando poi al Teatro Olimpico di Vicenza nel ruolo protagonista de “La Calisto” di Francesco Cavalli, incisa poi su compact disc. Nel 1990 si è classificata nella finale del Concorso Internazionale “Maria Callas” e nel 1991 è risultata tra i vincitori del Concorso Internazionale “G.Rossini” di Schwetzingen in Germania. Da allora ha cantato nei principali teatri d’opera e in alcune tra le più note sale da concerto del mondo. Dalla Scala di Milano al Liceu di Barcellona, dal Colòn di Buenos Aires alla Staatsoper Unter Den Linden di Berlino, dal Comunale di Firenze al Massimo di Palermo, dalla Konzerthaus di Vienna al Théâtre Champs Elysées di Parigi, dal Teatro Municipal di Santiago del Cile al Teatro Globe di Tokyo, per citarne solo alcuni. La sua ampia e seducente vocalità spazia con disinvoltura da Mozart a Puccini, da Rossini a Donizetti, da Verdi a Giordano. Nel mese di gennaio affronterà al Teatro alla Scala l’impegnativo ruolo di Elisabetta nella “Maria Stuarda” di Donizetti. Artista abbastanza schiva, Maria Pia nella sua ventennale carriera ha sempre concesso con parsimonia interviste a giornali e riviste italiane. Quando però le ho proposto la conversazione che segue per un blog come l’orecchio di Dioniso ha volentieri accettato, nella speranza che siano soprattutto i musicisti e gli appassionati più giovani di musica a leggerla.
Quando e come si è manifestata la tua passione per il canto?
“Sin da bambina amavo cimentarmi nelle canzoncine dello Zecchino d’oro. Avevo un fratello in casa che studiava il flauto ed il pianoforte e questo ha contribuito non poco ad avvicinarmi alla musica. Lui all’epoca mi faceva ascoltare i Concerti Brandeburghesi di Bach, che rappresentavano già un ascolto abbastanza complesso per la mia età. Ricordo anche il Magnificat (sempre di Bach), che fu tra le prime opere musicali che iniziai a cantare da ragazzina. Durante gli anni del liceo classico mi sono iscritta al corso di chitarra classica alla inossidabile scuola di musica di Don Salvatore Pappagallo a Molfetta, da cui provengono in gran parte molti musicisti locali. E fu proprio all’interno di quella scuola che fui anche praticamente costretta a cantare nel coro come tutti gli aspiranti musicisti dei corsi.”
Che età avevi?
“Avevo 17 anni e fu Simonetta Minervini a scoprire la mia voce. Una voce molto istintiva ma già estesa. Come soprano riuscivo infatti a coprire con disinvoltura ben tre ottave, arrivando persino al sol sovracuto. Voce supportata, tra l’altro, da una respirazione naturale che già vibrava correttamente.”
Quando hai iniziato poi gli studi in conservatorio?
“In verità ho studiato sempre privatamente. Anche perché a quei tempi tutti mi avevano consigliato per le naturali qualità vocali che possedevo di non frequentare il conservatorio, perché mi avrebbero rovinato la voce.”
E allora cosa hai fatto?
“Ho preferito piuttosto guardarmi intorno e cercare un docente privato di canto. Il mio primo insegnante è stato il tenore Gino Lorusso Toma, che ai tempi in cui studiavo a Molfetta viveva ancora a Milano. Successivamente grazie a Simonetta Minervini che insegnava nella scuola di Don Salvatore ebbi la possibilità di incontrarlo quando egli si trasferì a Valenzano. Cominciai subito a fare lezioni di canto con lui, sebbene in modo sporadico. C’è poi una curiosità…”
Quale?
“In quello stesso periodo, tra una lezione di canto e un’interrogazione da preparare a scuola, adoravo ascoltare e cantare sopra i dischi delle più grandi voci dell’epoca come Joan Sutherland, Marilyn Horne ed altre ancora.”
Che opere ascoltavi?
“Ricordo soprattutto la Semiramide di Rossini. Adoravo il ruolo di Arsace e la sua bellissima aria d’ingresso.”
Hai avuto altri insegnanti dopo Lorusso Toma?
“Ho studiato con una cantante spagnola, per l’esattezza un soprano lirico spinto. Era assai brava. Aveva fatto una certa carriera che poi per motivi di salute dovette interrompere. In quegli anni viveva a Barletta. Si chiamava Maria Coronada e ricordo che fu il maestro Gregorio Goffredo a presentarmela. Con lei cominciai ad affinare davvero la mia tecnica vocale. ”
Come riuscivi a pagarti le lezioni?
“All’inizio mi aiutarono i miei genitori. Poi, parallelamente agli studi, riuscii dopo un’audizione ad entrare nel Coro del Teatro Petruzzelli, durante la felice gestione di Ferdinando Pinto. In commissione tra gli altri c’erano Giandomenico Vaccari e lo stesso Goffredo. Il mio obiettivo restava sempre quello di arrivare a fare, prima o poi, la solista.”
Quali sono stati i modelli che ti hanno ispirato?
“A parte i dischi della Sutherland e della Horne, ho imparato molto da colleghe già da tempo in carriera. Penso alla grande Leyla Gencer che ebbi modo di conoscere durante il concorso dell’ASLICO e si innamorò della mia voce o a Mariella Devia che ho incontrato a Milano in occasione della Lucrezia Borgia cantata al Teatro degli Arcimboldi. Entrambe le grandi artiste sono state prodighe di consigli.”
Adesso ti aspetta in gennaio la Maria Stuarda alla Scala.
“Si prova sempre un’emozione forte a cantare in un grande teatro come La Scala, anche se dopo vent’anni di carriera sono più tranquilla e consapevole delle mie qualità vocali.”
Secondo te quale sarà il futuro della lirica in Italia?
“Credo dipenda ancor prima che da una questione squisitamente economica, che pure ha indubbiamente tutta la valenza del caso, da un discorso di visione culturale. Se infatti chi ci governa non comprende l’importanza della cultura di un popolo come elemento formativo e di sensibile elevazione morale, specie per le generazioni più giovani, l’opera continuerà probabilmente a sopravvivere, ma sempre in agonia, aiutata solo da quei pochi e veri amanti della musica che sono anche disposti a sacrificare risorse personali.”
Oltre alla Maria Stuarda scaligera, quali saranno i tuoi prossimi impegni?
“Sarò Tosca a Modena, Ferrara e Piacenza, poi andrò in Argentina per Norma e ancora Tosca al Teatro Colòn di Buenos Aires. Più in là ci sarà spazio anche per un Trovatore al Liceu di Barcellona.”

mercoledì 14 novembre 2007

L'Astrée in concerto per la Fondazione Petruzzelli



Venerdì 16 Novembre, alle 21.00 al teatro Piccinni di Bari, la “Fondazione Petruzzelli” presenta il secondo appuntamento per la rassegna di Musica Cameristica 2007/2008 con L’Astrée, noto gruppo cameristico torinese dell’Accademia Montis Regalis. L’ensemble, formato per l’occasione da Mimmo Cuticchio (cuntista), Francesco D’Orazio (violino), Alessandro Tampieri (violino), Alessandro Palmieri (violoncello), Francesco Romano (tiorba e chitarra barocca) e Giorgio Tabacco (clavicembalo), proporrà la performance Battaglie e Follie.
In programma musiche di Falconieri, Campogrande, Corelli, Betta, Uccellini, Rognoni, Vivaldi. Informazioni e prenotazioni: Botteghino del Teatro Piccinni: 080.521.24.84

I prossimi appuntamenti con la Camerata Musicale Barese

Il 17 e 18 novembre sempre al Teatro Piccinni il Balletto di Mosca “Le Classique” presenterà un classico del balletto: “Giselle”. Il Balletto di Mosca è una delle più giovani compagnie russe. La linea della Compagnia è legata alla grande tradizione classica, di cui “Giselle” rappresenta il modello.
Domenica 25 novembre alle 19.30, allo Sheraton Nicolaus, si terrà l’atteso concerto di Stefano Bollani (nella foto) ed Enrico Rava. Affiatatissimo Duo che fa perno sull’ironica disinvoltura di Stefano Bollani e sulla sua singolare sintonia con Enrico Rava, brillante e straordinario trombettista.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata, in Via Sparano 141 infotel 080/5211908.

VII Premio Abbiati per la Scuola


ASSOCIAZIONE NAZIONALE CRITICI MUSICALI
SEGRETERIA: 70100 BARI, VIA CARDINALE MIMMI, 32 - TEL. 080 5610992
http://www.criticimusicali.it/ e-mail: info@criticimusicali.it

Premio Abbiati "per la scuola"
PATROCINIO DEL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE,
VII edizione – 2008

CON IL SOSTEGNO DEL COMUNE DI FIESOLE

in collaborazione con il COMITATO MUSICA CULTURA,
in patrocinio della SIEM, Società Italiana per l'EducazioneMusicale,
l'adesione di SCUOLA MUSICAFESTIVAL e di ASLICO/OPERA DOMANI…

La partecipazione è libera. Si rivolge alle SCUOLE DELL'OBBLIGO di qualsiasi ordine, grado e profilo giuridico. Sono escluse le scuole musicali pubbliche o private, i conservatori, le accademie e le istituzioni musicali (teatri, società di concerti, concorsi, corsi di perfezionamento) pubblicamente finanziate.
Possono concorrere al Premio Abbiati "per la scuola" persone e istituzioni che nell'ambito dell'attività scolastica abbiano ideato e realizzato progetti didattico-educativi volti a sottolineare

- il ruolo formativo e pedagogico, le capacità educative e di strumento di conoscenza della musica;
soprattutto se 'pratica(ta)' e 'insieme';
- l'attitudine dell'educazione musicale a essere un tramite naturale di integrazione sociale e interculturale;
- il ruolo dell'educazione musicale come strumento di conoscenza di singole realtà locali;
- l'abilità nell'usare didatticamente le tecnologie, e di mettere in pratica - anche in collaborazione con altri insegna(me)nti - la vocazione multisciplinare dell'educazione musicale;
- le prospettive professionali aperte dalla conoscenza della musica.

I progetti potranno avere forme e/o attuazioni diverse: concerti o spettacoli teatrali realizzati dai ragazzi, attività d'orchestra e di coro, ideazione di cd-rom, realizzazione di inchieste o indagini specifiche. Dovranno essere collettivi e di durata (almeno) annuale, presentati negli ultimi due anni scolastici.
A fini della valutazione i progetti dovranno essere documentati nei mezzi ritenuti idonei e consentiti dalle singole disponibilità istituzionali, con l'indicazione chiara se si tratti di percorsi didattici conclusi o in fase di completamento.
La selezione dei progetti è affidata a una giuria coordinata dal presidente dell'Associazione Nazionale Critici Musicali e formata da esperti, critici musicali, docenti e delegati delle associazioni patrocinanti. Qualora si ritenesse necessario, la giuria potrà richiedere la presentazione di ulteriori materiali documentali.
La premiazione avverrà al Teatro Romano di Fiesole nella serata inaugurale dell' "Estate Fiesolana".
Ai vincitori potrà essere proposta la partecipazione attiva alla Giornata di premiazione, alle manifestazioni di "Scuola Musicafestival" o altre iniziative che coinvolgono i diversi soggetti patrocinanti. La partecipazione al Premio presuppone anche la volontà di concedere la libera utilizzazione dei lavori e dei relativi materiali documentali, per pubblicazioni specifiche, supporti audio-video o studi realizzati a cura del Comitato Musica Cultura, in collaborazione con gli stessi enti.

Gli interessati dovranno richiedere la scheda di partecipazione a

Comitato Musica e Cultura – Premio Abbiati per la scuola
Comune di Fiesole – Piazza Mino 26 - 50014 Fiesole
e-mail: mailto:mail@critici_musicali.info.

Allo stesso indirizzo dovranno essere inviati entro il 31 marzo 2008 la documentazione dei progetti e la scheda statistica predisposta dalla Giuria.

martedì 13 novembre 2007

"Il fantasma del direttore d'orchestra" raccontato da Alessandro Zignani


Mercoledì 14 novembre (alle 18.30), per gli ormai consueti "Incontri con la Musica" a Casa Giannini (via Sparano, 172 – Bari, tel. 080.524.68.64) si terrà l'atteso appuntamento con il musicologo Alessandro Zignani, docente tra l'altro presso il Conservatorio di Monopoli, che in una serie di tre appuntamenti aiuterà a meglio comprendere le personalità, le interpretazioni e (perché no?) i capricci dei direttori d'orchestra più conosciuti ed amati; il tutto avverrà anche attraverso l'ascolto comparato di alcune pregevoli esecuzioni. Ingresso libero.

Caloroso successo per Leonora Armellini al Piccinni di Bari


Quando hai di fronte una ragazza di appena quindici anni che suona il pianoforte con tale disarmante tecnica e al contempo così invidiabile naturalezza, non puoi non applaudire con stupore, calore, entusiasmo, non puoi non pensare all’intenso percorso di studi già alle spalle che in poco tempo l’ha così fortificata e le ha regalato una straordinaria disinvoltura di fronte ai temibili 88 tasti.
Dinanzi a Leonora Armellini (nella foto), giovanissima pianista padovana che ha iniziato a studiare musica ad anni quattro e si è diplomata in pianoforte a dodici (sic!) non puoi che toglierti, per dirla con i francesi, il cappello. Ieri sera lei era a Bari al teatro Piccinni per un recital di taglio squisitamente romantico, nell'ambito della stagione della Camerata Musicale Barese. Dal Beethoven della Sonata op. 26 in la bemolle maggiore, con quel suo iniziale tema con variazioni che tanto ricorda i sublimi improvvisi schubertiani, al funambolico “Carnevale di Vienna” di Schumann, dalle eteree poetiche linee melodiche delle 6 romanze op.19 di Felix Mendelssohn-Bartholdy all’ “Andante spianato e Grande Polacca brillante” op. 22 di Chopin...Senza poi dimenticare il Rondò capriccioso op. 14 dello stesso grande Felix, eseguito con stupefacenti leggerezza e agilità. Che dire? Tecnica a parte - Corea e Giappone pullulano infatti di pianisti impressionanti della stessa età di Leonora - dell’Armellini ha sorpreso soprattutto la maturità dell’approccio interpretativo al pianismo romantico tedesco, scavato infinite volte dai grandi pianisti del passato e del presente. Con gli anni imparerà anche ad “abbandonarsi” di più in quei passaggi che espressamente lo richiedono e a "respirare" (sempre, non solo a tratti) con la musica che esegue. In fondo ha solo quindici anni…Ma ci pensate? Il concerto è stato preceduto da una puntuale guida all'ascolto di Adriana De Serio.

lunedì 12 novembre 2007

"Les Illuminations" di Benjamin Britten nel concerto dell'OSN della Rai a Torino

Reduce dal grande successo riscosso insieme a Maurizio Pollini con l'Omaggio a Luigi Nono all'ultima Biennale di Venezia, giovedì 15 novembre 2007 all'Auditorium Rai Arturo Toscanini e in collegamento diretto su Radio3, debutta con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Barbara Hannigan (nella foto), soprano canadese dalla voce adamantina e dalla straordinaria presenza scenica, che interpreta il ciclo per voce e archi Les Illuminations, di Benjamin Britten, scritto sui visionari testi poetici di Arthur Rimbaud. Sul podio salirà il direttore finlandese John Storgårds che insieme all'Orchestra della Rai ha ottenuto il Midem Classical Award e l'Echo Classic Award per l'incisione del Concerto per violino e orchestra di Ferruccio Busoni distribuita da Sony Classical.

Il pianista Pierluigi Camicia inaugura la buona stagione 2007/08 del Coretto di Bari

Questa mattina a Bari è stata presentata nella sede dell’associazione musicale “Il Coretto”, una delle più antiche e apprezzate della città, la stagione concertistica 2007/2008. A fare gli onori di casa c’erano il direttore artistico Flavio Peconio e la vicepresidente Anna Lamonarca, che hanno illustrato i diciotto appuntamenti musicali in cartellone. Si parte il 14 novembre (alle 20.30) nella splendida Sala Giuseppina presso il Kursaal Santalucia con il pianista Pierluigi Camicia, appena nominato dal ministro Mussi direttore “per chiara fama” del Conservatorio Tito Schipa di Lecce, che si esibirà in un programma dedicato agli Studi di Claude Debussy e alle Ballate di Chopin. Tra gli altri appuntamenti in cartellone, che si svolgeranno quasi tutti nella Sala Giuseppina vi segnalo quello del 19 novembre nella chiesa di Santa Croce con il pianista Maurizio Matarrese e l’organista Francesco Di Lernia in un significativo omaggio al compositore belga César-Auguste Franck in collaborazione con l’associazione Amici della musica d’Organo, il recital (7 dicembre) del giovane talentuoso pianista Flavio Gregorio (fresco vincitore del Concorso San Nicola Giovani 2007) il Duo Monesis Project (vincitore del Concorso T.I.M. 2007), L’Orchestra d’archi Symphonia diretta da Grazia Bonasia ed Elisabetta Nardulli (19 dicembre) e la Venus Orchestra (complesso tutto al femminile) diretta da Teresa Satalino (24 gennaio 2008). Di rilievo, anche i concerti del bravo pianista Carlo Palese (7 marzo, nella foto) che alterna intelligentemente musicisti contemporanei come Scelsi e Taglietti a lavori di Chopin e Rachmaninov e di due giovani formazioni di Duo per violino e pianoforte: i già noti Gabriele e Mirco Ceci (7 febbraio) e gli altrettanto capaci Alessandro Cazzato e Giovanni De Serio (10 aprile). La stagione si chiuderà il 17 aprile con un Duo a quattro mani composto da Valfrido Ferrari e Flavio Peconio che eseguiranno musiche di Johannes Brahms. Per informazioni su biglietti ed abbonamenti rivolgersi alla sede del Coretto in via Argiro, 8 – 70122 Bari.
Tel. 080.521.84.11 / email: ilcoretto@tiscali.it

"Les 4 Seasons..." con il Ballet Preljocaj per la Fondazione Petruzzelli

Mercoledì 14 novembre (alle 21.00) al Teatro Piccinni di Bari la “Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari” presenta il primo appuntamento per la Stagione 2007/2008 con la grande danza del panorama internazionale: “Les 4 Seasons…”. Ad interpretare la coreografia per undici ballerini impreziosita dalla musica di Antonio Vivaldi, la celebre compagnia del Ballet Preljocaj. Lo spettacolo sarà realizzato in collaborazione con l’A.T.E.R. (Associazione Teatrale Emilia Romagna). Informazioni e prenotazioni: Botteghino del teatro Piccinni, in Corso Vittorio Emanuele 84 a Bari. Tel. 080.521.24.84

venerdì 9 novembre 2007

Concerto bachiano del Duo Mercelli-de Bernart a Casamassima

La rassegna musicale "ITINERARI MUSICALI NELLE CHIESE DI CASAMASSIMA" promossa ed organizzata dall'Associazione Musicale "AMADEUS" continua domenica 11 novembre 2007 alle ore 20.00 presso la Chiesa Madonna delle Grazie a Casamassima con il celebre flautista Massimo Mercelli (nella foto) e il pianista Corrado de Bernart. In programma pagine per flauto e pianoforte della famiglia Bach. Ingresso libero.

giovedì 8 novembre 2007

Assaggi di musica a Foggia


Partirà sabato 10 novembre p.v. la 1° Stagione concertistica Assaggi di musica organizzata dalla dalla Provincia di Foggia in collaborazione con l'Associazione musicale Coro dauno "U. Giordano", , l'Università degli Studi di Foggia e la Camera di Commercio di Foggia.
Concerto inaugurale sabato 10 novembre ore 18,30 presso l'Aula Magna dell'Università di Foggia di Via Caggese con il Coro dauno di voci bianche "U. Giordano" accompagnato al pianoforte dal M° Domenico Monaco e diretti dal M° Luciano Fiore.
L’Associazione musicale Coro dauno "U. Giordano" ha ideato un progetto culturale che potesse fare da cornice ai molteplici e differenti talenti musicali del nostro territorio, cercando di venire incontro alle diverse esigenze e richieste musicali e culturali della nostra provincia.
Oltre alle realtà corali che rappresenta, Coro di voci bianche, Coro giovanile e Coro polifonico, l’associazione ha pensato di offrire spazio anche ad altri professionisti dell’ambito musicale, programmando concerti solistici, cameristici e per orchestra, cogliendo le varie possibilità espressive del mondo musicale.
Tramite l’iniziativa "Assaggi di musica" s’intende unire questi …Saggi musicali ad altri di tipo storico-archeologico che valorizzino le potenzialità e le ricchezze del nostro territorio, ma anche ad …Assaggi di prodotti culinari tipici che possano pungolare il nostro gusto.
Siamo felici per la sensibilità riscontrata nei nostri partner che accogliendo favorevolmente l’iniziativa l’hanno resa già molto rilevante alla sua prima edizione."
Il Direttore Artistico
dell’Associazione musicale
Coro dauno "U. Giordano"
M° Luciano Fiore